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| Sei arrivata urlando di terrore, tremavi tutta, disperata...
evidentemente quello che hai trovato non ti è piaciuto. Iin questo mondo molto spesso non
riusciamo a fare quel che vorremmo ma con un po’ di fortuna forse un giorno uscirai
dal guscio che questa esistenza ti costruisce attorno e potrai essere libera. Non lasciarti ingannare dalle apparenze. Non c’è differenza tra gli esseri viventi. Solo la forma cambia, il contenuto è lo stesso. Cerca di capire con l’esperienza che le qualità di un essere in questo mondo sono SEMPRE inferiori alla realtà. Sia che si tratti di un genio che di un ignorante, che di un saggio o di un assassino, impara a vedere in tutti, animali compresi, la stessa natura meravigliosa. Questa società e questo tempo, la nostra cultura e la nostra storia non ti aiuteranno molto. Un negro è diverso da un bianco e può essere schiavo, un cristiano è diverso da un ebreo e un ebreo è diverso da un musulmano e un animale o una pianta sono diversi dagli uomini, che allo stesso modo si differenziano per posizione sociale e attività. Per questo ti abitueranno a vedere le differenze e non l’unità Non ti identificare con le attività o con i risultati delle attività e non credere a chi ti dice che sei colpevole di chissà quale peccato. Cara Beatrice, avrai molto da lavorare per conquistare una visione unitaria e dovrai imparare a difenderti! Crescendo incontrerai persone che cercheranno di convincerti che l’uomo è il centro dell’universo e che è stato mandato da Dio su questa Terra con qualche fine speciale e che può fare quello che crede di tutto ciò che esiste. Sappi che non è così , l’uomo è solo una parte e deve imparare a rispettare gli altri. Esistono innumerevoli forme di vita in questo Universo così come esistono innumerevoli Universi. Cerca di realizzare che il tuo passaggio su questa Terra sarà breve, che sei solo un ospite e che dopo di te altri ospiti verranno e troveranno come tu lascerai. Sei appena nata ma io già ti dico che dovrai imparare a non temere la morte perché anche un semplice albero vive più a lungo di te ed è stupido ed inutile sprecare energie illudendosi di vivere qui in eterno. Guardati dentro e ascolta ciò che ti dice il cuore, esegui i suoi ordini e non quelli degli altri. Così non sbaglierai mai. Cara Beatrice, figlia mia, sappi che il mio corpo ha fornito il seme che si è sviluppato nell’utero di tua madre ma questo seme si è sviluppato indipendentemente dalla nostra volontà e quindi tu non appartieni a nessuno di noi due. Ti abbiamo aperto una porta e tu hai scelto di entrare. In realtà esistevi già prima che tuo padre e tua madre avessero un rapporto sessuale e continuerai ad esistere anche quando diranno che sei morta. Spero che tu possa avere l’opportunità di realizzare questa verità. Anche se riusciranno a farti credere che appartieni ad una famiglia, ad una razza, ad una nazione, che tu sia una professoressa o una contadina, realizza che persino così le cellule che compongono il tuo corpo non cesseranno mai di esistere e si scomporranno per riprendere altre forme, in eterno. Benvenuta, cara Beatrice, dal profondo del mio cuore. |
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Si è fatto un gran parlare del ruolo della televisione nell’educazione dei bambini e dei giovani tanto che persino il Presidente della Repubblica ha recentemente ribadito l’importanza di proteggere i bambini da messaggi inopportuni (per noi si tratta di una forma di sodomia), e all'interno di programmi per bambini compaiono avvertimenti che consigliano i genitori di limitare le ore di televisione o di impedire ai più giovani la visione di un film.
Molti operatori dello spettacolo si sono dichiarati d’accordo, la RAI, Mediaset, e tutti gli altri, si sono impegnati a garantire l’assenza dai programmi per bambini di messaggi inopportuni che possano turbare i piccoli telespettatori.
In realtà, all’interno dei programmi per bambini e per ragazzi, ma anche in altri orari, troviamo pubblicità con dei ragazzi, che cercano di vendere di tutto: dai fucili ad acqua alle bambole, dagli zainetti per la scuola alle scatolette di tonno, dai bastoncini di pesce alle lattine di bevande gassate e quant’altro la fantasia dei creativi della pubblicità trovi utile veicolare attraverso i canali televisivi.
I pubblicitari sanno bene che un marchio o un nome divenuti familiari da bambino, da adulti potrà condizionare le scelte. Sanno bene che la capacità critica di un bambino non è supportata da una esperienza che permetta al giovane consumatore di accorgersi dell’inganno, sanno benissimo che i genitori prima o poi capitoleranno di fronte alle insistenti richieste dei loro figli o nipoti, sono perfettamente consci della necessità commerciale di indurre nei giovani spettatori il desiderio di acquisto.
E i bambini chiedono.
Fiumi di parole sono state versate su questo argomento, ma nessuno che si sia veramente impegnato alla messa al bando degli spot dove giovani attori propongono acquisti.
Cosa c’è di peggio del carpire la buona fede ai bambini? Rubargli i sogni facendogli credere che attraverso il possesso di un giocattolo, di una bambola, di un bastoncino di pesce, di una scatoletta di tonno, di una merendina al latte, di una scatola di carne in scatola, si possa essere felici?
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In un film con Gene Hackmann trasmesso alle 20.30 da una Rete televisiva nazionale, si spiegava come uccidere un uomo ponendogli una mano sulla bocca, girandogli la testa per infilare un coltello alla base del collo verso il cervello, per "vederlo accasciarsi come una bambola di pezza".
A chi può interessare questa "lezione"?
Ecco un esempio di mal utilizzo della tecnologia e potete star certi che nessun politico nel breve periodo imporrà alle reti televisive l’adozione di sistemi di oscuramento di tali programmi.
Figuriamoci poi se prenderanno in considerazione la possibilità di non trasmetterne affatto!
Inoltre non dobbiamo dimenticare che perfino prima di nascere, i bambini interagiscono con il mondo esterno. Alla Queen's University di Belfast, hanno dimostrato che ponendo degli auricolari sul ventre di donne incinte, già a 24 settimane i feti reagiscono agli stimoli sonori e, in certe occasioni, forse quando ascoltano musica di loro gradimento, accennano movimenti in apparenza legati al ritmo ascoltato.
Cosa faranno quei feti all'ascolto di ben altra "musica"?.
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Tutti, siano essi di carne o di frutta o verdura, sono stati sterilizzati a temperatura di 120° per un tempo che arriva anche fino a cinquanta minuti per assicurarne la lunga conservazione. Questo trattamento riduce gli alimenti a prodotti sterili, privati cioè dei loro fattori vitali: sono distrutti i microrganismi e gli enzimi e le vitamine scadono notevolmente.
A questo aggiungiamo il pericolo di una eccessiva denaturazione delle proteine e di una alterazione dei grassi che, contro ogni raccomandazione dei pediatri, sono sottoposti ad un riscaldamento eccessivo e prolungato.
Ricordiamoci che "la vita si alimenta con la vita". I cibi devono essere vitali e quindi consigliamo:
latte fresco pastorizzato
yogurt
verdura e frutta fresca
miele vergine integrale
cereali integrali da agricoltura biologica
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Se avete una pentola apposita, mettete l’acqua necessaria sul fondo, le verdure o la frutta nel cestello, mettete il coperchio e fate cuocere a fuoco basso fino a quando sono tenere.
Se non avete questa pentola potete usare un grande passino appoggiato su di una pentola profonda e coperto con un coperchio o un piatto, oppure gli appositi cestelli cinesi che si appoggiano su una padella sul fondo della quale si fa bollire piano dell’acqua.
Disponete l’alimento su di un foglio di carta di alluminio.
Condite con un cucchiaino di olio di oliva.
Chiudete il foglio intorno all’alimento, sigillando in modo che non esca il vapore durante la cottura.
Fate cuocere in forno a 180° per il tempo necessario.
Frullate usando il sugo che si sarà formato all’interno del cartoccio.
Usate sempre pochissima acqua; quel tanto che basta per coprire appena gli alimenti.
Non aggiungete sale o zucchero all’acqua: verdura e frutta ne contengono già a sufficienza.
Per la verdura, portate l’acqua ad ebollizione prima di aggiungerla, per la frutta potete anche metterla nell’acqua fredda. Fate cuocere sempre poco: appena la verdura o la frutta sono al dente spegnete il fuoco, perché cuocere troppo significa perdere tutto il valore nutritivo. Usate perciò l’acqua di cottura per diluire la verdura frullata o preparare minestre: infatti contiene buona parte dei sali e delle vitamine che durante la cottura passano dall’alimento all’acqua.
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Non dateli al vostro bambino in nessuna forma prima che abbia compiuto il terzo mese. Infatti l’amido contenuto nei cereali viene digerito da un enzima che c’è nella saliva, la ptialina, che non si forma prima di questa età.
Prima del terzo mese i cereali vi serviranno soltanto per preparare dell’acqua di cereali per diluire il latte di mucca.
All’inizio tostate le farine per fare le creme: sono più digeribili. Le creme di riso e di orzo si possono dare dal quarto mese, tutte le altre a partire dal quinto mese tranne quella di grano saraceno, il kokoh.
Avena |
Ricca di sali minerali fra i quali soprattutto il ferro, è molto energetica anche se leggermente eccitante. Meglio non darla ad un bambino nervoso. È molto raccomandata per la crescita. Dal quinto mese |
Riso |
Integrale o completo è ricco di sali minerali, proteine incomplete e carboidrati. È energetico, consigliato per la crescita. Dal quarto mese brillato. Dal quinto mese integrale. |
Frumento |
Ricco di sali minerali, vitamine del gruppo B e vitamina E. Germinato si può dare dal settimo mese. |
Orzo |
È emolliente, digestivo e rinfrescante. Ricco di fosforo, fortifica le cellule del sistema nervoso e favorisce la calcificazione dello scheletro. Il malto è orzo germinato: un tonico dello stomaco e un agente della nutrizione. Aggiungendo malto ad una pappa, se ne facilita la digestione. Dal quarto mese. |
Mais |
Ricco di carboidrati, è nutriente ed energetico. Dal quinto mese. |
Miglio |
Ricco di fosforo e magnesio, è nutritivo e vitalizzante. Dal quinto mese. |
Grano saraceno |
Ricco di proteine incomplete e calcio, è molto energetico. Dal settimo mese. |
Segala |
Contiene ferro e calcio. Si usa soprattutto la farina, per il pane. |
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Il sapere senza sviluppo delle migliori qualità umane, viene posto al servizio dell'ingordigia e produce solo guai.
La vera conoscenza e il vero sapere sono quelli che sviluppano la tolleranza, la non violenza, la bontà, l'autocontrollo, l'onestà: qualità che rendono l'esistenza migliore per tutti (uomini, animali, piante, foreste, oceani, montagne e colline).
Se si svincola la ricerca scientifica da questi presupposti si ottiene lo stesso effetto che versare della nafta nell'acqua potabile. Si deve cambiare il sistema scolastico affinché vengano, attraverso l’esempio, comunicate la bontà, il rispetto per la vita (anche per quella animale e vegetale) e questo nell'interesse dell’uomo stesso... e poi le nozioni che porteranno a divenire un architetto, un medico, uno scienziato, un avvocato...
Un banale martello diventa un’arma letale in mano alla persona sbagliata o uno strumento utilissimo in mano ad un onesto carpentiere. Le stesse mani, gli stessi oggetti, producono effetti opposti attraverso l’educazione ricevuta. Le nostre scelte individuali, si sommano a quelle dei nostri simili e a seconda dei casi contribuiremo al miglioramento o al peggioramento delle condizioni di vita su questo pianeta.
Conviene analizzare le abitudini con occhio critico ricordandosi che un comportamento non è accettabile solo perché facente parte della cultura e della storia di un popolo.
Saprete certamente che nei supermercati nulla è lasciato al caso, essendo tutto finalizzato alla vendita e frutto di attenti studi da parte di specialisti. All’ingresso, quasi sempre troviamo la frutta e la verdura. Di fronte alle merci esposte in un negozio di frutta e verdura, analizzate i messaggi che ne ricevete poi osservatevi in una macelleria. Cosa scegliete? Imparate ad ascoltarvi e ad agire di conseguenza.
Le percezioni sono date dal nostro modo di vedere che a sua volta si basa sulla maturità spirituale la quale non può essere per tutti uguale. Per fare un esempio, su di un albero non tutti i frutti crescono e maturano allo stesso tempo. Potremmo allora dire che quella mela è meno buona perché questa è più matura? È questione di esposizione al sole, di tempo trascorso attaccati al ramo, un numero tanto elevato di ragioni che è impossibile elencare... e questo vale anche per noi.
Le percezioni sono date dal nostro modo di vedere che a sua volta si basa sulla maturità spirituale la quale non può essere per tutti uguale.
Lo sviluppo delle migliori qualità umane dipende anche dall’educazione ricevuta. Il carattere si coltiva!
Se vogliamo cambiare le cose, è dalla scuola che dobbiamo iniziare e dall’educazione dei giovani.
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di ANNA OLIVEIRO FERRARIS
(psicologia dell'età evolutiva - Università La Sapienza, Roma)
Le notizie sulle violenze ai bambini pongono i genitori di fronte a un dilemma: da una parte è bene che i bambini sappiano che ci sono degli adulti inaffidabili o pericolosi; dall'altra, se glielo si dice, si rischia di spaventarli, di confonderli, di renderli sospettosi verso gli altri. Cosa fare?
Il primo impatto con gli aspetti negativi dell'esistenza può avvenire attraverso le favole, che hanno il pregio di trasporre il male in una dimensione fantastica che ne attutisce la carica ansiogena. Bisogna evitare di indulgere in particolari cruenti o terrorizzanti. È necessario che il racconto avvenga in un clima protettivo, che abbia anche degli elementi divertenti e che il finale sia positivo. Prendendo spunto da un raconto, un adulto può insegnare a un piccolino di 4-6 anni a non allontanarsi dal gruppo, a non seguire gli sconosciuti e accettarne i regali.
A partire da questa età si può spiegare perché è bene non dare fiducia agli sconosciuti. Serenamente e quando si offre l'occasione si spiega che anche se la maggior parte degli adulti è ben disposta nei confronti dei bambini, esiste però una minoranza di persone malate che importunano e fanno del male agli altri. Si dice anche che qualcuno un giorno forse riuscirà a curarli e che perciò è bene segnalarli ai genitori. A imitazione degli adulti, i bambini si formano anche un loro senso del pudore e della dignità del corpo che rende accettabile la raccomandazione di non lasciarsi toccare o spogliare facilmente. Più difficile è invece spiegare che qualche volta i molestatori sono tra i parenti. Comunicare la convinzione che anche i luoghi familiari sono infidi o che tutti gli adulti sono dei potenziali aggressori crea uno stato d'allarme eccessivo, è meglio instaurare l'abitudine che il bambino dica sempre dove va e che sia il genitore a sorvegliare.
A nessuno piace spaventare i propri figli, ma non sempre il silenzio è la scelta migliore. Alcune spiegazioni semplici, associate a consigli chiari, possono essere d'aiuto nella prevenzione di incidenti, senza minare la fiducia negli adulti, di cui ovviamente i bambini hanno bisogno. Ecco perciò quì di seguito alcune regole di comportamento che i bambini dovrebbero conoscere e seguire, in modo da ridurre i possibili pericoli:
Quando esco di casa dico sempre ai miei genitori dove vado e con chi.
Non parlo mai con estranei e non vado con persone che i miei genitori non conoscono bene.
Dirò di no a chiunque mi minacci o tenti di toccarmi in modo che non mi fa sentire bene e poi lo riferirò ai miei genitori.
Devo allontanarmi subito da chi cerca di toccarmi o di portarmi via, gridando: "questo non è mio padre o mia madre" e "Aiuto!".
Se mi sento turbato da qualcosa ne parlo con i miei genitori.
Caf (Centro di aiuto a bambino maltrattato e famiglia in crisi): via V. E. Orlando, 15 - Milano. Tel. 02-8265; 051-8265052.
Cbm (Centro per il bambino maltrattato): via Spadini, 15 - Milano. Tel. e FAX 02-66201076 / 6456705. Hot Line telefonica 24 ore su 24: 02-6456705 / 66201076.
Telefono Azzurro rosa: via Repubblica Argentina, 114 E - Brescia. Tel. 030-226363.
SOS Infanzia - il telefono azzurro: via dell'Angelo Custode, 1/3 - Bologna. Tel. gratuito 19696 (riservato ai minori fino a 14 anni); Tel. 051-481048 (dai 15 anni in su e adulti); FAX 051-231691.
Culla di spago: via Prospero Petroni, 5 - Bari. Tel. 080-5425500.
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La carie dei denti da latte, secondo uno studio condotto dall'ospedale S. Paolo di Milano, colpisce il 4% dei bambini di età compresa fra uno e quattro anni.
Malattia rapida e progressiva, può portare ad ascessi dolorosi e alla distruzione quasi totale della corona del dente ed è favorita dall'abitudine di dare ai bambini il biberon con bevande dolcificate. Per prevenire la carie dei denti da latte, che porta conseguenze serie anche da adulti, è necessario:
Abolire l'abitudine al biberon di camomilla dolce, di latte, o al succhiotto immerso nel miele, al momento del sonnellino o alla sera prima di coricarsi.
Pulire le gengive del bambino, dopo ogni pasto, con una garzina bagnata d'acqua, fin dai primi mesi, anche se non sono ancora spuntati i primi dentini.
Le compresse di fluoro, fin dai primi mesi di vita, riducono l'incidenza della carie del 50%.
Chiedere al pediatra informazioni su prevenzione ed igiene del cavo orale.
Per i bambini più grandicelli restii alla pulizia dei denti sono utili anche le pasticche rivelatrici della placca batterica: i denti si colorano di rosso acceso e il bambino deve togliere il colore spazzolando.
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