I DENTI DEL BAMBINO  (clicca gli SPONSOR)

eruzione dei denti da latte
eruzione dei denti permanenti
prevenzione delle carie
prevenzione delle malocclusioni
colorazioni dello smalto

 

 

 

 

 

 

 

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La bocca del bambino è troppo piccola per poter contenere la dentatura definitiva, perciò in attesa di crescere, lo spazio viene mantenuto dai denti da latte (decidui).

Questi cominciano a crescere attorno ai sei mesi e concludono l'ultima eruzione, in genere il 2° molare superiore, ai due anni. Sono più piccoli dei denti definitivi e hanno meno smalto, (devono durare di meno).
Non ci sono premolari da latte ma solo molari!


 

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Il pediatra deve prevenire e diagnosticare precocemente quelle affezioni meritevoli di essere inviate dallo specialista mediante l'educazione sanitaria e l'esame clinico.

La prevenzione delle carie

Perchè la carie si manifesti è necessario un dente suscettibile (si eredita), il nutrimento per i batteri (lo zucchero), la presenza dei batteri (scarsa igiene) e il tempo necessario alla demineralizzazione dello smalto (frequenza dell'assunzione di zuccheri e della relativa pulizia).

Mangiare una caramella, specie se appiccicosa, fa aumentare il numero di batteri della placca e l'acidità della stessa. Se non viene rimossa velocemente con lo spazzolamento, si ha la demineralizzazione dello smalto e l'inizio della carie.

La prevenzione perciò si attua con:
educazione alimentare basata sul contenimento degli zuccheri, da consentire solo ai pasti, e incentivazione dell'assunzione delle verdure che hanno attività detergente sui denti.(Vietato biberon dolce notturno e zucchero o miele sul ciucciotto)
igiene orale, basata sul corretto uso dello spazzolino (solo movimenti verticali), sulla frequenza della pulizia (arrivare abbastanza presto alla pulizia dopo ogni pasto, iniziando ad abituare il piccolo alla pulizia con spazzolino e acqua già appena dopo l'anno per aggiungere il dentifricio verso i tre anni quando è in grado di sputarlo.

Profilassi sistemica con fluoro
La somministrazione sistemica di fluoro risulta molto importante per una protezione prevenzione degli elementi dentari in formazione. Infatti sia i denti decidui che i permanenti, se esposti al fluoro durante la formazione, erompono con uno smalto ad elevato contenuto di fluorapatite, dotata di una minore solubilità rispetto allo smalto normale. Prima di ogni prescrizione di fluoro sarebbe necessario conoscerne la quantità nell'acqua potabile o nell'acqua utilizzata (viene definita fluorata un'acqua in cui sia dosabile un quantitativo di fluoro superiore a 0,7 mg/l, in questo caso il fluoro non va dato.), le abitudini alimentari (alcuni alimenti come il pesce azzurro e bevande come il tè sono ricchi di fluoro) per evitare il rischio di fluorosi dentale (alterazioni del colore dello smalto, variabile dal bianco al marrone).

E utile ricordare che l'ingestione incongrua di fluoro può essere collegata, generalmente, alla deglutizione del dentifricio fluorato e quindi bisogna avere l'accortezza di educare i genitori ad utilizzare questi prodotti dopo i 4-5 anni di età, quando i bambini sono in grado di sciacquare bene la bocca e di sputare. La fluoroprofilassi è controindicata infine nei soggetti con grave insufficienza renale. Tenuto conto del basso contenuto di fluoro delle nostre acque, le dosi ideali per la supplementazione sono di 0,25 mg/die fino a due anni, di 0,50 mg/die fino a tre anni, di 0,75 mg/die fino a quattro anni, di 1 mg/die oltre i quattro anni.
Il fluoro dovrebbe essere tenuto a contatto con i denti (sciogliere in bocca); pertanto è consigliabile assumerlo la sera dopo la pulizia dei denti.

Individuazione dei pazienti ad alto rischio di carie
I bambini con una o più lesioni cariose nei decidui o permanenti sono da considerare ad alto rischio di carie e quindi meritevoli di frequenti controlli dallo specialista.

 Da ricordare
E importante la prevenzione e la cura della carie anche nei decidui per:
1) Proteggere il bambino dal rischio di dolore durante l'alimentazione
2) Evitare complicanze locali o sistemiche che possono insorgere a causa di lesioni cariose
3) Mantenere una buona igiene orale
4) Mantenere un buon allineamento dentale nelle arcate, requisito fondamentale per      l'utilizzo dello spazio per la permuta dentale
5) Ridurre il rischio di attacchi cariosi ai denti permanenti

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Alterazioni dello smalto

Le alterazioni dello smalto possono essere dovute ad alterazioni del colore (discromie) o ad alterazioni della mineralizzazione (ipoplasie)


discromie
Possono essere estrinseche (E) o intrinseche (I).
Nel primo caso si tratta di un'alterazione superficiale mentre nel secondo di un'alterazione profonda della colorazione interna del dente

 

BIANCO                        GIALLO           MARRONE
I. decalcificazioni          E. pigmenti biliani dal solco E. batteri cromogeni
   (localizzate)                  gengivole (atresia               I. trauma
   fluorosi (diffuso)          biliare/ittero)                          infezioni
                                         I.  trauma                              tetracicline
                                         infezioni
                                         tetracicline


ROSA                                  GRIGIO/NERO                    VERDE
I. riassorbimento interno     E. batteri cromogeni             E.batteri cromogeni
(esfoliazione decidui;          solfato ferroso (esubero        I. iperbilirubiriemia
trauma)                               di ferro)                                  (epatopatie terminali)
                                            I. colorazione da amalgama

 

ROSSO-MARRONE
I. porfiria congenita


ipoplasie

Ogni stress o malattia importante che si verifica durante la formazione dei denti può compromettere lo sviluppo dei tessuti duri (smalto) dentali.
Considerate le diverse epoche di mineralizzazione dello smalto, tali alterazioni si presentano a diversi livelli nei diversi denti, a secondo del momento in cui è intervenuta la causa patologica (bande parallele di mancanza o sottiglieza dello smalto).
Alcune delle patologie più frequenti in grado di compromettere la struttura dello smalto sono:


-morbillo, scarlattina, parotite, rosolia materna prenatale.
- deficit di vit. D,A,C.
-malattia celiaca
-pseudoipoparatiroidismo
-anemia falciforme
-nefrite

Anche l'assunzione di alcune sostanze possono alterare il processo di mineralizzazione del dente:

-tetracicline (un antibiotico non più in uso per i bimbi)
-eccesso di fluoro (attenzione all'acqua che si beve, nella nostra zona evitare uliveto, egeria e capannelle, almeno fino ai quattro anni)

Esistono infine difetti ereditari dello smalto (amelogenesi inperfecta) in cui lo smalto può essere sottile o/e poco mineralizzato. Apparirà ruvido (a crateri) fragile e tanto più scuro quanto meno mineralizzato.

 

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