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43. SAN MARCO LIBERA UNO SCHIAVO 
Jacopo Robusti detto il Tintoretto (Venezia 1518 -1594)
1548 - Olio su tela cm 415x541

Questo dipinto fu il primo commissionato per ornare la sala capitolare della Scuola Grande di San Marco.
La storia è narrata nella Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine, e racconta della miracolosa apparizione del Santo che impedisce la punizione prevista per uno schiavo, che aveva venerato le sue reliquie. Tale cruenta tortura voluta da un cavaliere di Provenza, prevedeva l'accecamento e le gambe spezzate.
Il pittore imposta la scena con due arditi scorci: quello in basso dello schiavo nudo, e quello di San Marco, che si cala dall'alto. Un alone di luce avvolge il suo capo, mentre il manto svolazza aprendosi in un'ampia macchia rossa. Sotto una numerosa folla di curiosi accalca la scena. Tutti volgono lo sguardo verso il corpo nudo, accorgendosi che tutti gli strumenti usati per infliggere la pena sono stati miracolosamente spezzati, senza scalfire il condannato. Alcuni curiosi sbucano anche dalle colonne di una costruzione, molti portano un turbante in testa come il carnefice, che esibisce al controllo del cavaliere l'ennesimo strumento rotto. Si stupiscono anche i personaggi seduti sulla scalinata che sorregge il trono, da dove domina il cavaliere di Provenza. In tutti le pose sono contorte o mosse. Sullo sfondo delle architetture limitano la profondità. 

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