Germany - Intervista number 8 - a cura di Lesly Wahl

 



Intervista 8: 28.4.99, 11.15 - 12.45
Realizzata da: Lesly Wahl
Partecipante: La sig.ra G., Lisa



 

1. Presentazione della situazione familiare
1.1 Membri della famiglia
Questa famiglia italiana è formata dal marito, dalla moglie, e da due figlie (Domenico G., 37 anni; Carmen G., 33 anni; Lisa, 12 anni; Maria, 10 anni.

1.2Curriculum
Mio padre è cresciuto a Lecce, una città in Puglia di circa 90000 abitanti; la sua famiglia (4 fratelli e 4 sorelle) ha vissuto la seconda guerra mondiale e la povertà del dopoguerra. In Germania cercavano forze lavoro straniere per la ricostruzione; mio padre era falegname ed è stato portato nel 1960 a Hochdorf-Vaihingen sull'Enz. Mia madre viene dalla Sardegna, lavorava in un villaggio come parrucchiera ed aiutava i genitori in campagna. Considerava molto modesta la vita sull'isola ed è andata a lavorare come ragazza alla pari nel Nord Italia. Dato che anche lì non si trovava bene è emigrata nel 1961 con suo fratello in Germania ed a Stoccarda-Feuerbach ha ricominciato a lavorare come parrucchiera. I miei genitori si sono conosciuti lì, si sono sposati nel 1963 ma non trovando un appartamento adeguato sono ritornati in Sardegna.

1.3 Motivi per la seconda emigrazione
Perché i suoi genitori hanno deciso nuovamente di tornare in Germania?
Come dicevo, i miei genitori sono ritornati in Sardegna dopo il matrimonio per costruire lì un'esistenza insieme. Innanzitutto è nato mio fratello, due anni dopo sono arrivata io. Mio padre lavorava in una falegnameria ma guadagnava talmente poco che bastava a malapena per l'affitto. Doveva sempre chiedere un anticipo al suo capo per poter sfamare la sua famiglia di 4 persone. Mia madre era però abituata in Germania ad una vita senza troppe preoccupazioni e non voleva di nuovo comprare a credito in Italia. Hanno deciso che mio padre doveva ritornare a guadagnare denaro in Germania perché così non si poteva andare avanti.

1.4 Esperienze durante l'emigrazione
Suo padre è arrivato dall'Italia direttamente a Waiblingen?
All'inizio viveva a Hochdorf-Vaihingen sull'Enz, poi si è trasferito a Neckarrems perché aveva trovato un lavoro migliore. Qui siamo cresciuti mio fratello ed io. A Waiblingen abito solo da quando mi sono sposata.

1.5 Esperienze durante l'ambientamento
E' stato difficile mettere insieme la famiglia?
Mio padre è andato all'inizio da solo in Germania, ma mia madre voleva assolutamente mettere insieme la famiglia. Alla fine ha realizzato questo suo desiderio e nel 1967 il resto della famiglia è arrivato in Germania. Avevo due anni allora.

2. Condizioni di vita nel paese ospitante
2.1 Durata del soggiorno
Da quanto tempo siete a Waiblingen?
Da 14 anni. Una volta ci siamo trasferiti all'interno della città, ma non abbiamo mai voluto lasciare la città.

Avete mai pensato di ritornare in patria?
Mio marito vorrebbe assolutamente ritornare in Calabria perché lì vive quasi tutta la sua famiglia; oltre a lui c'è suo fratello maggiore in Germania. Inoltre mio marito è un appassionato di caccia ma qui non gli danno la licenza. Io da un lato vorrei restare in Germania perché sono abituata alla mentalità tedesca e perché siamo riusciti a costruire una vita sicura, dall'altro mi piace il modo di vita italiano: le persone vivono alla giornata senza preoccupazioni, spontaneamente. Di mattina, in pigiama e con i bigodini si tengono i panni stesi con i vicini di casa e nel corso della giornata si fanno tranquillamente tutti i lavori. Al contrario di tutto questo, in Germania si esce di casa eleganti e si va stressati da un appuntamento all'altro. Ci sono naturalmente delle abitudini italiane che detesto: in vacanza vado qualche volta a fare la spesa al mercato con mia cognata. Lì si tratta e si discute per ogni lira. Mia cognata lo sa fare quasi da maestro, io sto vicino a lei e per la vergogna divento rossissima perché non ci sono abituata. In Germania pago in ogni negozio il prezzo previsto e basta. Se in Italia non mi metto a trattare vengo truffata. Un altro problema gravissimo è la situazione della previdenza sanitaria nelle zone di campagna italiana. C'è un solo medico per la medicina generale e posso andare solo da lui, che lo trovi simpatico o no. A Waiblingen, invece, posso scegliere il migliore tra molti medici. Mio marito cerca da molto tempo di porre delle buone basi per il ritorno in Italia. Abbiamo comprato in un piccolo villaggio sulle montagne una casa con un grande pezzo di terra con alberi di olive, il tutto vicino ai miei suoceri. Il posto è tranquillo, l'aria salutare e il mare è vicinissimo. Un sogno! Semplicemente ideale per rilassarsi dallo stress quotidiano della Germania. Ma non so se potrò vivere per molto tempo in questo isolamento. Le mie due figlie vogliono assolutamente restare in Germania.

Perché non vorresti ritornare e vivere per sempre in Italia?
Lisa: nel villaggio dove si trova la nostra casa non c'è nulla, nessuna discoteca, nessun cinema, nessun negozio con moda attuale. Ci sono solo tre negozi, un macellaio, un panettiere ed un negozio di generi alimentari, non si può. La città più vicina è a chilometri di distanza. Quando siamo andati l'ultima volta in vacanza la scuola del luogo è rimasta chiusa per molto tempo per un'invasione di topi. Centinaia di topi in questa vecchia scuola, semplicemente orribile! La Karolingerschule a Waiblingen, invece, è una scuola bella e moderna. La maggior parte degli insegnanti sono veramente in gamba ed ho moltissime amiche.

2.2 Lingua
Parla lo svevo perfettamente. Come ha imparato il tedesco?
Sono arrivata in Germania in due anni. Vivevamo a Feuerbach in una appartamento in affitto in una casa di una vecchia coppia tedesca senza figli. Dato che mia madre era molto malata, i padroni mi hanno considerata come figlia, come nipote, ero tutto per loro. Mi hanno insegnato il tedesco.

E' stato difficile imparare il tedesco?
Assolutamente no perché da bambini è facile imparare una lingua. Sono cresciuta bilingue e non ho avuto alcun problema. Mio marito ha avuto moltissime difficoltà perché è arrivato a 16 anni in Germania. Inoltre lavora per la maggior parte con italiani, per questo ha poche occasioni di parlare tedesco. Quando poi si mette a parlare con parlanti tedeschi, questi non parlano più un buon tedesco perché hanno di fronte uno straniero. Con me non lo fa nessuno perché nessuno sospetta che io sia straniera.

Per te è stato difficile imparare il tedesco?
Lisa: No. Ho imparato il tedesco da mia madre, poi all'asilo ed ora a scuola. Nella pagella ho 9-10 in tedesco mentre ho solo 7-7,5 in italiano.

E come va con la tua lingua madre?
Lisa: a casa parliamo in dialetto italiano. Per imparare anche l'italiano standard vado da sette anni in una scuola italiana. La mia lingua madre mi rimane difficile perché parlo prevalentemente in tedesco e penso anche in tedesco.

Come parlate in casa?
E' il caos puro! Mio marito vuole che in sua presenza si parli italiano perché non parla bene il tedesco, e con lui parlo soprattutto in italiano. Con le bambine parlo prevalentemente in tedesco ed anche le ragazze tra di loro. Le parolacce le diciamo però in italiano perché sono più belle.

2.3 Lavoro
Quale lavoro avete imparato suo marito e lei e cosa fate ora?
Dopo aver terminato la scuola ho fatto una formazione di tre anni come impiegata specializzata delle poste. Alla fine, per mia scelta, lavoravo come postina ed ora sono casalinga. Mio marito non ha fatto una formazione; quando è arrivato in Germania a 16 anni ha subito lavorato con suo fratello maggiore in cantiere ed ancora oggi lavora lì.

2.4 Scuola
Quale scuola frequentano le sue figlie?
Vanno tutte e due alla Karolinger Hauptschule: Lisa in settima classe e Maria la quinta. Inoltre tutte e due dalla prima classe frequentano il mercoledì pomeriggio, per due ore, la scuola italiana. Ci sono pochi test, qualche volta fanno dei dettati. Ma nella pagella  della scuola elementare e media viene considerata la partecipazione alle lezioni di lingua madre ed ottengono anche un voto per questa materia.

Ti trovi bene a scuola?
Lisa: Sì. Solo qualche volta mi arrabbio con alcuni compagni attaccabrighe.

Questi problemi hanno a che vedere con il fatto che sei italiana?
Lisa: Assolutamente no! Nella mia classe ci sono soltanto cinque ragazzi tedeschi. Gli altri compagni sono turchi, italiani, jugoslavi, greci, albanesi del Kossovo e portoghesi. Anche la ragazza con cui ho spesso discussioni è italiana. Per fortuna la sua famiglia si è trasferita un mese fa e così ora ci sono meno litigi a scuola.

Tu o tua sorella studiate con compagni di scuola?
Lisa: prima mi incontravo qualche volta con amiche per studiare ma parlavamo sempre di musica, moda e ragazzi. Preferisco studiare da sola perché mi concentro meglio. Ieri, ad esempio, mia sorella ha invitato una compagna di scuola per fare i compiti insieme ma poi hanno solo fatto solo stupidaggini. Naturalmente mia mamma mi aiuta ogni tanto con i compiti.

Ci può parlare delle differenze tra il sistema scolastico del vostro paese e la scuola tedesca?
In Italia c'è un sistema scolastico diviso in tre parti con scuola elementare, scuola media e le scuola superiore. I bambini vanno 5 anni alle elementari e poi la scuola successiva. Fino ad ora l'obbligo scolastico durava 8 anni, ora per quanto ne so 10 anni. Un buon diploma di maturità permette l'iscrizione all'università, altrimenti si impara un mestiere e si frequenta una scuola professionale.

Per quanto riguarda la severità?
E' difficile fare delle generalizzazioni, la situazione è diversa da scuola a scuola. In alcune scuole in Italia tutto è molto tranquillo, in altre dominano i regolamenti. I bambini devono portare un'uniforme nei primi 5 anni di scuola: un grembiule sopra i normali vestiti con colletti rosa per le bambini e cravatte azzurre per i bambini. Nelle classi superiori non ci sono più queste uniformi.

E' soddisfatta dalla scuola dei suoi figli?
In fin dei conti sì. Tuttavia quando un insegnante è malato si perdono troppe lezioni. Al giorno d'oggi non ci sono più rappresentanze per la malattia e gli studenti hanno talvolta scuola fino alle 1000, è chiaro che ci siano dei buchi nella preparazione. Queste lezioni che saltano non sono solo priorità della Karolingerschule, bensì di tutte le scuole tedesche dato che lo stato tedesco assume pochi insegnanti. Ai miei tempi non era così.

2.5 Condizioni abitative
Descrivete le vostre condizioni abitative nel paese di origine
In Sardegna vivevamo in un piccolo appartamento in affitto in campagna.

Dove vivete qui a Waiblingen?
Per 9 anni abbiamo vissuto in un piccolo appartamento in affitto con due camere. Un giorno sul giornale c'era da affittare un appartamento con 4 camere in una casa con 6 famiglie. Ho risposto a questo annuncio ma senza troppe speranze dato che siamo stranieri ed abbiamo figli. In Germania si tollerano di più i cani i gatti e gli uccelli in casa rispetto ai figli. Sorprendentemente i padroni volevano affittare ad una famiglia con figli. Gli sono stata simpatica da subito e ci hanno subito detto di sì. I primi due anni abbiamo vissuto in affitto, poi ci hanno proposto di comprare l'appartamento e l'abbiamo fatto. Da tre anni possediamo quindi questo bell'appartamento e non ci possiamo lamentare perché in Germania stiamo proprio bene.

2.6 Religione
Qual è la vostra religione?
Siamo cattolici.

Come praticate la vostra religione in Germania?
Con la mia famiglia partecipo alla funzione nella chiesa cattolica tedesca. Nella Rinnenäckersiedlung a Waiblingen c'è anche una chiesa cattolica italiana. Le messe vengono dette in italiano da un prete italiano, e lo stesso vale per battesimi e comunioni. Questa possibilità viene soprattutto sfruttata da persone che non parlano o parlano poco tedesco.

Pregate a casa?
Ogni tanto c'è una preghierina, niente di più. A dire il vero non prego molto spesso. Mia madre è molto cattolica o, per essere più precisa, bigotta; mi obbligava a pregare moltissimo ed a frequentare spesso la chiesa. Ora scelgo da sola il modo di praticare la mia religione, e forse il mio atteggiamento negativo è semplicemente una reazione.

2.7 Cultura e mentalità
Ci sono possibilità culturali per voi a Waiblingen o nelle immediate vicinanze?
Spesso ci sono delle serate danzanti nelle palestre con gruppi e cantanti italiani. Ci sono naturalmente anche squadre di calcio italiane, dai giovanissimi ai più anziani. La missione organizza regolarmente, per i cittadini italiani, serate con dibattiti, escursioni ed incontri speciali per le donne.

Frequentate queste manifestazioni italiane?
Qualche volta. Ma frequento anche manifestazioni tedesche. Per me è uguale ballare musica tedesca o musica italiana.

Le manca qui in Germania la cultura italiana?
Dire che mi manca è forse troppo, ma è chiaro che quando ho l'occasione di vedere danze folcloristiche italiane sono molto contenta. A mio marito mancano solo la sua famiglia, i suoi amici e la caccia.

Avete qualche difficoltà a causa delle differenze culturali?
Conosco sia la cultura italiana che la cultura tedesca e mi piacciono entrambe, perché penso positivo. Tipici di un tedesco sono la sua testardaggine e la sua vita mirata a raggiungere un obiettivo senza considerare troppo le altre persone e l'ambiente. Gli italiani, invece, improvvisano di più, per loro la gioia di vivere è al primissimo posto. Sono spontanei, cordiali, amanti del contatto e aperti. Una mia conoscente tedesca ha sposato tanto tempo fa un italiano e vive da allora a Napoli. Non può più immaginare una vita in Germania perché si sente italiana. Al contrario io apprezzo la vita regolata della Germania perché ci sono abituata.

2.8 Rapporti
2.8.1 Con la popolazione
Vi siete sentiti ben accettati in Germania?
All'inizio abbiamo vissuto a Feuerbach nella casa di un'anziana coppia tedesca. Col tempo i miei genitori hanno cercato un appartamento più grande e si sono trasferiti a Neckarrems, mentre io, a causa delle cattive condizioni di salute di mia madre, sono rimasta dai miei "secondi genitori". Per loro ero la bambolina, la principessina, mi leggevano ogni desiderio dagli occhi e lo soddisfacevano. Vivevo protetta e custodita, come nell'ovatta. Per essere felice avevo solo bisogno di mio "nonno" e di mia "nonna".
Ma dopo numerosi ricoveri i ospedale mia madre è migliorata e mi ha portato con sé a Neckarrems. Dai miei genitori carnali non stavo così bene: c'era mio fratello maggiore e l'altro fratellino era già in grembo. Quando sono andata all'asilo ho avuto per la prima volta contatti con altri bambini, e qui sono iniziati i problemi, non c'era più il mondo perfetto. Non andavo volentieri dagli altri bambini ed ho iniziato ad assumere una posizione da outsider. Se mi chiedevano allora quale fosse la mia nazionalità, rispondevo sempre: "Sono tedesca". Non mi era chiaro il fatto che fossi italiana. I bambini dell'asilo mi prendevano in giro e mi facevano sempre arrabbiare: "Lala, lala, sei italiana! italiana! italiana!" Ogni giorno mi cadeva il mondo addosso; urlavo giorno e notte e volevo tornare dalla mia "nonna". Poi alle elementari dovevo sentire i miei compagni dire che gli italiani puzzano ed hanno degli appartamenti sudici con ragnatele sulle coperte. Queste parole mi hanno segnata. Solo dalle medie la situazione è migliorata. Ho iniziato a farmi avanti e sono stata integrata nella classe. Alla fine ero sufficientemente matura per accettarmi come italiana.

Ci può parlare di episodi recenti di razzismo?
Abbiamo avuto diversi problemi nel cercare un appartamento a causa della nostra nazionalità. Nelle telefonate con i vari proprietari questi si mostravano all'inizio molto amichevoli, ma il tono cambiava regolarmente da un secondo all'altro quando facevamo capire di essere italiani; il colloquio veniva interrotto bruscamente. Qualche volta come contentino ci fissavano degli appuntamenti per visionare l'appartamento, ma poi ci dicevano di no con delle motivazioni qualunque. Altrimenti ci troviamo bene con tutti, non ci sono grossi problemi.

2.8.2 Con i vicini
Avete contatti con i vicini di casa?
Come ho già detto, viviamo come unica famiglia straniera in un palazzo con sei famiglie. Quando le persone 5 anni fa hanno saputo che sarebbe venuta una famiglia italiana si è diffusa un po' di diffidenza. I vicini erano molto scettici e gli altri abitanti del palazzo temevano il peggio. Ci sono sempre pregiudizi quali il fatto che gli italiani siano rumorosi e non proprio puliti. Tutti si chiedevano: "Vanno bene per noi? Faranno bene il loro turno di pulizie ?" Per placare i nostri vicini ci presentavamo ufficialmente, e quello che all'inizio era difficile ora non lo è; ci si trova, ci si saluta amichevolmente e si fanno anche quattro chiacchiere per le scale.

Siete mai stati invitati o avete mai invitato qualcuno?
No, non abbiamo un brutto rapporto, ma neanche un rapporto così stretto con i nostri vicini.

I vostri figli giocano con i figli dei vostri vicini?
Le mie due figlie giocano spesso con il figlio e la figlia dei nostri vicini di piano sul prato di fronte alla casa oppure vanno insieme al campo giochi.

2.8.3 Con gli amici
Avete amici a Waiblingen?
Ci sono ad esempio contatti con gli ex vicini. Anche negli incontri con i parenti abbiamo conosciuto famiglie in gamba. Nelle serate per genitori alla Karolingerschule si entra automaticamente in contatto. Abbiamo anche numerosi conoscenti tedeschi, italiani e greci, ma per mancanza di tempo non curiamo delle forti amicizie.

Fate qualcosa insieme?
No, ci troviamo soltanto per un bicchiere di vino o per una tazza di caffè e si fanno quattro chiacchiere. Altrimenti è la propria famiglia ad essere in primo piano.

Hai amici qui?
Lisa: le mie migliori amiche sono le mie compagne di classe Teresa (italiana), Deriya (turca) e Arijeta (albanese del Kossovo). Non vado particolarmente d'accordo con altre compagne di classe perché hanno altri interessi. Qualche volta faccio qualcosa con i miei cugini e cugine. In Calabria ho molti più amici ed amiche rispetto a qui anche se ci trascorriamo solo le vacanze. Dipende sicuramente dal fatto che nel nostro paesino si conoscono tutti, gli abitanti sono come un'unica grande famiglia. Normalmente vado più d'accordo con i ragazzi che con le ragazze.

Cosa fai con i tuoi amici?
Mi vedo soprattutto con Teresa che è la mia compagna di banco. Andiamo insieme a fare dei giri con i roller blade e facciamo delle passeggiate.

2.8.4 Con la patria
Siete mai rientrati nel vostro paese?
Andiamo in Italia due volte all'anno, d'estate e a Natale. Normalmente andiamo a trovare in Calabria i genitori di mio marito. Alcuni anni fa abbiamo comprato lì una casa e l'abbiamo completamente rinnovata. Naturalmente da allora trascorriamo molto tempo nella nostra casa, altrimenti andiamo dai parenti. D'estate andiamo tutto il giorno al mare e nel tardo pomeriggio mia suocera ci aspetta per cena. Dopo cena ci rilassiamo normalmente fino alla mezzanotte nella piazza del paese.

Avete ancora legami culturali con il vostro paese?
Non leggo praticamente mai libri italiani. Parlo bene la mia lingua madre, ma purtroppo solo il nostro dialetto. Inoltre ho difficoltà a scrivere in italiano. Per migliorare le mie conoscenze in italiano ho comprato un vocabolario tedesco-italiano; ho quindi interesse e buona volontà. Iniziamo le nostre serate con il telegiornale italiano che guardo sempre con mio marito, vogliamo sempre sapere quello che succede nel nostro paese. Poi ci dividiamo: mio marito guarda nei canali italiani i suoi programmi preferiti. Io vado con le mie figlie nella loro camera dove c'è il nostro secondo televisore. Noi donne preferiamo film tedeschi e programmi musicali.

2.8.5 Con i parenti
Avete ancora contatti con i vostri parenti in patria?
Le nostre vacanze in Italia le trascorriamo sempre con i parenti di mio marito. Da quando nella nostra casa di Waiblingen abbiamo camere per gli ospiti, in occasioni speciali quali compleanni e comunioni ci vengono a trovare dall'Italia. Tra poco si sposa mio cognato che vive vicino a Waiblingen. Per il matrimonio civile in Germania verranno mia suocera e mia cognata, che è single. Il matrimonio religioso si svolgerà in Italia perché la si festeggia in modo più pomposo che in Germania. Credo che non ci sia niente di più bello di un matrimonio in Italia. Per mantenere per tutto l'anno i contatti con i nostri parenti ci sentiamo per telefono. Chiamiamo mia suocera ogni domenica e di tanto in tanto i fratelli di mio marito. I miei parenti sono per la maggior parte in Germania, mia madre vive ancora a Neckarrems, mio padre è morto.

2.8.6 Con gli amici e conoscenti in patria
Mio marito ha trascorso la sua infanzia e la sua giovinezza in Italia ed aveva allora tantissimi amici. Durante le vacanze si incontra con i suoi ex compagni per andare a caccia con loro. La passione della caccia ha una tradizione in quella zona.

2.9 Tempo libero
Come trascorrete il vostro tempo libero?
Più volte alla settimana vado in palestra con degli amici. Mio marito si trova qualche volta con connazionali in n club italiano di cui è membro. Come muratore ha più tempo l'inverno. Altrimenti lavora da lunedì a sabato incluso fino alle 20.00, d'estate anche un'ora di più. Dato che lavorare in cantiere causa dei dolori alle ossa, la sera vuole rilassarsi. C'è solo la domenica da trascorrere assieme la famiglia: andiamo a trovare parenti, facciamo delle gite nei posti vicini ed andiamo in un locale a mangiare o a prendere un gelato.

Quali sono i tuoi hobby?
Lisa: i miei hobby sono collezionare francobolli, la fotografia, il ballo, la musica e le lingue. Sono molto interessata all'inglese anche se ho delle difficoltà ad impararla.

Fai questi hobby da sola?
Lisa: sì, quasi tutti. Ma vado a ballare con un'amica o con mia sorella. Siamo tutti membri della Vfl Waiblingen. Questa società offre nella palestra della Karoligerschule corsi di danza jazz e hip hop che vengono fatti da due studentesse più grandi. E' divertentissimo.
 
 


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