IL TRASMETTITORE

Pilota

 

 

 

IL TRASMETTITORE

Il primo stadio del trasmettitore ha anche la funzione di ricavare il segnale per pilotare lo stadio mixer del ricevitore: l’ulteriore amplificazione è garanzia di maggiore stabilità. Le bobine L1, L2 ed L3 si avvolgono sui soliti supporti plastici del diametro di 5 mm, muniti di nucleo di ferrite e schermo metallico, utilizzando del filo di rame smaltato da 0,25 mm di diametro. Le spire da avvolgere sono 17-18.

A questo stadio, accordato sui 14 MHz, seguono altri due, pure accordati, che operano una prima amplificazione capace di pilotare il finale, nella fattispecie un mosfet di potenza dal costo ragionevolmente più basso del solito e delicato transistor giapponese del tipo 2SC1969. Da prove effettuate, ma sarebbe forse meglio dire dopo innumerevoli imperizie, il mosfet in questione è risultato molto insensibile a svariate sevizie: non esagerate però.

Il trimmer P serve a regolare la tensione di polarizzazione del gate di Q attorno a 4 V. La tensione a monte di P proviene dal collettore del transistor Q1 del modulo delle commutazioni. In fase di taratura un eventuale piccolo ritocco di P permetterebbe di ottenere una potenza anche superiore ai canonici 5 W che definiscono un apparato QRP: ma questo è un altro discorso.

Nel modulo del finale di potenza il mosfet Q, opportunamente isolato con mica e spalmato di grasso ai siliconi per facilitare lo smaltimento del calore, dovrà essere imbullonato su un congruo dissipatore oppure avvitato direttamente alla spessa lamiera del contenitore. Praticare, con un seghetto da traforo, secondo la linea tratteggiata, una finestra attraverso la quale far aderire il transistor al dissipatore.

Il circuito stampato del finale di potenza è a doppia faccia di rame mentre gli altri sono a semplice traccia.

In fase di taratura regolare i nuclei di L1, L2 ed L3 per la massima uscita misurata su un tester in portata voltmetrica impiegando un carico fittizio QRP 50 W composto come in figura rammentando, ad esempio, che ad una tensione RF di 20 V corrispondono circa 4 W secondo la formula: P = V2/2*R P= 202/2*50 P = 400/100 = 4 W

La bobina-trasformatore contrassegnata T è costituita da un nucleo in ferrite a doppio foro del tipo per balun: avvolgere per il primario una sola spira di filo di rame ricoperto di plastica del tipo per impianti telefonici e per il secondario 4 spire di filo di rame smaltato da 0.5 mm di diametro.

La bobina H2 che costituisce, assieme a C6 e C7 il filtro passa basso, si costruisce con un nucleo toroidale di ferrite del tipo T50/6 ( giallo ): avvolgere 15-16 spire di filo di rame smaltato di 0.5 mm di diametro.

ELENCO DEI COMPONENTI

PILOTA

RESISTENZE

R1 = R4 = R5 = R7 = 10 k

R2 = 3,9 k

R3 = 330

R6 = 100

R9 = 47

CONDENSATORI

C1 = C8 = C13 = 100 nF Ceramico a disco

C2 = C5 = C11 = C12 = C14 = C16 = C17 = 10 nF Ceramico a disco

C3 = 220 pF Ceramico a disco

C4 = C10 = C15 = 22 pF Ceramico a disco

C6 = 3,3 pF Ceramico a disco

TRANSISTOR

Q1 = Q2 = 2N2222

Q3 = 2N2866 oppure 2N4427

VARIE

H1 = H2 = H3 = VK200

L1 = L2 = L3 ( Leggi testo )

WATTMETRO QRP ( 50-75 Ω)

R1 = R2 = R3 = 150  ( 1 W )

C1 = 100 nF Ceramico a disco

C2 = 10 nF Ceramico a disco

D = 1N4148

H = VK 200

S = Interruttore in miniatura

Circuito stampato

Circuito stampato lato componenti

Finale di potenza( Circuito elettrico )

Finale di potenza ( Circuito stampato)

Finale di potenza ( Lato componenti )

Wattmetro QRP

Sonda di radio frequenza

FINALE DI POTENZA

RESISTENZE

R = 1 k

P = 4,7 k Trimmer

CONDENSATORI

C1 = 100 mF Elettrolitico

C2 = C5 = 100 nF Ceramico a disco

C3 = 10 nF Ceramico a disco 

C4 = 1 nF Ceramico a disco

C6 = C7 = 220 pF Ceramico a disco

TRANSISTOR

Q = IRF624 o similari

VARIE

IC = 7805 Regolatore di tensione

H1 = VK200

H2 = Leggi testo

T = Leggi testo

SONDA PER RADIO FREQUENZA

C1 = 47 pF

D1 = D2 =  1N4148

C2 = 10 nF ( Ceramico a disco )

 

                                                     W