Segrate

1 dicembre 2000

Straordinario concerto del cantautore al Villaggio Ambrosiano

CAMISASCA TRA SACRO E POP

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Come abbiamo accennato brevemente lo scorso numero, il 1 dicembre nella chiesa parrocchiale di Rovagnasco si è tenuto un concerto del cantautore Juri Camisasca.

Personaggio straordinario, poco conosciuto al grande pubblico ma seguito da un numero crescente di fan, Camisasca presenta una parabola di vita e di artista assolutamente unica.

 

 

 

Milanese (è nato a Melegnano), negli anni settanta, dopo essere stato una promessa della musica sperimentale insieme all’amico Franco Battiato, diventa monaco benedettino.

 

Esce dal convento dopo oltre un decennio alla fine degli anni ottanta, e torna a far musica. Scrive pezzi per Battiato, Alice, Milva, la PFM. Pubblica anche quattro propri album nei quali alterna melodie moderne a canzoni in latino proposte con ritmi contemporanei, con testi originali oppure tratti da canti gregoriani, da Sant’Agostino, dai Salmi e da altri autori, con una proposta musicale che non ha paragoni.

Altrettanto unico è il suo stile di vita: abita, quasi da eremita, una casupola alle pendici dell’Etna, dove compone canzoni e dipinge icone a tema religioso.

 

Ma torniamo al concerto: la chiesa è stracolma, con i seicento posti a sedere tutti occupati e molti spettatori in piedi. Il parroco padre Renato Caprioli presenta brevemente l’artista (un ammirevole esempio di religiosità vissuta), poi una giovane speaker ricorda che la serata è organizzata dall’assessorato comunale alla cultura e presenta il libretto con i testi distribuito a parte degli spettatori (che evidentemente sono molti di più di quelli attesi).

La platea, che rimarrà in penombra per tutto il concerto, viene attraversata da coni di luce; i quattro musicisti, bravissimi, cominciano a suonare; Camisasca emerge dal buio al centro della zona scenica, realizzata davanti all’altare, e inizia con quattro canzoni con testo in parole latine, riprese da canti gregoriani e da un salmo, che inaspettatamente suonano gradevoli nell’accompagnamento strumentale moderno, anche quando la base è pop. Il pubblico inizia ad applaudire, ma Camisasca ferma gli applausi, quasi volendo ricordare che quelle che canta sono antiche preghiere.

 

"Nuvole bianche" (sulle persone interiormente libere, dice Camisasca) apre la parte di canzoni in italiano, nella quale si alternano pezzi dai dischi di Camisasca, con altri incisi da Alice, che viene ricordata dal cantante ("Ho scritto questo pezzo per una mia carissima amica, che si chiama Alice") presentando "Il sole nella pioggia".

E’ la parte più intensa e applaudita del concerto: si susseguono "Il carmelo di Echt", sulla vita di Edith Stein, una carmelitana di origine ebrea morta ad Auschwitz, "L’evidenza di un amore" e "Arcano enigma", il brano in latino che dà il nome al suo ultimo cd. E ancora: "Tocchi terra tocchi Dio" , "Nomadi" resa celebre da Battiato e Alice, e "Le acque di Siloe" che Camisasca presenta come la propria canzone simbolo.

 

Quattro minuti ininterrotti di applausi strappano Camisasca a un primo bis nel quale canta "Il giorno dell’indipendenza", canzone portata da Alice quest’anno a Sanremo, "Vegetarian song" una sorprendente filastrocca animalista e di nuovo "Il carmelo di Echt".

Ancora applausi col pubblico in piedi e un ultimo bis: "Himalaya", una canzone degli esordi, (una canzone per un viaggio, adatta per un addio, saluta Camisasca).

Validi, come si è detto, i musicisti che hanno seguito Camisasca dalla Sicilia. Indovinata la scenografia costruita con fasci di luce che si incrociavano in continuazione sui dipinti della chiesa fin sopra il pubblico. Immersi in un clima concentrato e ispirato, abbiamo vissuto una serata toccante, con canzoni e gregoriani emozionanti e intensi. (Da "Segrate Oggi", dicembre 2000)

Francesco Calì

Tiziana Cavaleri

Sandro Giurato

 

 

 

Riccardo Gerbino

 

Juri Camisasca ha cantato accompagnato da Sandro Giurato (tastiere e computer Mac), Francesco Calì (tastiere), Tiziana Cavaleri (violoncello), Riccardo Gerbino (percussioni). Scaletta dello spettacolo:

 

Exultet

Oh Redemptor

Aurea Luce

Victimae Paschali Laudes

Psalmus 113

Nuvole bianche

L'era del mito

Il Carmelo di Echt

Il sole nella pioggia

L'evidenza di un amore

Non cercarti fuori

Polvere e diamanti

Arcano enigma

Primo motore

Sant'Agostino

Himalaya

Tocchi terra tocchi Dio

Nomadi

Le acque di Siloe

 

Bis:

Il giorno dell'indipendenza

Vegetarian song

Il Carmelo di Echt

Bis 2:

Himalaya

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Foto Airaghi 2000

 

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