|
|
|
Notizie su Indonesia e sui suoi vulcani :
L'Indonesia è il più grande arcipelago del Mondo
composto da circa 13.677 isole di cui 3.000 abitate e solo una decina di
grande estensione: Sumatra, Giava, Sulawesi (Celebes), Flores, Timor,
Sumbawa, Seram, Sumba, Surabaya, Halmahera, Sud del Borneo, Est della
Nuova Guinea. L'arcipelago si estende ad arco tra l'Oceano Indiano e
l'Oceano Pacifico per 4.700 Km. da Singapore all'Australia sulla linea
di frontiera tra Asia e Australia. La particolare posizione geografica
dell'Indonesia ne ha influenzato la cultura e la vita economica,
politica e sociale. L'Indonesia è la nazione che possiede nel proprio
territorio il maggior numero di vulcani attivi al Mondo. Inoltre circa
75.000 anni fa è stata sede della più grande eruzione di tutti i tempi
finora individuata: quella del lago Toba nel Nord dell'isola di Sumatra. |
Il Merapi è un vulcano pericolosissimo:
|
Il Merapi è uno stratovulcano tra i più attivi dell'intero pianeta ed è situato nella parte centrale dell'isola di Giava che con 120 milioni di abitanti è una delle isole più popolate del Mondo. La città di Yogyakarta, con una popolazione di 3 milioni di abitanti, dista solo 25 km a Sud del Merapi. In caso di una grande eruzione, circa un milione di persone sono da considerarsi a rischio, ed altre 70.000, in zone rurali a ridosso del vulcano, sono a massimo rischio. Il vulcano Merapi, caratterizzato da eruzioni piuttosto violente, per il suo alto livello di pericolosità è considerato un "Decade Volcano" uno tra i 16 meno raccomandabili vulcani al Mondo. Il Merapi contiene nella sommità un domo craterico attivo ed instabile che spesso collassa parzialmente generando flussi piroclastici. Questi flussi possono scendere per 13 km e raggiungere velocità di 110Km/h, creando con i depositi il materiale per possibili lahars (valanghe di fango). A causa dei frequenti collassi il Merapi è il vulcano al Mondo che ha generato più nubi ardenti. L'attività del Merapi è caratterizzata da eruzioni che durano da uno a cinque anni, tipicamente iniziano con flussi piroclastici e seguono con lanci in aria di piroclasti che ricadono a pioggia, continuano manifestandosi con esplosioni e emissione di gas a bassa pressione e seguono con pericolosi picchi di massima. Nella storia di questo vulcano sono comuni eruzioni Pliniane e Subplianiane, dallo studio dei depositi si risale che modi eruttivi nei secoli sono stati molto diversi. Il vulcano è stato sede di numerosissime tra piccole e grandi eruzioni di cui almeno 13 hanno causato decessi. Dal 1548 sono state registrate 68 eruzioni di rilievo delle quali 32 sono state accompagnate da micidiali nubi ardenti 12 delle quali hanno disseminato morte tra la popolazione vicina al vulcano. Nel 1672 un flusso piroclastico causò più di 3000 morti. Ancora un flusso piroclastico causò nel 1930 la distruzione di 42 villaggi e la morte di 1369 persone. L'ultima eruzione che ha prodotto vittime si è avuta nel 1994 con 60 decessi. Il vulcano è continuamente monitorato e parecchie sono le misure di sicurezza, sono state realizzate numerose barriere nei pressi di scuole ed edifici vari per protezione dai frequenti lahars. |
Cronologia delle ultime più intense attività vulcaniche:
|
19 Febbraio 2001 | Il cielo mattutino del 19 Febbraio 2001 viene rischiarato dalle fluide colate di lava del vulcano Merapi che prosegue nella sua attività eruttiva iniziata la metà di Gennaio. |
13 Febbraio 2001 | Martedì 13 Febbraio cenere, nuvole incandescenti e colate di lava vengono emesse dal cratere del Merapi ed osservate dal vicino villaggio di Babadan. La popolazione residente intorno al vulcano è fortemente allarmata per l'incolumità delle proprie case e per gli insediamenti rurali. Inoltre l'aria nei dintorni del vulcano è difficilmente respirabile a causa della grande concentrazione di cenere. Si formano lunghe file per ricevere maschere di protezione nei punti di distribuzione. |
9 - 10 Febbraio 2001 | Alle ore 21.00 del 9 Febbraio ha inizio una nuova serie di intense attività eruttive sulla sommità del vulcano Merapi.. Dapprima, per più di un'ora, si manifesta un'emissione piroclastica. Poi alle 2.00 del 10 Febbraio un altro flusso piroclastico viene emesso dal vulcano per circa 30 minuti. Alle 3.30 il "domo di lava 1998", che si trova sotto il nuovo domo di lava (2001), collassa generando un largo e continuo flusso piroclastico che dura circa 2 ore e mezzo e scende giù per 7 Km. in direzione SO attraverso il Sat River e per 4.5 Km verso il Lamat River. Le nubi ardenti formatesi dai flussi piroclastici discendenti si innalzano dai 5 agli 8 Km. sulla cima del vulcano. Cenere viene sospinta dal vento fino a 60 Km. verso Est, depositando cenere sulle città di Klaten, Solo, Sukoharjo, Boyolali. Per un raggio di circa 5 Km. intorno al vulcano cade sul terreno un cm di cenere. Circa 12.000 residenti sono evacuati il 10 Febbraio. |
1 - 5 Febbraio 2001 | Continua intensa e pericolosa l'attività sul Merapi con valanghe di lava incandescente e continui flussi piroclastici sul fianco SO del vulcano raggiungendo la distanza massima di 4.5 Km. Il 3 Febbraio pioggia mista a cenere produce un piccolo lahar. Sino al 5 Febbraio proseguono flussi piroclastici e emissioni di cenere dal vulcano che sembra non voler attenuare la sua attività. |
27-29 Gennaio 2001 | Il Merapi continua la sua eruzione sommitale da circa un mese spedendo sia il giorno 27 che il giorno 29 Gennaio nuvole di cenere e gas alte sino a 2 km sul cratere. La ricaduta di cenere interessa il vicino villaggio di Babadan. La popolazione in un raggio di 3000 metri dal cratere è avvisata ad evacuare il territorio. |
23 Gennaio 2001 | Il 23 Gennaio il Merapi continua la sua intensa attività eruttiva producendo numerosi flussi piroclastici, emissioni di cenere ed incandescenti flussi di lava. Nonostante ciò sembra che l'eruzione tenda ancora ad aumentare. Negli ultimi giorni sono stati registrati più di 20 flussi piroclastici al giorno quasi sempre finiti nei canaloni dei Sat River, Putih River, Senowo e Bebeng, raggiungendo la distanza massima di 4500 metri nel Sat River. Vengono osservate circa 150 valanghe di lava incandescente al giorno. Sulla sommità del vulcano si è creato il "Domo di Lava 2001" sul precedente domo del 1998, parzialmente collassato pochi giorni prima. Anche questo nuovo domo si dimostra fortemente instabile. Le cittadine di Babadan, Ngepos e Kaliurang vengono ricoperte da un sottile strato di cenere. La solfatara manifesta alta pressione con emissioni che raggiungono i 1300 metri di altezza. |
14 Gennaio 2001 | Il Merapi mostra un drammatico incremento entrando nel vivo dell'eruzione il fine settimana, quando emette rocce incandescenti e materiale vulcanico sino a 1500 metri sopra al cratere. Domenica 14 Gennaio il Merapi erutta una micidiale nube ardente (600° C) e fa fluire un torrente di lava giù nei letti dei Sat River, Lamat e Senovo sul fianco occidentale del vulcano. La lava brucia ogni cosa per un tratto di 3000 metri giù dal cratere. Durante la colata lavica avvengono ben 29 eventi piroclastici ad intervalli di uno ogni mezz'ora. Non si hanno notizie di danni a persone. |
8 Gennaio 2001 | Il Merapi mostra un'attività in forte incremento. La sua solfatara risulta da osservazioni visive alta 1500 mt e si è verificata una valanga di fango e materiale lavico (lahar) che ha raggiunto una distanza di circa 1000 mt dal Sat River. Sono stati registrati significanti tremori vulcanici, e profonde scosse per tutta la settimana. La popolazione nei dintorni è posta in stato di allarme. |
Collegamenti interessanti:
Documentazione fotografica :
|