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Dichiarazioni del pilota sulla missione Enola Gay

 
WASHINGTON - Brig. Gen. in pensione Paul W. Tibbets (a destra) firma copie degli ordini originali per il Lt. Col. Robert Faulk del Joint Staff. Gli ordini inviarono Tibbets, il suo equipaggio e il B-29 Superfortress, conosciuto come Enola Gay, nei cieli del Giappone per sganciare la prima bomba atomica come arma durante la seconda guerra mondiale. Tibbets era in visita al Pentagono per l'autografo delle copie del suo libro "The Return of the Enola Gay." (Foto - U.S. Air Force by Master Sgt. Jim Varhegyi)

by Master Sgt. Eddie C. Riley
Air Force Print News


19/12/2003 - WASHINGTON -- Velocità e altitudinefu la strategia di volo che permise all'Enola Gay di sganciare la prima bomba atomica utilizzata come arma quasi 60 anni fa, afferma il pilota che pianificò ed effettuò la missione.

Il Generale di Corpo d'Armata in pensione (Brig. Gen.) Paul W. Tibbets ha trascorso diversi giorni nella capitale occupandosi della manifestazione per il 17 dicembre relativa alla celebrazione del centenario del volo. Egli ha anche parlato al Pentagono con circa 200 persone e autografato il suo libro.

Per approntare il B-29 Superfortress conosciuto come l'Enola Gay, per ottenere altitudine e velocità, Tibbets
dice di aver spogliato l'aereo per renderlo più leggero. Egli, con un carico di 10.000 pound della bomba atomica, ha dovuto raggiungere l'altitudine sufficiente ad eludere le difese antiaeree e sfuggire allo spostamento d'aria e al fallout dell'esplosione.

L'ottantottenne in pensione, che considera se stesso un fiero aviatore, ha raccontato come ha ottenuto l'incarico di pilotare l'Enola Gay nella famosa missione, e il suo approccio con il compimento della stessa. Afferma di essere stato
“definitely selected” (scelto senza dubbi), e per senso del dovere di non aver mai fatto questioni ai suoi superiori sui compiti assegnati.

Essi dissero: "questo è quello che devi fare", e io risposi "yes, sir" (comandi) "so che impiegarono abbastanza tempo per limitarlo a tre persone. Io ero il più giovane della compagnia." racconta Tibbets.

Egli era un luogotenente colonnello scelto dallo staff del Gen. “Hap” Arnold e Brig. Gen. Frank Armstrong, per il quale ha servito in Europa. Tibbets parla della sua buona propensione verso il nuovo aereo che gli permise di ottenere il lavoro.

Il suo entusiasmo per il volo al di là dei sui limiti gli permise di accumulare circa 400 ore di volo con il B-29 prima che venisse presa la decisione di trasportare una bomba atomica.


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Io sentivo che essi avevano scelto la persona giusta perché sapevo maledettamente bene quello che stavo andando a fare, e non sapevo se altri erano in grado. Io avevo il vantaggio di aver effettuato operazioni con i B-17 con i quali avevo fatto cose mai viste prima." afferma Tibbets. "Avevo 11 mesi di test con il B-29 alle spalle. Conoscevo quell'aereo meglio di chiunque altro .... a quel tempo."

Egli sfruttò questa esperienza per guidare circa 1.700 uomini della 509th Composite Group per 10 mesi nella preparazione del B-29 e dell'equipaggio per completare con successo la missione segreta.

L'equipaggio di volo, tecnici, ingegneri, fornitori e altre persone di supporto non conoscevano lo scopo della missione o il risultato finale del loro compito. Tibbets afferma che non dichiarò la missione all'equipaggio fino a che non si trovarono in rota. Egli si diresse sul retro dell'aereo per dare all'equipaggio i ragguagli circa l'arma che chiamavano “gimmick”. 

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Oggi stiamo per lanciare un'arma speciale sull'obbiettivo, che è Hiroshima,” disse Tibbets all'equipaggio. “L'esplosione e lo spostamento d'aria saranno come un inferno. Voi non immaginate quello che state per vedere".

Tibbets
spiega che la ragione per cui rivelò il segreto prima dello sgancio della bomba era portare a conoscenza il suo equipaggio della gravità del loro lavoro di quel giorno. Tibbets inoltre ha confermato che offrì del cianuro ai membri dell'equipaggio nel caso in cui qualcosa fosse andato storto. Soltanto due lo accettarono.

La leadership che Tibbets dimostrò per tutta la durata del lavoro con il “Manhattan Project” e la missione dell'Enola Gay fu il suo miglior contributo all'aviazione militare. Ma egli ha affermato che la fiducia in se stesso e le sue capacità gli hanno fatto meritare incarichi importanti prima e successivamente la missione su Hiroshima.

Per esempio, l'esperienza di Tibbets nel volo sotto pressione e in condizioni sconosciute compresi i voli con il Supreme Allied Commander Gen. Dwight D. Eisenhower e il suo comandante delle forze aeree, Maj. Gen. Jimmy Doolittle, con un B-17 in prima linea per l'invasione del Nord Africa nel novembre del 1942.

Dopo la seconda guerra mondiale, Tibbets racconta, il suo importante contributo al volo facilitò il suo incarico di comandante di Boeing B-47 jet bomber durante le verifiche per i test durante lo sviluppo dell'aereo. Il segreto di quel veloce lavoro fu il coinvolgimento di tecnici e addestratori e le limitate interferenze degli ingegneri i quali "non volevano che nessuno facesse del male a quell'aereo", afferma "Ho voluto sbattere fuori l'inferno perché noi dovevamo esserne gli utilizzatori."

Tibbets
ha affermato di vivere il fatto di aver pilotato l'Enola Gay come un ombra sulle sue qualità. Egli ha detto anche di accettare le diverse critiche che ha ricevuto per aver sganciato una bomba che ha eliminato circa 80.000 persone.

"Io non ho mai perso una notte (di sonno) su questo affare", ha affermato. “Io penso che stavo facendo la cosa giusta, e penso tranquillamente che ho fatto la cosa giusta. Ho l'appoggio di migliaia di uomini e ufficiali che si fanno avanti e dicono: "Tu mi hai salvato il sedere." "Questo è ciò che volevo, e ne sono maledettamente felice".

Last Update 05/08/2004

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