Giuseppe Fioravanti, Riflessioni e spunti per una pedagogia della scuola, L’Aquila-Roma, Japadre, 2001. . di  Furio Pesci

E’ l’ultimo libro dell’operoso pedagogista dell’Università “La Sapienza” di Roma (ma insegna anche all’Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli e in varie altre istituzioni universitarie pubbliche e private) e si inserisce nella ormai articolata collana dell’editore Japadre “Scienza dell’Educazione” diretta dallo stesso Fioravanti.

Si tratta di un testo consigliabile per una molteplicità di lettori, segnatamente per gli operatori e gli studenti di scienze dell’educazione, oltre che per gli esperti, grazie all’ampiezza delle questioni, tutte fondamentali, che affronta e che risolve in un equilibrato quadro unitario.

Tra le tematiche affrontate compaiono, infatti, “il complesso rapporto fra pedagogia e scuola” (cap. I), la definizione di concetti essenziali, costitutivi di ogni discorso pedagogico (educazione, istruzione, formazione – cap. II), la spinosa problematica del cosiddetto “diritto all’educazione, all’istruzione e alla formazione” (cap. III), il rapporto tra scuola e società (cap. IV), oltre a tematiche di carattere storico, oltre che teoretico, come lo statalismo scolastico (cap. V), le vicende della scuola italiana dopo l’Unità (cap. VI) e un tema particolare, come la rivisitazione della storia del “Suor Orsola Benincasa”, che danno a Fioravanti lo spunto per considerazioni di respiro molto ampio sull’indole passata e attuale del sistema scolastico-formativo del nostro Paese, al cui riguardo esprime riserve e critiche motivate dal sostanziale illiberalismo che, nella sua concezione, caratterizzano da sempre e intrinsecamente l’ideologia e la cultura dello Stato italiano.