ALCUNE INFORMAZIONI SULLE VACCINAZIONI DELL'INFANZIA

Vaccini                          (clicca gli SPONSOR)

Sono il mezzo più efficace e conveniente per prevenire le malattie infettive e le loro complicazioni.
Stimolano l'organismo a produrre attivamente una risposta immunitaria e lo rendono capace di resistere, così, alle infezioni.
Con le vaccinazioni vengono evitati nel mondo, ogni anno, non meno di tre milioni di decessi nei bambini di età inferiore a 5 anni, ed almeno 400.000 casi di polio paralitica, malattia di cui è prossima la totale eliminazione in tutto il mondo, al pari di quanto già avvenuto per il vaiolo.
Questi traguardi sono stati raggiunti grazie al "Programma Esteso di Immunizzazione” (EPI), promosso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nell'ambito del Piano "Salute per tutti nell'anno 2000". Anche l'Italia, come Stato membro dell'OMS, ha aderito al programma EPI e ne segue le raccomandazioni, che prevedono il controllo delle malattie infettive attraverso vaccinazioni e calendari vaccinali differenti a seconda delle situazioni sanitarie dei diversi Paesi.

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In Italia sono raccomandabili nell'infanzia vaccinazioni per prevenire le seguenti malattie: tetano e difterite (DT), polio (OPV), epatite virale B (HB), morbillo, parotite e rosolia (MMR), infezioni da Haemophilus influenzae b (Hib), pertosse (DTP se associata ad antidifterica-tetanica, aP se singola).
Le vaccinazioni antidifterica-tetanica (DT), antipolio (OPV), antiepatite B (HB) sono obbligatorie per legge nel nostro Paese.

Calendario vaccinale dell’infanzia

Perché vaccinare
Le malattie infettive dell'infanzia si manifestano spesso ciclicamente (con epidemie ogni due, tre anni), poiché nel corso dell'episodio epidemico si infettano la maggior parte dei bambini, ed è
dunque necessario un certo lasso di tempo affinché si formino nuovi gruppi di bambini suscettibili all'infezione (non protetti, perché privi di anticorpi naturali o non vaccinati). Se la maggior parte
dei bambini è vaccinata viene impedita la diffusione dell'epidemia. Le vaccinazioni non proteggono, quindi, soltanto i soggetti vaccinati ma anche l'intera comunità.

Nella nostra USL (RM 34), vengono offerte tutte le vaccinazioni obbligatorie e consigliate, ad esclusione dell'antimeningite, che comunque invitiamo a praticare.

scheda vaccinale                    (clicca gli SPONSOR)

        Antipolio  Difterite tetano  pertosse +antiepatite   Antimeningite
        HIB
Antimorbillo rosolia parotite
      MMR
 2°-3° mese  tipo Salk DTP-HBV  HIB  
 4°-5° mese  tipo Salk DTP-HBV  HIB  
 12°  mese  tipo Sabin DTP-HBV  HIB  
 18°  mese        MMR
 3°  anno  tipo Sabin      antiparotite
 6°  anno   DTP     MMR 
 11°anno   HBV    
 15°anno   dT(tipo adulto)*    

*se dopo i sette anni si pratica una vaccinazione anti difterica, essa deve essere di tipo adulto (dT) in quanto il tipo da bambino (DT) ha una dose troppo elevata e può dare importanti effetti locali come ascessi o necrosi del muscolo.
In
rosso sono evidenziati i vaccini che al momento attuale vanno acquistati.

Vaccinazione antitetanica

Protegge dal tetano, una grave malattia batterica (mortale in oltre il 50% dei casi) causata da un bacillo presente nell'ambiente, che può penetrare attraverso ferite anche banali e produce una tossina potentissima che agisce sulle terminazioni nervose, provocando spasmi muscolari incontenibili.
Nel quinquennio 1992/1996 in Italia sono stati segnalati 526 casi di tetano (251 decessi), il 97% dei quali si è manifestato in persone non vaccinate ed il 3% in persone incompletamente vaccinate.

Vaccinazione antidifterica
Protegge dalla difterite, una malattia batterica grave (mortale, nonostante la terapia, nel 5-10% dei casi) trasmessa principalmente per via aerea. La difterite è dovuta all'azione di una tossina che può agire sul tessuto cardiaco, sui reni, sul fegato, sul sistema nervoso causando danni anche permanenti.
L'efficacia della vaccinazione antidifterica è testimoniata dalla scomparsa della malattia nei paesi in cui è stata attuata correttamente e dalla ricomparsa della difterite in quelle parti del mondo, come l'ex URSS, in cui la pratica della vaccinazione era stata temporaneamente trascurata.
In Italia, nel quinquennio 1992/1996, sono stati seqnalati 3 casi di difterite, di cui 1 caso proveniente dall’estero.

Vaccinazione antipoliomielitica
Protegge dalla polio, malattia causata da virus che, dopo avere provocato un’infezione a livello intestinale possono localizzarsi nel sistema nervoso causando la paralisi di uno o più arti e/o dei muscoli respiratori; la mortalità della malattia varia dal 2% al 10%.
Grazie alla vaccinazione, la malattia è scomparsa dall’Italia, come dagli altri Paesi europei, ma la sua ricomparsa è sempre possibile fintanto che ci saranno zone del mondo in cui essa è presente e diffusa.
In Italia l'ultimo caso di poliomielite si è manifestato nel 1983.
Per questa ragione attualmente si praticano le prime due dosi di vaccino con il tipo Salk a virus uccisi, vaccino meno valido ma che non da' alcun effetto collaterale.

Vaccinazione contro l'epatite virale B
Protegge dall'epatite B, malattia che si trasmette attraverso il contatto con sangue o con altri liquidi biologici infetti, o può essere trasmessa da madre infetta a figlio durante la gravidanza.
Molto spesso l'infezione da HBV non si presenta con una sintomatologia definita, ma sia le forme manifeste che quelle inapparenti possono andare incontro a cronicizzazione, in percentuali tanto maggiori quanto minore è l'età al momento dell'infezione, con conseguenze (epatite cronica attiva, cirrosi epatica, cancro del fegato) che si manifestano a distanza di molti anni. Oltre 350 milioni di persone, in tutto il mondo, sono portatori cronici del virus dell'epatite B (HBV). L'epatite B presenta una mortalità, in fase acuta, dell’1%.
Nel quinquennio 1992/1996, in Italia sono stati segnalati 14.348 casi di epatite virale B per i quali si possono prevedere nei prossimi anni un'evoluzione 3-4.000 cirrosi e un migliaio di carcinomi in buona parte evitabili con il vaccino.

Vaccinazione antipertosse
Protegge dalla pertosse, una malattia batterica che può presentare quadri di gravità variabile a seconda dell'età: sono caratteristici gli accessi di tosse convulsiva, cui segue un periodo di assenza di respiro (apnea) più o meno prolungato e vomito. Nei bambini molto piccoli sono relativamente frequenti le complicazioni a carico del sistema nervoso (encefalopatia), con possibili danni permanenti sia a causa della scarsa ossigenazione del sangue durante gli accessi di tosse, sia per l'azione diretta di una tossina prodotta dal batterio della pertosse. Altre possibili complicazioni sono laringiti, broncopolmoniti convulsioni.
Nel quinquennio 1992/1996, in Italia sono stati segnalati 42.915 casi di pertosse.
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Vaccinazione antimorbillosa
Protegge dal morbillo, malattia provocata da un virus che si trasmette per via aerea, causando febbre alta, faringite, congiuntivite ed una caratteristica eruzione cutanea (esantema). Otiti, laringiti, broncopolmoniti, encefaliti sono complicazioni frequenti del morbillo. L'encefalite post-morbillosa, che si manifesta in un caso su mille, può essere mortale nel 15% e provocare danni permanenti (epilessia, sordità, ritardo mentale) nel 40% dei casi. Per la persistenza del virus del morbillo a livello cerebrale il danno neurologico può manifestorsi a distanza di anni dalla malattia, come panencefolite sclerosante subacuta (PESS), rara ma gravissima malattia neurologica ad esito inevitabilmente infausto.
Nel quinquennio 1992/1996 sono stati segnalati in Italia 157.788 casi di morbillo, con 158 casi di encefalite, 22 decessi e 63 casi di complicanze gravi come epilessia, sordità, deficit psichico.

Vaccinazione antirosolia
Protegge dalla rosolia, una malattia virale esantematica trasmessa per via aerea che in età infantile ha andamento benigno, anche se non sono rare le complicazioni: miocarditi, pericarditi, epatiti, infiammazioni del sistema nervoso, sordità. L'infezione contratta da una donna in gravidanza può essere causa di aborto o di gravi anomalie fetali (Sindrome da rosolia congenita).
Nel quinquennio 1992/1996, in Italia sono stati segnalati 97.373 casi di rosolia.

Vaccinazione antiparotite
Protegge dalla parotite, malattia virale trasmessa per via aerea, che si manifesta solitamente con una caratteristica tumefazione delle ghiandole salivari. Il virus della parotite esercita la sua azione
anche su altre ghiandole e su altri tessuti con possibili complicazioni quali pancreatiti, meningo-encefaliti, tiroiditi, nefriti, pericarditi e, nei soggetti in età adulta, infiammazioni agli organi della riproduzione.
Nel quinquennio 1992/1996 sono stati segnalati1, in Italia, 228.733 casi di parotite.
Il vaccino contro la parotite è un vaccino piuttosto debole che ha bisogno di una seconda dose dopo 1-2 anni dalla prima per essere efficace in modo duraturo. A causa di ciò è frequente il manifestarsi della malattia anche nei vaccinati che non hanno praticato questo rinforzo.

Vaccinazione anti-Hib (antimeningite)
Protegge dal batterio Haemophilus influenzae b (Hib) che può essere responsabile, soprattutto nei primi anni di vita, di gravi malattie quali meningiti, epiglottiti, polmoniti, artriti purulente, setticemie. La meningite da Hib è la forma più frequente di meningite batterica nei bambini di età inferiore a 2 anni ed è responsabile di danni permanenti (sordità, ritardo mentale, epilessia) in una
notevole percentuale di casi. Poiché l'80% delle forme invasive da Hib si manifestano in bambini di età inferiore a 5 anni, è necessario fornire una protezione immunitaria il più precocemente possibile.
Naturalmente questa vaccinazione protegge anche dalle infezioni minori dovute a questo batterio, perciò il bimbo avrà nei primi 4 anni di vita un numero inferiore di tonsilliti, otiti, bronchiti.
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Le malattie infettive devono essere segnalate dal medico che ne fa diagnosi, alla Azienda Unità Sanitaria Locale e da questa alla Regione ed al Ministero della Sanità: la segnalazione è importantissima poiché, in rapporto al tipo ed al numero di malattie segnalate, le autorità sanitarie possono intraprendere le azioni necessarie per la protezione degli individui malati e della collettività.
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La sicurezza dei vaccini si basa su alcuni parametri fondamentali:

§ I vaccini vengono autorizzati dal Ministero della Sanità dopo aver superato gli studi di efficacia, di sicurezza e di tollerabilità.
§ I vaccini sono prodotti in officine farmaceutiche, autorizzate e ispezionate periodicamente, e preparati e controllati secondo metodiche di fabbricazione validate a livello internazionale.
§ I vaccini sono sottoposti a controllo di stato prima dell'immissione in commercio ed a controlli successivi ogni qual volta sia necessario.
§ I vaccini devono essere somministrati da personale qualificato nel rispetto delle norme di buona pratica (uso di vaccini conservati in modo appropriato, utilizzazione di materiale per iniezione sterile, rispetto delle vie e delle sedi di inoculazione prescritte) e dopo un'attenta valutazione delle eventuali controindicazioni definitive o temporanee.

Effetti indesiderati dei vaccini
I vaccini, pur correttamente preparati, controllati e somministrati, come tutti i farmaci possono essere responsabili di effetti indesiderati. Tali effetti nella maggior parte dei casi sono di lieve entità e durata (arrossamento e dolore nel punto di iniezione, malessere generale, febbricola); solo in rarissimi casi possono essere gravi e rappresentare pericolo per la vita (convulsioni febbrili, shock anafilattico). Non sempre è dimostrata la correlazione causa-effetto tra le vaccinazioni e gli effetti indesiderati.
Il Ministero della Sanità effettua la sorveglianza degli eventi avversi alle vaccinazioni segnalati dai medici vaccinatori.

Controindicazioni alle vaccinazioni
Vi sono alcune situazioni che possono controindicare la vaccinazione; è necessario, quindi, che i genitori, prima della vaccinazione consultino il medico curante che valuterà lo stato di salute del bambino ed indicherà se la vaccinazione deve essere rimandata o evitata.

a) controindicazioni temporanee
si tratta di situazioni transitorie che escludono la vaccinazione solo per il periodo di tempo cui sono presenti:
- malattie acute con febbre di grado elevato
- vaccinazioni con virus viventi (quali MMR e OPV) se nei 30 giorni precedenti è stato somministrato un altro vaccino a virus viventi
- terapia, in corso, con farmaci che agiscono sul sistema immunitario o con cortisonici ad alte dosi.

b) controindicazioni definitive
è opportuno che al bambino non vengano somministrati alcuni vaccini quando:
· ha manifestato gravi reazioni a precedenti vaccinazioni
· è affetto da malattie neurologiche in evoluzione
· è affetto da malattie congenite del sistema immunitario
· è fortemente allergico alle proteine dell'uovo (se il vaccino ne contiene)
· è fortemente allergico ad alcuni antibiotici quali streptomicina e neomicina (se il vaccino ne contiene)

Se il bambino è affetto da malattie quali leucemie, tumori, AIDS, la situazione va valutata caso per caso.

Precauzioni per le vaccinazioni
Alcune situazioni non rappresentano vere e proprie controindicazioni ma, piuttosto richiedono l'adozione di alcune precauzioni nella somministrazione del vaccino (quali la pronta disponibilità di antinfiammatori e antipiretici).

I genitori devono, quindi, segnalare al medico vaccinatore:
§ reazioni febbrili importanti ad una precedente dose dello stesso vaccino
§ episodi di irritabilità (quali il pianto persistente e inconsolabile) che si siano manifestati in seguito a precedenti vaccinazioni
§ presenza, nella storia della famiglia o del bambino stesso, di convulsioni febbrili
§ somministrazione recente di immunoglobuline

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