Hull-Edimburgo-Aberdeen
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Sbarcati ad Hull, dopo aver preso confidenza con la guida a sinistra
(si dice che con la moto sia più facile, ma provate ad arrivare
abbastanza veloci ad una rotatoria, e poi ditemi da che lato tendete
a guardare quando state per immetervi!!) ci siamo subito diretti
verso York per una breve escursione tra le vie di questa
bellissima cittadina, che sicuramente torneremo a visitare in
futuro; dopodichè, via verso il Nord, destinazione Edimburgo,
attraversando la regione dei Borders!
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Andando verso la virtuale linea di confine tra l'Inghilterra e la
Scozia, percorrendo la strada interna A68, è impossibile non notare
il cambiamento di vegetazione e morfologia nell'intero paesaggio:
piano piano le abitazioni si fanno più rare fino a scomparire, i
campi coltivati lasciano il passo a immense distese incolte, l'odore
dell'erica diventa fortissimo, le strade si fanno più tortuose ed
anche le auto diminuiscono vistosamente; alla fine, soli tra
l'azzurro del cielo (quando c'è il sole!), il verde delle colline,
ed il grigio dell'asfalto (oltretutto perfetto), ci si ritrova a
dirsi nel casco: -Questa è la Scozia!-. Arrivati poi al confine,
dove un piccolo monumento (poco più che una pietra) segnala il
passaggio tra i due stati, il suono solitario di una cornamusa ci
da' il benvenuto in terra scozzese. Piccola nota: durante il
tragitto abbiamo incontrato degli autovelox automatici (delle
scatole montate sui pali della luce), mi avranno fatto una 30ina di
foto fino a quando me ne sono accorto, poi uno mi ha spiegato che
fortunatamente di solito non hanno la pellicola! Fiuuuu!
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Dopo una breve visita alle rovine
delle abbazie di Jedburgh e Melrose, compresi i limitrofi cimiteri
(che ci hanno particolarmente attratto, per la loro somiglianza con
quelli dei fumetti), siamo giunti a Edimburgo dove siamo rimasti
colpiti nel vedere quanto facile fosse trovare un alloggio
economico. Per la precisione, in tutte le tappe del viaggio abbiamo
alloggiato nei famosi ed onnipresenti "Bed & Breakfast". La città, a
nostro parere una delle più affascinanti d'Europa, era naturalmente
assediata dai turisti, ma per noi che eravamo in moto, è stato
semplice scorrazzare da un lato all'altro della città alla ricerca
dei posti più belli da visitare. Vi raccomandiamo: il Castello (che
conserva i gioielli della corona scozzese ed il mitico cannone
Mons'
Meg), l'Holyroodhouse (il palazzo della Regina) e la bellissima
Royal Mile (la strada che collega i due edifici).
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Lasciata la capitale, oltrepassato
il Firth of Forth, ci siamo inoltrati attraverso i monti Grampian,
per raggiungere Braemar, piccola cittadina montana (animata da una
curiosa specie di volatili), punto di partenza della "Castle Trail"
(la via dei Castelli); una curiosità: durante il tragitto, mentre
noi (pur essendoci il sole) proseguivamo tutti infagottati con
maglioni e calzamaglia di lana, la gente del posto faceva
tranquillamente il bagno nelle acque gelide del fiume Clunie!!
D'obbligo sono state le visite ai castelli lungo la strada, tutti
quasi identici d'aspetto, ma ognuno con la propria storia (però come
si dice: visto uno, visti tutti!).
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Dalla "Castle Trail", arrivati ad
Aberdeen, nota come la città d'argento per il particolare luccichio
dei marmi di cui sono fatte le case, un taglio alla gomma posteriore
ci ha costretto ad una sosta forzata (era domenica!!). In questa
occasione, abbiamo apprezzato la cordialità e l'ospitalità degli
scozzesi ed in particolare la disponibilità di un concessionario Triumph, che (vedendoci come degli straccioni) per sole 30 sterline
ci ha rimediato una gomma usata ma in ottime condizioni! Dovendo
testare la nuova (si fa per dire) gomma, ci siamo inventati una
piccola uscita fuori città e siamo andati a visitare le suggestive
rovine del Dunnottar Castle, vicino Stonehaven, un tempo inespugnata
fortezza arroccata su un immenso panettone sul mare (imperdibile).
Qui abbiamo anche fatto esperienza della enorme escursione delle
maree (in pratica le barche rimangono in secca per metà della
giornata!). Provata la gomma e
ricaricata la moto, via verso Inverness per vedere se ero più brutto
io o il mostro... |
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