ANNI DAL 784 AL 1079 (a.u.c.)



IL MITO - LE IPOTESI - LE NOTE


RIFERIMENTI STORICI


ANNO 784 (a.u.c.) (31 e.v.)

M-784.05
CHE FINE HA FATTO PILATO?
Le versioni in argomento sono molteplici e talmente fantasiose da rendere impossibile una classificazione cronologica degli eventi.
L'anno scelto, il 784 a.u.c., vale come qualsiasi altro.

M-784.10
LA FINE DI PILATO - Prima versione
- Tiberio, ricevuta la lettera di Pilato, si infuria e manda un emissario (Raab/Rachaab),con 2000 soldati di scorta, per arrestarlo.
- Tiberio riceve ed ascolta con comprensione Maria Maddalena, venuta a Roma per protestare contro la crocifissione di Gesu.
- L'emissario ha ordini categorici di:
  • a - passare a fil di spada tutta la popolazione dei Giudei
  • b - portare in catene a Roma, oltre Pilato, anche:
    • Archelao (figlio di Erode Il Grande?)
    • Filippo (figlio di Erode Il Grande?)
    • Caifa ed Anna
    • Tutti i "capi giudei"
- L'emissario fa uccidere tutta la popolazione maschile dei giudei e fa violentare ed ingravidare tutte le donne dando cosi' origine ad una nuova satanica razza.
- Durante il ritorno a Roma, presso Creta, Caifa muore; si cerca di seppellirlo ma la terra lo rifiuta e lo risputa fuori.

- A Roma:
  • Anna viene avvolto in una pelle di bue ed essicato al sole;
  • Archelao e Filippo vengono impalati;
  • I capi giudei vengono passati a fil di spada;
  • Pilato viene rinchiuso in un antro munito di una sola fessura;
- Tiberio, a caccia, scocca una freccia contro una gazzella. Manca pero' il bersaglio e la freccia vagante entra nella fessura dell'antro e uccide Pilato.

(Rif. 090)

M-784.15
LA FINE DI PILATO - Seconda versione
- Tiberio ordina che Pilato venga condotto in catene a Roma.
- Tiberio interroga Pilato in senato; appena il nome di Gesu viene pronunciato tutti gli idoli che adornavano l'edificio cadono in frantumi.
- Tiberio ordina a Liciano, governatore della "provincia orientale", di sterminare la maggior parte dei giudei e rendere schiavi i superstiti.
- Tiberio ordina ad un suo ufficiale, Albio, di decapitare Pilato.
- Sul luogo dell'esecuzione, mentre Pilato si raccomanda l'anima agli dei, una voce dal cielo lo rassicura e gli promette che sara' accolto tra i beati.
- Un angelo raccoglie il capo mozzato di Pilato; la moglie Procula, che aveva assistito all'esecuzione, muore anche lei. Vengono seppelliti insieme.

(Rif. 090)

M-784.20
LA FINE DI PILATO - Terza versione
- Tiberio e' molto ammalato. Avendo sentito degli straordinari miracoli di Gesu manda un suo incaricato, Volusiano, in Palestina affinche' accompagni Gesu a Roma.
- Volusiano arriva a Gerusalemme troppo tardi, ad esecuzione avvenuta.
- Volusiano incontra, per caso, una donna di nome Veronica la quale afferma di possedere una tela miracolosa sulla quale Gesu aveva impresso i tratti del suo volto. (M-783.31.8)
- Volusiano ritorna a Roma con Veronica e la tela. Appena Tiberio guarda il ritratto di Gesu guarisce da tutti i suoi mali.
- Pilato giunge a Roma in stato di arresto.
- Condannato a morte, Pilato si suicida con un coltello.
- Il corpo di Pilato viene legato ad un masso e gettato nel Tevere. Eventi straordinari e paurosi, provocati da spiriti maligni, inducono i romani a ripescare il corpo di Pilato per sistemarlo altrove.
- Il corpo di Pilato viene portato a "Vienna"(?) e gettato nel "Rodano"(?). Anche qui' si verificano gli stessi eventi paurosi del punto precedente.
- Il corpo di Pilato viene seppellito nel territorio di Losanna ma anche qui' gli spiriti del male continuano ad infastidire gli abitanti.
- Infine il corpo di Pilato viene sprofondato in un lago circondato da alte montagne.

(Rif. 090)

NOTA - Si tratta di VIENNE in Gallia. Quanto a Tiberio non risiedeva a Roma. Da anni si era sistemato a Capri (Villa Iovis).

M-784.25
COMUNIONE DI BENI
Intanto gli apostoli si organizzano. Gli aderenti alle prime comunita', fondate da Pietro, praticavano la comunione dei beni. I possidenti vendevano case e terreni e depositavano il ricavato ai piedi degli apostoli.
L'usanza della comunione dei beni era tipica della setta essena di Qumran.

(Rif. 140)

M-784.30
ANANIA E SAFFIRA
Anania e Saffira, coniugi, aderenti alla nuova comunita' di Gerusalemme retta da Pietro, vendono un podere per deporne il ricavato ai piedi degli apostoli. Prudentemente pero' mettono nascostamente da parte una quota del ricavato.
Pietro se ne accorge e li fa immediatamente morire.

(Rif. 140)

La setta nota come "Nuova Chiesa di Gerusalemme" era in realta' una propaggine del movimento insurrezionalista esseno-zelota. Il conferimento di tutti i propri beni alla setta era un obbligo tassativo per tutti coloro che volevano essere parte del movimento.
A parte gli introiti, questo garantiva il movimento da eventuali ripensamenti degli aderenti e dalla loro defezione.

M-784.35
MIRACOLI IN MASSA
Gli apostoli si riunivano normalmente nel portico di Salomone ed in tali occasioni venivano a contatto con innumerevoli ammalati ed indemoniati che erano prontamente guariti.

(Rif. 140)

M-784.40
ARRESTO ED EVASIONE
Naturalmente sacerdoti e sadducei non vedevano di buon occhio quanto sopra narrato; decidono pertanto di far arrestare i 12 apostoli.
Di notte un angelo apre le porte del carcere e libera i prigionieri.

(Rif. 140)

M-784.45
IL GIUDIZIO DEL SINEDRIO
Constatata la fuga, i 12 vengono prontamente rintracciati nel Tempio, dove erano tornati a predicare.
Condotti nel Sinedrio vengono nuovamente invitati a smettere di predicare in nome di Gesu, sottolineando l'invito con una congrua dose di bastonate.
Dopo la battuta vengono rilasciati.

(Rif. 140)

M-784.50
LA SCELTA DEI SETTE
Gli apostoli decidono di delegare una parte dei loro impegni quotidiani a sette nuovi incaricati (diaconi) e scelgono:
Stefano, Filippo, Procoro, Nicamore, Timone, Parmenas e Nicola.

(Rif. 140)

ANNO 786 (a.u.c.) (33 e.v.)

M-786.05
GIRO DI VITE
La predicazione degli apostoli preoccupa sempre di piu' le autorita' di Gerusalemme che decidono di porre un freno alla cosa, con tutta una serie di persecuzioni ed arresti. In questo periodo Saulo (Paolo) si fa notare come uno dei piu' zelanti persecutori della nuova dottrina. Molti discepoli ed apostoli cominciano a lasciare Gerusalemme per diffondere il loro credo in aree piu' sicure della Palestina.

(Rif. 140)

M-786.10
SIMONE MAGO
Simone Mago praticava le sue arti magiche in Samaria. Nell'intento di aggiungere ai propri poteri anche quelli conferiti agli apostoli dallo spirito santo, si fa battezzare da Filippo e poi tenta di convincere Pietro e Giovanni a trasmettergli detti poteri, in cambio di denaro. Categorico rifiuto degli apostoli.

(Rif. 140)

NOTA - A Simone Mago viene attribuito il non invidiabile primato di avere inaugurato il malcostume della "simonia", destinato a perdurare nei secoli, in seno alla chiesa.
In realta' Simone Mago e' sempre stato inviso ai predicatori di culti monoteisti in quanto, nella sua filosofia, negava decisamente il concetto di "immortalita' dell'anima".

(App. 032 - SIMONE MAGO)

M-786.15
BATTESIMO DELL'EUNUCO
Sulla strada di Gaza, Filippo incontra un etiope, eunuco ed alto funzionario della regina d'Etiopia.
Filippo induce l'etiope al battesimo e poi scompare.

(Rif. 140)

ANNO 788 (a.u.c.) (35 e.v.)

.

S-788.05
LA RIVOLTA DEI SAMARITANI
Un presunto messia (uno dei tanti) eccita gli animi della gente di Samaria, gia' scismatica nei confronti dell'autorita' sacerdotale del Tempio, ed organizza un grande raduno presso il santuario del Monte Garizim, con la scusa di mostrare ai fedeli alcune reliquie appartenute a Mose'.
Ponzio Pilato, messo sull'avviso e temendo che la riunione fosse fomentata da intendimenti di ribellione contro l'Impero, ordina l'intervento della cavalleria che fa strage della folla giunta al monte.
Molto elevato, anche se incerto, il numero delle vittime.

(App. 046-SOCIETA PALESTINESE)

ANNO 789 (a.u.c.) (36 e.v.)

M-789.02
ARRESTO E LAPIDAZIONE DI STEFANO
Stefano si fa notare per i suoi prodigi e per i miracoli compiuti tra il popolo. Arrestato, viene sottoposto a giudizio in Sinedrio; durante il giudizio si lascia andare ad un lungo discorso in propria difesa che irrita i sacerdoti e quindi del tutto controproducente. Viene pertanto condannato alla lapidazione, anche con l'approvazione di Saulo (Paolo), allora non ancora convertito.
Durante la lapidazione Stefano si addormenta e passa cosi' dal sonno naturale a quello eterno.

(Rif. 140)

M-789.05
CONVERSIONE DI SAULO
Saulo parte da Gerusalemme, verso Damasco, con l'incarico di arrestare il maggior numero possibile di seguaci di Gesu.
Presso Damasco una luce sfolgorante lo acceca e lo fa stramazzare al suolo, mentre una voce celeste lo ammonisce a cessare le persecuzioni contro i cristiani.
Viene condotto cieco a Damasco dagli uomini della sua scorta.

(Rif. 140)
(App. 065-SAULO DI TARSO)

NOTA - Saulo era alle dipendenze del sommo sacerdote di Gerusalemme e quest'ultimo non aveva nessun potere di ordinare arresti in territorio siriano. Quindi non si tratta di Damasco in Siria ma di Damasco sul Mar Morto. In realta' Damasco e' sinonimo di Khirbet Qumran, anche se si e' sempre cercato di mascherare questo particolare.

(App. 018-MANOSCRITTI DI QUMRAN)

M-789.10
BATTESIMO DI SAULO
A Damasco Saulo viene visitato da un certo Anania, inviato dal Signore, che gli restituisce la vista e lo battezza. In questa occasione Saulo assume il nuovo nome di Paolo.

(Rif. 140)

M-789.15
LA FUGA DI PAOLO
Paolo comincia subito a predicare, in Damasco, con la stessa foga sino ad allora dedicata alla persecusione dei seguaci di Gesu. La cosa lascia a bocca aperta i giudei di Damasco che, dopo qualche giorno, decidono di farlo fuori.
Viene salvato, nottetempo, da alcuni discepoli che lo calano all'esterno delle mura cittadine dentro ad una "sporta".

(Rif. 140)

M-789.25
PIETRO A LIDDA
Pietro, a Lidda (piana di Saron), guarisce un uomo di nome Enea, paralitico da 8 anni.

(Rif. 140)

M-789.30
PIETRO A GIAFFA
A Giaffa, Pietro risuscita una vedova di nome Tabita. (Alcuni sostengono trattarsi della cucitrice Dorcas).

(Rif. 140)

M-789.35
PIETRO E LA TOVAGLIA
A Giaffa Pietro e' ospite di Simone, conciatore di pelli. Mentre, un po' affamato, attende che gli preparino del cibo, va in "estasi" e vede, per tre volte, una grande tovaglia che va su e giu' per il cielo. La tovaglia contiene animali di ogni sorta; una voce celeste invita Pietro ad uccidere ed a mangiare cio' che vuole ma egli si rifiuta.

(Rif. 140)

M-789.40
PIETRO E CORNELIO
A Cesarea Pietro battezza Cornelio, un centurione romano. Si tratta del primo pagano (non giudeo e non circonciso) ad essere convertito alla nuova fede.
Pesanti critiche a Pietro, da parte dei discepoli circoncisi, per aver concesso la grazia, riservata ai giudei, ad un pagano.

(Rif. 140)

S-789.05
RIMOZIONE DI PONZIO PILATO
A seguito degli eventi accaduti sul Monte Garizim (S-788.05) una delegazione di Samaritani si reca dal Governatore della Siria Vitellio per chiedere giustizia contro l'eccidio ordinato da Pilato. Ritenuto responsabile di un eccesso non giustificato, Ponzio Pilato viene rimosso dal suo incarico e inviato a Roma per essere giudicato. Dopo la sentenza viene confinato a Vienne (Gallia) dove finira' i suoi giorni.
Secondo lo storico della chiesa Eusebio si sarebbe suicidato.

(App. 030-LE REDINI)

S-789.20
LAPIDAZIONE DI STEFANO
Stefano era a capo di una comunita' di ebrei ellenisti, rientrati in patria ed aderenti alla Nuova Chiesa di Gerusalemme. Durante le sue predicazioni Stefano attacca pesantemente i sacerdoti del Tempio accusandoli, tra le altre cose, di essere "idolatri".
La reazione non tarda: Stefano viene arrestato e lapidato e la comunita' di ebrei ellenisti, che a lui faceva capo, viene espulsa dal paese.
Gesu, secondo Stefano, era l'ultimo, in ordine di tempo, dei profeti annoverati dalla Bibbia.

(Rif. 995)

I-789.10
SAULO A QUMRAN (DAMASCO)
Saulo, malgrado i suoi precedenti di persecutore del movimento esseno, decide di entrare a far parte di questa comunita' e si reca all'insediamento di Qumran. Durante il viaggio cade da cavallo; e' probabile fosse epilettico.

(Rif. 995)
(App. 065-SAULO DI TARSO)

I-789.15
BATTESIMO DI SAULO
Saulo viene accettato, con qualche perplessita', nella comunita' di Qumran. Riceve il battesimo, quale rito iniziatico e si sottopone al previsto periodo di noviziato di tre anni. Dopo il battesimo assume il nome romano di Paolo.

(Rif. 995)

ANNO 791 (a.u.c.) (38 e.v.)

S-791.05
ERODE AGRIPPA
Erode Agrippa viene nominato da Caligola tetrarca delle regioni ad est del lago di Tiberiade (Golan).

ANNO 792 (a.u.c.) (39 e.v.)

M-792.95
PAOLO A GERUSALEMME
Paolo, tornato a Gerusalemme, cerca di aggregarsi ai discepoli di Gesu i quali lo accolgono con grande diffidenza, visti i suoi precedenti.
Infine riesce a farsi accettare tramite la mediazione di Barnaba. Inizia a predicare e si crea un sacco di nemici che decidono di ucciderlo.
Alcuni discepoli lo salvano trasferendolo a Cesarea e poi a Tarso.

(Rif. 140)

I-792.05
PAOLO RITORNA A GERUSALEMME
Dopo il periodo di noviziato a Qumran, Paolo ritorna a Gerusalemme e cerca di entrare a far parte della Nuova Chiesa di Gerusalemme. Considerato il suo passato gli apostoli lo evitano.

(Rif. 995)

I-792.10
PAOLO ACCETTATO
Superate le diffidenze ed i sospetti, Paolo viene accettato nella Nuova Chiesa di Gerusalemme ed inizia a predicare contro la casta sacerdotale del Tempio.

(Rif. 995)

I-792.15
POLEMICHE E MINACCIE
Paolo entra in conflitto anche con alcuni membri della comunita', per le sue predicazioni non conformi alla Legge Mosaica (o alla politica del gruppo). Viene seriamente minacciato.

(Rif. 995)

I-792.20
PAOLO ALLONTANATO
Per evitare il peggio, alcuni membri della comunita' conducono Paolo a Cesarea e poi lo fanno proseguire per Tarso, dove rimarra', per oltre due anni, in una specie di esilio.

(Rif. 995)

ANNO 793 (a.u.c.) (40 e.v.)


S-793.05

ERODE ANTIPA
Erode Antipa viene destituito da Caligola ed esiliato nei Pirenei.

ANNO 794 (a.u.c.) (41 e.v.)


S-794.05

ERODE AGRIPPA I
Erode Giulio Agrippa I viene nominato re della Palestina.

S-794.10
CLAUDIO IMPERATORE
Caludio I diventa imperatore.

ANNO 795 (a.u.c.) (42 e.v.)

M-795.05
ARRESTO E FUGA DI PIETRO
Erode Giulio Agrippa I fa arrestare Pietro e lo chiude in carcere, legato con due catene, in mezzo a due soldati.
Di notte arriva un angelo che scioglie le catene e lo conduce fuori citta', attraverso una porta di ferro che si apre da sola.
Recatosi a casa di Maria, madre di "Giovanni detto Marco", stenta a farsi riconoscere.
Scoperta la fuga Erode fa ammazzare i carcerieri.

(Rif. 140)

I-795.05
MORTE DI GIACOMO
Muore l'apostolo Giacomo, figlio di Zebedeo, decapitato o passato a fil di spada.

(Rif. 995)

I-795.10
RICHIAMO DI PAOLO
Dopo oltre due anni di permanenza a Tarso, Paolo viene richiamato per collaborare con Barnaba presso la comunita' ebraica di Antiochia.
Si tratterra' ad Antiochia oltre due anni.

(Rif. 995)

ANNO 796 (a.u.c.) (43 e.v.)

M-796.05
MISSIONE DI BARNABA E PAOLO
Mentre si trovano presso la comunita' di Antiochia (Siria), lo spirito santo indica i due personaggi come prescelti per future importanti missioni.
(Tra gli adepti della comunita' di Antiochia si annovera anche un certo Mehaem, compagno di scuola di "Erode il tetrarca")

(Rif. 140)

M-796.10
MORTE DI GIACOMO (?)
Erode Giulio Agrippa I perseguita, per suoi fini politici, i membri della nuova chiesa.
Fa passare a fil di spada "Giacomo fratello di Giovanni".

(Rif. 140)

M-796.15
PIETRO A ROMA
Dopo la fuga dal carcere di Gerusalemme, Pietro giunge a Roma dove continua le sue predicazioni presso la comunita' ebraica.

(Rif. 995)

I-796.05
GIACOMO IL GIUSTO
Dopo la fuga di Pietro da Gerusalemme, la comunita' esseno-zelota (Nuova Chiesa di Gerusalemme) viene diretta e governata da Giacomo il Giusto (il Pio, il Saddiq, il Minore).

(Rif. 140)

Secondo le ipotesi piu' accreditate Giacomo era figlio di Yoseph e pertanto fratello di Jeshu.

NOTA - Una descrizione di Giacomo secondo Eusebio di Cesarea.
Vestiva una tunica di lino, non bevve mai alcool, non mangio' mai carne, non si taglio' mai i capelli, non si rase mai, non fece mai un bagno. Aveva le ginocchia dure come quelle di un cammello per il tanto che stava inginocchiato a pregare.
L'abito di lino bianco era quello usato dai sacerdoti del Tempio. Giacomo si era attribuito le funzioni sacerdotali?

ANNO 797 (a.u.c.) (44 e.v.)

M-797.05
MORTE DI AGRIPPA I
Discutendo con alcuni emissari delle citta' di Tiro e Sidone, per risolvere certi dissidi, Erode Giulio Agrippa I viene colpito da un angelo e muore divorato dai vermi.

(Rif. 140)

S-797.05
MORTE DI AGRIPPA I
Muore Erode Giulio Agrippa I, re della Palestina

ANNO 798 (a.u.c.) (45 e.v.)

M-798.02
MATTEO RACCOGLIE DATI
Matteo comincia a redigere, in aramaico(?), una prima raccolta parziale di avvenimenti e predicazioni di Gesu.

(Rif. 130)

M-798.05
PRIMO VIAGGIO DI PAOLO - CIPRO
Paolo, Barnaba e Giovanni (come aiutante), giungono a Cipro.
Mentre intrattengono il procuratore romano Sergio Paolo, interviene un mago, tale Elimas Bar-Iesus, che cerca di distogliere il procuratore dalle chiacchiere di Paolo. Paolo si arrabbia ed acceca il mago; il procuratore, esterfatto si affretta a convertirsi. (Convertirsi a cosa?)

(Rif. 140)

M-798.10
PRIMO VIAGGIO DI PAOLO - ANTIOCHIA DI PISIDIA
Giovanni abbandona i compagni e torna a Gerusalemme. Paolo e Barnaba proseguono il viaggio sino ad Antiochia di Pisidia.
Paolo tiene un paio di prediche ma subito dopo i due missionari vengono cacciati dalla citta'.

(Rif. 140)

M-798.15
PRIMO VIAGGIO DI PAOLO - ICONIO
Paolo e Barnaba giungono ad Iconio dove si trattengono a predicare per lungo tempo, finche' sono costretti alla fuga per evitare la lapidazione.

(Rif. 140)

I-798.05
PRIMO VIAGGIO DI PAOLO
Dopo anni di relativo tranquillo comportamento da parte di Paolo, la Chiesa di Gerusalemme decide di mandarlo in missione, presso numerose comunita' ebraiche, fuori Palestina. Lo scopo e' sempre quello di gettare il massimo discredito sulla casta sacerdotale al potere e raccogliere adesioni, sostegni e sopratutto denaro per la Nuova Chiesa di Gerusalemme.
Probabilmente era l'occasione che Paolo aveva atteso per lunghi anni. Nel viaggio viene affiancato da Barnaba e da Giovanni.
Sin dalle prime tappe e' evidente che Paolo ha idee tutte sue sullo scopo della missione. Le sue prediche invece di porre l'accento su Jeshu, martire esseno-zelota della Nuova Chiesa di Gerusalemme, tendono a mitizzarne la figura trasformando l'uomo Jeshu in "divinita'".
Le reazioni, da parte delle comunita' giudaiche ed anche da parte dei gentili, sono tutt'altro che positive ed i predicatori sono spesso costretti a fughe precipitose, rischiando seriamente la pelle.
Giovanni, dal canto suo, visto l'andamento delle cose, si defila quasi subito e ritorna a Gerusalemme.
Il viaggio terminera', dopo numerose peripezie, ad Antiochia, nell'801(a.u.c.)

(Rif. 995)

ANNO 799 (a.u.c.) (46 e.v.)

M-799.05
PRIMO VIAGGIO DI PAOLO - LISTRA
Paolo e Barnaba giungono a Listra. Qui Paolo guarisce uno zoppo dalla nascita sollevando l'entusiasmo popolare.
Qualche tempo dopo alcuni Giudei aizzano la folla e Paolo viene lapidato e trascinato fuori citta' come morto.

(Rif. 140)

S-799.05
CONDANNA DI SIMONE
Il procuratore TIBERIO ALESSANDRO fa giustiziare SIMONE, figlio di GIUDA IL GALILEO e presunto parente di Gesu (secondo l'ipotesi storica).

(App. 085-GENEALOGIA)

ANNO 801 (a.u.c.) (48 e.v.)

M-801.05
PRIMO VIAGGIO DI PAOLO - CONCLUSIONE
Dopo aver toccato Derbe ed altre lunghe peregrinazioni, anche in luoghi precedentemente visitati, Paolo e Barnaba giungono ad Antiochia (Siria) dove si trattengono con i discepoli di questa citta' per lungo tempo.

(Rif. 140)

I-801.05
CONDANNA DI GIACOBBE
Il procuratore Ventidio Cumano condanna alla croce Giacobbe, figlio di Giuda il Galileo e presunto parente di Jeshu (secondo ipotesi storica).

(Rif. 995)
(App. 085-GENEALOGIA)

ANNO 802 (a.u.c.) (49 e.v.)

M-802.02
ANTEFATTO
Quando Gesu era ancora in vita, Maria gli aveva chiesto la grazia di essere avvisata, almeno tre giorni prima di morire, per potersi adeguatamente preparare al trapasso.

(Rif. 110)

M-802.04
L'ANNUNCIO
Mentre sta pregando presso il sepolcro di Gesu l'arcangelo Gabriele appare a Maria, le dona una palma e le annuncia la sua prossima morte.

(Rif. 105,110)

M-802.06
LA PREPARAZIONE
Nella casa di Betlemme, assistita da tre giovinette: Sefora, Abigea e Zaele, Maria si prepara all'evento e convoca presso di se parenti ed amici.

(Rif. 105,110)

M-802.08
ARRIVA GIOVANNI
Giovanni evangelista, al quale Gesu, dalla croce, aveva affidato Maria, si trovava in quei giorni ad Efeso. Lo spirito santo provvede a trasportarlo a Betlemme.

(Rif. 105,110)

M-802.10
ARRIVANO GLI ALTRI APOSTOLI
Tutti gli altri apostoli ancora viventi, sparsi in varie parti del mondo per predicare, vengono teletrasportati a Betlemme, adagiati su delle nubi. Quelli gia' morti (Andrea, Filippo, Luca, Simone il cananeo e Taddeo) vengono risuscitati e raggiungono anch'essi la casa di Maria. Presente anche Paolo; assente Tommaso.

(Rif. 105,110)

M-802.12
EVENTI STRAORDINARI
Stuoli di angeli, serafini e santi primigenii raggiungono la casa di Maria. Il sole e la luna si posizionano sulla casa stessa.

(Rif. 105)

M-802.14
MIRACOLI
Una grande folla stupita accorre da Gerusalemme e molti ammalati, ciechi, storpi, sordi e lebbrosi guariscono all'istante toccando i muri esterni della casa.

(Rif. 105)

M-802.16
I SACERDOTI REAGISCONO
Venuti a conoscenza dei fatti i sacerdoti giudei mandano a Betlemme un gruppo di uomini incaricati di arrestare Maria e gli apostoli.
La spedizione fallisce perche', dopo un miglio di strada, il gruppo viene paralizzato/accecato dall'intervento divino.

(Rif. 105,110)

M-802.18
TRASFERIMENTO A GERUSALEMME
Temendo il peggio e per evitare l'intervento del Governatore, sollecitato dai sacerdoti, lo spirito santo trasporta su di una nube Maria e gli apostoli e li deposita in una casa segreta di Gerusalemme.

(Rif. 105)

M-802.20
MARATONA DI CANTO
Raggiunta la nuova sistemazione gli apostoli si pongono in piedi, intorno a Maria, e cantano ininterrottamente inni e salmi, per cinque giorni di seguito.

(Rif. 105)

NOTA - Una cantata a 12 voci, per cinque giorni consecutivi, non e' certo il modo migliore per passare inosservati.

M-802.22
IL FUOCO
Dopo 5 giorni si sparge la voce della loro presenza ed una folla di giudei, sollecitati dai sacerdoti, cerca di incendiare la casa.
Pero' una grande fiamma esce dall'abitazione e brucia vivi un grande numero di malintenzionati.

(Rif. 105)

M-802.24
ARRIVA GESU
Gesu arriva (di domenica) accompagnato da una moltitudine di angeli e cherubini. Convenevoli, preghiere ed ultime benedizioni.

(Rif. 105,110)

M-802.26
MORTE DI MARIA
Maria muore all'eta' presunta di anni 71. Dopo la morte la casa si riempie di luce e di profumo e la terra trema.

(Rif. 105,110)

M-802.28
IL TRASPORTO
Gli apostoli provvedono al trasporto della salma al sepolcro. Gli autori non concordano sul percorso e sulla destinazione:
- dal monte Sion alla valle di Giosafat, secondo G. d'Arimatea
- da ? al Getsemani, secondo Giovanni Teologo.

(Rif. 105,110)

M-802.30
UN EBREO IMPRUDENTE
Durante il trasporto un ebreo di nome Jefonia (oppure Ruben) si avventa sul feretro. Un angelo interviene e gli taglia le due mani con una spada di fuoco.
Pianti, pentimento, perdono e le mani tornano al loro incauto proprietario.

(Rif. 105,110)

M-802.32
ASSUNZIONE
Dopo aver deposto il corpo nel sepolcro si manifesta una grande luce ed il corpo di Maria viene traslato in cielo dagli angeli.
Per alcuni: Maria e' stata deposta nel sepolcro di sabato ed assunta la domenica mattina seguente.

(Rif. 105,110)

NOTA - Sulla assunzione corporea in cielo non ci sono piu' dubbi: abbiamo l'autorevole conferma nel dogma del 1950 di Pio XII.
Dopo quello di Demas e di Gesu, il corpo di Maria e' il terzo a vagare fisicamente nell'etere senza che nessuno abbia mai stabilito dove sono realmente allocati.
Questo se non si vuole tenere conto dell'assunzione leggendaria di Romolo, che Tito Livio dichiarava solennemente di essere una fola. (Rif. 990)

Il culto di Maria verra' istituito all'inizio del 1500(e.v.); e' stata una delle iniziative della controriforma.

M-802.34
RITARDATARIO ED INCREDULO
Mentre il corpo di Maria sale in cielo incrocia con una nube che sta trasportando Tommaso. Alle sue implorazioni Maria gli getta, come ricordo, una fascia che le cingeva il corpo. Comunque, sceso a terra, Tommaso vuole esaminare la tomba per togliersi i soliti dubbi.

(Rif. 110)

M-802.36
RITORNO
Terminate le onoranze funebri tutti gli apostoli vengono riportati alle rispettive residenze mediante l'uso delle solite nubi.

(Rif. 110)

S-802.05
ESPULSIONE DEGLI EBREI
L'imperatore Claudio I emana un editto che dispone l'espulsione di tutti gli ebrei da Roma.

S-802.10
NOMINA DI ERODE AGRIPPA II
Claudio I nomina re Erode Agrippa II senza conferirgli particolari poteri. E' una figura di sovrano del tutto simbolica.

(App. 030-LE REDINI)

ANNO 803(a.u.c.) (50 e.v.)

M-803.02
CONCILIO DI GERUSALEMME
Tra le varie correnti facenti capo alla Nuova Chiesa e' sorto un problema. Si tratta di decidere, per conto di YHWH, se anche i pagani convertiti ma non circoncisi, sono meritevoli o meno della salvezza eterna. Prevale la corrente del si.
(Rif. 140)

NOTA - Cosi' come Luca lo pone negli Atti, sembra un problema di lana caprina. La circoncisione e' l'atto fondamentale di adesione all'ebraismo come il battesimo lo e' per il cristianesimo. Non si e' cristiani senza il battesimo come non si e' ebrei senza la circoncisione.
Cio' premesso, il far dipendere la salvezza, che un eventuale dio puo' decidere di elargire, dallo stato di conservazione del pene, sembra un'idea quanto meno .....stravagante!

M-803.05
SECONDO VIAGGIO DI PAOLO - INIZIO
Dopo una furiosa litigata con Barnaba, in merito alla scelta dei compagni di viaggio, Paolo parte in compagnia di Sila. Giunti a Listra si aggrega un terzo compagno, Timoteo, previa circoncisione dello stesso.

(Rif. 140)

M-803.10
SECONDO VIAGGIO DI PAOLO - FILIPPI
Qui Paolo, Sila e Timoteo se la vedono brutta. Per aver tolto i "poteri divinatori" ad una indovina del luogo, i magistrati li fanno caricare di legnate e li sbattono in prigione.
Durante la notte un terremoto fa spalancare le porte del carcere e scioglie i ceppi dei prigionieri. Paolo fa pesare sui magistrati la sua cittadinanza romana e questi, dopo essersi scusati, li fanno accompagnare fuori citta'.

(Rif. 140)

S-803.00
UNA TRAGICA PROVOCAZIONE
Durante lo svolgimento della Pasqua, uno dei soldati romani di guardia sul tetto del portico, improvvisamente si denuda e comincia a far gesti osceni ai pellegrini.
Lo scandalo e' enorme; nasce una grande agitazione durante la quale decine di ebrei vengono calpestati a morte nel cortile.

(Rif. 172)

I-803.02
CONCILIO DI GERUSALEMME
Le predicazioni di Paolo, di natura deviante e con poco in comune con le idee conservatrici coltivate in seno alla Chiesa di Gerusalemme, preoccupano molto il gruppo dirigente della comunita'.
Lo scontro e' violento; Paolo viene accusato di inventare, di sana pianta, una nuova teologia che ha sempre di meno in comune con la fede giudaica e la Legge di Mose; viene accusato di attribuire a Jeshu, che non ha mai conosciuto, parole ed atti che quest'ultimo non si sarebbe mai sognato di dire o fare.
Il problema per Giacomo Il Giusto, che ormai e' il capo indiscusso della comunita' di Gerusalemme, e' quello di capire sino a che punto sia utile convertire i pagani alla dottrina ebraica della Nuova Chiesa.
Come conservatore e' probabilmente piu' propenso a riservare questo "privilegio" agli appartenenti al "Popolo Eletto". Per Paolo invece il problema e' un altro: espandersi anche tra i pagani o accettare un inevitabile declino. Paolo non capisce, o non accetta, l'idea settaria e ristretta del messia di Aronne che dovrebbe risolvere le beghe con i sacerdoti del Tempio; Paolo pensa ad un messia da proporre, a livello mondiale, basato su altri presupposti e con finalita' di ampio respiro.
Comunque il concilio si chiude senza grandi decisioni; in pratica ognuno resta ancorato alle proprie idee.

(Rif. 995)

I-803.05
SECONDO VIAGGIO DI PAOLO
Pochi sono disposti a seguirlo in questo nuovo viaggio. Paolo riesce comunque a trovare un paio di seguaci ed inizia un giro che durera' circa tre anni.
Anche in questo viaggio le disavventure ed i pericoli corsi sono tanti: carcere, sommosse, ecc. sempre a causa delle strane idee che Paolo cerca di diffondere, incurante della Legge di Mose e dell'ortodossia della Chiesa di Gerusalemme.

(Rif. 995)

ANNO 804 (a.u.c.) (51 e.v.)

M-804.05
SECONDO VIAGGIO DI PAOLO - TESSALONICA
Anche qui una sollevazione popolare costringe Paolo, Sila e Timoteo a lasciare la citta', di notte, diretti a Berea. Costretti a fuggire anche da Berea, Paolo si separa dai suoi compagni e prosegue per Atene.

(Rif. 140)

M-804.10
SECONDO VIAGGIO DI PAOLO - ATENE
Ad Atene Paolo predica dall'Aeropago con modesti risultati e qualche commento canzonatorio.

(Rif. 140)

M-804.15
SECONDO VIAGGIO DI PAOLO - CORINTO
Paolo si trattiene a Corinto per 18 mesi, ospite di una famiglia di ebrei, cacciati da Roma per ordine dell'imperatore Claudio I, (Agullo-Aquila(?) e la moglie Priscilla). Paolo collabora all'attivita' di questa famiglia (fabbricanti di tende).
Poi le cose si guastano, a causa delle solite predicazioni e Paolo viene trascinato davanti a Gallione Giunio, procuratore dell'Acaia.
Gallione rifiuta di occuparsi di squallide beghe inerenti a problemi di fede ebraica e lo rimanda libero. Paolo parte per Antiochia (Siria).

(Rif. 140)

ANNO 805 (a.u.c.) (52 e.v.)

M-805.05
SECONDO VIAGGIO DI PAOLO - TERMINE
Il secondo viaggio di Paolo termina praticamente a Corinto. Durante il viaggio, oltre alle predicazioni, Paolo avrebbe scritto la prima e la seconda lettera ai Tessalonicesi.

(Rif. 140)

ANNO 806 (a.u.c.) (53 e.v.)

M-806.05
TERZO VIAGGIO DI PAOLO - INIZIO
Lasciata Corinto, Paolo inizia un terzo viaggio, toccando numerose localita' della Galizia e della Frigia. Si ferma ad Efeso per circa due anni, sino a quando scoppia un tumulto, provocato dagli artigiani argentieri del luogo, contrari, per motivi economici, alle predicazioni di Paolo.

(Rif. 140)

I-806.05
TERZO VIAGGIO DI PAOLO
Continuano i viaggi di Paolo. E' il viaggio piu' lungo e del quale si sa poco. Durera' sei anni, durante i quali Paolo continuera' a diffondere la sua nuova teologia provocando reazioni a volte violente.

(Rif. 140)

ANNO 807 (a.u.c.) (54 e.v.)

S-807.05
NERONE IMPERATORE
Il 13 Ottobre Nerone diventa imperatore con il titolo di Pater Patriae.

ANNO 811 (a.u.c.) (58 e.v.)

M-811.05
TERZO VIAGGIO DI PAOLO - TERMINE
Dopo aver lasciato Efeso nell'anno 808(a.u.c.), Paolo passa per la Macedonia e la Grecia e sosta qualche tempo a Troade, dove risuscita un ragazzo (Eutico) che, addormentato su una finestra(!!), era caduto dal terzo piano. Poi si dirige a Mileto ed alla fine a Cesarea.
Durante questo viaggio Paolo ha scritto quattro lettere:
- prima e seconda lettera ai Corinzi
- lettera ai Galati
- lettera ai Romani

(Rif. 140)

NOTA - Strani costumi quelli di Troade! Di solito sulle finestre ci dormono i gatti.

M-811.10
PAOLO A GERUSALEMME
Malgrado fosse stato vivamente sconsigliato da amici e discepoli, Paolo parte per Gerusalemme dove si incontra con Giacomo Il Giusto ed altri apostoli e relaziona in merito ai precedenti viaggi.

(Rif. 140)

M-811.15
RIMPROVERI E PURIFICAZIONE
La chiesa di Gerusalemme rimprovera Paolo perche' nelle sue predicazioni sostiene la non necessita' della circoncisione e non sempre si dimostra ligio alla Legge. Gli viene chiesto di assogettarsi ad un rito di purificazione di sette giorni.

(Rif. 140)

M-811.20
ARRESTO DI PAOLO
Nel Tempio, Paolo viene riconosciuto da alcuni rigidi osservanti della Legge i quali aizzano i presenti contro di lui provocando una vera e propria sommossa.
Mentre stanno per ucciderlo, viene salvato da un tribuno (Claudio Lisia) e da alcuni soldati romani, che lo prendono in consegna, in stato d'arresto.

(Rif. 140)

M-811.25
DISCORSO DI PAOLO
Prima di essere condotto in carcere dai soldati romani, Paolo chiede il permesso di tenere un discorso, in propria difesa, alla folla tumultuante.
Il discorso non convince, il tumulto aumenta ed il tribuno lo mette in salvo in caserma.

(Rif. 140)

NOTA - I romani erano sempre molto guardinghi e pronti ad usare le armi di fronte a qualsiasi tumulto o atteggiamento contrario all'autorita' dell'impero.
Come mai il tribuno Lisia si assume la responsabilita' di far parlare Paolo di fronte ad una folla palesemente ostile e tumultuante?

M-811.30
CITTADINO ROMANO
In caserma, per evitare maltrattamenti e pesanti interrogatori, Paolo si dichiara cittadino romano.

(Rif. 140)

M-811.35
DAVANTI AL SINEDRIO
Comunque il tribuno vuole vederci chiaro e capire cosa sta' succedendo; conduce Paolo davanti al Sinedrio per sentire quali esatte accuse gli vengono mosse.
Altro discorso di autodifesa che non convince nessuno e provoca una altro tumulto.
Paolo viene ricondotto in caserma sotto la protezione dei romani.

(Rif. 140)

M-811.40
LA CONGIURA DEI QUARANTA
Quaranta giudei decidono di uccidere Paolo e si impegnano a tale proposito con un giuramento solenne. Si mettono d'accordo con i sacerdoti e gli anziani al fine di escogitare uno stratagemma per avere Paolo a portata di pugnale.

(Rif. 140)

NOTA - Sarebbe interessante sapere su cosa hanno giurato i 40 congiurati. Certo non sulla testa di YHWH perche', oltre che blasfemo, sarebbe stato poco pratico. Infatti, secondo l'apostolo Bartolomeo (sempre ben informato) YHWH ha 12 teste.

(Rif. 995)

M-811.45
IL NIPOTE
Un nipote (figlio di una sorella di Paolo) venuto a conoscenza del pericolo, si reca in caserma e mette in guardia Paolo ed il tribuno romano.

(Rif. 140)

M-811.50
TRASFERIMENTO A CESAREA
Il tribuno si preoccupa e decide di trasferire, nottetempo, il prigioniero a Cesarea, sotto buona scorta, 470(!) uomini:
- n. 200 soldati
- n. 70 cavalieri
- n. 200 lancieri
Il tribuno scrive una lettera di accompagnamento al Governatore Felice, spiegando le circostanze dell'arresto, della congiura e della inconsistenza delle accuse a carico del prigioniero.

(Rif. 140)

NOTA - Un sesto dell'esercito romano di occupazione per scortare Paolo? Praticamente tutto il presidio di Gerusalemme sguarnito.

M-811.55
PROCESSO
Il governatore Felice imbastisce un processo chiamando, come accusatori, il sacerdote Anania ed alcuni anziani, assistiti dall'avvocato Tertullo.
Autodifesa di Paolo ed il processo si conclude con un nulla di fatto. Paolo resta prigioniero a Cesarea (per evitare altri tumulti da parte ebraica), godendo di una certa liberta' di movimento. La prigionia durera' due anni.

(Rif. 140)

I-811.05
PAOLO A GERUSALEMME
Paolo e' stanco di agire in periferia e decide di sfidare apertamente la Chiesa di Gerusalemme (e forse anche i sacerdoti del Tempio), ben conscio dei pericoli che corre (ma anche delle protezioni sulle quali puo' contare in caso di necessita').
L'incontro con la Chiesa di Gerusalemme e con i relativi apostoli/dirigenti e' infuocato. Le accuse di deviazionismo e di scarso rispetto per la Legge Mosaica non si contano. Paolo gioca di astuzia, mente deliberatamente su dove puo' mentire e concede agli apostoli il contentino di sottoporsi ad un atto di formale purificazione, terminato il quale ricomincia, come se nulla fosse stato, a predicare la sua nuova teologia, non in sordina ma nel Tempio!

(Rif. 995)

I-811.10
IL DISCORSO DI PAOLO
La predicazione di Paolo provoca immediatamente la reazione dei giudei e genera un vero e proprio tumulto. Minacciato di morte, Paolo viene salvato dal tempestivo intervento di un gruppo di sodati romani, comandati da un tribuno il quale, gentilmente, concede a Paolo di continuare a parlare al pubblico garantendogli adeguata protezione. Solo quando la situazione minaccia di precipitare il tribuno fa scortare Paolo alla Torre Antonia.
Qui nasce spontanea una domanda: come mai i romani che in genere non si occupavano delle stupide beghe religiose dei giudei, erano li' pronti a proteggere Paolo e garantirgli la liberta' di continuare a parlare?
Chi era, in realta', Paolo per i romani?

(Rif. 995)

I-811.15
PAOLO ALLA TORRE ANTONIA
Alla Torre Antonia Paolo non subisce alcun interrogatorio e non viene formalizzata nessuna specifica accusa a suo carico (e' cittadino romano!).

(Rif. 995)

I-811.20
UNO STRANO NIPOTE
Mentre Paolo e' al sicuro nella Torre Antonia, si presenta un "nipote" (forse allora gli informatori della polizia si chiamavano cosi') che reca la notizia della congiura, organizzata da un gruppo di zeloti, per tendergli una imboscata ed ucciderlo.

(Rif. 995)

I-811.25
TRASFERIMENTO A CESAREA
L'ufficiale comandante la guarnigione, onde evitare a Paolo qualsiasi pericolo, lo trasferisce, di notte, a Cesarea, con una scorta armata di tutto rispetto, degna di un personaggio di rango molto elevato.

(Rif. 995)

I-811.30
PAOLO A CESAREA
A Cesarea Paolo e' "ospite" del governatore Antonio Felice. Accuse a suo carico non ce ne sono e quindi Paolo, ben protetto e senza restrizioni alla sua liberta' personale, continua in sordina la sua "attivita" (ma quale veramente?), attendendo che le acque si calmino. Durante il suo soggiorno ha occasione di intrattenersi con il sovrano Erode Agrippa II. La permanenza di Paolo a Cesarea durera' un paio d'anni.

(Rif. 995)

ANNO 813 (a.u.c.) (60 e.v.)

M-813.05
NUOVO PROCESSO A PAOLO
Il governatore Festo, giunto in Palestina in sostituzione di Felice, viene sollecitato dai giudei affinche' Paolo venga consegnato a loro.
Festo organizza un nuovo processo ma Paolo se la cava, in quanto cittadino romano, appellandosi al giudizio di Cesare. Festo consente che Paolo venga condotto a Roma per appellarsi all'imperatore.

(Rif. 140)

M-813.10
PAOLO ED ERODE AGRIPPA II
Il re Erode Agrippa II e la sorella Berenice, informati da Festo sullo strano caso di Paolo, chiedono di poterlo conoscere ed ascoltarlo.
Paolo si difende alla grande raccontando ad Agrippa II ed agli altri convenuti, la storia delle sue vicende e della sua "conversione". Agrippa II si convince della sua innocenza.

(Rif. 140)

NOTA - Berenice, vedova, diverra' la concubina di Tito, durante la sua presenza in Palestina, per la guerra giudaica.

(Rif. 140,995)

M-813.15
IN VIAGGIO PER ROMA
Paolo ed alcuni altri prigionieri vengono affidati al centurione Giulio affinche' li scorti a Roma.
Nel corso del viaggio la nave naufraga nei pressi di Malta; tutti salvi.
Durante la permanenza di tre mesi a Malta, Paolo guarisce il padre di un certo Publio, che lo ospitava, mediante la imposizione delle mani.

(Rif.140)

S-813.05
PORCIO FESTO
Il nuovo governatore Porcio Festo giunge a Cesarea in sostituzione di Antonio Felice.

I-813.10
TRASFERIMENTO DI PAOLO A ROMA
Il governatore Festo si rende conto che a Paolo la Palestina e' ormai preclusa. I giudei continuano ad insistere per potergli mettere le mani addosso. Il governatore decide pertanto di trasferire Paolo a Roma, a disposizione del governo centrale.

(Rif. 995)

ANNO 814 (a.u.c.) (61 e.v.)

M-814.05
PAOLO A ROMA
Giunto a Roma, vengono concessi a Paolo gli arresti domiciliari, con un soldato di guardia.
Paolo approfitta della relativa liberta' per fare opera di proselitismo. La prigionia durera' due anni.

(Rif. 140)

I-814.05
PAOLO A ROMA
Dopo un viaggio movimentato Paolo giunge a Roma, ospite del governo che gli assegna una casa ed una guardia del corpo.

(Rif. 995)

NOTA - E' un trattamento del tutto inconsueto e molto strano. Si ripropone la solita domanda: chi era e cosa rappresentava veramente Paolo per il governo di Roma? Praticamente era un uomo libero, un ospite di riguardo, mantenuto e ben protetto.

ANNO 815 (a.u.c.) (62 e.v.)

M-815.05
LETTERA DI GIACOMO
Giacomo "fratello del signore" scrive una lettera, di natura teologica, alle 12 tribu d'Israele.

(Rif. 140)

M-815.10
MORTE DI GIACOMO
L'apostolo Giacomo "fratello del signore", mentre si trova nel Tempio, viene assalito da scribi e farisei, gettato fuori, lapidato e finito con una bastonata in testa.

(Rif. 147)
(App. 042-GLI APOSTOLI)

S-815.05
NOMINA DI ALBINO
Albino viene nominato prefetto della Giudea.

S-815.10
MORTE DI GIACOMO - PRIMA VERSIONE
L'apostolo Giacomo Il Giusto (il Minore) viene lapidato su istigazione dei sacerdoti del Tempio.

(Rif. 140,147)

NOTA - Durante il periodo in cui Giacomo Il Giusto fu a capo della comunita' esseno-zelota (Nuova Chiesa di Gerusalemme), fu costretto a combattere su due fronti:
- contro Paolo che, allontanandosi sempre piu' dalla Legge Mosaica, crea una propria immagine di Jeshu ed una propria dottrina;
- contro i sacerdoti del Tempio, collaboratori dei romani, in combutta con i regnanti erodiani.
Alla fine Giacomo fa uno sbaglio. Si attribuisce le funzioni di sacerdote, si reca al Tempio, vestito con la tunica di lino bianco ed attacca violentemente il sommo sacerdote Anano (figlio di Annas), nominato da Erode Agrippa II. La reazione dei sadducei, sostenitori di Anano, e' scontata ed immediata, con esito tragico.

(Rif. 185,995)

I-815.15
MORTE DI GIACOMO - SECONDA VERSIONE
Il prefetto della Giudea Albino ordina l'esecuzione, mediante lapidazione, dell'apostolo Giacomo Il Giusto (il Minore) per istigazione alla guerra santa.

(Rif. 995)

NOTA - Ipotesi poco probabile. Se giudicato sovversivo Giacomo, secondo la legge di Roma, avrebbe dovuto essere crocifisso.

S-815.20
LA VENDETTA
La reazione del gruppo esseno-zelota alla uccisione di Giacomo e' immediata. Un commando vendica la morte dell'apostolo ammazzando il sommo sacerdote Anano.

ANNO 816 (a.u.c.) (63 e.v.)

M-816.05
PAOLO LIBERATO
Trascorsi i termini di due anni di arresto domiciliare Paolo viene liberato. Durante il periodo della prigionia ha scritto parecchie lettere:
- ai Colossesi
- a Filemone
- agli Efesini
- ai Filippesi

(Rif. 140)

I-816.05
CHE FINE HA FATTO PAOLO?
Dopo due anni di permanenza a Roma Paolo, che ormai ha 56-57 anni, sparisce dalla circolazione. Che fine abbia fatto, realisticamente non lo sa nessuno. L'ipotesi piu' accreditata, ma sempre opinabile, e' che il governo di Roma (Nerone) lo abbia trasferito in un soggiorno definitivo e piu' "tranquillo" in Spagna. Durante gli ultimi anni e' certo che abbia affinato le basi della sua costruzione teologica, lasciando ad altri seguaci il compito di formalizzarla e diffonderla. In fondo la dottrina di Paolo, che predicava la sopportazione agli oppressi, agli schiavi ed ai reietti, in vista di una immancabile ricompensa post-mortem, non doveva dispiacere al governo di Roma, sempre in lotta contro le rivendicazioni e gli aneliti di liberta' delle popolazioni sotto il giogo dell'impero.

(Rif. 995)

NOTA - Secondo R. Eisenmann (Rif. 343):Paolo, aristocratico e molto agiato, godeva di conoscenze in alto loco con il potere dirigente. In confidenza con i governatori di Cesarea e con Erode Agrippa II, poteva essere un agente di Roma. Fornisce informazioni ed il potere lo protegge, gli attribuisce una nuova identita' e denaro e questo spiegherebbe la definitiva sparizione, non giustificata negli Atti degli Apostoli. Da considerarsi come una battuta: forse la CIA ha origini antichissime.

ANNO 817 (a.u.c.) (64 e.v.)

M-817.05
INCENDIO DI ROMA
Un violento incendio, voluto da Nerone, distrugge la citta'. Nerone addossa la colpa dell'incendio ai "cristiani" e ne fa uccidere un grande numero.

(Rif. 995)

NOTA - Il parlare male di Nerone, da parte degli storici "ufficiali" conniventi con il potere clericale, e' un fatto largamente scontato. Quanti si ricordano che Nerone e' stato per lunghi anni educato da Seneca e che tutta la sua educazione era permeata dalle idee di questo grande filosofo stoico?

S-817.10
INCENDIO DI ROMA
Mentre Nerone si trova ad Anzio un violento incendio, provocato dalla calura, dalla siccita' e dalle precarie condizioni edili dell'Urbe, distrugge una buona parte della citta', gremita di baracche e di tuguri abitativi.
Le autorita' identificano alcuni responsabili tra gli appartenenti a impopolari gruppi settari giudeo/messianici e Nerone li fa mettere a morte.
SVETONIO:....furono puniti i cristiani, un gruppo di persone dedite ad una superstizione nuova e malefica....
TACITO:....mise avanti come rei dell'incendio gente odiata per i suoi mali costumi, che il volgo chiama cristiani....

S-817.10
ALBINO
Il prefetto ALBINO lascia la Giudea.

ANNO 818 (a.u.c.) (65 e.v.)

M-818.05
MORTE DI PIETRO (?)
Secondo alcuni autori in questo anno Pietro sarebbe stato giustiziato a Roma. (v. M-820.15)


ANNO 819 (a.u.c.) (66 e.v.)

S-819.05
PRIMI MOTI DI RIBELLIONE
L'insofferenza verso l'occupazione romana e verso la connivenza con Roma da parte delle autorita' civili e religiose, ha superato i limiti di guardia. Da Gamla (citta' di Giuda Il Galileo) vengono organizzate le prime azioni militari in tutta la Palestina.

S-819.10
PROVVEDIMENTI DI GRESSIO FLORIO
Il procuratore Gressio Florio fa giustiziare 2000(!) ebrei rivoltosi nell'anfiteatro di Cesarea (Cifra del tutto improbabile).

S-819.15
LE GESTA DI MENAHEM - MASADA
Altro figlio di Yoseph, all'inizio della rivolta, si distingue subito come uno dei capi rivoltosi piu' audaci. Con uno straordinario colpo di mano entra nella fortezza di Masada, saccheggia l'arsenale e ne fa una roccaforte ribelle.

(Rif. 185)
(App. 085-GENEALOGIA)

ANNO 820 (a.u.c.) (67 e.v.)

M-820.05
ULTIMI ANNI DI PAOLO
Dopo la liberazione avenuta nell'816(a.u.c.), Paolo si reca ad Efeso, dove prosegue la sua attivita' apostolica. Nuovamente arrestato, viene rispedito a Roma. Durante questi anni avrebbe scritto le seguenti lettere:
- prima lettera a Timoteo
- lettera a Tito
- seconda lettera a Timoteo
- lettera agli ebrei

(Rif. 130)

M-820.10
PRIMA LETTERA DI PIETRO
Da Roma Pietro scrive una lettera indirizzata ai gruppi di cristiani dislocati nell'Asia Minore

(Rif. 130)

M-820.15
MORTE DI PIETRO
Pietro viene condannato a morte ed ucciso a Roma il 29 Giugno.

(Rif. 130)

NOTA - La crocifissione di Pietro, a Roma ed a testa in giu', ha tutta l'aria di essere un "pia" favola.
In primo luogo la giustizia romana non prevedeva certe fantasie nelle esecuzioni capitali: al contrario, gli esecutori erano sempre molto pragmatici. In secondo luogo la presunta lettera, citata al punto M-820.10, sarebbe stata scritta e spedita da Babilonia.
Se Pietro si trovava a Roma quale interesse poteva avere per i gruppi cristiani dell'Asia Minore?

(Rif. 410)

M-820.20
MORTE DI PAOLO
Tradotto a Roma Paolo viene condannato a morte. L'esecuzione sarebbe avvenuta il 26 Giugno in localita' Tre Fontane. Sarebbe stato sepolto in una tomba della via Ostiense dove oggi esiste la basilica eretta in suo onore da Costantino I.

(Rif. 130)

M-820.25
PRIMI VANGELI (?)
In questo anno sarebbero nati il vangelo di Marco, il vangelo di Matteo, quello di Luca e gli Atti degli Apostoli.

(Rif. 130)

S.820.05
CONQUISTA DI GAMLA
22 Novembre: i romani penetrano nella citta' di Gamla e ne distruggono la torre di guardia.

(App. 100-GAMLA)

S-820.10
DISTRUZIONE DI GAMLA
24 Novembre: i romani completano la distruzione di Gamla e uccidono 4000(!) ribelli che difendevano la citta'. Altri 5000(!) si suicidano in massa per non arrendersi.

(Rif. 185)

NOTA - Le cifre sono palesemente irreali. Come si potevano stipare nella rocca di Gamla 9000 persone?

S-820.15
LE GESTA DI MENAHEM - IL MESSIA
Approfittando di una situazione di sbandamento e di generale incertezza, Menahem, affiancato da Eleazar Ben-Jair, conquista facilmente Gerusalemme e si autoproclama messia dei giudei.

(Rif. 185)
(App. 085-GENEALOGIA)

S-820.20
LE GESTA DI MENAHEM - LA CONTESTAZIONE
Le fazioni conservatrici e filo romane di Gerusalemme non apprezzano il gesto di Menahem. Si organizzano e dopo qualche giorno riescono a sopraffare gli uomini di Menahem e a "detronizzarlo"

(Rif. 185)

S-820.25
LE GESTA DI MENAHEM - FINE DEL SOGNO
La reazione dei conservatori esplode furibonda:
- fanno strage di tutti gli uomini di Menahem che non riescono a fuggire in tempo
- Menahem si nasconde a Gerusalemme nel quartiere di Ofel; scoperto ed ucciso dopo molti supplizi.

(Rif. 185)

S-820.30
ELEAZAR A MASADA
Sfuggito al massacro di cui al punto precedente, Eleazar Ben- Jair si rifugia nella fortezza di Masada, ne prende il comando e difendera' la rocca, contro i romani, per ben due anni.

(Rif. 185)

NOTA - Eleazar Ben-Jair (Lazzaro) era fortemente coinvolto nella politica di rivendicazione esseno-zelota messa in atto da Giuda il Galileo.
Se le ipotesi sono attendibili egli era cognato di Jeshu e di Menahem (fratello di Jeshu). Eleazar era figlio di Giairo (Jair) e dovrebbe corrispondere a quanto riferito da Giuseppe Flavio in merito a questo personaggio.

(Rif. 185)
(App. 085-GENEALOGIA)

ANNO 822 (a.u.c.) (69 e.v.)

S-822.02
DISTRUZIONE DI QUMRAN
Vespasiano distrugge definitivamente l'insediamento esseno di Qumran.

S-822.05
VESPASIANO IMPERATORE
Il primo Luglio Vespasiano viene eletto imperatore.

ANNO 823 (a.u.c.) (70 e.v.)

S-823.05
DISTRUZIONE DI GERUSALEMME
A Settembre Tito, figlio di Vespasiano, porta a termine l'assedio di Gerusalemme e distrugge la citta'. Nello sfacelo generale la Nuova Chiesa di Gerusalemme ed i suoi ultimi dirigenti spariscono nel nulla.

(Rif. 185)

S.823.10
DISTRUZIONE DEL TEMPIO
L'ultima roccaforte di Gerusalemme, il Tempio, difeso da militanti esseno-zeloti, dopo giorni di assedio, capitola, viene conquistato e distrutto completamente.

(Rif. 185)

S-823.15
LA DIASPORA
Dopo la caduta di Gerusalemme decine di migliaia di ebrei lasciano il territorio palestinese cercando salvezza e migliori condizioni di vita nei paesi circostanti (peraltro tutti territori romani!).

NOTA - Sugli ultimi due eventi si sono scritte molte esagerazioni:
- l'uccisione di 1.100.000(!) giudei, cosa palesemente assurda
- durante gli ultimi giorni di assedio al Tempio, Tito (secondo G. Flavio) avrebbe fatto crocifiggere almeno 500 giudei al giorno. Se cio' fosse vero i problemi organizzativi non devono essere stati indifferenti in quanto occorreva provvedere:
a) uno spazio di almeno 6000 mq.
b) una quantita' enorme di legname, chiodi e funi
c) l'impegno di almeno 150-200 soldati a tempo pieno, distratti dalla loro primaria funzione di combattenti
d) un efficiente sistema di smaltimento dei cadaveri per evitare il diffondersi di paurose epidemie.
La guerra di repressione della rivolta palestinese e' stata condotta con tre legioni, fatte affluire in Palestina dai territori limitrofi Siria, Egitto e Cilicia. Ogni legione era composta da poco piu' di 6000 uomini (6000 fanti e 120 tra cavalieri, ausiliari, ecc.) quindi un totale di 18000 uomini dislocati in tutti i punti piu' "caldi" del territorio; l'assedio di Gerusalemme dovrebbe aver comportato l'impiego di 5000-6000 uomini della legione Fretensis.

(App. 017-DEMOGRAFIA)

Durante l'assedio di Gerusalemme, una certa Maria di Betezuba, impazzita per la fame, ammazza il suo figliolo e ne mangia una parte, offrendo il resto ad alcuni miliziani zeloti, entrati in casa, che fuggono inorriditi. Giuseppe Flavio riporta l'episodio aggiungendo il commento di Tito il quale, irritato dalla determinazione e dalla ostinazione dei giudei nella ribellione, li dichiara "degni di tanto cibo".

(Rif.185)

Anzitempo ed in previsione della distruzione del Tempio, i sacerdoti hanno cura di nascondere, in decine di nascondigli diversi, le notevoli ricchezze sino ad allora accumulate. Il Rotolo di Rame (App. 018-MANOSCRITTI DI QUMRAN) ci fornisce un inventario dettagliato sia delle ricchezze che dei luoghi segreti scelti per occultarle. Tra le varie ricchezze nascoste ed elencate nel rotolo si calcola esistessero anche 65 tonnellate di argento e 26 tonnellate d'oro. Dopo la distruzione del Tempio questo tesoro non venne ritrovato e Tito se ne torno' a Roma con un bottino piuttosto deludente.

(Rif. 372)

ANNO 824 (a.u.c.) (71 e.v.)

S-824.05
PAGARE LE TASSE
Vespasiano decreta che ogni ebreo, ovunque residente nei territori dell'Impero, deve pagare una tassa pro-capite di due dracme. Dopo la distruzione del Tempio il pagamento dei relativi tributi, da parte degli ebrei, era venuto meno. Vespasiano vuole riattivare questo flusso di denaro a favore dell'amministrazione di Roma.

(Rif. 185)

S-824.10
MOTI AD ALESSANDRIA
Dopo la sconfitta molti rivoltosi, zeloti e sicari, si erano rifugiati in Egitto, con le rispettive famiglie. Ad Alessandria molti di essi cominciano ad istigare gli ebrei della comunita' locale alla rivolta contro Roma e la nuova tassazione. Arrestati in 600 (compresi donne e bambini) vengono torturati dai romani per costringerli a riconoscere Cesare come loro imperatore e dio; nessuno cede.

(Rif. 185)

ANNO 826 (a.u.c.) (73 e.v.)

S-826.05
LA CADUTA DI MASADA
In Aprile cade Masada, assediata per oltre due anni da Vespasiano, da Tito ed infine da Flavio Silla. Comandava la fortezza Eleazar Ben-Jair, il quale, resosi conto dell'impossibilita' di resistere ancora, convince i superstiti al suicidio collettivo. Muoiono in questo modo 960(!) persone compresi donne e bambini.

(Rif. 185)
(M. 1-PALESTINA)

ANNO 834 (a.u.c.) (81 e.v.)

S-834.05
DOMIZIANO
Domiziano diventa imperatore. Fa perseguitare i discendenti di Davide e quindi imprigionare i nipoti di Giuda Il Galileo. Gli arrestati erano considerati rivoltosi e combattenti messianici per il ristabilimento sul trono della "vera" stirpe regale d'Israele.

ANNO 843 (a.u.c.) (90 e.v.)

M-843.05
SECONDA LETTERA DI PIETRO
E' uno scritto apocrifo ad opera di un discepolo di Pietro che ha cercato di interpretare il pensiero dell'apostolo.

(Rif. 130)

ANNO 848 (a.u.c.) (95 e.v.)

M-848.05
GIOVANNI A PATMOS
L'apostolo Giovanni viene confinato nell'isola di Patmos a causa delle sue manifestazioni di fede. Durante questo soggiorno avrebbe redatto il testo dell' Apocalisse.

(Rif. 130)

ANNO 851 (a.u.c.) (98 e.v.)

S-851.05
TRAIANO IMPERATORE
Il 27 Gennaio Traiano viene eletto imperatore.

ANNO 853 (a.u.c.) (100 e.v.)

M-853.05
MORTE DI GIOVANNI - OPERE
L'apostolo Giovanni muore ad Efeso (o a Patmos?). Durante gli ultimi anni di vita avrebbe redatto il suo vangelo. Gli sono attribuite anche tre lettere, probabilmente risalenti al periodo che va dall'848 all'853(a.u.c.)

(Rif. 130)

ANNO 869 (a.u.c.) (116 e.v.)

S-869.05
SOLLEVAZIONE DEGLI EBREI
Una nuova sollevazione degli ebrei viene domata dalle truppe di Traiano.

ANNO 870 (a.u.c.) (117 e.v.)

S-870.05
ADRIANO IMPERATORE
In Agosto Adriano viene eletto imperatore.

ANNO 883 (a.u.c.) (130 e.v.)

S-883.10
LA VISITA DI ADRIANO
L'Imperatore Adriano visita la Palestina e rimane fortemente impressionato dalle rovine, ormai quasi disabitate, di Gerusalemme.
Ordina che la citta' venga ricostruita e ribattezzata AELIA CAPITOLINA.

(Rif. 172)

ANNO 885 (a.u.c.) (132 e.v.)

S-885.05
SIMONE BAR-KOSBA
(anche: Barcho-Kheba, Simone il Magnifico) Simone Bar-Kosba (il figlio dell'astro, il figlio della stella) l'ultimo degli esseno-zeloti a perseverare nella guerra messianica di liberazione della Palestina; i Giudei lo consideravano un nuovo messia, un cristo. Dotato di larghi mezzi e fiducioso in alleanze, che poi verranno a mancare, organizza una grandiosa rivolta, mettendo in crisi l'esercito romano, mediante una nuova tecnica di guerriglia (mordi e fuggi).

S-885.10
GIULIO SEVERO
Giulio Severo, inviato dall'imperatore Adriano e dotato di un cospicuo esercito di 12 legioni(!) contrattacca i rivoltosi.

NOTA - Dodici legioni, circa 73000 uomini, e' un esercito che non si era mai visto prima. La cifra va decisamente ridimensionata, anche se i romani dovettero faticare non poco per ripulire il paese dai ribelli. Si dice abbiano dovuto espugnare una cinquantina di fortificazioni e passare al setaccio quasi mille centri abitati.
(Secondo stime dello storico Starr Chester G., l'esercito romano raggiunse i 300000 uomini, dislocati su tutti i territori dell'Impero, nel III secolo d.C.)

(App. 017-DEMOGRAFIA)

ANNO 886 (a.u.c.) (133 e.v.)

S-886.05
SCONFITTA DI SIMONE BAR-KOSBA
Stretto in una morsa dall'esercito romano Simone Bar-Kosba viene definitivamente sconfitto ed ucciso nella roccaforte di Beitar (Biter), vicino a Gerusalemme.

ANNO 888 (a.u.c.) (135 e.v.)

S-888.05
FINE DELLA RIVOLTA
Giulio Severo spegne gli ultimi focolai di rivolta e pone fine all'ultima guerra messianica di liberazione.

S-888.10
AELIA CAPITOLINA
Conformemente alle istruzioni impartite dall'Imperatore Adriano (S-883.10), il legato Tinneio Rufo da inizio alla ricostruzione della citta'. E' un piano di lavori talmente innovativo che cancellera' praticamente tutte le traccie di quella che era Gerusalemme ai tempi di Gesu. Sull'area dell'ex Tempio sorgeranno parecchi templi dedicati agli dei del Campidoglio Romano. Sull'area del calvario e del presunto sepolcro di Gesu verra' costruito un tempio dedicato alla dea Afrodite.

(Rif. 172)

ANNO 946 (a.u.c.) (193 e.v.)

S-946.05
NOMINA DI SETTIMIO SEVERO
Settimio Severo viene nominato imperatore.

ANNO 955 (a.u.c.) (202 e.v.)

S-955.05
PERSECUZIONE DI SETTIMIO SEVERO
L'imperatore Settimio Severo emana un bando di proscrizione e di persecuzione contro le sette cristiane.

ANNO 1006 (a.u.c.) (253 e.v.)

S-1006.05
VALERIANO
Valeriano viene nominato imperatore.

ANNO 1011 (a.u.c.) (258 e.v.)

S-1011.05
PERSECUZIONE DI VALERIANO
L'Imperatore Valeriano cerca di porre fine alle tumultuose discordie che nascono tra le varie correnti "pseudo cristiane" in seno alle comunita' ebraiche, ordinando arresti, condanne ed espulsioni.

ANNO 1037 (a.u.c.) (284 e.v.)

S-1037.05
DIOCLEZIANO IMPERATORE
Il 17 Settembre Diocleziano viene eletto imperatore

ANNO 1056 (a.u.c.) (303 e.v.)

S-1056.05
PERSECUZIONI DI DIOCLEZIANO
Diocleziano emana un decreto per la soppressione delle sette cristiane.

NOTA - Diocleziano e' passato alla storia come uno dei piu' accaniti persecutori dei cristiani. Sono solo bugie dovute a quegli storici asserviti al clero.
Diocleziano, sposato con una cristiana, e' stato nei primi 17-18 anni del suo regno, alquanto tollerante verso i movimenti neo-cristiani. Acconsenti' che a Nicomedia, di fronte al suo palazzo, fosse costruita una delle piu' grandi chiese dell'antichita'.
Le cose si guastarono sia per le pressioni di Galerio (che dei cristiani aveva la massima diffidenza), sia per l'atto sconsiderato di un cristiano protervo e fanatico che con un gesto offensivo cerco' di mettere in dubbio l'autorita' imperiale di Diocleziano. La reazione dell'imperatore fu conseguente:
- abbattimento della chiesa di Nicomedia
- arresto e condanna di 200 fanatici sparsi su tutto il territorio dell'impero.

(Rif. 410)

ANNO 1059 (a.u.c.) (306 e.v.)

S-1059.05
COSTANTINO IMPERATORE
Costantino I viene eletto imperatore

ANNO 1064 (a.u.c.) (311 e.v.)

S-1064.05
EDITTO DI NICOMEDIA
Galerio emana un editto con il quale si concede ai cittadini la liberta' di praticare qualsiasi religione, compresa quella "pseudo cristiana", nelle sue molteplici sette e correnti.

ANNO 1066 (a.u.c.) (313 e.v.)

S-1066.05
EDITTO DI MILANO
Con questo editto Costantino I conferma quello di Galerio (del 1064 a.u.c.) e lo amplia riservandosi, comunque, il diritto e la facolta' di intervenire e di decidere, al posto dei vescovi, su qualsiasi questione di natura teologica e sui problemi dottrinali e dogmatici che dividono le varie chiese definite "cristiane".
Nasce con questo editto il Cesaropapismo. Il cristianesimo e' ora UNA delle religioni "ufficiali" dell'impero romano. (Religio licita)

(App. 115-COSTANTINO)

S-1066.10
EVOLUZIONE
Costantino I, a partire da questo anno, favorira' l'evoluzione della nuova teologia promuovendone il distacco dalla sua origine messianica giudaica.

(App. 115-COSTANTINO)

ANNO 1067 (a.u.c.) (314 e.v.)

S-1067.05
IL VIAGGIO DI EUTROPIA
Eutropia, suocera di Costantino I, compie un viaggio in Palestina, accompagnata da Eusebio di Cesarea, alla ricerca dei luoghi citati nella Bibbia.

(Rif. 172)

ANNO 1068 (a.u.c.) (315 e.v.)

S-1068.05
LE RICERCHE DI ELENA
Elena, madre di Costantino I, aderisce con entusiasmo alla nuova iniziativa politica del figlio e parte per la Palestina alla ricerca dei luoghi e di reperti riguardanti l'origine del cristianesimo. Riesce a ritrovare:
- la stalla di Betlemme dove Gesu sarebbe nato
- la croce originale, con il cartiglio redatto da Pilato
- la lancia di Longino
- il punto esatto in cui sarebbe avvenuta l'ascensione
- i resti dei tre Magi.
Dopo la sua morte Elena verra' santificata.

(App. 115-COSTANTINO)
(App. 080-REPERTI E RELIQUIE)

NOTA - Quando si dice essere fortunati!
Ritrovamenti cosi' importanti, dopo 300 anni dagli eventi ad essi collegati, potevano capitare solo a lei, ad Elena. Non per sminuire le sue "pie" intenzioni ma la sensazione e' che Elena si sia fatta infinocchiare come una citrulla da un branco di astuti giudei che le hanno fornito esattamente tutto quello che le "occorreva trovare".

ANNO 1078 (a.u.c.) (325 e.v.)

S-1078.05
CONCILIO DI NICEA (20 Maggio)
Costantino I guida il concilio di Nicea (presso Costantinopoli) con un pugno di ferro ed obbliga i convenuti ad un accordo sui dogmi destinati a diventare la base delle future istituzioni ecclesiastiche. I vescovi contrari alle sue direttive finiscono destituiti ed esiliati. Il risultato della votazione finale parla da se':
316 si e 2 no.

(App. 115-COSTANTINO)

NOTA - Per Costantino ed i suoi delegati non e' stata impresa di poco conto. All'inizio del concilio si contavano circa 80 correnti "cristiane", sviluppatesi sul ceppo originario paolino, ognuna delle quali si riteneva depositaria della verita' e cercava di prevalere sulle altre a colpi di reciproche scomuniche. Tra queste correnti, dichiarate poi eretiche, dopo la formalizzazione del Credo di Nicea, si annoveravano:
. i seguaci di Marcione
. gli encratici di Taziano
. i seguaci di Origene
. i seguaci di Ario
. gli gnostici
. i carpocraziani
. gli ofiti
. i modalisti
. i docetisti
. gli adozionisti
. i montanisti
. i manichei
. i seguaci di Nestorio
. i messaliani
. i donatisti
. ecc. ecc. ecc.

Comunque Dio gli ha dato una mano. Deposti su di un altare tutti i vangeli noti (apocrifi e non), durante la notte il Padreterno fece fuori tutti gli apocrifi, lasciando intatti quelli che ben conosciamo.

S-1078.10
DONAZIONE DI COSTANTINO
Durante il concilio di Nicea Costantino avrebbe firmato un atto che riconosce alla chiesa autorita' assoluta negli affari secolari. Questo atto, tenuto segreto, sarebbe poi stato reso noto nell'VIII secolo.

NOTA - Questa e' una delle tante vergognose bugie inventate dalla chiesa di Roma a tutela dei propri interessi materiali. Si tratta unicamente di un falso clamoroso.

ANNO 1079 (a.u.c.) (326 e.v.)

S-1079.05
ELENA CI RIPROVA
Il vescovo di Aelia Capitolina, Macario, aveva sollecitato presso Costantino I il permesso di demolire il tempio di Afrodite, fatto costruire dall'Imperatore Adriano sul presunto luogo del calvario e della sepoltura di Gesu.(S-888.10) Costantino I acconsente e spedisce la madre Elena, in nuova "missione imperiale" ufficiale, per affiancare Macario e sovraintendere agli scavi.
Alla fine i lavori porteranno alla luce una tomba, scavata nella roccia, ed una massa rocciosa calcarea ritenuta il calvario.

(Rif. 172)

NOTA - I protestanti onorano un sepolcro ed un calvario diversi da quelli dei cattolici e degli ortodossi.
Questi luoghi sono stati scoperti nel 1881-1882(e.v.) dal Generale Charles "Cinese" GORDON (l'eroe inglese ucciso a Khartum) sulla base di alcuni rilievi topografici eseguiti qualche anno prima dall'archeologo britannico Wilson.

(Rif. 172)

La religione cristiana diventa RELIGIONE UFFICIALE DI STATO dell'Impero con gli Editti di Tessalonica (1133 a.u.c./380 e.v.) e di Costantinopoli (1145 a.u.c./392 e.v.), emanati dall'Imperatore Teodosio.
Con questi editti tutti gli altri culti vengono aboliti e dichiarati fuori legge; i loro beni ed i loro templi sono confiscati e devoluti al nuovo clero.
Si sono intanto definite e consolidate le prime gerarchie nell'ambito della chiesa, costituite da:
EPISCOPI: vescovi, sovraintendenti.
PRESBITEROI: preti, anziani della comunita'.
DIACONOI: diaconi, serventi.
PISTOI: credenti, iniziati, battezzati.
ENERGUMENI: catecumeni in attesa di battesimo.

(Rif. 410)


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