Appendice IV - Storia della rete

 

Anni 60

Il 4 ottobre del 1957 l’URSS aveva messo in orbita lo Sputnik, il primo satellite artificiale della storia, una sfera dal metro di diametro. Grosso affronto per gli USA. Un satellite avrebbe potuto trasmettere informazioni velocemente e avrebbe potuto spiare. La contro-mossa statunitense fu quella di avviare un progetto di comunicazione avanzata: ARPA (Advanced Research Project Agency) organo del Ministero della Difesa che avrebbe dovuto ripri-stinare la supremazie americana in campo tecnologico. Il progetto diventerà Internet. L’ossessione più ricorrente era la domanda: "Come resistere ad un attacco nucleare". Infatti sarebbe bastato far saltare la rete di comunicazione per mettere in ginocchio tutta la nazione. Nel brain trust che si formò la Rand Corporation, Paul Baran presentò il rapporto On Distributed Communications Networks (1962), dove si proponeva che la rete che collegava i vari centri nevralgici della nazione non dovevano avere alcuna autorità centrale. Ogni nodo sarebbe dovuto essere indipendente in maniera che, colpendo un nodo, la rete non sarebbe collassata. Nel 1968 inizia la sperimentazione e nell’autunno del 69 viene inaugurato il primo nodo che è fisicamente ubicato presso la UCLA (University of California Los Angeles). In seguito vengono piazzati altri 3 nodi in altre università. L’embrione della rete è nato e si chiama Arpanet, utilizzata solo da professori e ricercatori (ognuno ha un proprio identificativo di posta elettronica). Nasce anche la prima mailing list non solo lavorativa: SF lovers.

 

Anni 70

 

I calcolatori, sia pure con sistemi operativi diversi, per comunicare devono parlare uno stesso linguaggio: quello che si basa sul packet-switching. Questo linguaggio raggiunge la piena maturità solo nel 1982 grazie a Vinton Cerf e Bob Khan e alla definizione del TCP/IP (Transmission Control Protocol/ Internet Protocol).

Il Transmission Control Protocol spezzetta i messaggi in diversi pacchetti e li riassem-bla ordinatamente una volta arrivati a destinazione. L’Internet Protocol ha invece la responsabilità dell’indirizzamento delle singole porzioni di dati nella rete. Nel ‘73. nasce anche il protocollo per il trasferimento dei dati: FTP (File Transfer Protocol). Questo protocollo inizia ad essere utilizzato per l’invio di semplici files di testo con messaggi personali, quella che sarà la posta elettronica. La quantità di files inviati diviene grandissima e nel 1977 nasce la necessità di costituire un protocollo esclusivamente per la posta elettronica (e-mail). Nel 79 aumenta l’uso civile della rete, nascono infatti Usenet (è la prima zona della rete che raccoglie i newsgroup) ed i primi Mud (Multi User Dungeon, i popolarissimi giochi di ruolo elettronici con più utenti simultanei.

 

 

Anni 80

 

Nascono la popolare rete universitaria BitNet; la francese Minitel; la rete Fidonet (una rete mondiale di personal collegati via modem, usata per le banche dati, le BBS, che assieme a BitNet e altri network costituiscono Outernet, parallela alla cosiddetta Core Internet). L’originaria vocazione militare di Arpanet viene raccolta nel 1983 dalla rete militare Milnet.

Vengono formulati in questi anni i primi postulati dell’Era Digitale:

La legge di Moore (da Gordon Moore, fondatore della Intel) sostiene che la potenza di calcolo e la capacità dei computer raddoppia ogni diciotto mesi.

La legge di Metcalfe (da Bob Metcalfe, l’inventore del protocollo Ethernet per la comunica-zione locale tra computer) dice che il valore di una rete è all’incirca proporzionale al quadrato del numero degli utilizzatori.

Il 1984 è un anno memorabile. Nasce il Macintosh della Apple, il primo personal computer ad interfaccia grafica: una vera e propria rivoluzione. Lo scrittore William Gibson dà alle stampe Neuromante (Neuromancer) da cui è stato tratto il termine cyberspace. La National Science Foundation capisce l’importanza della rete e mette a disposizione con un atto storico numerosi fondi e mezzi per le infrastrutture e per ricerche avanzate sull’utilizzo della rete.

La NsfNet (1986) che nasce dalla National Science Foundation, cioè il settore dedicato al network, collega computer dell’ultima generazione attraverso una dorsale (backbone) ad alta velocità.

Nel 1988 ci sono le prime prove generali di terrorismo telematico: il "virus di Morris", diffuso in rete dal cracker Robert T. Morris, colpisce circa 6000 PC sui 60000 collegati (1 su 10).

Molte reti, come FidoNet, convergono in Internet. Nel 1989 muore ufficialmente Arpanet, ma ormai dilaga il TCP/IP ed anche l’Italia è collegata a NsfNet.

 

Anni 90

 

Lo statuto di cittadino elettronico prevede diritti e doveri: negli USA nasce la EFF (Electronic Frontier Foundation), che si occupa di cyber-right, cioè di giurisprudenza sulla rete. Di pari passo aumenta il caos in rete. Spuntano software per la ricerca di informazione: Archie, Wais (Wide Area Information Server). Nascono Gopher, primo tentativo di razionalizzare l’architettura dell’informazione, e Pgp (Pretty Good Privacy), per garantire la sicurezza dei messaggi scambiati.

Internet diventa di massa nel 1993. Nasce il primo browser Mosaic, e come afferma Economist "a Internet spuntano le ali multimediali". Il WWW è l’architettura ipertestuale/ipermediale della rete concepita al CERN di Ginevra dall’équipe guidata da Tim Berners-Lee che vi lavora dal 1989. Esplode il traffico (+300%). "Ora anche un analfabeta informatico può diventare un cybenauta".

Il 9 agosto del 1995 alla prima quotazione a Wall Street, la Netscape di Marc Andreessen realizza un risultato da record, quasi come quello della Apple nel 1984.

Il 1996 è definito anno III p. M. (post Mosaic).

Si sviluppano VRML (Virtual Reality Modelling Language) e Java (che svolge operazioni grazie a piccoli programmi chiamati applets) della Sun Microsystem. In questi anni viene inventato il Network Computer, strumento da $500 dedicato completamente alla navigazione, che però non ha ancora avuto il successo aspettato, a causa dei costi telefonici. Nel 1997 in rete si utilizza WebPhone, un sistema per la telefonia via rete, e WebTV; le grandi multinazionali della telefonia e della televisioni entrano in crisi, iniziano le grandi fusioni internazionali.

Gli indirizzi di dominio per il Web, risultano essere limitati, a causa di una previsione errata nella progettazione. Inoltre il vecchio Web ha grossi deficit nella sicurezza. Si progetta così il web 2 (www2), non per l’utilizzazione privata, ma per grandi banche e grandi sistemi gestionali. La necessita del Web 2 è dovuta anche al diffondersi in rete dell’e-commerce, il sistema di vendita elettronica, che catalizza la discussione nell’ultimo anno.

Alla fine del millennio il problema più grande dei grandi sistemi informatici collegati fra di loro sembra è un ‘errore’ di programmazione fatto sulla numerazione delle date. Quando si è iniziata la programmazione il problema principale era risparmiare spazio. Per questo la data è stata composta di sei cifre due per il giorno, due per il mese, ma due anche per l’anno. Le date servivano principalmente ordinare le operazioni fatte nei grandi data base (banche dati) e venivano ordinate al contrario (anno/mese/giorno) per costituire un ordine numerale quantitativo, più facilmente ordinabile. Es. 11 novembre 1996 e 31 settembre 1995; se utilizzo sei cifre al contrario risulteranno rispettivamente 961111 e 950931; messi in ordine di quantità crescente la data più recente risulterà essere la più grande. Ma se prendo il primo gennaio del 2000 (000101) e cerco di ordinarlo, questo risulterà più un numero piccolo di tutti e verrà quindi messo per ultimo. Nei calcoli per differenza dal 31 dicembre del 1999 al primo gennaio del 2000 risulteranno essere passati quasi 100 anni, creando così problemi a tutto il sistema. Questo è stato chiamato il virus del millennio o "millennium bug", ed è la grande preoccupazione, ma anche il grande business, di fine millennio.

 

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