IL MONTE PALA

 

 

Malga Polpazza, vista durante l'ultimo inverno e come si presentava il 25 luglio 1934, in occasione della festa di S. Giacomo. Secondo la tradizione in malga avveniva la pesatura del latte di ogni mucca per stabilire il compenso che il malghese avrebbe dovuto dare al proprietario della bestia.

 

 

 

 

 

 

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E' il monte (1231 s.l.m.) sul quale è adagiato Clauzetto.

A 4 km. da Clauzetto, nella frazione di Pradis di Sopra, poco oltre alla Borgata Rope, si arriva alla strada d'imbocco del Monte Pala.

Si tratta di una bella strada di montagna su fondo naturale che si snoda tra boschi di faggi e carpini fino a raggiungere Malga Mezzol con i suoi ampi pascoli ed i tipici rustici in pietra per poi proseguire di nuovo nel bosco che salendo passa dal faggio all'abete per poi scomparire quasi del tutto sostituito dai pascoli sulla vetta del Pala opportunamente recintati per il pascolo.

In cima al Monte Pala è stata di recente restaurata la Malga Polpazza, costituita dalla casera e dallo stallone attrezzati come rifugio escursionistico con cucina, servizi è in grado di offrire ospitalità a 12 persone.

Alla Malga si può accedere sia attraverso la pista forestale sia attraverso il sentiero "Ciuc da la Maciuele" dove si raggiunge la restaurata ancona e dove nel 1959 fu eretta una grande croce in cemento armato da un clauzettano emigrato che così voleva lasciare una testimonianza nel proprio paese della sua buona sorte.

Dalla croce del "Ciuc da la Maciuele" si domina la VaI Cosa, la VaI d'Arzino e la VaI Tagliamento e persino Trieste e i Colli Euganei e si possono far sentire i rintocchi della campana in tutta la vallata.