Sant'Adamo nacque intorno al 990 a Petazio (Petacciato) e fu battezzato a Guglionesi, dove c'era il fonte battesimale. L' Abbazia di Montecassino aveva molte proprietà in questa zona del Molise, con diverse presenze monastiche, e, come costume dell' epoca, diverse famiglie donavano un figlio come "oblato" per introdurlo alla vita monastica. Adamo andò a Montecassino, dove c'era una scuola per la formazione dei futuri monaci; fece la professione religiosa, iniziò la vita monastica vera e propria, e ricevette anche l' ordinazione sacerdotale. Il monaco Adamo svolse diversi servizi per comando dell' abate nell' abbazia di Montecassino, nella "Terra Sancti Benedicti" e a Roma, come racconta Leone Ostiense. Condusse una vita pia ed esemplare e ricevette da Dio alcuni doni straordinari a conferma della presenza delle ossa dei Santi Benedetto e Scolastica a Montecassino, sulla quale aleggiavano dubbi, ma che poi furono ritrovate dall'abate Desiderio. Con l'arrivo dei Normanni, l'Italia Meridionale visse un periodo di grande incertezza, di mutamenti repentini, di violenza e di instabilità. In questa situazione, Montecassino, con prudenza e con abilità, cercò di mediare perché i Normanni costituivano una difficoltà per la stessa abbazia e un grave problema per la Santa Sede che li combatté senza successo. Nel contesto tragico, per proteggere le popolazioni e le loro proprietà, era ancora più necessaria e preziosa la presenza dei monaci cassinesi sui possedimenti dell'abbazia. E' ragionevole, oltre che storico, che in questo frangente la presenza dei monaci è fondamentale e quindi l'invio di S. Adamo, dopo il 1020, nelle contrade s'inserisce in una necessità oltre che in una normale prassi cassinese e benedettina in generale. Adamo fu forse mandato in questa zona perché ne era originario e ne occupò il convento, più esattamente una "cella", di S. Paolo Apostolo di Petazio, come "preposito". L'attività di S. Adamo si svolse in tutta la zona e soprattutto a Guglionesi dove viva rimase la memoria della santità. A termine di un'intensa attività apostolica ed amministrativa, si ritirò presso la cella di San Paolo, per una tranquilla vita monastica, senza incarichi di preposito. Spirò l'anima il 3 di Maggio, come riporta la tradizione dei Bollandisti: "Adamus Confessor obiit in Ecclesia S. Pauli prope Civitatem Potatiensem, tertia die maji". L'anno della morte è da porsi tra il 1060 ed il 1070 e visse circa 70-80 anni. Testo: Gli studenti della scuola media statale "I. De Sanctis" di Guglionesi (classi IIB e IIC dell'anno scolastico 1996/97). Fotografia: La tela dipinta de "La Messa di Sant'Adamo" (1796, Chiesa di Santa Maria Maggiore). Bibliografia: La figura di S. Adamo nel contesto della presenza dei benedettini nella fascia costiera del Molise, Autori vari, Editore Parrocchia di Santa Maria Maggiore e Comune di Guglionesi, Termoli, 1998. Guglionesi, Gizzi F., Lemme L., Edizioni Enne, Campobasso, 1989. Cronistoria di Guglionesi, Rocchia A. M., ristampa a cura di Morlacchetti G., Arte della Stampa, Vasto, 1991. |
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