Per prevenire carie e infiammazioni gengivali, oltre
ad un buono spazzolino (da cambiare ogni due mesi) e fondamentale l'utilizzo
quotidiano del filo interdentale. Il 90 % delle carie inizia proprio
tra un dente e l'altro.
Quale scegliere: il modello classico è formato da un intreccio di fibre
sintetiche. Deve essere facile da afferrare, non deve intrecciarsi,
essere resistente e ben levigato, in modo da scendere agevolmente tra
i denti e sui lati della papilla. Magari di gusto piacevole.
Come usarlo: tagliate un pezzo di filo di circa 20 centimetri, in modo
che si possa attorcigliare all'estremità del dito medio. Quindi, va
passato e tenuto fermo tra indice e pollice. Va passato con delicatezza
tra i denti, senza spingerlo troppo sul triangolo papillare per non
danneggiarlo o farlo sanguinare. Fate aderire il filo al dente, incurvandolo
leggermente in modo che s'inserisca nel solco gengivale per 2 millimetri
circa. Eseguite il movimento in modo delicato, per ledere le papille.
Quindi passate a pulire gli altri denti.
Se avete qualche difficoltà con il filo. Non preoccupate, vi bastano
un paio di giorni per prendere la mano. Potete sempre, utilizzare l'ago
passafilo, un ago di plastica che permette di passare il filo tra un
dente e l'altro o la forcella, una piccola fionda dotata di filo ben
teso e bloccato.
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