Lobelisco di Psammetico II in Piazza Montecitorio
Lobelisco
"Campense" o di "Montecitorio",
presente nell'omonima piazza Monte -
Citorio (o Montecitorio), proviene da Heliopolis e
risale al faraone Psammetico II (594 ca. 589 ca. a. C.) della XXVI dinastia.
L'imperatore Ottaviano Augusto, dopo averlo fatto trasportare a Roma dall'Egitto, lo fece collocare nel Campo Marzio, un'area destinata agli
esercizi ginnici e lo sport. Inaugurato nel 9 a.C. (o, secondo alcune fonti nel 10 a.C.),
venne utilizzato, grazie soprattutto allingegno del matematico Facondo Novio, quale
"gnomone" (stilo) per l"Horologium" solare dellimperatore.
La grande meridiana era posizionata al centro di una superficie di 160 x 75 metri,
costituita da un vasto prato e da lastre di travertino, sulla quale era disegnato un
quadrante con le scritte in bronzo; oltre ad esplicare la sua funzione di orologio solare,
lobelisco era orientato in modo tale da far cadere la sua ombra sulla non lontana
Ara Pacis il 23 settembre di ciascun anno, giorno del genetliaco dellimperatore e
coincidente con lequinozio di Autunno.
Unimportante
descrizione che ci permette di conoscere la tipologia, l'aspetto e le modalità di
funzionamento dell'imponente meridiana solare è fornita dal noto storico romano Plinio il
vecchio, il quale riferisce:
"All'obelisco che è nel Campo Marzio il divino Augusto attribuì la mirabile
funzione di captare le ombre del Sole, determinando così la lunghezza dei giorni e delle
notti. Fece collocare una lastra di pietra che rispetto all'altezza dell'obelisco era
proporzionata in modo che, nell'ora sesta del giorno del solstizio d'inverno (21 dicembre)
l'ombra di esso fosse lunga quanto la lastra, e decrescesse lentamente giorno dopo giorno
per poi ricrescere di nuovo, seguendo i righelli di bronzo inseriti nella pietra: un
congegno che vale la pena di conoscere, e che si deve al genio del matematico Facondo
Novio. Questultimo pose sulla punta del pinnacolo una sfera dorata, la cui
estremità proiettava un'ombra raccolta in sé, perché altrimenti la punta dell'obelisco
avrebbe determinato un'ombra irregolare (a dargli l'idea fu, dicono, la testa umana).
Questa registrazione del tempo da circa trent'anni non è più conforme al vero, forse
perché il corso del Sole non è rimasto invariato, ma è mutato per qualche motivo
astronomico, oppure perché tutta la Terra si è spostata in rapporto al suo centro (un
fatto che - sento dire - si avverte anche in altri luoghi), oppure semplicemente perché
lo gnomone si è inclinato a causa di terremoti o a causa di inondazioni del Tevere che
hanno provocato un abbassamento e/o spostamento dell'obelisco, anche se si dice che se ne
siano gettate sottoterra fondamenta profonde tanto quanto è alto il carico che vi si
appoggia".
La meridiana
cessò di funzionare già dopo qualche decina di anni a seguito di una progressiva
ricopertura dell'area dell"Horologium" con detriti portati dalle
inondazioni del Tevere e dalle acque di scolo dei colli Quirinale, Viminale e Pincio e il
quadrante si occultò così sotto uno spesso strato di terra.
Successivamente, tra il IX e lXI secolo, probabilmente a seguito di un incendio e/o
di un terremoto (forse per il sisma del 849) o durante l'assedio di Roma da parte di
Roberto il Guiscardo nel 1048, lobelisco crollò e si interrò lentamente.
Papa Sisto V (1521 1590) tentò di rimontare e rialzare lobelisco
assemblandone alcuni pezzi che erano stati già ritrovati nel 1502 in una cantina del
Largo dell'Impresa (strada non più esistente). Dopo questo infruttuoso tentativo e dopo
che Papa Benedetto XIV nel 1748 fece raccoglierne di nuovo dei frammenti, nel 1789 (o,
secondo alcune fonti, nel 1792) sotto il Pontificato di Pio VI l'obelisco venne finalmente
eretto e ripristinato quale orologio solare. La direzione dei lavori venne affidata
allarchitetto Giovanni Antinori che restaurò il grande monolite di granito rosso,
alto 22 metri ca. (29 metri con il basamento e il globo), utilizzando tra l'altro anche il
granito della base della colonna di Antonino Pio, e che aggiunse alla sua sommità un
globo bronzeo forato nel centro con lo stemma papale: cosicché, grazie al raggio di luce
che passando per il foro raggiungeva le varie tacche sul pavimento della piazza,
lobelisco avrebbe dovuto nuovamente fungere da meridiana solare. Invece, già pochi
anni dopo il restauro l'orologio solare cessò di funzionare bene.
Il 7-6-1998,
con l’inaugurazione della nuova sistemazione di Piazza
Montecitorio, è stata anche riattivata la funzione gnomonica
dell'obelisco. Al presente, in ogni caso, non è più possibile
ricostruire integralmente l'antica e imponente meridiana
augustea. Un frammento dell’Horologium Augusti è tuttora
visibile nelle fondamenta della Chiesa di S.Lorenzo in Lucina.
Inoltre, nel 1979 fu ritrovata per caso, nello scantinato di un
palazzo in via di Campo Marzio, 48, un’altra parte dell’orologio
solare di Augusto: lastre di travertino sulle quali sono
visibili le tacche di bronzo della meridiana, con le
riproduzioni dei segni zodiacali di Ariete, Toro, Leone e
Vergine.
Nel 1998 è
stato pubblicato dalla Camera dei Deputati un piccolo volume dal
titolo: "Piazza Montecitorio - Progetto di riqualificazione
ambientale 1996-1998", a cura della Camera dei
Deputati e del Comune di Roma. Autore: Franco Zagari, Roma, 1998,
Tip. G.E.R. Il volume è consultabile presso la Biblioteca
della
Camera dei deputati.
(Pietro
Musilli - 1999)
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