ARTE E CULTURA
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Come per gran parte dei paesi di montagna quando si parla di arte si parla soprattutto di chiese e cappelle. In Borno si possono ammirare anche alcune case antiche di pregiato valore artistico arricchite da portali, balconi, stemmi e decorazioni.
Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista
La costruzione dell'attuale parrocchiale fu iniziata nel 1771  sul colle che si erge in centro al paese su progetto del milanese Pier Antonio Ceti e venne terminata nel 1781.

Parrocchiale San Giovanni Battista
Parrocchiale San Giovanni Battista

Il complesso architettonico risulta essere piacevolmente armonico grazie alla giuste proporzioni degli elementi che lo compongono, un'ampia gradinata che dalla piazza porta allo spazioso segrato, nel quale primeggia la chiesa e il suo campanile.
All'interno si possono ammirare gli affreschi del pittore G.Battista Soardi di Breno, sopra gli altari le pareti sono guarnite di preziosi dipinti del pittore Lattanzio Querena, le decorazioni degli altari della Madonna del S.Cuore sono opera dell'intagliatore Tommaso Pietroboni da Vione e sulle volte dell'altare maggiore sono presenti dipinti dell'artista Sante Cattaneo.
Per altre notizie sulla parrocchiale di Borno si può visitare il sito: http://www.parrocchie.org/borno/gbattista/
Chiesa di S. Antonio
Sorge sul lato destro del sagrato, presenta un elegante porticato settecentesco a tre campate. All'interno si possono ammirare sulle arcate affreschi e dipinti di Callisto Piazza, Pietro Scalvini e Giacomo Gaioni.

Affresco di Callisto Piazza
Affresco di Callisto Piazza

Oratorio dei confratelli o Cappella dei Disciplini
Sorge sul lato sinistro del sagrato, nel complesso il suo stile architettonico si può definire  settecentesco ma, sono presenti anche particolari stili più antichi.
Apparteneva un tempo alla confraternita della "buona morte", oggi l'edificio è ridotto alla funzione di ripostigli e in completo abbandono.
Chiesa di San Fiorino
Sorge sulla sponda sinistra della valle di San Fiorino a nord del paese. Si hanno notizie storiche già a partire dal 1400. La chiesetta fu ingrandita a più riprese come hanno dimostrato i lavori di restauro eseguiti nel 1980, un ipotesi abbastanza attendibile sostiene che la primitiva cappella venne edificata sui resti di un antico tempio pagano. All'interno sono presenti numerosi affreschi cinquecenteschi quasi tutti mal conservati e un affresco del XV° che raffigura S.Fiorino vestito da legionario romano. Anche questo edificio è da molti anni in stato di abbandono.
Chiesa di San Fermo
Secondo un antica leggenda esisteva sul colle omonimo a circa 1800 m.t. una cappella di dimensioni modeste eretta in memoria dell'eremita S.Fermo. L'attuale struttura fu fatta costruire per voto da un certo Beccagutti di Esine probabilmente intorno al 1500, venne poi rifatta nel 1663 con le offerte della popolazione bornese e l'impegno del comune.
La facciata esterna presenta un modesto porticato, all'interno si può ammirare un dipinto dove vi è raffigurata la Madonna col Bambino e i santi Fermo e Rustico al cui datazione e stimata attorno al  XVII° secolo. Vari lavori di restauro sono stati eseguiti negli anni.
Chiesetta di S. Anna
Il modesto santuario di origini seicentesche si trova presso la frazione di Paline sul lato destro della statale edificato sopra un piccolo promontorio naturale.
Dedicato alla figura di S. Anna santo patrono di Paline, l'edifico di struttura molto semplice racchiude al suo interno affreschi di recente fattura raffiguranti S. Anna con Maria bambina, la presentazione di Gesù al tempio e la Trinità con la colomba.
Vi sono poi altre piccole cappelle e santelle sparse per il paese come la cappella della Dazza dedicata alla Madonna di Lourdes al cui interno troviamo sulla volta l'affresco raffigurante l'incendio di Borno probabile opera del pittore bornese Enrico Peci.

Incendio di Borno
Affresco raffigurante l'incendio di Borno

La Cappella del Lazzaretto sorge nell'omonima località, cappella dedicata alla Madonna Addolorata del Lazzaretto. Secondo la tradizione popolare in questo sito sorgeva l'ospedale di isolamento durante la peste bubbonica del 1630.
La Cappella di Sedulzo sita in località Sedulzo, dove durante la seconda guerra mondiale ebbe luogo un grave fatto d'armi, lungo la strada che porta al lago di Lova venne costruita per voto di un gruppo di deportati bornesi. All'interno vi sono alcune decorazioni del pittore bornese Enrico Peci che raffigurano l'episodio bellico.
La Santella del passo di Mignone, a quota 1500 m.t., la Santella di Croce di Salven sita sul lato sinistro della strada al passo di Croce di Salven, la Cappella dei Silicotici in onore a Santa Barbara, ricorda i morti sul lavoro, ubicata nei pressi del cimitero e la Santella dedicata alla Madonna di Ardesio posta sulla strada vecchia che porta alla località Ogne

 

Arte Rupestre
La Valle Camonica conserva il più grandioso complesso di arte rupestre dell'Italia subalpina ed è stata dichiarata dall'UNESCO "PATRIMONIO DELL'UMANITÀ". Le rocce della Valle Camonica sono ricche di istoriazioni preistoriche, animali, antropomorfi, scene rituali, arature, costruzioni, dischi solari, palette, telai, labirinti, mappe e rose camune, narrano la vita del popolo Camuno dal Paleolitico ai Romani.

Per maggiori informazioni sull'arte rupestre in Valle Camonica e nel mondo puoi visitare questo link
http://www.rupestre.net
click

Masso di Borno
Masso di Borno

 

Arte Romana
Nel periodo Romano Borno divenne uno dei maggiori centri della Valle Camonica.
Numerosi sono i ritrovamenti risalenti all'epoca dell'Impero Romano: varie epigrafi, tombe e un ara (ricomposta e ancora visibile in via Don Moreschi).
Il centro politico, militare e amministrativo della Valle all'epoca risulta essere Cividate Camuno. Qui infatti vengono compiuti i maggiori ritrovamenti di resti risalenti all'epoca Romana, ancora oggi è visibile un anfiteatro.

 

 

CULTURA Torna su

La scomparsa della cultura contadina e delle varie attività ad essa legata, il degrado urbanistico, causato dalla mal governata scelta politica del turismo delle seconde case, sono alcuni dei fattori che hanno generato un innalzamento del livello economico del paese ma, nello stesso tempo hanno contribuito in maniera pensate anche ad un impoverimento dal punto di vista culturale.
Le varie amministrazioni comunali,  che hanno governato il paese, si sono preoccupate di reperire soldi solo per "malta e mattoni", disinteressandosi nella maniera più assoluta di tutto ciò che riguarda la salvaguardia delle tradizioni e della crescita culturale.

 

Da Visitare
Il centro storico del paese è sicuramente piacevole ed interessante. Da visitare la piazza principale con la sua caratteristica fontana ottagonale, si possono inoltre ammirare alcune case antiche di pregiato valore artistico arricchite da portali, balconi, stemmi e decorazioni.
Durante il periodo estivo vi sono numerose mostre di pittura e varie iniziative volte ad intrattenere i turisti presenti sull'altopiano di Borno, particolarmente interessante la mostra di artigianato locale che si svolge nel mese di Agosto.

 

Museo Etnografico di Ossimo
Da visitare assolutamente il "Museo Etnografico Ossimo Ieri" ideato dall'associazione Ossimo Ieri. Una minuziosa e intelligente raccolta di utensili che accompagnarono la vita quotidiana della gente che visse sull’altopiano.
Gli oggetti esposti, aratri, zappe, carri, gioghi, filarelli, pizzi e ricami, madie, scaldaletti, paioli, asce e pialle, tagliole, zangole e setacci, forniscono una preziosa testimonianza del modello di vita, di un passato non troppo remoto, delle popolazioni di Borno, Ossimo e Lozio.
OSSIMO IERI MUSEO ETNOGRAFICO
Via Marconi, 1 - Ossimo Superiore (BS) - Italy Tel. 0364/310344

Per una visita virtuale del museo Click Here

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Un altro importante museo etnografico "L ZUF" si può visitare presso le scuole elementari dell'abitato di VIONE in alta Valle Camonica.
Per maggiori informazioni visita la brochure di presentazione Click Here Torna su

  

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