CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
La Chiesa di San
Giovanni Battista è stata costruita dopo la venuta degli
albanesi, verso la metà del XVIII secolo, precisamente nel 1791
come testimonia la data che si trova scolpita sul cornicione
dell'edificio stesso. Secondo le testimonianze orali, fu
edificato dalle maestranze locali e dagli abitanti del paese, che
per giorni trasportarono i materiali utilizzati. Lavori ben più
ampi furono eseguiti sulla costruzione per interessamento della
Curia Vescovile di Cassano da cui San Basile dipendeva, per
questo motivo, lo stile della Chiesa non è bizantino, ma
barocco. L'esterno dell'edificio, si mostra semplice, con un
campanile non molto alto, dotato di campane costruite nel 1500,
sicuramente appartenute al Monastero di Colloreto. L'ingresso
principale è costituito da tre porte di legno, opera di
artigianato locale. La planimetria della Chiesa è a croce latina
con tre navate e con l'altare maggiore posto sotto l'arco
trionfale. L'architettura interna è tipicamente barocca con
fregi e figure angeliche.
Per adattare lo stile alle
particolari esigenze del rito bizantino, nel 1930 è stato
abbattuto l'altare maggiore per la sua struttura irregolare e
sostituita da un quadrato sormontato da un baldacchino. Con la
forma quadrata, il prezioso Corpo e Sangue di Nostro Signore
Gesù Cristo, viene distribuito ai quattro punti cardinali della
terra. L'altare, è separato dal resto della chiesa da un
tramezzo ligneo detto iconostasi, simbolica finestra
dell'eternità.
Per tale motivo soprattutto, l'iconostasi è ricca di icone e
dipinti di valore, a ragione, essa può essere definita un'opera
d'arte.
Il Cristo Pantocrator e la Madonna, sono le icone più grandi e
più belle dell'iconostasi, superiormente sono collocate le
immagini dei quattro evangelisti, mentre, ancora più in alto e
in posizione centrale si può ammirare una sublime 'ultima cena',
a sua volta sormontata da una croce, l'opera è stata
recentemente restaurata dal maestro Antonio Armacolis.
Tutto
l'edificio sacro è abbellito da preziose icone, principalmente
ad opera del maestro iconografo Stefano Armacolis, altre
dell'artista Francesco Fiore, dal Sac. Papas Pietro Tamburi e
dall'artista albanese Josif Dobroniku. Opere pittoriche degne di
nota sono due tele, una rappresenta San Basilio, opera del 600 e
l'altra la Madonna del Soccorso realizzata alla fine dell'800;
sono inoltre custodite statue lignee di valore: San Giovanni
Battista, l'Addolorata è quella di San Gennaro, opere di scuola
napoletana. Sulla volta sono rappresentate scene della vita di
San Giovanni Battista a cui è dedicata la chiesa, mentre sulle
pareti interne dell'altare si possono ammirare opere raffiguranti
il Natale e l'ultima cena. Nell'Abside troneggia la figura del
Cristo che benedice e sotto i suoi piedi sgorgano sette rivoli di
acqua, Il Signore è sorgente di acqua viva. L'archivio della
chiesa è fornito di rari libri liturgici greci, editi a Venezia
tra la fine del 600 e l'inizio del 700 tra questi gli Evangeli, i
Minea libri per l'officiatura di ogni giorno dell'anno, i
Paraclicki per l'officiatura della Resurrezione di N.S. Gesù
Cristo, i Trimodica libri per la Quaresima, i Pentocostiaria per
l'officiatura del giorno della Santa Pasqua. L'edificio
ecclesiale è posto al centro del paese sulla piazza principale,
punto di riferimento e luogo di memoria per cittadini e
forestieri.