INEDITI

NARRATIVA

POESIA

 

ALCUNI RACCONTI INEDITI

 

 

DANIELA LANZONI

Gocce che si rincorrono per cadere, tutte, chi prima chi poi. vorrebbero evitarlo, sfuggire a questa sorte che accomuna il loro funambolico percorso al limitare del vetro, ma inesorabilmente arriva il momento. sospese nell'...continua

 

MALU'

" La prego di ascoltarmi", mi disse sommessa e io mi voltai a guardarla; era una donna sottile, vestita con una certa severità, in ordine, i capelli raccolti e tesi sulla fronte, tali da lasciarle scoperta il viso. Gli occhi arrossati e molanconici, classici di chi sta perdendo ogni speranza mi fissavano ipnotici. La feci sedere in una della mie comode poltrone, ma lei si sedette appena sul rivo, rigida, impacciata. " Mi ascolti, mormorò sommessa, quasi vergognandosi della sua voce, le voglio raccontare tutta la mia storia; mi hanno detto che lei è...Continua...Malu'

 

DONNA DI SERPE

 

Era arrivato finalmente il tempo della partenza per la "casa felice", come la chiamava Sara, e, per accellerare il momento, aiutava la madre a riempire le grandi valigie che si usavano solo in quella occasione.
Le sembrava che tutta la casa potesse essere racchiusa tra quelle cinghia serrate e continuava a portare, canticchiando, tutte le cose che in fretta poggiava sul grande letto, pronta a cercarne delle altre.
Per ultime spingeva le ciabatte rosa in un angolo della valigia rimasto vuoto, sfilandole dai piedi che rimanevano....Continua

 

 

Gli stivali di Icaro

 

capitolo 1: ICARO PERDE LE ALI

 

La passione per gli aereoplani mi sembra di averla sempre avuta e mi ricordo che, da Balilla, quando andavamo al "Sabato Fascista", dove ci davano dei fuciletti di legno per insegnarci a crescer guerrieri, io e Nico, gli inseparabili di Via D’Azeglio, ne aproffittavamo per arraffare qualche copia dell’Aquilone, un giornale per bambini che parlava di aviazione e di aereomodelli. Nella mia stanza da giochi, un mezzanino che dava sulla strada e da cui era facile chiamare gli amici a giocare, avevo come tutti i bambini di allora, il seghetto e gli altri aggeggi per il traforo e non fu difficile cominciare a costruire i primi semplici aeromodelli. Divenni balilla e avanguardista, all’Aquilone venne a tener compagnia "L’Ala d’Italia", i primi modellini di tre stecchi e carta velina, incapaci di librarsi per piú di un metro, divennero maestosi alianti di tre metri che volavano per decine di minuti cercando le termiche mentre io aspettavo l’etá per andare a Caserta. A farli volare a quel tempo si andava al Campo delle Caserme, a Santa Maria del Rovere, .....Continua

 

 

EXPRESS TRAMWAY

 

E' passata già da un pò la mezzanotte e quel maledetto tram non arriva. Ma perchè sto aspettando un tram? Non dovevo essere a cena con mio fratello e con gli amici? Ed invece sono qui sulla pensilina, da solo e chissà in quale parte della città, mi pare in periferia, ma non ne sono del tutto sicuro. La strada è ora quasi completamente al buio a parte due fiochi lampioni là in fondo. Non mi piace proprio questo quartiere, è così tetro, penso lo sia anche di giorno, tra l'altro comincio ad avere pure freddo, è sicuramente più di mezz'ora che me ne sto qui impalato, su questa .....Continua

 

 

Giudhas

 

Era l'Anno 2178 D. C. ed il mondo era quasi perfetto.
La Terza Guerra Mondiale, quella del disastro atomico che avrebbe distrutto il genere umano, temuta durante l'ultima parte del Ventesimo Secolo a causa delle Profezie del veggente Nostradamus, non c'era mai stata.
Aveva preso anzi vigore, con l'avvento del Terzo Millennio, una concezione della vita molto più ...Continua

 

 

UNA SERATA AMARA

Una serata amara, di gusto scialbo, l'aria fredda e l'animo incriccato. Il piumino non mi protegge, da quando sono fuori di casa sento la terra trascinarmi in giro e lascio il piede sull'acceleratore, supero semafori arancioni e procedo a tentoni verso....Continua

 

 

 

FACCIAMO CASINO DOC

Federica, per me Chicca, mi svegliò con un bacio sulla guancia. Io sentii i suoi capelli profumati di shampoo alla mela accarezzarmi e mi girai verso di lei.
“Sveglia, dormiglione”, sorrise, “oggi è il gran giorno”.
“Hai ragione, Chicca”, risposi assonnato come ogni sabato.
Mi alzai scotendo la testa e mi stiracchiai, mentre Federica alzava le tapparelle e, stiracchiandosi, si lasciava ferire gli occhi dal gran sole che stava sorgendo. Il suo pigiama azzurrino dal motivo a disegni indefinibili le dava un’aria buffa e infantile, ma i capelli biondi e ricci ancora spettinati curiosamente smentivano questa......Continua

 

 

DUE CONTADINI DIVENTATI PAZZI PER L'IMPROVVISA EREDITA'

Subito dopo l'ultima guerra, (questa è una storia vera, cambierò nomi per ovvie ragioni di privacy) Ettore e la Mara, erano due contadini come tanti altri. Ettore quando aveva munto le sue mucche e fatte due forme di cacio e una ciotola di ricotta da vendere in città, e guadagnare cosi ....CONTINUA

 

 

UN MENDICANTE

I giovani della città gli sollevavano attorno un gran baccano. Egli sedeva sul muricciolo del sagrato, povera larva d'uomo perduta nell'ampiezza d'un giacchettone sbrindellato, senza sorriso sull'immonda bocca, senza luce nelle sue pupille stanche. La scimmietta sua compagna inseparabile...CONTINUA

 

IL VECCHIO E LA RAGAZZA

C'era una volta un vecchietto dall'aria buffa che si divertiva a passare il suo tempo appostato su una panchina di una fermata dell'autobus. Guardava la gente scendere e salire, sceglieva una persona tra le tante, leggeva il suo sguardo, il suo passo, veloce o lento, i suoi abiti e le vedeva svanire piano piano; quando scomparivano del tutto s'inventava una storia su quelle persone.
Un giorno sono scesa io dall'autobus, "Come no Leonardo, cosa? Improbabile?" ma ascolta erano anni che non prendevo l'autobus, ma quella volta papà aveva....CONTINUA

 

SCENA DI .....

A seppellire un morto trasportavano: quattro figure sinistre barbute, incappati di rosso, alle stanghe della bara, avanti un ragazzo col crocifisso, dietro...CONTINUA..

 

MIETITORI

La sala d'aspetto era tutta un bivacco di mietitori; distesi sul pavimento, accoccolati, addossati, uomini e femmine, donne vecchie e donne giovani,.... CONTINUA

 

I TRE TRUFFATORI

Un contadino conduceva a Bagdad una capra: cavalcava un asino; lo seguiva la capra con un campanelluzzolo al collo. Tre truffatori videro passare questa piccola carovana, e di subito se ne invogliarono. Disse l'uno: "Scommettiamo che io trafugo a colui la capra in modo che...CONTINUA

 

I VENTI LUIGI D'ORO

Tanto tempo fà, un curato di campagna, di domenica, sul pulpito, mandava fuoco e fiamme con la lingua e con le braccia. Voleva provare chiaro e netto al suo uditorio che, dopo questa vita, che non è la vera, ve n'è per noi un'altra, nella quale, se...CONTINUA

 

LA STRADA

Cammini in una strada mai fatta, sconosciuta, eppure ti ricorda qualcosa, ma è impossibile, sei sicuro. Poi vedi qualcosa in fondo, forse è lui. Intanto cammini il tempo passa, la strada è in salita e si fa sempre più ripida e tu cammini guardi in fondo e ti sembra di ... CONTINUA..

 

 

Altri racconti ........NARRATIVA....continua

 


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