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Lazio - Piacenza
0 - 0
Partita disputata il: 23 Marzo 1998
Stadio: Olimpico
Arbitro: Tombolini di Ancona
Spettatori: 45.000 circa
32.238 abbonati
11.950 paganti
Incasso: 1.408.505.000 lire
Angoli: Lazio: 9 - Piacenza: 4
Fuorigioco fatti: Lazio: 3 - Piacenza: 4
Falli commessi: Lazio: 21 - Piacenza: 19
Recupero: 2' p.t. e 4' s.t.
Ammoniti: Lopez (per scorrettezze)
Favalli (per scorrettezze)
Buso (per scorrettezze)
Valoti (per comportamento non regolamentare)
Note: Giornata calda.
Terreno in perfette condizioni.



Lazio: Marchegiani, Chamot, Negro, Lopez, Favalli, Gottardi (1' s.tCasiraghi.), Fuser, Venturin, Jugovic (25' s.t. Almeyda), Boksic, Mancini (39' s.t. Rambaudi).
In panchina: Casiraghi, Ballotta, Grandoni, Marcolin, Rambaudi, Almeyda
Allenatore: Eriksson.
Piacenza: Sereni, Rossi, Valoti, Delli Carri, Tramezzani, Buso, Mazzola, Stroppa (3' p.t. Bordin), Scienza, Dionigi (11' s.t. Piovani), Rastelli (37' s.t. Murgita).
In panchina: Marcon, Piovanelli, Valtolina, Tagliaferri.
Allenatore: Guerini.


PECCATO ABBIAMO PERSO UNA GRANDISIMA OCCASIONE!!!!


La cronaca
La Lazio perde una grande occasione: quella di guidare da sola il Campionato. Un coriaceo Piacenza blocca i biancocelesti, che ora scendono al terzo posto dopo la vittoria dell'Inter nel derby di Milano.
La Lazio accusa la mancanza di Nedved, Nesta e Pancaro, ma soprattutto di una accettabile condizione atletica, testimonianza di una certa stanchezza latente. Il Piacenza "italiano" è schierato con una difesa attenta a chiudere tutti gli spazi, con un libero classico, Marco Rossi, e tre marcatori fissi, Valoti, Delli Carri e Tramezzani. Dopo due minuti, Guerini perde Stroppa, vittima di uno stiramento, sostituito da Bordin. Tutti attendono che la Lazio assuma il comando delle operazioni, ma il centrocampo di Eriksson è come bloccato, mentre le punte piacentine pungono molto di più rispetto a Mancini e a Boksic, autore, tutto sommato, di spunti interessanti. Lopez e Chamot non riescono affatto a surrogare Pancaro e Nesta. Dopo un tiro di Boksic parato da Sereni, un cross di Buso viene deviato da Lopez all'indietro, e solo un colpo di reni eccezionale di Marchegiani evita l'autorete. Dopo sei minuti, Dionigi tira dal limite, senza che nessuno lo contrasti: palo, a portiere battuto. E' un momento no per la Lazio, che non riesce a organizzare una manovra decente sulle fasce, ed anzi, Rastelli mette spesso in difficoltà Lopez. Il primo tempo si chiude con un bilancio nettamente favorevole al Piacenza.
Nella ripresa, Eriksson sostituisce Gottardi con Casiraghi, spostando Mancini a sinistra del fronte d'attacco laziale, ma il risultato non cambia: solo Boksic impegna Sereni, ma non tanto da creare pericoli grossi. Neanche le altre sostituzioni operate da Eriksson danno la scossa giusta, mentre il tabellone luminoso annunciava prima il doppio vantaggio del Parma, e poi la rimonta juventina. Rastelli sfugge a Lopez, e Favalli lo atterra: l'arbitro grazia il terzino laziale dall'espulsione, comminandogli solo un "giallo". Il secondo tempo si dipana tutto così, con gli sterili attacchi dei biancocelesti che si infrangono contro l'ottima organizzazione di gioco del Piacenza.
Lo 0-0 è un brutto colpo per le ambizioni della Lazio, ma la stagione entra solo ora nella fase più calda, e nulla è compromesso: ad Eriksson e ai suoi il compito di un pronto riscatto, magari già Sabato ad Udine.

 

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