Il culto della Chiesa e gli Eremiti :

Fra MarioVaccarella X7

 

L'esercizio del culto, attraverso i secoli è stato curato da monaci Basiliani, che anticamente, avevano diversi monasteri e le chiese in Sicilia, da Preti ed Eremiti secolari, che talvolta raggiunsero contemporaneamente il numero di cinque, da Membri dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, e ultimamente da Religiosi dell'Ordine Cappuccino.

Fra gli Eremiti merita speciale menzione Fra Mariano Vaccarella, nato a Blufi nel 1826 e morto il 25 maggio 1896 .

Egli, capo degli Eremiti, fece sovrabbondare di elemosine l'Eremitorio e riuscì ad ottenere il riscatto della Chiusa, di cui s'era appropriato il Demanio, per la legge iniqua e settaria del 1866.

Aveva una profonda filiale devozione alla Madonna, che inculcava efficacemente negli altri ; e quando la statuadella Madonna, attraversando le campagne, riarse della troppo prolungata siccità portata in commovente processione di penitenza e implorazione, per alcuni giorni a Bompietro,egli non abbandonò mai, nè giorno nè notte, il sacro simulacro. I superstiti di alcuni anni addietro ricordavanno che quell'anno, nonostante la mancanza di pioggia, fu un'annata memoranda di staordinaria abbondanza di raccolta di grano, per grazia di Maria .

Si conserva ancora vivo il ricordo del suo nome e si narrano alcuni episodi, che dimostrano la fermezza del suo carattere e il prestigio e la larga amicizia che godeva anche presso autorevoli personaggi lontani, fra cui il conte Ventimiglia di Castelbuono e il principe di Trabia, che lo stimava grandemente e lo proteggeva.

Il cav. Giuseppe Villari consiglio i familiari, appena morto, a farne eseguire il ritratto, che venne dipinto con molta arte espressiva da D. Fanino Gargano.

La Chiesa e i Cavalieri di Malta

La Chiesa della Madonna dell'olio fu, per molto tempo, sotto la giurisdizione assoluta e l'alto patronato del Sovrano Ordine Militare Gerosolimitano di Malta, fondato a Gerusalemme nei primi secoli del Cristianesimo con precipuo scopo ospedaliero e assistenziale, distintosi in seguito nelle imprese militari in aiuto e sostegno dei Crociati.

Dall'imperatore Carlo V, nel'500,questo benemerito Ordine cavalleresco ottene delle possessioni territoriali, fra cuil'isola di Malta, in premio del generoso aiuto a lui apprestato nella guerra vittorioso contro gl'invasori Ottomani.

La croce dei Cavalieri di Malta ammirasi dipinta e scolpita in diverse parti della Chiesa . Questa Chiesa era filiale della Chiesa commendale e magistrale di San Giovanni Battista in Polizzi Generosa.

Si spiega così, pert interessamento di nobili influenti personaggi Cavalieri di Malta, la concessione papale delle Indulgenze, rinnovata da diversi Papi, a questa umile sperduta chiesetta di campagna.

Il Santuario e i Cappuccini

(Primo Periodo)

Con l'approvazione della S. Congregazione dei Religiosi, in data 16 giugno 1910, il. Vescovo di Cefalù Sua Ecc. Mons. Anselmo Sansoni, dell'Ordine francescano dei Frati Minori, con rescritto del 12 novembre 1911, affidava il Santuario della Madonna dell'olio con l'uso perpetuo dei suoi beni mobili e immobili alla Provicia Monastica messinese dei Cappuccini, a cui, quattro secoli prima, veniva ceduto il famoso Santuario di Gibilmanna.

Anche presso il più celebre Santuario d'Italia, nel Santuario di Loreto, il sommo pontefice PioXI volle che per la custodia e il servizio religioso vi fossero i Cappuccini, i quali, come tutti i Francescani, sorti all'ombra di Santa Maria degli Angeli e strenui difensori del privilegio mariano dell'immacolato concepimento, professano una particolare ardente devozione, come S. Francesco, verso la Vergine Santissima.

In questo piccolo Santuario, all'inizio, vi furono assegnati due sacerdoti e tre fratelli laici, uno dei quali aveva l'incarico di questuare il grano per il Saminario Serafico provinciale.

Superiore della nuova Comunità religiosa fu nominato P. Francesco da Locati, essendo Provinciale, in quel tempo, il M.R.P. Domenico da Troina, che resse la Provincia con mano esperta per molti anni.

Con decreto del 3 maggio 1913 la Chiesa della Beata Maria Vergine dell'olio venne eretta a Vicaria Curatadella competente autorià ecclesiastica, del Vescovo di Cefalù.

Il concedente voleva, però che a rendere il dovuto onore alla Chiesa Madre di Petralia Soprana in ogni anno nella festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo nuovo Vicario Curato e suoi successori con parrocchiani sirecasse processionalmente a quella Chiesa e offrisse all'alare maggiore un cereo, di cera lavorata, del peso di 5 libbre, in segno di riconoscenza.

In occasione della solenne proclamazione della nuova Vicaria, avvenuta il 13 maggio 1913, erano presenti alla cerimonia, nel Santuario, 16 sacerdoti, proveniente da diverse parrocchie, anche lontane, fra gli altri l'Arcip. Costantino Stella parrocco di Resuttano e l'Arcip. Giuseppe Torre parrocco di Alimena; tutti i sacerdotik apposero la loro firma in un foglio timbrato col timbro del Santuario, che ancora si conserva.

Non passò molto e la Chiesa della Madonna dell'olio, con rescrittovescovile in data 10 dicembre 1915, da Vicaria Curata venne elevata e costituita cononicamente in parrocchia con tutti i diritti e privilegi parrocchiali .

Titolare della Vicaria Curata e, poi, della parocchia della Madonna dell'olio di Blufi venne nominato P. Francesco da Locati, a cui è giusto dedicare un cenno speciale.

P. Francesco Librizi da Locati X8

P. Francesco da Locati (Gaetano Librizzi), nato il 20 luglio 1879,formato culturalmente e spiritualmentealla scuola d'un venerandosacerdote cappuccino, P. Antonino Fedele Bencivinni da Petrlia Sottana, autore d'un celebre publico orologio solare, vestì, giovinetto, l'abito di S.Francesco d'Assisi.

E,ordinato sacerdote,dopo un anno di permanenza nella Missione greca di Candia, appena venne destinato come Cappellano in questa Chiesa, in auto e sostituzione dell'anziano sacerdote Don Illuminoto Alessi di Petralia Soprana, pensòsubito di migliorare le sorti del Santuario. Egli ottene che la Bolla vescovile della sua nomina a Vicario Curato fosse riconosciuta anche civilmente con decreto regale del 29 luglio 1915, firmato da Tommaso di Savoia Duca di Genova luogotentente di Sua Maestà Vitt. Emanuele III.

Nominato,poi, primo parroco della nuova parrocchia <<Madonna dell'olio>>, si diede tutto a lavorare con grnde ardore ed entusiasmo per il progresso del Santuario e per il bene spirituale dei suoiparrocchiani sparsi per largo raggio nelle diverse abbandonate borgate di Blufi, dove, allora non c'era nessuna chiesa nè cappelli; e tutte le funzioni religiose si svolgevano, quindi, al Santuario.

Col suo naturale carattere aperto ed espansivo, e col suo grande zelo per il Santuario si conquistrò tanta simpatia e popolarità . E i buoni popolani di Blufi rispondevano volentieri ai suoi vibranti appelli d'aiuto di mano d'opera per il bene del Santuario.

Pensò anche d'ingrandirela Chiesa e costruire un nuovo conventinoper una decorosa abitazione dei religiosi.

Per mettere in esecuzione i suoi grandi proggetti e avere a disposizione i necessari mezzi finanziari, padre Francesco, con debita licenza del suoi Superiore Maggiori, ottenuto nel 1919, si recò nell'America del Nord, visitando parenti e conoscenti emigrati e raccogliendo offerte per il Santuario. In un sua lettera egli dà ampia relazione con tanti particolari del suo viaggio d'andata e ritorno e ringraziando elenca i nomi di tutti gli emigrati che diedero la loro offerta .

Con la cospicua somma raccolta, intraprese i lavori d'ampliamento della chiesa, che non potè portare a due piani .

Ed essendo chiuse, in quel tempo, per qualche anno, le Scuole Normali di Pettalia Sottana, egli ardì aprire nel conventino una scuola privata ginnasiale, che diede qualche buon frutto e ispirò qualche vocazione sacerdotale.

Ma nel campo l'uomo nemico seminò la zizania, e principalmente per la paucità dei Frati, nel 1927, i Religiosi dovettero lasciare il Santuario, con grande dispiacere dei fedeli e specialmente di P.Francesco...

Ma primadi morire, egli ebbe la grande consolazione e gioia, nel maggio 1941, di riprendere, sebbene non ancora in modo definitivo, l'amoroso del culto mariano in questo Santuario della Madonna dell'olio che tanto amò tanto lavorò e si sacrificò e soffri.

Morì nel convento di Petralia Sottana, in cui era Guardiano, il 21 ottobre 1943, compianto specialmente da coloro, in mezzo a cui aveva prodigato le migliori energie della sua vita.

Nel suo entusiasmo per la Madonna egli aveva anche composta una <<Coroncina in onore di Maria SS. dell'olio>>, edita, nella 1° edizione, della Tipografia <<Delle Nebrodi >> di Petralia Sottana, ristampata poi con i tipo di <<Fimma Serafica>> di Palermo.

Il Santuario e i Cappuccini

(Secondo Periodo)

In seguito a reiterate istanze dei fedeli di Blufi e delle autorità municipali di Petralia Soprana, specialmente del Cononico Antonio Averna, podestà del Comune, che richiedevano il ritorno dei Religiosi per il bene del Santuario e della devota popolazione circonvicina, il vescovo di Cefalù Mons. Emiliano Cagnoni, con convenzione stipulata di comune accordo il 20 settembre 1951, affidò di nuovo, definitivamente, in perpetuo, all Ordine Cappuccino il Santuario e Convento della Madonna dell'Olio con una minima porziuncola di terreno.

Per lo zelo e l'interessamento dei Frati Cappuccini, pur ridotti ai minimi termini, per mancanza di vocazione religiose, il Santuario ha segnato veramente un notevole continuo progresso.

I Rettori che, dopo la morte del benemerito padre Francesco da Locati, si sono avvicendati nella custodia, amministrazione e direzione del Santuario, P.Fancesco da Petralia Soprana (1944- 1950),P. Andrea da Castellana (1951- 1953).M.R.P. Luigi da Gangi (1960-1967), P Raffaele da Blufi (1953-1959, 1968-1977), si sono tutti prodigati con molto impegno e con molti sacrifici per migliorare sempre più le condizioni e le sorti del Santuario, divenuto approdo spirituale per molte anime, centro propulsore di spiritualità mariana e di vita cristiana.

INDICE

Numeri utili: Infoline Madonna dell'olio - tel. 0921/648129 / Comune di Blufi uff. informazioni - tel.0921/648000 / " Paese Albergo" di Aiosa A.- tel  0921/648376

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