La temperatura interna del nostro pianeta aumenta a
mano a mano che si scende in profondità. Ciò è dovuto a varie cause, tra cui la
presenza di materiali radioattivi a grandi profondità (uranio, torio, potassio-40), il
calore proveniente dal centro della terra, il calore generato per attrito dalle maree,
ecc.
Questo aumento della temperatura è detto gradiente geotermico ed è di circa 3 gradi per
ogni cento metri di profondità.
Se l'acqua piovana, infiltrandosi nel sottosuolo, trova gli strati rocciosi
impermeabili, si accumula e forma dei depositi che si riscaldano a contatto con queste
rocce calde. Quando trova uno sbocco verso l'alto, risale in superficie sotto forma di
acqua calda (se la sua temperatura è inferiore a 100 gradi) oppure sotto forma di acqua
calda e vapore (se la sua temperatura è compresa tra i 100 e i 150 gradi).
A seconda delle diverse temperature e della maggiore o minore presenza di vapore in
pressione, questi fluidi geotermici sono utilizzabili direttamente per la produzione di
elettricità. |
In alcune zone del
nostro pianeta l'acqua calda proveniente dagli strati profondi della crosta terrestre può
fuoriuscire sotto forma di vapore (soffione) o di getto d'acqua (geyser), oppure venire
estratta da falde sotterranee. L'energia geotermica è sfruttata per scopi termali, per
riscaldare interi quartieri urbani, oppure nelle centrali
geotermoelettriche per ricavarne elettricità |