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La prevenzione dei quadri di malocclusione

Il pediatra dovrà prevenire, sorvegliare ed eventualmente correggere le condizioni funzionali che possono influire negativamente .
Le più comuni sono:
il succhiamento delle dita o del succhiotto, la spinta linguale sui denti, le vie aeree ristrette a causa di tonsille e adenoidi iper-trofiche, il bruxismo e i traumi.

In particolare ricordiamo che il succhiamento fino al secondo-terzo anno di vita provoca generalmente solo un cambiamento nella posizione degli incisivi che, in seguito alla sospensione dell'abitudine, possono spontaneamente riacquistare la posizione originaria.
Dopo i 4 anni di età è invece necessario affrontare il problema per evitare che il protrarsi del succhiare fino ai 6-7 anni porti a difetti dentoscheletrici quali la mancanza di contatto incisivo o morso aperto per ridotta crescita dento alveolare . e lo spostamento in avanti degli incisivi superiori.
La spinta della lingua sui denti anziché sul palato (deglutizione infantile) durante gli atti di deglutizione, porta alla interposizione della lingua tra le due arcate e conse-guente rischio di un morso aperto. Lo stesso problema ortodontico può derivare da una respirazione orale protratta legata ad importante ostruzione delle vie aeree (adenoidi).
Il bruxismo (Digrignare i denti, specie la notte) è una iperfunzione masticatoria, prevalentemente con movimenti di lateralità, scatenata da fattori irritativi locali (la stessa eruzione dentaria) e emotivi . Nella fase dei decidui ha un significato clinico e funzionale irrilevante. Se compare o persiste in epoca più avanzata (dentizione mista) dovrà essere valutato dall'odontoiatra per evitare danni ai denti e all'articolazione temporo mandibolare.
Un accenno particolare va riservato ai traumi. E' sempre consigliabile una valutazione specialistica dei traumi a carico dei denti (decidui e non) e delle mucose orali per la verifica di eventuali fratture dei tessuti duri e lesioni dei tessuti molli facilmente misconosciute e/o non trattate.

Esame clinico oro facciale

Un esame accurato dell'estetica facciale e della bocca è importante per identificare le patologie a carico dei denti, delle mucose e le disgnazie dento scheletriche (anomalie di posizione e di sviluppo dei denti, del mascellare superiore ed inferiore o mandibola).

1. Esame facciale

Scopo principale è quello di evidenziare sproporzioni del blocco facciale ed avere informazioni soprattutto sulla componente scheletrica del soggetto.
bisogna quindi:
A) valutare le proporzioni facciali: vale la regola dei 3/3 nei quali può essere suddivisa la faccia:

a) fronte-sopracciglia;
b) sopracciglia-base del naso;
c) base del naso-fine del mento
queste proporzioni devono più o meno essere uguali tra loro

B) osservare attentamente la simmetria facciale (la emifaccia sinistra simmetrica alla destra).

 

C) osservare il profilo per identificare il profilo convesso o protruso (mascellare superiore prominente rispetto al mento), il profilo concavo o retruso (mascellare superiore arretrato rispetto al mento).


2. Esame orale

All'interno della bocca bisognerà valutare:
- igiene orale
- tessuti molli (lesioni delle mucose, lesioni parodontali, frenu-li patologici)
- numero degli elementi presenti
- stato della dentatura (decidua, mista, permanente)
- anomalie di numero, forma, posizione, struttura
- presenza di carie
- presenza di diastemi importanti
- arcate dentarie

L'esame delle arcate dentarie è importantissimo nella valutazione ortodontica.

Esame delle arcate dentarie

Per esaminare i rapporti dentari e identificare le problematiche ortodontiche bisogna osservare il piccolo paziente a denti chiusi e labbra aperte per:
a) valutare la simmetria delle arcate: la linea mediana degli incisivi inferiori deve coincidere con la linea mediana del mento, mentre quella degli incisivi superiori deve coincidere con la linea mediana del mascellare superiore
b) rilevare il rapporto esistente tra i molari (classe dentale) e tra gli incisivi

Osservando la posizione relativa dei molari superiori e inferiori si stabilisce la classe di malocclusione:
Normalmente i molari decidui occludono dente contro dente corrispondente, mentre in presenza dei molari definitivi il primo molare inferiore è anteriorizzato di mezza cuspide rispetto al primo superiore. Le classi in presenza del primo molare definitivo, sono tre:

I classe

- il rapporto dei molari è normale; possono, però, essere presenti anomalie quali: affollamento, protrusione, rotazioni a carico degli altri denti

Il classe

- il molare inferiore è in posizione distale rispetto al superiore; il mascellare superiore è troppo avanti (overjet) o la mandibola troppo indietro (morso profondo).

III classe

- il molare inferiore è anteriorizzato rispetto al superiore. La mandibola è troppo avanti o il superiore è troppo indietro, quindi i rapporti in occlusione dell'arcata inferiore sono molto anteriorizzati rispetto all'arcata superiore (protrusione, morso inverso, morso crociato) e le cuspidi dei denti superiori rimangono all'interno di quelle dei denti inferiori anziché il contrario.

 

Anche dall'osservazione degli incisivi si possono avere informazioni importanti per capire l'entità della malocclusione.

 

 

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