Curiosità sui CURE

Fatti, eventi, curiosità del mondo dei Cure.

Se hai qualche informazione, fatto, un dietro le quinte del mondo dei Cure, mandami un email a: dreamsilence@tiscalinet.it

 

Parole di Robert durante alcune sue interviste

Durante i nostri tour ce ne sono capitate di tutti i colori, ma l'episodio più divertente è stato questo: alla fine di un concerto, Lol scappò via per cercare un cesso e quando lo trovò, qualcuno gli disse di non entrare; ma lui non ce la faceva più, così entrò trovandoci Billy Idol con una ragazza in una posizione piuttosto imbarazzante... Lol fece finta di niente e si tirò giù i pantaloni; Idol gli disse: "Non essere nervoso, rilassati", allora Lol si girò verso di lui e gli disse: "Ok Billy" e gli pisciò sui pantaloni!!!

Una volta, durante le nostre prime prove on stage, eravamo il gruppo spalla della band di Robert Palmer. Dovevamo suonare per circa mezz'ora ma noi avevamo proseguito imperterriti per un'ora e mezzo fino a che il loro road manager, incazzato come un bufalo, ci aveva gridato: "Se non la smettete subito vi stacchiamo la corrente". Detto fatto, Simon afferrò il microfono e gridò: "Fanculo Robert Palmer, fanculo il rock'n'roll!!!" e cominciammo a suonare una versione di A Forest facendola durare circa 15 minuti... Sfortunatamente abbiamo dovuto smettere quando la band di Palmer buttò le nostre attrezzature dietro il palco.

In uno dei nostri primi concerti, ci eravamo imbattuti in un tizio di nome Martin che diceva di essere un bravo cantante. Non avevamo fatto una sola prova con lui e, al primo concerto, avevamo iniziato a suonare ma, dei 300 spettatori presenti, 200 se ne andarono nei primi minuti e gli altri rimasero lì ad insultarci. Lol aveva cominciato a cantare Wild Thing ma Porl era così incazzato che aveva finito per mollargli un ceffone. A quel punto Martin scappò via urlando: "Siete una band di merda!"

Sulle prime con Andy (Anderson) era andato tutto a meraviglia ma, ben presto, aveva cominciato a crearci parecchi problemi. Una volta stava passeggiando per i corridoi di un albergo di lusso dove ci avevano alloggiati ma un agente di polizia, credendo che fosse un intruso, cercò di spingerlo fuori dall'albergo; Andy reagì, l'agente lo prese a manganellate e lui si incazzò molto, tanto da sfondare a calci la porta di una stanza. Purtroppo dietro quella porta, la moglie del sindaco stava avendo un "incontro ravvicinato del primo tipo" con un tizio, per cui alla fine fummo costretti a nascondere Andy su un camion e ad andare via.

Matty (Matthieu Hartley) diventò via via sempre più irragionevole, e un giorno che eravamo in tour e io lo avevo svegliato perchè dovevamo metterci a suonare un po', lui si infuriò, tentò di mordermi e poi mi inseguì per tutto l'hotel dove eravamo alloggiati. Io mi chiusi in una stanza e lui buttò giù la porta a calci e, quando riuscì ad entrare, cominciò a picchiarmi sulla testa. Poi era ritornato a dormire come se non fosse successo niente. Mi fece molto incazzare e così tornai alla sua camera e sfondai la porta svegliando tutto l'albergo!!!

Con gli ultimi concerti del Fourteen Explicit Moments Tour e l'allontanamento di Simon, si chiuse la prima fase della storia dei Cure. Ricorderò sempre la sera dell' 11 giugno 1982, quando le cose tra di noi andarono in pezzi: io e Lol ce ne stavamo, prima del concerto, tristemente seduti in camerino, coscienti che sarebbe stata la fine. Poi lo spettacolo risultò piuttosto traballante, e durante il bis Biddles salì sul palco, agguantò un microfono e si mise a cantare: "Smith è uno stronzo, anche Tolhurst è uno stronzo, in questa band solo Simon vale qualcosa..." In quel momento io stavo suonando la batteria, e mi bloccai, gli scagliai addosso le bacchette e lo mandai a fare in culo. Poi ci guardammo tutti in faccia: era davvero la fine.

Grazie Roberta!!! (Meathook)

Alcune frasi prese dai vari libri scritti da Robert Smith

Pornography è il risultato di due anni di riflessione e di osservazione della gente che accetta le situazioni senza mai reagire, restandosene apatica; gente che io detesto sempre di più.

Ho sempre pensato e dichiarato che se i Cure avessero avuto un disco al primo posto in classifica, avrei sciolto la band, perchè non voglio che qualcuno finisca per considerarci un gruppo "commerciale", in competizione per il mitico primo posto nelle charts.

L'attenzione che viene rivolta al nostro look è davvero esagerata. Nel corso di un tour americano mi sono presentato in scena con un diverso taglio di capelli, e tutti si sono concentrati su quello, non considerando più la musica. Ho dovuto rispondere a moltissime interviste nel corso delle quali mi hanno domandato se per tutti questi anni avessi portato una parrucca, oppure il nome del mio parrucchiere.... è pazzesco!!! Troppe persone sono alla disperata ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi, ed è molto più facile trovare una fittizia identità in un qualche look, piuttosto che affrontare la fatica di ragionare.

Se c'è una cosa che noi Cure detestiamo, sono i nostri primi fan storici che oggi ci accusano di esserci venduti al business e di averli traditi. Pretenderebbero che fossimo sempre uguali, immutabili e immobili. Dai nostri fan non abbiamo mai preteso devozione cieca e assoluta, e se si sentono traditi sono liberi di non ascoltare più la nostra musica, di non venire più ai nostri concerti, e di non comprare più i nostri dischi.

...mi sarebbe impossibile cantare un testo che non condividessi o non sentissi mio; in questo senso io sono il leader del gruppo ma, su un piano strettamente musicale, ognuno lavora alla sua parte.

Mentre preparavamo The top, vivevamo praticamente in un pub vicino ai Genetic Studios, il che significava che lavoravamo tutta la notte e fino alle 10 della mattina dopo, facevamo colazione, al pomeriggio andavamo a dormire, ci alzavamo alle 7 di sera, cenavamo, ci facevamo 30 litri di birra, un po' di hashish, quindi lavoravamo ancora tutta la notte e il mattino dopo. Quello stile di vita ha sicuramente influenzato tutti i brani dell'album.

Abbiamo dovuto dichiarare, con un comunicato ufficiale, che il nostro brano Killing an Arab non aveva nessuna finalità xenofoba o razzista. E pensare che nei primi anni della nostra attività siamo stati perseguitati da quegli stronzi fascisti del Fronte Nazionale solo perchè avevamo tenuto dei concerti in favore di un professore, licenziato per aver commesso un atto "indecente" con un uomo in un luogo pubblico. Questo ci aveva attirato addosso le ire del F.N. locale tanto che, ovunque suonassimo, c'erano dei problemi e, alla fine, ci difendevamo grazie ad alcuni amici che avevano formato una specie di "servizio d'ordine" della band.

Quando bevo o mi faccio una canna, non sto fuggendo proprio da nulla, anzi, il più delle volte sono alla ricerca di divertimento o di un'occasione per socializzare col prossimo.

Quando avevo 14 anni, la mia massima ambizione era quella di starmene seduto sulla cima di una montagna aspettando semplicemente di morire.

Quando noi Cure prepariamo un nuovo disco, non è ai fan che stiamo pensando, ma a noi stessi. Siamo noi che dobbiamo sentirci soddisfatti e felici del nostro lavoro e dell'effetto che produce; se poi, quando il disco esce, non piace nè al pubblico nè ai critici, bè, poco male: noi ci sentiamo comunque appagati.

Bevo troppo, mangio troppo, penso troppo... alla fine mi piacerebbe scoppiare. Sarebbe una morte stupenda!!!

Grazie Roberta!!! (Meathook)

 

Da Dotmusic - Ci siamo impegnati a ricercare nei nostri archivi le 10 citazioni migliori di Robert Smith:

1) Mi piacerebbe essere un gatto. I gatti mi attraggono perchè non fanno nulla, a parte emettere piccoli simpatici rumori, sc****e, mangiare e dormire.
2) Nessuno mi nota, semplicemente perchè io somiglio meno a me stesso rispetto a tutta la gente che viene ai miei concerti.
3) Dopo essermi preso una sbornia penso: "Dio, come sono grasso ed orribile".
4) Non credo che i Cure abbiano dei sostenitori che votino il partito conservatore.
5) Non mi esercito mai. Penso che se si suona uno strumento troppo bene si perda qualcosa.
6) Mento molto, soprattutto nelle interviste.
7) Abbiamo ricevuto moltissime lettere di un fan dal Giappone che dicevano "Vi amo velamente".
8) Voglio vivere per andare sempre al massimo.
9) Ho affrontato il palcoscenico quando ancora non ero in grado di mettere insieme 2 frasi in croce.
10) Non ho molto tempo per occuparmi delle faccende domestiche. Ho un ferro da stiro ma non l'ho mai usato. Preferisco che i miei vestiti siano sciupati.

Grazie Nadia!!!

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