App. 042 - GLI APOSTOLI (IL MITO)
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I quattro evangelisti non sono molto d'accordo sul nome degli apostoli di Gesu e neanche sul loro numero. La seguente tavola mette in evidenza le differenze.
MATTEO | MARCO | LUCA | GIOVANNI |
Simone(Pietro) | Simone(Pietro) | Simone(Pietro) | Simone(Pietro)di Giovanni |
Andrea | Andrea | Andrea | Andrea di Giovanni |
Giacomo di Zebedeo | Giacomo di Zebedeo | Giacomo di Zebedeo | Giacomo di Zebedeo |
Giovanni di Zebedeo | Giovanni di Zebedeo | Giovanni di Zebedeo | Giovanni di Zebedeo |
Filippo | Filippo | Filippo | Filippo di Betsaida |
Tommaso | Tommaso | Tommaso | Tommaso(Didimo) |
Giuda Iscariota | Giuda Iscariota | Giuda Iscariota | Giuda Iscariota di Simone |
Bartolomeo | Bartolomeo | Bartolomeo | * |
Giacomo di Alfeo | Giacomo di Alfeo | Giacomo di Alfeo | * |
Matteo(pubblicano) | Matteo | Matteo | * |
Simone(cananeo) | Simone(cananeo) | * | * |
Taddeo | Taddeo | * | * |
* | * | Simone(zelota) | * |
* | * | Giuda di Giacomo | * |
* | * | * | Natanaele da Cana |
* | * | Mattia | * |
Utilizzando fonti diverse si possono ottenere le seguenti schede indicative,
di natura ovviamente mitica.
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SIMONE - PIETRO
. Altri nomi: Kepha, Cefa, Simone Bar-Jona (Bar-Jona=partigiano/ter-
rorista)
. Paternita': Giovanni
. Maternita': =
. Nascita...: a Betsaida e residente a Cafarnao
. Attivita'.: pescatore
. Coniugato.: SI
. Parentele.: fratello di Andrea
. Missioni..: Antiochia, Corinto e Roma
. Decesso...: a Roma nell'820(a.u.c.).Catturato dal prefetto Agrippa,
per ordine di Nerone, viene crocifisso a testa in giu'.
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ANDREA
. Altri nomi: =
. Paternita': Giovanni
. Maternita': =
. Nascita...: a Betsaida e residente a Cafarnao
. Attivita'.: pescatore
. Coniugato.: =
. Parentele.: fratello di Simone-Pietro
. Missioni..: Epiro, Grecia, Tracia, Armenia, Georgia e Costan-
tinopoli. Ha fondato la chiesa di Costantinopoli.
. Decesso...: arrestato a Patrasso, flagellato ed ucciso su una
croce ad X
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GIACOMO
. Altri nomi: Figlio del Tuono (partigiano)
. Paternita': Zebedeo
. Maternita': Maria di Salome, sorellastra di Maria V.
. Nascita...: Betsaida
. Attivita'.: Pescatore
. Coniugato.: =
. Parentele.: cugino di Gesu; fratello dell'apostolo Giovanni
. Missioni..: =
. Decesso...: passato a fil di spada (o decapitato) a Gerusalemme,
probabilmente nel 795 a.u.c.
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GIOVANNI
. Altri nomi: Giovanni il Minore, Figlio del Tuono (partigiano)
. Paternita': Zebedeo
. Maternita': Maria di Salome, sorellastra di Maria V.
. Nascita...: Betsaida
. Attivita'.: pescatore
. Coniugato.: =
. Parentele.: cugino di Gesu; fratello dell'apostolo Giacomo
. Missioni..: Patmos ed Efeso. Evangelista, ha scritto anche
l'Apocalisse; si e' preso cura di Maria V. dopo la
morte di Gesu
. Decesso...: ad Efeso di morte naturale, nell'853(a.u.c.). Si rac-
conta che dopo la morte Giovanni si agitasse di con-
tinuo nella tomba facendo alzare ed abbassare la terra
che lo ricopriva.
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FILIPPO
. Altri nomi: =
. Paternita': Tolomeo (?)
. Maternita': =
. Nascita...: Betsaida
. Attivita'.: probabile insegnante di filosofia
. Coniugato.: =
. Parentele.: probabile fratello di Bartolomeo
. Missioni..: Grecia(Delfo), Lidia, Tunisia e Frigia
. Decesso...: a Ierapoli, inchiodato ad un albero a testa in giu'
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BARTOLOMEO
. Altri nomi: Bartolmay, Natanaele
. Paternita': Tolomeo
. Maternita': =
. Nascita...: Betsaida (?)
. Attivita'.: Rabbino
. Coniugato.: =
. Parentele.: probabile fratello di Filippo
. Missioni..: India, Etiopia e Armenia. Scritti apocrifi: Le Inter-
rogazioni, L'Apocalisse di Bartolomeo, Vangelo di
Bartolomeo
. Decesso...: scorticato a Licaonia
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TOMMASO
. Altri nomi: Didimo(il gemello), Giuda il Gemello, Giuda il Cananeo
. Paternita': =
. Maternita': =
. Nascita...: Antiochia(?)
. Attivita'.: costruttore edile, architetto
. Coniugato.: =
. Parentele.: =
. Missioni..: Persia e India. Scritti apocrifi: Apocalisse di Tom-
maso, Atti di Tommaso, Vangelo di Tommaso
. Decesso...: in India, ucciso a pugnalate su ordine di un certo re
Mazdai (o re Gondafer - Gondoforo?)
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MATTEO
. Altri nomi: Levi
. Paternita': Alfeo
. Maternita': =
. Nascita...: Cafarnao
. Attivita'.: pubblicano, esattore fiscale, letterato(?)
. Coniugato.: =
. Parentele.: =
. Missioni..: evangelista, ha scritto uno dei 4 vangeli canonici
. Decesso...: =
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GIACOMO
. Altri nomi: Giacomo il Minore, Giacomo di Alfeo, Giacomo il
Sadochita, Giacomo il Giusto
. Paternita': Alfeo
. Maternita': Maria di Cleofa, sorellastra di Maria V.
. Nascita...: =
. Attivita'.: falegname a Nazaret con Giuseppe
. Coniugato.: =
. Parentele.: cugino di Gesu e fratello di Taddeo
. Missioni..: ha scritto una epistola canonica e l'apocrifo Proto
Vangelo di Giacomo
. Decesso...: a Gerusalemme, lapidato e finito con una bastonata
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TADDEO
. Altri nomi: Giuda, Lebbeo, Giuda lo Zelota
. Paternita': Alfeo
. Maternita': Maria di Cleofa, sorellastra di Maria V.
. Nascita...: =
. Attivita'.: falegname
. Coniugato.: SI
. Parentele.: cugino di Gesu e fratello di Giacomo il Minore
. Missioni..: Giudea, Mesopotamia e Persia
. Decesso...: a Suamyr(Persia); ucciso a bastonate per ordine dei
sacerdoti
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SIMONE IL CANANEO
. Altri nomi: Simone lo Zelota
. Paternita': =
. Maternita': =
. Nascita...: Cana
. Attivita'.: =
. Coniugato.: =
. Parentele.: =
. Missioni..: =
. Decesso...: Prima Versione: martire a Roma
Seconda Versione: giustiziato in Palestina
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GIUDA ISCARIOTA
. Altri nomi: Giuda di Simone Iscariota
. Paternita': Simone Iscariota
. Maternita': =
. Nascita...: Qerrijoth (Giudea)
. Attivita'.: Impiegato alla Casa dei Tributi; dipendente di Matteo
. Coniugato.: SI
. Prentele..: =
. Missioni..: =
. Decesso...: Prima versione: suicida
Seconda versione: assassinato
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SIMONE LO ZELOTA
. Vedere Simone il Cananeo
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NATANAELE
. Vedere Bartolomeo
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GIUDA DI GIACOMO
. Nessuna informazione
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MATTIA
. Nessuna informazione
App. 110 - GLI ESSENI (LA STORIA)
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CHI ERANO -
Di questa setta, sino a qualche anno or sono, si sapeva quasi nulla. La chiesa, per secoli, ha cercato di ignorare e di nascondere la loro imbarazzante esistenza (uno scheletro nell'armadio). Dopo il ritrovamento dei rotoli di Qumran e dopo il tentativo, piuttosto goffo e protervo, di affossarne i contenuti (App. 018-MANOSCRITTI DI QUMRAN), anche la chiesa ha dovuto ammettere qualcosa, a denti stretti, cercando di lasciare candidamente intendere trattarsi di una setta di asceti, devoti alla Legge, di morigerati costumi e fondamentalmente pacifisti.(Rif. 130)
Niente di piu' falso!. La setta essena era una organizzazione politico-religiosa molto potente, molto ricca e molto temuta. La setta, diffusa in varie parti della Palestina, era in grado di far leva sulle masse per organizzare tumulti e sommosse contro i detentori, piu' o meno legittimi, del potere.
Si trattava di una comunita' di intransigenti nazionalisti nata, probabilmente all'epoca della occupazione greca della Palestina (circa -190 e.v.), due secoli prima della nascita di Jeshu, nella quale politica e misticismo risultavano componenti inscindibili. Il "Rotolo della Guerra", ritrovato a Qumran non lascia dubbi sulla loro natura di combattenti.
Gli esseni venivano indicati, o si riconoscevano usualmente tra di loro, con diversi nomi:
. Osseni
. Figli della luce
. Sadoqiti (Giusti)
. Galilei (non nel senso di originari della Galilea ma in quello di ribelli e rivoltosi)
. I Santi (nel senso di separati, diversi)
. I Molti
. I Vivi
. Il Vino
mentre i non aderenti, o nemici, venivano indicati come Figli delle Tenebre, I Morti, L'acqua, ecc.
Giuseppe Flavio fa un'ulteriore distinzione e definisce gli appartenenti al gruppo esseno, facente capo a Giuda il Galileo, come giudaiti in quanto seguaci di particolari pratiche religiose che li distinguevano, almeno dal punto di vista cultuale, dalle altre sette.
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COMPAGINE / GRUPPI -
Come in ogni gruppo politico di ampio respiro anche tra gli esseni esistevano correnti di pensiero e di intendimenti che hanno dato vita ad alcuni importanti sottogruppi:
. Gli ZELOTI. I cosidetti patrioti del Malkut Elohim (regno di dio). Gruppo esseno fondato e diretto da Giuda il Galileo (anche Yehuda, figlio di Ezechiele)(App. 085 -GENEALOGIA)
Come tutti gli altri gruppi esseni gli appartenenti erano particolarmente legati alle loro pratiche religiose, cosa che non impediva loro, al momento opportuno, di combattere con molta determinazione, in nome di YHWH, per la liberazione di Israele. Particolarmente interessati all'avvento del messia politico.
. I SANTI. Non meno intransigenti degli altri, in fatto di guerra santa messianica, avevano pero' piu' contatti con il potere sacerdotale del Tempio e si potrebbe dire propendessero piu' all'uso della diplomazia che non a quello delle armi. Questo non significa che fossero propensi a tirarsi indietro; il "Rotolo della Guerra" in fin dei conti lo avrebbero compilato loro. Particolarmente interessati all'avvento del messia religioso.
. I SICARI. Rappresentavano l'ala estremista del movimento di liberazione nazionale. Si chiamavano cosi' perche' molto abili a mescolarsi tra la folla e pugnalare all'improvviso gli esponenti della classe conservatrice e collaborazionista. A volte di trattava di vere e proprie missioni suicide.
Per le loro azioni utilizzavano uno speciale pugnale, detto "sica", facilmente occultabile tra le pieghe del mantello o della tunica.
La loro tecnica ha fatto scuola; due mila anni dopo Mao Tse Tung scriveva: Il partigiano deve muoversi tra la folla come il pesce nell'acqua.
. I NAZARENI (anche Nazarei, nazorei, nazirei, naasseni). Questo gruppo ha, in seguito, dato origine ad una setta religiosa ancor oggi attiva in Iraq: i Mandei, che non riconoscono Jeshu ma seguono unicamente i precetti di Giovanni Battista.
Jeshu, zelota per nascita, dopo il battesimo di Giovanni Battista, e' diventato a pieno titolo membro del gruppo (o setta) nazareno.
Il gruppo era particolarmente interessato all'avvento del messia religioso.
Nazareno significa sostanzialmente "consacrato a dio". I nazareni seguivano determinate regole di vita quali quelle di astenersi dal vino, non tagliarsi i capelli, ecc.
Neppure e' improbabile che i primi cristiani siano stati detti nazareni nel senso di Nazirei, piuttosto che in quello di originari della citta' di Nazaret. Etimologia davvero poco credibile e che, probabilmente, ha sostituito la prima solo quando l'antica origine dell'essenato cominciava ad essere dimenticata. (E.Ben Amozegh)(Rif. 364)
. I TERAPEUTI - Qualche autore annovera qui anche la setta dei Terapeuti di incerta origine egizia. Si distinguevano dagli altri gruppi per i loro turbolenti riti religiosi che li conducevano a fenomini di allucinata astrazione.
Erano dei grandi viaggiatori e coltivavano relazioni con comunita' religiose dell'India.
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DOVE VIVEVANO -
In pratica un po' ovunque, prevalentemente nelle zone desertiche, lontani dal potere centrale di Gerusalemme.
Gli insediamenti principali erano comunque quello di Gamla che contava su circa 1000(?) appartenenti e quello di Qumran di circa 200-250 persone.
E' stato stimato che il movimento esseno, al suo massimo sviluppo, contasse circa 5000 aderenti. Tutto sommato abbastanza pochi per gli obiettivi che si erano proposti.
Dopo la morte di Jeshu e l'assunzione al comando della Chiesa di Gerusalemme da parte di Giacomo Il Giusto, la comunita' di Qumran e la Chiesa di Gerusalemme si identificavano come una entita' unica. Giacomo era anche Maestro di Giustizia della comunita' di Qumran.
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COME VIVEVANO -
Relativamente agli insediamenti piu' grandi, per entrare a farne parte, occorreva farsi battezzare dal Maestro della comunita' e poi sottostare ad un periodo di tre anni di iniziazione (noviziato). Solo dopo questo periodo e rispettando determinate regole si poteva essere considerati membri della comunita' a tutti gli effetti.
Non era necessario risiedere in comunita' ma per coloro che lo facevano la vita era scandita da tempistiche e da norme rigorose, oggi note dal rotolo della "Regola della comunita'" e da quello della "Regola dell'assemblea". (App. 018-MANOSCRITTI DI QUMRAN)
Nelle comunita' la proprieta' privata non esisteva. I pasti erano consumati in comune e solo dopo aver praticato i prescritti riti di purificazione.
All'inizio del pasto veniva praticato il rito eucaristico (rito di ringraziamento) con la condivisione del pane e del vino.
Con sfumature, piu' o meno marcate tra i vari gruppi, gli esseni erano convinti che l'anima fosse immortale. Dopo la morte l'anima dei buoni trasmigrava in una lontana contrada a clima mite, temperato e costante; l'anima dei cattivi era invece destinata ad una contrada di clima opposto.
Era uso corrente praticare la confessione dei peccati a stabilire l'equa pena per il peccatore. Nei casi piu' gravi si poteva arrivare anche all'espulsione dalla comunita'.
Si dice ma non e' certo che disponessero di notevoli conoscenze in campo medico e che praticassero guarigioni mediante erbe officinali, argilla, diete particolari e digiuni.
Matrimonio e crescita dei figli erano puntigliosamente regolati. I riti religiosi comprendevano anche sacrifici di animali.
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A CHE COSA ASPIRAVANO -
Per prima cosa aspiravano alla conquista del potere ed all'esercizio dello stesso a proprio vantaggio che, in termini piu' diplomatici, si traduceva nell'attesa della venuta (o della individuazione) di due messia destinati a liberare il paese (doppia attesa messianica) e cioe':
. un messia di Israele quale liberatore politico destinato a diventare il nuovo sovrano. In accordo con le profezie bibbliche questo messia doveva essere un discendente di Davide (Jeshu era discendente di Davide)
. un messia religioso destinato a moralizzare e dirigere la conventicola dei sacerdoti; secondo le profezie doveva necessariamente essere un discendente di Aronne (Giovanni Battista era discendente di Aronne, un levita).
In attesa che quanto sopra si avverasse, si preparavano con ferma determinazione allo scontro inevitabile con la dinastia erodiana, corrotta e straniera (idumea) e con i sacerdoti, gli scribi i farisei ed i sadducei considerati asserviti, complici e collaborazionisti degli occupanti romani.
Ultimo obiettivo era la cacciata dei romani e l'indipendenza d'Israele. Qualche tumulto, astutamente provocato o qualche ben assestata pugnalata di qualche sicario, contribuivano a mantenere desta l'attenzione del popolo.
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Il mondo e' piccolo. Qualche decina di anni dopo la distruzione di Gerusalemme nasce in Cina il movimento dei Turbanti Gialli. E' una setta politico-religiosa di ispirazione taoista che vede in Zhang Jiao il "messia" destinato dal Cielo a prendere il potere in sostituzione della traballante dinastia Han. Zhang Jiao, di notevole carisma, grande propagandista e straordinario guaritore, raccoglie intorno a se' oltre 350000 adepti che daranno del filo da torcere alle truppe imperiali.
Le comunita' che si formano, dedite al culto del dio Huanglao, seguono regole di convivenza che paiono riprese dal rotolo "Regola della Comunita', compresa la confessione pubblica dei peccati.
(Rif. 215)
App. 115 - COSTANTINO (LA STORIA)
Costantino I, detto il Grande, nel 1059 a.u.c.(306 e.v.), agguanta il potere a York, approfittando di un vuoto di governo e con elezioni subito contestate dal Senato di Roma. Le sue aspirazioni al potere assoluto sull'Impero di Roma non tardano a manifestarsi.
Sconfitto Massenzio, consolida la sua posizione e fa il vuoto intorno a se', temendo di essere ostacolato nei suoi progetti. Tanto per la cronaca:
- annega la moglie in bagno
- fa scannare un figlio
- assassina lo suocero
- ammazza il cognato
- accoppa il nipote Licinio di 12 anni
- elimina un numero imprecisato di ex amici e sostenitori.
Costantino si e' comportato, in definitiva, come Erode il Grande (se non peggio) pero' quest'ultimo, nella storia "clerical-ufficiale", e' stato considerato un demonio, mentre il primo e' poco meno che un santo.
L'impero e' barcollante e Costantino e' alla continua ricerca di nuove alleanze ed aiuti; preso atto che nei territori dell'Impero, un individuo su 10 aderisce alle sette cristiane, cerca di controllare ed incanalare questa massa di individui a proprio vantaggio.
Stabilita la sua capitale a Costantinopoli, nel 1078 a.u.c. indice il concilio di Nicea cercando (e riuscendo in parte) di mettere ordine nel marasma di idee di quelle innumerevoli sette che allora si definivano cristiane.
Malgrado il suo interessato appoggio alla cristianita', pare sia rimasto fedele, sino all'ultimo giorno, al culto del dio Sole. Alcuni sostengono che, in punto di morte, abbia prenotato un posto di prima classe per l'al di la' (non si sa mai!) facendosi battezzare da Eusebio, vescovo di Nicomedia. Se la cosa e' vera allora Costantino e' morto eretico perche' Eusebio era vescovo della setta ariana.
E' morto a Nicomedia il 22 Maggio del 1090 a.u.c.(337 e.v.); altri invece dicono sia morto a Costantinopoli di lebbra.
Siccome i discendenti di Costantino regnarono dopo di lui, l'adulazione dei popoli romani, da molto tempo abituati alla schiavitu', giunse ad un tale eccesso che quelli dell'antica religione ne fecero un dio, e quelli della nuova ne fecero un santo: i cristiani celebrarono per molto tempo la festa del suo nome, insieme con quella della madre. (Rif. 410)