[la Casa di Fonte Avellana] [evoluzione negli ultimi due secoli] [analisi storica]

La Casa di Fonte Avellana

Descrizione degli interventi necessari per l'adeguamento antisismico dell'edificio.
 
Solai.
Nella zona del fienile, in cui attualmente non c'è il solaio intermedio, si prevede la zona dei collegamenti verticali. Un primo piccolo solaio crea un sottotetto; un secondo solaio, alla stessa quota dell'esistente, si presenta con una ampia apertura centrale , all'interno della quale è prevista la scala.
Viene così aumentata la superficie utile; l'aumento di peso contribuisce alla migliore distribuzione delle masse; i setti verticali vengono nuovamente collegati al resto della struttura.
Il solaio esistente, costituito da travi in acciaio NP180 e voltine in laterizio, viene irrigidito tramite la realizzazione di una soletta in calcestruzzo dello spessore di 4 centimetri, armata con una rete elettrosaldata f4 15x15 collegata alle travi in acciaio. La soletta viene collegata al muro per mezzo di un cordolo in c.a. 15x30, armato con 4 f14 e staffe f6 ogni 25 centimetri.
 
Setti 1° piano.
Le forze reattive in direzione Y sono nettamente insufficienti a contrastare la forza sismica orizzontale. L'eccessiva rigidezza del setto i08 e la necessità di mettere in comunicazione due vani adiacenti rende opportuna la creazione di una apertura in un punto tale da rendere possibile il posizionamento della scala . L'intervento, associato all'incremento di peso dovuto al nuovo solaio del sottotetto, contribuisce a migliorare la distribuzione dei carichi fra i vari setti.
Per colmare la consistente differenza con la forza sismica orizzontale, si rendono necessari interventi anche sui setti i05, i06, i07, tramite un consolidamento realizzato con due lastre in calcestruzzo armato dello spessore di 3 centimetri. Grazie alla maggiorata rigidezza delle pareti, il contributo di questi setti si rivela determinante e decisivo per contrastare efficacemente la forza sismica.
Per completare l'intervento di consolidamento del primo piano, vengono regolarizzate le scansioni dei setti eliminando alcune aperture e riduzioni dello spessore murario in corrispondenza di nicchie.
Vengono chiuse le finestre fra i setti: i10- i11; k17-k18.
Viene chiusa la porta tra i setti k23-k24 (in prossimità dell'innesto con il setto i07).
Vengono chiuse le nicchie fra i setti : k04-k05; k07-k08.
 
Setti piano terra.
Nel primo piano tutte le murature in pietra sono a sacco, invece al piano terra solo le pareti perimetrali hanno questa stessa caratteristica, mentre quelle interne: archi e setti i21,i22,i23, sono in pietrame squadrato e bene organizzato. -Come già evidenziato in precedenza questa è la parte più antica dell'edificio.-
L'insufficiente forza reattiva dei setti in direzione Y (in particolare: i14, i21, i22, i23) rende necessari degli interventi di consolidamento anche a questo piano.
I setti i22 e i23 vengono uniti con l'eliminazione della porta. La nuova muratura è realizzata con lo stesso tipo di pietra e malta dei setti esistenti. Si viene a creare così la possibilità di costruire in adiacenza a questo 'nuovo' setto l'indispensabile scala di collegamento con il primo piano. L'aumento della rigidezza del setto e del suo peso (grazie anche al sovraccarico del nuovo solaio) bilancia l'intervento necessario sui setti i13, i14 e i15. Su questi setti vengono eseguite delle iniezioni di miscele leganti e l'applicazione, nella faccia rivolta verso l'interno dell'edificio (per lasciare inalterato l'aspetto esterno dell'edificio), di una lastra in calcestruzzo armato con rete elettrosaldata.
Sostanzialmente l'insieme degli interventi al piano terra lascia invariata l'eccentricità relativa fra il baricentro delle masse e quello delle rigidezze, spostandoli entrambi verso il centro geometrico della pianta, quindi migliorando la distribuzione dei carichi.

Primo Piano

Piano Terra

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