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Per
chi sia amante di un turismo colto ed induttivo, il paese offre
innumerevoli possibilità. |
Negli
stessi locali è custodito il celeberrimo trittico attribuito ad
Antoniazzo da Romano, dipinto su commissione di Ferrante I D'Aragona nel
XV secolo. La
comunità lacedoniese vanta anche una radicata tradizione sportiva. Gli
impianti funzionanti sono: il campo sportivo "T. Arminio", i
campi da tennis, di bocce e di calcetto, quest'ultimo illuminato e in
erba sintetica, tre attrezzate palestre, un campo di pallacanestro. A
Lacedonia, si mangia alla cerugnese: laĝane cu re freĝul
(fettuccine con briciole di pane cotte nell' olio), vrasciole
cu la Ciambotta (involtini di carne con zuppa di patate, zucchine,
cipolle, pomodori, sedano) e tante altre pietanze tipiche della civiltà
contadina. Dal
gennaio 1991 il paese dispone di una Casa di riposo per anziani
intitolata al Un certo rammarico va espresso per l'inarrestabile spinta migratoria che vede ancora le giovani generazioni, sia esse in possesso di un titolo professionale, di un diploma o laurea, cercare un posto di lavoro qualsivoglia, adattarsi o integrarsi in altri luoghi, dato che, al preminente sviluppo del settore primario, ormai inserito nella politica agraria della Comunità europea, non fa riscontro un articolato sviluppo del settore secondario e terziario. Oggi, comunque, si intravedono i primi sintomi di un'inversione di tendenza, di cui rappresentano un aspetto importante gli insediamenti industriali del Calaggio e iniziative imprenditoriali di vario genere. In
prospettiva, però, un reale progresso sociale non può prescindere da
una rinnovata "identificazione" comunitaria che trovi sostegno
e riferimento costante nella consapevolezza e nella rivalutazione della
storia, delle risorse, dei valori, delle potenzialità culturali del
paese, arricchite da rapporti umani e civili sempre più trasparenti e
solidali. È quanto ci auguriamo. Queste righe sono state estratte dal lavoro
Lacedonia Oggi Realtà e prospettive |