1.2 Vita in patria
Come era composta originariamente la vostra famiglia?
In Bosnia vivevo con mio marito ed i miei figli in una casa di nostra
proprietà con un grande giardino. I miei genitori vivevano in un
villaggio vicino distante 4 chilometri.
1.3 Motivi che hanno portato all’emigrazione
Perché avete deciso di emigrare?
Mio marito si trovava in Germania dal 2 maggio 1992. Aveva iniziato
un lavoro da stagionale ed ottenuto un permesso di soggiorno per tre mesi.
In questo periodo ero ancora in Bosnia con i miei bambini e poi è
iniziata la guerra l’11 giugno. Quel giorno ho preparato in fretta e furia
due panini per i bambini, ho messo delle cose in valigia e sono fuggita
con mio figlio nelle montagne. Mia figlia si trovava da mia madre in un
villaggio vicino distante 4 chilometri. Vivevo con la paura costante di
non poter più vedere Jelena in vita, ma dopo dodici giorni l’ho
finalmente potuta prendere da mia madre. Con parenti e conoscenti abbiamo
trascorso due, tre mesi sulle montagne. Qualche volta ritornavamo a casa
per vedere gli sviluppi della situazione, ma per paura non dormivamo mai;
in quel periodo dormivo in genere molto poco perché avevo sempre
paura di essere scoperta. Nel frattempo gran parte del nostro villaggio
era bruciata ed anche la situazione nei villaggi vicini era gravissima.
I serbi saccheggiavano le case, svuotavano i mobili, portavano via finestre
e porte o più semplicemente le distruggevano. La nostra casa sembrava
una stalla. Tutti quelli che una volta abitavano lì hanno dovuto
lasciare il villaggio; è stata una catastrofe unica.
Mio padre è stato ucciso nei primi giorni di guerra da un vicino
di casa serbo. Grazie a Dio non ho dovuto assistere all’uccisione. L’ho
saputo da vicini e mia madre me lo ha raccontato più tardi. Molti
dei miei vicini e dei miei conoscenti sono stati uccisi durante la guerra.
Nel mio villaggio natale non c’era più nessuno ed anche mia madre
aveva lasciato nel frattempo la Bosnia. Ora vive in Croazia da mia sorella
che qualche anno fa ha sposato un croato; molti dei miei parenti vivono
ora in Croazia, un paese bellissimo, ma molto povero. E’ difficile trovare
un lavoro lì.
Soprattutto per i miei bambini ho deciso di seguire mio marito in Germania.
Il 2 agosto siamo saliti in un autobus direzione Germania. Ogni persona
doveva pagare 50 marchi per il viaggio, non avevamo più passaporti
e documenti. Oltre a mio marito una parte della mia famiglia (ad es. mio
fratello e mia sorella) si trovava già in Germania.
1.4 Esperienze durante l’emigrazione
Siete arrivati direttamente a Waiblingen?
Siamo passati dalla Croazia. Mio zio è venuto dalla Germania
in Croazia ed ha incollato nostre foto sul suo passaporto. In questo modo
siamo riusciti a superare tutti i posti di frontiera e siamo così
arrivati a Waiblingen. Mio marito aveva soltanto un visto ed una tolleranza
e quindi non poteva lasciare la Germania per venirci a prendere.
1.5 Esperienze durante l’ambientamento
E’ stato difficile trovare suo marito a Waiblingen?
No, è venuto a prenderci alla stazione degli autobus
2 Condizioni di vita nel paese ospitante
2.1 Durata del soggiorno
Da quanto tempo siete a Waiblingen?
Dal 18 agosto 1992, quindi da 6 anni e mezzo
In questo periodo avete mai pensato di ritornare nel vostro paese
d’origine?
No, non ritornerò mai più in Bosnia. Ho paura e non ho
voglia di farlo, non conosco più nessuno e soprattutto nessun membro
della mia famiglia è rimasto in Bosnia. Molti dei miei amici e conoscenti
sono emigrati in Germania o in Croazia.
2.2 Lingua
Chi le ha insegnato il tedesco?
In Bosnia studiavo russo e qui in Germania ho imparato il tedesco per
conto mio. Con vicine di casa e conoscenti ed il particolare con i miei
bambini ho sempre parlato tedesco, perché avevo un grande interesse
ad imparare il tedesco. Inoltre ceravo sempre di scrivere delle lettere
e leggere in tedesco. All’inizio non funzionava molto bene, poi con gli
anni ho fatto progressi e dopo sei anni e mezzo me la cavo molto bene.
E’ chiaro che sono più brava a capire che a parlare, ma è
ovvio, visto che non ho mai studiato tedesco a scuola.
E’ stato difficile imparare il tedesco?
No, non è stato così difficile. Il tedesco non è
facile, ma chi ha voglia impara una lingua molto rapidamente.
Che lingua parlate in casa?
Qualche volta la nostra lingua madre, qualche volta il tedesco. I miei
figli parlano quasi esclusivamente in tedesco tra di loro, mentre con mio
marito parlo nella nostra lingua madre. Lui capisce anche il tedesco, ma
non parla così bene come me. In Germania ha lavorato in un cantiere
con un gruppo di jugoslavi con cui parlava chiaramente nella lingua madre.
2.3 Lavoro
Avete deciso di stabilirvi in Germania. Quando l’avete fatto eravate
sicuri della vostra decisione o avevate altre idee?
La soluzione migliore sarebbe quella di rimanere in Germania perché
stiamo molto bene. Forse però arriverà una legge che stabilirà
che tutti i profughi bosniaci devono lasciare la Germania e ritornare in
patria. Se fossimo costretti ad andare via dalla Germania andremmo sicuramente
in Croazia. Mio marito c’è andato un paio di volte, ed il governo
croato permetterebbe alla nostra famiglia di abitare lì, ma dovremmo
ricominciare tutto daccapo ed affrontare condizioni molto difficili. Per
anni siamo stati attenti a comprare cose più economiche ed abbiamo
così risparmiato un sacco di soldi. Con quello che abbiamo risparmiato
possiamo comprarci una casettina in Croazia, ma poi come potremo andare
avanti?
Quale lavoro ha imparato in patria e quale attività svolge
in Germania?
Mio marito ha lavorato dal 2 maggio 1992 fino ad ora come muratore.
Da sei mesi fa fino a ieri è stato in cassa malattia perché
è stato operato al tendine. In Bosnia ha completato una formazione
da muratore ma non ha mai potuto praticare questo lavoro, ha lavorato per
13 anni in una fabbrica di legno.
Io lavoro nella diaconia e mi occupo di persone anziane e malate. Vado
da loro, faccio la spesa per loro, pulisco la casa e li lavo se non sono
più in grado di farlo. Vengo pagata per far questo dalla diaconia.
Prima lavoravo come donna delle pulizie, poi in un chiosco per spuntini.
Ho anche lavorato in un ristorante come aiuto cucina, pulivo, lavavo e
cuocevo anche le pizze. Sfrutto tutte le possibilità per far soldi.
In Bosnia ho lavorato per 10 anni in una fabbrica di scarpe e poi ho
frequentato una scuola per tecnici delle scarpe. Dopo aver ottenuto il
diploma controllavo il lavoro di 30-40 lavoratrici. E' chiaro che l'ideale
per me sarebbe quello di lavorare in Germania in una fabbrica di scarpe.
Per fare questo sarei disposta a trasferirmi immediatamente.
2.4 Scuola
Quale scuola frequentano i vostri bambini?
Mia figlia Jelena frequenta la 10à classe della scuola professionale
e a luglio farà il diploma medio di formazione. Jelena ha spesso
cercato dei posti di formazione ma ha ricevuto solo risposte negative.
Vorrebbe in futuro diventare assistente sociale per gli anziani. Mio figlio
Dragan frequenta la sesta classe alla Karolingerschule di Waiblingen. Ha
buoni voti in pagella e forse cambierà e andrà alla Realschule.
Chiaramente può anche frequentare a partire dalla settima classe
le lezioni aggiuntive alla Karolingerschule ed arrivare come Jelena
alla decima classe.
I suoi figli si trovano bene nella scuola tedesca o ci sono dei problemi?
I miei figli si trovano bene, non hanno problemi qui.
I vostri figli hanno mai studiato insieme ad un loro compagno di
scuola tedesco?
Sì, Jelena studia sempre con compagne tedesche e soprattutto
con la sua amica tedesca, sono
contentissima di questo. Anche Dragan studia con compagni tedeschi.
Ci sono differenze tra il sistema scolastico bosniaco e quello tedesco?
Nella scuola tedesca si fa tanto per i bambini, si fanno cose tutti
insieme. Gli insegnanti si danno tantissimo da fare e si occupano dei bambini.
In Bosnia c'erano delle attività insieme solo alla fine dell'anno.
2.5 Condizioni abitative
Come abitavate in Bosnia?
Abitavamo in una casa di proprietà di due piani (superficie
alla base 72 mq) e c'erano 2000 mq di giardino intorno. La nostra famiglia
viveva lì da sola. Mio marito aveva costruito questa casa con l'aiuto
di suo fratello e di suo cugino in poco tempo. I suoi due fratelli vivevano
nelle loro case vicine alla nostra, e tutti stavamo bene. Purtroppo dobbiamo
dimenticare tutto perché a causa della guerra non ritorneremo più
in Bosnia. Cerchiamo di non pensare più alla casa.
Come vivete qui a Waiblingen?
Viviamo in un appartamento in affitto con due camere, cucina, bagno,
WC ed una grande cantina. Tutti dormono nella stessa camera; va anche bene,
in fondo facciamo parte della stessa famiglia. Di giorno i bambini, mio
marito ed io abbiamo una camera per ciascuno.
Come giudica la città di Waiblingen?
Abito a Waiblingen da sei anni e mezzo e la conosco abbastanza bene.
Mi piace molto, perché c'è tutto quello di cui ho bisogno,
è diventata ormai la mia seconda patria. Ho visitato altre città
tedesche e le trovo tutte molto belle.
2.6 Religione
Qual è la vostra religione?
Cattolica. Per questo non abbiamo problemi a praticare la nostra religione.
Insegnate le preghiere ai vostri figli?
Non succede spesso. Se lo facciamo, i bambini imparano queste preghiere
in tedesco. Nella nostra lingua madre è molto più difficile,
dato che i bambini parlano molto meglio tedesco che serbocroato.
2.7 Cultura e mentalità
Le differenze culturali tra Bosnia e Germania vi provocano problemi?
A me piace la Germania ed anche i tedeschi, persone in gamba e molto
gentili. La Germania è un paese dalla grande cultura, tutto è
organizzato al meglio. Non ripenso volentieri ai tempi della Bosnia perché
le immagini della guerra mi fanno rabbrividire; in Bosnia ci sono tre nazionalità
e tre religioni, e si è arrivati alla guerra a causa delle religioni
e del loro nazionalismo. In Germania l'unica differenza è quella
tra evangelici e cattolici, ma entrambi appartengono alla religione cristiana
e di conseguenza i problemi sono limitati. In guerra ho avuto esperienze
tragiche ma non provo odio particolare per alcuni gruppi etnici. Non si
può dire che tutte le persone di un determinato popolo siano buone
o cattive. Dappertutto ci sono persone buone e persone cattive; credo,
ad es., che i croati non siano delle cattive persone.
Avete mai avuto la possibilità di visitare una manifestazione
culturale per bosniaci?
A Waiblingen non ho ancora mai sentito parlare di manifestazioni culturali
per bosniaci; i miei bambini ed io abbiamo fino ad ora frequentato esclusivamente
manifestazioni per tedeschi.
2.8 Rapporti
2.8.1 Con la popolazione
Vi siete sentiti accettati in Germania?
Da subito. Io e la mia famiglia non abbiamo mai avuto problemi e non
ho mai sentito parlare di episodi di xenofobia
Siete mai stati invitati da qualcuno a parlare della situazione
del vostro paese o della vostra situazione in Germania?
Sì, dal nostro responsabile sociale Mirko V. Mi ha chiesto come
va in Germania ed abbiamo parlato a lungo della nostra situazione.
2.8.2 Con i vicini
Avete contatti con i vostri vicini di casa?
I primi cinque anni non ho lavorato ed ho potuto così trascorrere
molto tempo con i miei vicini tedeschi, ci andavamo a trovare spesso e
la maggior parte delle volte erano i vicini a fermarsi da noi. A quell'epoca
avevo bisogno di qualcuno con cui poter parlare degli avvenimenti della
guerra, mi aiutava a superare le difficoltà. Ma da quando lavoro
non ho più tempo, ho bisogno del tempo libero per me e per la mia
famiglia.
I vostri figli giocano con i bambini tedeschi?
Dragan gioca a calcio nel SKV Waiblingen, ma ora vuole smettere perché
in squadra ci sono troppi turchi; non ha niente contro i turchi in sé,
ma fumano moltissimo e vogliono convincerlo a fare la stessa cosa; fino
ad ora sono stati i suoi amici, ma ora, insieme ad un suo amico tedesco,
si sente sotto pressione, in un ruolo di outsider che non gli piace affatto.
Forse cambierà squadra, si prenderà una pausa dal calcio
oppure si metterà a fare un altro sport. Ha ottimi contatti con
ragazzi tedeschi anche al di fuori della squadra, trascorre il suo tempo
libero quasi esclusivamente con loro.
2.8.3 Con gli amici
Avete amici tedeschi a Waiblingen?
Sì, non è difficile trovare amici tedeschi, ci incontriamo
spesso in casa anche se non abbiamo ancora fatto particolari cose insieme.
Anche i nostri figli trovano facilmente dei contatti, la nazionalità
non ha alcuna importanza. Jelena, ad es., ha una amica di scuola tedesca
ma buoni contatti con due italiane. I nostri figli trascorrono la maggior
parte del loro tempo insieme.
2.8.4 Con la patria
Siete mai rientrati in Bosnia?
No, mai, ho troppa paura a causa della guerra.
Avete occasione di leggere testi nella vostra lingua madre?
Mio marito compra in edicola il giornale "Arena", scritto in serbocroato,
e naturalmente lo leggo anch'io. Comunque leggo principalmente giornali
tedeschi.
2.8.6 Con amici e parenti in patria
Avete ancora amici in Bosnia?
Non ho più contatti in Bosnia, perché nel frattempo tutti
i miei amici e parenti sono andati a vivere in Germania o in Croazia.
2.9 Tempo libero
Quali sono i suoi hobby?
Prima ne avevo tanti, ma da quando lavoro non ho più tempo.
Appendice
Su richiesta delle autorità tedesche la
famiglia K. Doveva andare via dalla Germania il 15 aprile. Grazie all'iniziativa
dei responsabili per gli stranieri della scuola e della direzione scolastica
è stato raggiunto un accordo per il prolungamento del permesso di
soggiorno fino al 30 giugno 1999, per permettere a Jelena di prendere il
diploma della Scuola professionale. Durante le vacanze di Pasqua la famiglia
è andata in Croazia ed ha comprato con il denaro risparmiato in
Germania una casa a Zagabria. I genitori vogliono occuparsi del loro futuro
lavorativo dopo il loro arrivo in Croazia. Jelena indica nel frattempo
che il suo lavoro ideale sarebbe quello di poliziotta al confine.