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PIANO DI SVILUPPO REGIONALE

Tre grandi sfide per realizzare una Regione basata sulla solidarietà e in grado di ottenere un alto potere di attrazione: la sfida aIl'internazionalizzazione, la sfida dello sviluppo sostenibile, la sfida ambientale. Raccogliendo l'incipir lanciato dall'Unione Europea sulla politica cli promozione dello sviluppo economico e sociale, la Regione Campania ha dunque dato vita al Piano di sviluppo regionale definito Linee di sviluppo per la VI legislatura. I! modello socioeconomico evidenzia il triplice ruolo della Regione: come governo delle diverse caratteristiche territoriali, come protagonista dei cambiamenti necessari nel Mezzogiorno d'Italia e come promotrice di una rete di collaborazione europea. Specchio di una precisa politica comuni-taria, la realizzazione del piano è subordinata alla disponibilità, per la Regione, di luire di consistenti risorse derivanti dai fondi strutturali.

IL PROGRAMMA OPERATIVO PLURIFONDO

Frutto di una fervida politica regionale il POP è giunto al secondo triennio di programmazione a supporto dei tre settori produttivi: agricoltura, industria e terziario. Grazie all'assegnazione di disponibilità del Fondo sociale europeo (FSE), del Fondo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA), particolare anenzione è stata attribuita agli interventi per lo sviluppo delle risorse umane. In quest'ottica il Governa Regionale si impegna a favorire una maggiore integrazione tra i vari Àssessorati responsabili. La novità contenuta nel POP 97-99 è rappresentata dal riferimento specifico al settore della formazione professionale, sulla base di quanto indicato nei regolamenti comunitari, ove sono evidenziate le attività prioritarie per la formazione professionale, i settori di intervento, gli ambiti professionali dei nuovi bacini di impiego, oltre alie norme per la selezione, monitoraggio, valutazione e rendicontazione delle attività cofinanziate.

LA FORMAZIONE PROFFESSIONALE COFINANZIATA DAL FSE NELLA REGIONE CAMPANIA

Elemento catalizzatore della politica regionale, la formazione professionale entra a far parte dei documenti di programmazione con un ruolo fondamentale ai fini dell'occupazione e della competitività. Formazione professionale intesa come chiave d’accesso al mercato del lavoro e come volano per tutta una serie di attività volte a superare la situazione di emergenza nel territorio campano: disoccupazione, emergenza ambientale, rischi sociale quali crirninalità, immigrazione clandestina emarginazione e dispersione scolastica, di natura quasi endemica.

Il Piano triennale dell'Assessorato alla formazione professionale, tenendo conto della specificità della Regione Campania, si propone una duplice finalita':

concenare la pianificazione del FSE con l'utilizzo di altri fondi strutturali, FESR e FEOGA, nell'ottica di un impiego ottimale delle risorse messe a disposizione dalla Commissione Europea,
rendere coerenti le attività di formazione e orientamento professionale con il documento regionale linee di sviluppo per la VI legislatura, per rispettare le specifiche esigenze del territorio campano

Coerenza inoltre con i recenti documenti programmatici nazionali quali il Patto per il lavoro, dove è assegnato alla formazione un ruolo prioritario per la risoluzione dei problemi della disoccupazione e per lo sviluppo di una nuova concezione dell'istruzione e della formazione. Occorre infatti uniformarsi agli altri paesi europei, sia per la durata dell'obbligo scolastico, sia per l'attuazione concreta di programmi di formazione permanente, con l'obiettivo di investire nelle risorse umane una parte consistente dei bilanci sia comunitari che nazionali che regionali.

Allo scopo di rendere efficace l’azione della formazione la Regione Campania ha individuato nove ambiti di applicazione:

· occupazione,

· formazione continua

· inserimento lavorativo dei giovani,

· ricerca scientifica e tecnologica,

· raccordo tra sistema di istruzione e sistema di formazione professionale

· disoccupazione

· lavori socialmente utili

· nuovi servizi per l'impiego

· contratti d'area.

FASCE DEBOLI: CATEGORIE E SPECIALITÀ

Accesso ai mercati è la parola d'ordine. In quest'ottica la Regione Campania ha puntato l'attenzione nei confronti di coloro che ne sono o rischiano di esserne esclusi le direttrici sulle quali si muove sono:

· Grande attenzione al disagio e alle nuove forme di emarginazione che rappresentano l'impegno sociale e civile oltre che formativo,

· Intenzione di rinnovare e potenziare l'offerta formativa nei confronti delle varie categorie di persone che riscontrano maggiore difficoltà d'inserimento sul mercato del lavoro,

· Azione coordinata tra enti di formazione, uffici del lavoro, enti locali, associazioni imprenditoriali per gli sbocchi occupazionali degli invalidi e delle categorie a rischio di emarginazione.

Interesse non soltanto per le esigenze della formazione professionale dei disabili, che vengono da anni coperte nell'ambito dei piani provinciali, ma anche per le nuove numerose categorie di persone più deboli sul mercato del lavoro. In particolare:

· Accentuare l'impegno nei confronti dei tossico-dipendenti, detenuti, giovani col rischio di emarginazione sociale, giovani disoccupati di età superiore a 16 anni sprovvisti di titolo di studio,

· Mantenere fermo l'impegno nei confronti degli immigrati e nomadi,

· Rispondere alle esigenze degli adulti disoccupati esposti alla disoccupazione di lunga durata.

AREE PROFESSIONALI: PROFILI E QUALIFICHE

Mutamenti nel mercato del lavoro intesi come ingresso di nuovi settori di impiego si accompagnano a trasformazioni nella tipologia delle categorie professionali.

Ai soggetti istituzionali responsabili dei piani di formazione è richiesto uno sforzo di analisi affinché le qualifiche rilasciate siano il più possibile realistiche e possano essere effettivamente riconosciute dalle imprese, nel rispetto degli standard previsti dalle norme nazionali.

Si tratta di attivare un organismo di validazione delle qualifiche che associ:

· Esperti di analisi del lavoro finalizzata alla progettazione formativa,

· Referenti delle parti sociali di volta in volta interessate alle qualifiche da validare,

· Referenti delle strutture di governo del mercato del lavoro.

L'obiettivo è quello di coadiuvare la Regione nel monitorare e definire in modo dinamico delle qualifiche che possano essere rilasciate nell'ambito del sistema regionale di formazione professionale, identificando le corrispondenze rispetto ai contratti collettivi di lavoro così come le corrispondenze con le qualifiche europee.

Il completamento ed il riordino delle qualifiche e la loro distribuzione richiedono Un processo di analisi e di valutazione lungo che deve tener conto di un contesto nazionale e comunitario in evoluzione.

Dovrà essere stilato l'elenco delle qualifiche standard vigenti, articolate per livelli, per aree professionali, con la relativa durata minima dci percorsi per il rilascio della qualifica.

I profili professionali già esistenti saranno tenuti ad adottare le nuove denominazioni riportate nelle tabelle. Tali denominazioni vanno utilizzate per tutti gli atti interni al sistema formativo e nei momenti di comunicazione con l'esterno, compresi i verbali di commissione di esami di qualifica.

In assenza di qualifiche standard definite i responsabili dei piani di formazione potranno attivare autonomamente ed in forma provvisoria nuove qualifiche relative:

· alle aree professionali che non sono ancora state oggetto di analisi e sperimentazione

· alle aree professionali già oggetto di analisi e definizione, ma non verificate.

Sarà compito dclla Commissione regionale verificare l'attendibitità di nuove qualifiche.

LE LINEE STRATEGICHE DEGLI INTERVENTI FORMATIVI

La molteplicità e la specificità di esigenze formative, impone tipologie di intervento notevolmente diversificate ed ampliate. In tal senso la Regione Campania ha individuato delle categorie di applicazione e ambiti possibili di programmazione della formazione:

· orientamento e preformazione

· formazione iniziale

· formazione superiore

· formazione continua

· follow-up

· iniziative non corsuali

· iniziative volte alta promozione delle pari opportunità.

I POLI DI ALTA FORMAZIONE

Le sfide da affrontare per l'innovazione passano anche attraverso la creazione di centri che siano riconoscibili sul mercato come centri di eccellenza. La Regione Campania si impegna nel prossimo triennio a sostenere l'innalzamento qualitativo del prodotto-servizio orientamento e formazione con la promozione e la valorizzazione di poli di alta formazione che siano il punto di riferimento di diverse capacità, know-how, specializzazioni, attraverso la costituzione di più ampi accordi con il mondo del lavoro e il mondo della ricerca e dell'università.

I SETTORI PRODUTTIVI E LE FIGURE PROFESSIONALI

Assecondando le innate vocazioni della regione sono stati individuati tre settori chiave dell'economia campana: agricoltura, turismo,ambiente.

1. Agricoltura

In Campania l'agricoltura va sostenuta con una programmazione di ricerca e sperimentazione di nuove metodologie di produzione, certificazione dei prodotti, commercializzazione e riconversione di colture non più redditizie. Inoltre la sempre più stretta relazione tra agricoltura e rispetto ambientale comporta un'operazione di largo respiro per l'adozione di tecniche di lotta biologica, per la divulgazione di una cultura della salvaguardia ambientale tra gli imprenditori agricoli.

Le figure professionali da formare sono:

figure specialistiche in grado di seguire i processi di innovazione e ricerca
figure di raccordo tra il mondo scientifico e il sistema di micro-piccole imprese produttive
figure specialistiche nella commercializzazione e valorizzazione dei prodotti tipici e di qualità
figure di sostegno consulenziale in grado di offrire servizi di carattere economico-gestionale alle imprese agricole.

2. Turismo

Recentemente la Regione sta tornando al centro degli interessi turistici nazionali ed internazionali e occorre promuovere ulteriormente la valorizzazione di un patrimonio unico al mondo. A livello strutturale si pone la necessità di dare risposte qualitative alla domanda, in termini di offerta ricettiva, strutture e servizi, tali da soddisfare l'eterogenea esigenza da parte di giovani, meno giovani, stranieri di varie nazionalità.

Le figure professionali sono:

· imprenditori capaci di gestire complessi turistici

· specialisti nella gestione di attività di promozione turistica e di organizzazione dell'offerta

consulenti organizzativi specializzati nel settore turistico come supporto agli imprenditori nelle funzioni di gestione aziendale,

· specialisti nella creazione di itinerari misti per la crescente richiesta di turismo polifunzionale

· figure di organizzatori e consulenti di marketing, approvvigionamenti, gestione finanziaria, vendita dei prodotti-servizi turistici specialisti della attività di animazione turistica nei complessi turistico-alberghieri.

3. Ambiente

Molte zone del napoletano risentono di un degrado ambientale al quale è necessario porre rimedio in maniera tempestiva e capillare.

occone creare figure quali:

· specialisti nella divulgazione di temi, problematiche e normative ambientalistiche, sia per utenze di largo respiro sia su aspetti specifici

· tecnici specializzati nella applicazione delle norme e nel rilascio del VIA (valutazione impatto ambientale)

· figure specializzate nella tutela di parchi e zone protette, in grado di salvaguardare l'ambiente, ma anche di offrire la corretta fruizione delle aree paesaggistiche

· tecnici specializzati nella gestione dei rifiuti solidi urbani e dei reflui industriali, nel riciclaggio dei materiali, nella gestione delle discariche, nella gestione delle centraline per il controllo atmosferico, delle analisi delle acque, specialisti del risanamento di aree degradate ecc.

tecnici esperti nella ricerca per le analisi specic listiche nei laboratori pubblici e privati.

PIANO DI ORIENTAMENTO PROFESSIONALE

La Regione Campania, con l'approvazione del piano di orientamento e formazione professionale (Delibera 48/1 del 15/10/97), si pone come obiettivo primario la formazione dei giovani in cerca di occupazione per aree produttive e non per qualifiche, che nell 'arco di pochi anni vanno in obsolescenza. Il fine è quello di sviluppare una mentalità aperta alla flessibilità, capace di cogliere le opportunità che il mondo del lavoro offre: un sistema di formazione permanente dove l'orientanento diventa momento cardine nella fase di transizione dal non-lavoro al lavoro. A tale scopo la Regione ha avviato una ricerca sulla domanda e offerta di formazione e sperimenta il "bonus d'orientamento" percorso formativo che mira a verificare le motivazioni della scelta professionale al fine di ridurre il tasso di abbandono e di aumentare la coerenza tra occupazione qualifica professionale conseguita.

In tal senso, l'obiettivo del piano che appare più significativo prevede un automatico inserinento dei soggetti nei percorsi formativi riferiti ad aree produttive, procedendo per criteri oggettivi, vale a dire età, titolo di studio, residenza, in linea con una direttiva del Ministero della Funzione Pubblica, in materia di concorsi.

Rientra nella sperimentazione in atto, la collaborazione tra Regione, Provveditorati agli Stuli, Università, Enti bilaterali Enti locali. Il piano, pur nella limitatezza dei finanziamenti, annota interventi di quahfica post-diploma e post-universitari, oltre alla creazione di una banca dati e di una analisi-ricerca del fabbisogno orientativo e formativo in Campania.

La Regione, con l'approvazione del piano, ha ratificato le attività previste nell'ambito dei progrrammi comunitari "Leonardo da Vinci", "Socrates Comenius" e "Raffaello", volti allo scambio di conoscenze ed esperienze con i Paesi dell’Unione.

Enzo Marmorale

Le attività di orientamento programmate per il 1997, tendono alla valorizzazione delle capacità, delle conoscenze e delle aspirazioni del singolo e si realizzano attraverso azioni di:

ricerca

informazione

consulenza

formazione

attività di eccellenza.

Ricerca

Determina il sistema per la migliore utilizzazione dei mezzi disponibili e si conclude con la configurazione dell'obiettivo da perseguire.

Le attività programmate per questa azione sono:

Ricerca sui fabbisogni orientativi.

L'analisi sui fabbisogni è finalizzata a progettare e realizzare efficaci servizi di orientamento definendo e riequilibrando i bisogni orientativi. Per superare il gap occupazionale appare necessario anticipare i bisogni di varie categorie di soggetti che si presentano sul mercato del lavoro con caratteristiche sempre più differenziate.

Ricerca di analisi strutturale sui bisogni dell'impresa per l'orientamento e la formazione sperimentale.

La ricerca è linalizzata alla rilevazione dei fabbisogni flirmativi delle imprese e delle disponibilità aziendali per stage e consulenze specialistiche. Rappresenta una fase di raccordo tra il sistema di formazione -istmzione e il mondo del lavoro e verrà realizzata in collaborazione con le organizzazioni imprenditoriali e gli istituti di ricerca specializzati.

Indagine sulle nuove metodologie di orientamento.

Si tratta di un lavoro collettivo di verifica delle metodologie, tenendo conto delle esigenze che scaturiscono dalla prassi e dalla normativa attesa in tema di orientamento. Si sviluppa in tre fasi: a) individuazione e catalogazione delle nuove metodologie in Italia ed in Europa, b) diffusione agli operatori dei settori educativo e formativo, e) sperimentazione/monitoraggio.

Informazione

Ha la funzione di ampliare gli orizzonti conoscitivi per promuovere un migliore adattamento alla realtà.

Le attività finalizzate a questa azione sono:

Realizzazione e gestione di banche dati per l'orientamento.

La banca dati è uno strumento indispensabile per la consultazione e per la ricerca delle informazioni necessarie allo svolgimento di attività di sportello informativo, di consulenza, di ricerca e programmazione degli interventi nell'orientamento professionale e nella sperimentazione formativa. A tal proposito, sono state individuate delle aree tematiche, come fonti di informazione:

- offerta formativa (informazioni riferite ad attività formative scolastiche, professionali, universitarie).

- professioni e qualifiche (informazioni sui profili professionali e le qualifiche codificate ed innovative).

- mercato del lavoro (dati riguardanti la situazione ed il trend del mercato).

- programmi ed iniziative comunitarie

- legislazione e documentazione (normativa regionale, nazionale, comunitaria e documentazione relative ai settori lavoro, orientamento e formazione professionale).

 

Interazione con vasta utenza: Rivista di orientamento.

Consulenza

La consulenza, individuale e di gruppo, è un'attività di indirizzo e di sostegno, che tende a sviluppare il senso critico e la capacità di analisi, presupposti indispensabili in un processo di "scelta".

Le attività programmate per questa azione sono:

Sostegno specialistico ai Centri di orientamento professionale.

Il settore intende costituire equipes itineranti, capaci, professionalmente, di soddisfare le richieste di orientamento su tutto il territorio regionale.

Consulenza per il fronteggiamento della dispersione scolastica

il programma di consulenza è stato elaborato allo scopo di fornire ai centri di orientamento, uno strumento operativo, atto a fronteggiare la dispersione scolastica nel biennio degli Istituti professionali.

La formazione è tesa allo sviluppo delle analisi delle caratteristiche personali, in relazione alle conoscenze della realtà socio-economica, per lo sviluppo d'interessi professionali e di strategie di inserimento al lavoro.

Le attività programmate per tale azione sono:

Percorso di orientamento per le fasce deboli "Ensemble".

"ENSEMBLE" è un intervento di orientamento, elaborato per sostenere ed incentivare iniziative atte all'inserimento sociale di soggetti deboli, le cui condizioni pregiudicano regolari sviluppi lavorativi. L'orientamento, in questo caso, è inteso come mezzo per esplorare nuove vie con nuovi metodi, che consentano agli utenti di "orientarsi", in situazioni caratterizzate da complessità e cambiamenti crescenti. La finalità di questo intervento è di educare alle scelte attraverso lo sviluppo della personalità e strategie di conoscenza del sé.

Modulo di "Educazione al lavoro" per gli allievi degli ultimi anni di scuole medie superiori.

L’intervento "Educazione al lavoro" è finalizzato allo sviluppo dell' "io lavorativo", alla socializzazione al lavoro ed all'individuazione di possibilità occupazionali emergenti e/o collegate ad iniziative di sviluppo dell'imprenditorialità giovanile.

Il processo del percorso, della durata di 20h, è rivolto agli allievi frequentanti l'ultimo anno della scuola media superiore e mira a stimolare momenti di riflessione critica nei confronti di "stereotipi lavorativi", in un'ottica di collegamento tra aspirazioni professionali e realtà socio-economica.

"stage di orientamento"

Lo Stage orientativo è stato progettato, pensando non soltanto ai disoccupati, ma anche a quanti, nell'ambito della vita lavorativa, sono costretti a cambiare lavoro perché espulsi, o perché scontenti.

Operativamente si prevede una fase di sperimentazione, a costo O per la Regione, su un'utenza costituita da coloro che frequentano corsi di formazione professionale regionale, cofinanziati, di II e III livello e prevede una durata di 18 ore con la guida di operatori dei Centri di orientamento professionale che avranno la finzione di tutor

Intervento di orientamento per gli allievi delle scuole medie inferiori.

Progetto PRIMA SCELTA

PRIMA SCELTA è un progetto di orientamento destinato ai giovani che frequentano il triennio della scuola media inferiore finalizzato alla promozione ed allo sviluppo delle capacità potenziali di ciascun alunno.

Attività di eccellenza

Per lo sviluppo del sistema di orientamento si realizzano attività di eccellenza attraverso le opportunità fornite da programmi ed iniziative comunitarie, nazionali e regionali.

Formazione dei formatori: interventi a distanza

Prevede lo sviluppo e l'adeguamento delle capacità degli operatori, in relazione alle nuove tecnologie. L'integrazione del sistema di formazione con il mondo del lavoro, che si attua attraverso la sperimentazione di specifiche iniziative e collaborazioni, garantisce un'offerta formativa articolata, flessibile ed adeguata ai bisogni delle diverse utenze ed alle esigenze del mercato del lavoro.

Attività sperimentali di formazione integrata presso gli istituti tecnici professionali

Il settore orientamento professionale, ricerca, consulenza e sperimentazione nella formazione professionale, partecipa alla sperimentazione formativa cofinanziata dal Fondo sociale europeo.

La partecipazione regionale si articola con la predisposizione e la realizzazione di:

- linee guida per l'attuazione della sperimentazione,

- procedure per il riconoscimento e la validazione degli interventi autorizzati dal competente Ministero

- azioni di supporto/consulenza/informazione e monitoraggio, attraverso una rete di referenti regionali impegnati presso gli istituti statali

- interventi di orientamento curati da sezioni territoriali di orientamento professionali.

Programma comunitario

Leonardo da Vinci: Progetto pilota ECO-AGRI-FORM

Eco-Agri-Form rappresenta un modello di formazione a distanza nel settore agricolo ed agro alimentare di qualità, per la creazione di cultura d'impresa rispettosa dell'ambiente e delle vocazioni territoriali.

Programma comunitario

Leonardo da Vinci: Progetto Eureka.

Eureka è un progetto di indagine sui fabbisogni formativi e di orientamento. La ricerca sarà articolata in tre fàsi distinte:

a) survey: dopo la costituzione di un Comitato tecnico scientifico e di monitoraggio si procederà alla rilevazione dei trend del mercato del lavoro (struttura della domanda e dell'offerta) e dei bisogni formativi richiesti per favorire sia forme di sviluppo dell'occupazione che i processi innovativi nelle imprese.

b) rilevazione e quantificazione dei processi di motivazione, coinvolgendo imprenditori, forze sociali e lavoratori, mirata all'individuazione dei protocolli, cui ci si dovrà attenere per costruire curricula flessibili e la loro certificazione.

c) stesura del rapporto finale e sua pubblicizzazione.

Programma comunitario

Leonardo da Vinci: collocamento e scambi

KOINÈ e PASSEPARTOUT

I programmi di collocamento e scambi Koinè e Passepartout intendono realizzare momenti di conoscenza sulle tecniche e le metodologie di orientamento attive negli stati membri dell'UE.

Fruitori dei progetti sono gli operatori di orientamento.

Il programma si realizza attraverso uno stage di due settimane, da effettuarsi in un paese dell'UE al fine di omogenizzare esperienze e sviluppare opportune sinergie tra i soggetti impegnati nelle azioni formative. In una dimensione europea.

Programma Comunitario Leonardo da Vinci:

Conoscere per orientare "ORAO"

Il quadro economico ed i mutamenti tecnologici ed organizzativi, che caratterizzano il mercato del lavoro, nei paesi dell'U.E., confermano la tendenza del diffondersi dell'esigenza di qualificazione continua, di flessibilità e di mobilità professionale e geografica. L'importanza di questi fattori, particolarmente sentiti nello specifico della Regione Campania, induce a costatare la necessità di potenziare azioni, che mirano alla valorizzazione delle risorse umane.

In tale contesto, l'orientamento assume il compito di sensibilizzare e sostenere la maturazione individuale, che si sviluppa anche attraverso il rafforzamento delle capacità di adattamento all'evoluzione della tecnologia, economica e sociale, in un'ottica di apprendimento lungo tutto l'arco della vita. L'orientamento registra continue richieste di accrescimenti di servizi confermate dagli operatori delle regioni italiane e di Stati Membri dell'U.E., con i quali si è sviluppata una costante comparazione, nei rapporti collaborativi in corso. il programma ORAO intende favorire la possibilità del "confronto" perché quest'ultimo attiva un processo di assimilazione/accomodamento che porta al cambiamento.

Iniziative comunitarie: OCCUPAZIONE E ADAPT (1994-1999)

Le iniziative Occupazione e Adapt hanno come punto di riferimento il Libro Bianco della Commissione Europea sulla crescita, la competitività e l'occupazione del '93 ed il Libro Bianco sulla Politica Sociale del '94.

Valorizzando le risorse umane, migliorando il funzionamento del mercato del lavoro e realizzando azioni transnazionali, l'iniziativa OCCUPAZIONE intende favorire la ripresa dell'occupazione e promuovere forme di solidarietà sociale nell'intera Comunità.

L'iniziativa ADAPT si inserisce nell'obiettivo quattro dei fondi strutturali per agevolare l'adattamento delle lavoratrici e dei lavoratori ai mutamenti industriali e all'evoluzione dei sistemi di produzione.

 

INIZIATIVE FORMATIVE PRESSO STRUTTURE REGIONALI

Informazioni sulle attività formative ed orientative cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo in Campania per l'anno 1997.

L'attività di formazione professionale di competenze regionale è regolarmentata, per quanto riguarda la Regione Campania, dalla L.R. 40 dei 1977 e successive modificazioni.

In questo ambito i corsi di formazione professionale possono essere a gestione pubblica (Regione, Enti locali, Pubbliche Istituzioni) o a gestione privata (Enti di formazione professionale, Aziende).

Essi sono completamente gratuiti e rappresentano un'importante opportunità per le diverse fasce di utenza interessate a far valere il diritto alla conoscenza, alla informazione ed alla formazione.

Nella guida sono sinteticamente esposte le informazioni base che possono aiutare gli utenti nella scelta dei corsi realizzati dai Centri di Formazione Professionale Regionale (C.F.P.R.), tenendo ben presente che per poter essere ammessi ai Corsi di F.P. da realizzarsi presso strutture regionali occorre aver frequentato n 24 ore di Orientamento (Bonus).

Bonus di Orientamento

Il bonus di Orientamento, spendibile per le attività regionali, è condizione necessaria per l'iscrizioiie ai corsi regionali. Obiettivo primario di tale intervento è quello di sviluppare capacità di analisi delle caratteristiche personali, in relazione alle conoscenze della realtà socio-economica, per lo sviluppo di interessi ed attitudini professionali e di strategie di inserimento al lavoro.

Tale percorso, infatti, intende "accompagnare" l'utente in una crescita evolutiva, utilizzando le motivazioni soggettive, che vengono evidenziate attraverso metodologie dirette ed esperenziali.

Il Bonus sarà sperimentato su tutto il territorio regionale dagli operatori dei Centri di Orientamento Professionale, dalle Unità satellite e dalle Sezioni decentrate, utilizzando metodi e strumenti innovativi e si articolerà in quattro moduli.

I moduli di iscrizione si possono ritirare presso i C.O.P. (Centri di Orientamento Professionale) e i C.R.F.P. (Centri Regionali di Formazione Professionale) e presso i S.T.A.P. (Settori Tecnici Amministrativi Provinciali) elencati in queste pagine.

Corsi

I corsi di formazione professionale sono stati programmati e finanziati dalla Regione Campania, utilizzando il Fondo Sociale Europeo (FSE) e mirano alla realizzazione dell'obiettivo 1 (Promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle Regioni il cui sviluppo è in ritardo) e dell'obiettivo 3 (Lottare contro la disoccupazione di lunga durata, facilitare l'inserimento professionale dei giovani e l'integrazione delle persone esposte a rischio di esclusione dal mercato del lavoro).

I corsi elencati indicano le qualifiche per cui è conseguibile un attestato:

Attestato di qualifica

Viene rilasciato al termine del corso previo superamento delle prove di esami finali. E' valido ai tini della iscrizione al collocamento per la qualifica conseguita (in genere, viene rilasciato per i corsi di durata superiore alle 400 ore)

Tale attestato è valido su tutto il territorio nazionale ai fini dei rapporti contrattuali di lavoro (L.845/78, art. 14).

Attestato Registro Esercenti Commercio (R.E.C.) e Registro Agenti di commercio (R.A.C.).

Consentono l'iscrizione ai rispettivi registri presso le Camere di Commercio.

C.F.P.R.

I C.F.P.R. elencati indicano le sedi dei Centri di Formazione Proféssionaie Regionale e delle Sezioni Decentrate che effettueranno i corsi.

Stage e visite guidate presso aziende ed Enti: sono previste convenzioni con imprese ed enti per l'effenuazione dipenodi di tirocinio pratico e di esperienze in particolari impianti e macchinari o in specifici processi di produzione oppure per applicare forme di alternanza tra studio ed esperienze di lavoro. Gli allievi impegnati in corsi di Formazione professionale, in occasione degli insegnamenti impartiti presso le aziende, non possono essere adibiti a lavoro di produzione proprio dell'azienda.

TIPO Dl CORSI

Corsi di I livello

Sono generalmente rivolti a giovani che. hanno già adempiuto all'obbligo scolastico e prevedono azioni di formazione con il rilascio di un attestato di qualifica. Essi consentono l'acquisizione di conoscenze di base nell'area dei mestieri e delle professioni.

Corsi di II livello

Sono rivolti a giovani che hanno già acquisito una qualifica professionale o un diploma di scuola secondaria superiore (talvolta anche una laurea). Tale attività mira ad ottenere approfonditi livelli di conoscenze ed abilità o una ulteriore qualificazione.

Corsi di perfezionamento o di III livello

Sono rivolti a giovani o adulti in possesso di titolo di studio o di livello universitario e che desiderano specializzare le proprie competenze nell'ambito della professionalità già acquisita; o a lavoratori già qualificati che intendono o si ritrovano nella necessità di specializzare le proprie competenze professionali.

Orientamento Professionale

Consiste in una serie di interventi di consulenza e informativi sull'evoluzione del mercato del lavoro e delle professioni e sulla costruzione di percorsi personali di scelta.

Corsi propedeutici

Attività formative a carattere propedeutico abilitanti all'esercizio delle seguenti Funzioni: istruttore di guida, insegnante di teoria scuola guida, conduttore generatori vapore, agente di affari in mediazione.

Corsi brevi

Attività formativa rivolta al conseguimento dell'idoneità alla iscrizione dei registri R.A.C. e R.E.C.

MISURE DI SOSTEGNO AL DIRITTO ALLO STUDIO PREVISTE PER L'UTENZA

Indennità di formazione (è l'indennità economica di partecipazione ai corsi di formazione professionale):

a) per i corsi con durata di 600 h.

1) L. 2000 per ogni ora di presenza

2) L. 800.000 per coloro che superano gli esami finali

b) per i corsi con durata di 400 h.

1) L.2.000 per ogni ora cii presenza

2) L. 800.000 per coloro che superano gli esami finali

Rimborsi spese di viaggio:

sono previsti eventuali rimborsi per spese di viaggio documentate dal luogo di residenza e viceversa, con mezzi pubblici.