Ricerca USA: in anulare e indice la radice dell'omosessualità
I GAY? Si riconoscono dalle mani...
New York-Il dito indice delle lesbiche e dei gay è molto più corto di quello degli etero a causa di una maggiore esposizione agli ormoni maschili subita nell'utero materno. Lo rivela uno studio della Berkeley University pubblicato sull'ultimo numero della rivista americana "NATURE" e realizzato analizzando un campione di 720 persone scelte a caso per le strade di San Francisco. La ricerca ha stabilito che, mentre negli uomini etero l'indice è leggermente più corto dell'anulare, nei gay esso è notevolmente inferiore. La stessa discrepanza è risultata vera nella donne, il cui indice ed anulare si equivalgono mentre nelle lesbiche il primo è molto più corto del secondo. Dalla stessa ricerca è emerso che gli uomini con fratelli maggiori tendono ad essere più spesso gay perchè la quantità di androgeni o ormoni maschili cresce nell'utero materno dopo la nascita di ogni figlio maschio.

Guerra alle mestruazioni: sulle pagine della prestigiosa rivista medica Lancet due dottoresse, Sarah Thomas e Charlotte Ellerton , propongono che il ciclo mensile-definito fonte di sofferenza fisica e mentale per molte donne-venga "eliminato" ricorrendo ad uno strumento "sicuro , a buon mercato, largamente disponibile" e cioè la pillola anticoncazionale. Le due esperte non vedono perchè la pillola no debba essere usata per il controllo totale dei "profili ormonali" dando così alla donna la scelta se avere o no le mestruazioni. In genere-dicono Sarah Thomas e Charlotte Ellerton-la somministrazione della pillola viene sospesa un settimana al mese proprio per permettere lo svolgimento del ciclo mestruale, ma le donne dovrebbero sapere quello che rimane "uno dei segreti meglio custoditi della medicina": se la prendono senza interruzione eliminano il ciclo e le sue pene senza effetti collaterali. "ogni donna-si legge nell'articolo sull'ultimo numero di Lancet-può dirvi che la mestruazione è una sofferenza , letteralmente e metaforicamente. Come minimo è un fastidio che richiede programmazione, notevoli spese per le forniture sanitarie e il paracetamolo per evitare uno stato di confuso disagio per una settimana al mese. In molti casi la mestruazione ha un impatto molto più grande". A detta delle autrici del saggio il ciclo mensile è stato "mitizzato" ed elevato ad uno stato "naturale" per la condizione femminile nel XIX secolo, quando si credeva che le emorragie fossero uno sfogo benefico per il corpo. Una visione del tutto superata. "Questa- argomentano le autrici, che lavorano attualmente in Messico presso un centro per il controllo demografico-è sicuramente un'anomalia nella medicina moderna. Non c'è alcuna altra condizione che su base regolare riguarda così tante persone. Eppure non viene affrintata come una priorità dai professionisti della salute e dai politici". La medicina moderna ricorre al Viagra, alla terapia di sostituzione ormonale, all'insulina, al fluoro nell'acqua per migliorare le condizioni di vita degli esseri umani: "La soppressione delle mestruazioni non è diversa", puntualizzano.