La zonizzazione del Parco naturale
 
I due fattori che guidano la definizione delle zone extraurbane sono: la sovrapposizione delle emergenze di tipo geologico-geomorfologico, botanico-vegetazionale, storico-culturale (in particolare gli ambiti di tutela di edifici extraurbani) e il tipo di attività produttive esercitate.
Il rapporto fra attività umane e natura è quindi alla base della organizzazione territoriale che viene proposta come conclusione dello studio.
La suddivisione in aree e gli orientamenti gestionali proposti non sono assolutamente in contrasto con le attuali attività produttive svolte. Anzi, le attività tradizionali non solo tutelano gli ambienti su cui operano, ma sono esse stesse patrimonio storico-culturale da tutelare e valorizzare.
Nella tavola n°9 "Il Parco naturale del Catria" sono individuate con precisione le aree con caratteristiche omogenee ritenute necessarie, per articolazione e posizione territoriale, al conseguimento di tutti gli obiettivi prevedibili per un parco naturale; le attività indicate sono di tipo generale e tendono principalmente al chiarimento delle caratteristiche specifiche di ogni singola area1.
 
Alcune considerazioni
Il risultato della analisi approfondita del territorio porta inevitabilmente al superamento dell'aspetto estetico e del privilegio dei caratteri macroscopici nella pianificazione del paesaggio.
Si giunge pertanto ad una articolazione spinta della zonizzazione dell'intero territorio, specialmente nelle aree del parco (lo schema concentrico previsto dalla legge n.394/91 si rivela ampiamente inadeguato2); per tutte le aree urbanizzate si prevedono piani particolareggiati, e per le aree periurbane la tendenza è verso il controllo del consumo del territorio.

L'analisi dettagliata dell'area è la fase indispensabile per la definizione di un piano volto alla qualità, in quanto permette di sostenere la gestione basata sull'esaltazione dei caratteri di pregio, all'interno di un'ottica complessiva che consente costantemente il dibattito sulle scelte operate su basi oggettive.

NOTE
 
1 Indicazioni pid precise riguardo tempi di realizzazione, diverse destinazioni di edifici, modalita' di intervento per ogni singola area, tipo e consistenza degli incentivi alle attivita', possono essere stabilite solo in sede di 'Piano pluriennale economico e sociale per la promozione delle attivita' compatibili', previsto dall'articolo 14 della legge n113/95.
 
2 a) riserve integrali nelle quali l'ambiente naturale f conservato nella sua integrita';
b)riserve generali orientate, nelle quali f vietato costruire nuove opere edilizie, ampliare le costruzioni esistenti, eseguire opere di trasformazione del territorio. Possono essere tuttavia consentite le utilizzazioni produttive tradizionali, la realizzazione delle infrastrutture strettamente necessarie, nonche interventi di gestione delle risorse naturali a cura dell'Ente parco. Sono altresi ammesse opere di manutenzione delle opere esistenti, ai sensi delle lettere a) e b) del primo comma dell'articolo 31 della legge 5 agosto 1978, n.457;
c)aree di protezione nelle quali, in armonia con le finalit8 istitutive ed in conformita' ai criteri generali fissati dall'Ente parco, possono continuare , secondo gli usi tradizionali ovvero secondo metodi di agricoltura biologica, le attivita' agro-silvo-pastorali nonche di pesca e raccolta di prodotti naturali, ed e' incoraggiata anche la produzione artigianale di qualita'. Sono ammessi gli interventi autorizzati ai sensi delle lettere a), b) e c) del primo comma dell'articolo 31 della citata legge n.457 del 1978; salvo l'osservanza delle norme di piano sulle destinazioni d'uso;
d)aree di promozione economica e sociale facenti parte del medesimo ecosistema, pid estesamente modificate dai processi di antropizzazione, nelle quali sono consentite attivita' compatibili con le finalita' istitutive del parco e finalizzate al miglioramento della vita socioculturale delle collettivita' locali e al miglior godimento del parco da parte dei visitatori.

Schema applicato per la zonizzazione Parco delle aree 'agricole ' E

sovrapposizione di emergenze

attività produttive

ambiti di tutela di edifici extraurbani

nessuna

tradizionali: zootecnia selvicoltura

tradizionali: agricoltura

Eb2

2 e oltre

Ea

Eb1

1

Ec1

Ec2

Ec3

nessuna

Ed1

Ed2