AREA MARINA PROTETTA DELL'ISOLA E GROTTA DI BERGEGGI

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Ente Gestore: Comune di Bergeggi

Sede: Piazza XX Settembre - 17042 Bergeggi (SV)

Tel: 019/859017           Fax: 019/858108

Istituzione: Legge Regione Liguria n. 10/85.

Provincia: Savona.

Superficie: 8 ha.

Comuni interessati: Bergeggi.

Posizione geografica: 44° 14' lat. N - 8° 26' long. E.

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Cartografia

Carta n. 104 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:25.000.

Tavoletta 92 I SE della Carta Topografica d’Italia in scala 1:25.000 dell’Istituto Geografico Militare Italiano.

Vincoli

Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.

Proposte di tutela  

Segnalazione nel Convegno I parchi marini: realizzazione e gestione per l'inserimento nell'art. 24 della proposta di legge n. 1964/88.

Problematiche emerse

Scarsità di informazioni relative alla fauna terrestre.

Descrizione

L'isola di Bergeggi e la costa antistante fanno parte di un unico complesso costituito da rocce calcareo-dolomitiche ed erano, un tempo, unite da un istmo poi sommerso dal mare. Per la natura calcarea delle rocce, che ha favorito lo sviluppo del fenomeno carsico, l'area è ricca di cavità sotterranee, come grotte e cunicoli, tra cui la Grotta del Treno e la Grotta marina di Bergeggi, famosa per i reperti paleontologici e preistorici risalenti al Paleolitico e Neolitico. Situata a circa 200 metri dalla costa, l'isola è stata abitata in epoca romana e fu per diversi secoli sede di un centro monastico.

Le falesie sono colonizzate da una vegetazione tipica delle rupi costiere e l'isole è ricoperta da una macchia mediterranea ancora integra. La flora comprende diverse specie interessanti, tra cui la Campanula sabatia (campanula di Savona) e la Campanula isophylla (campanula di Capo Noli), entrambe endemiche.

Lungo la costa il fondale roccioso non raggiunge grandi profondità, ma è ricco di piccole grotte e anfratti. In particolare la Grotta di Bergeggi, oltre ad un'ampia parte emersa, comprende alcune cavità sommerse caratterizzate dai popolamenti delle grotte semioscure. Nel complesso costituisce un ambiente notevolmente diversificato e di grande valore naturalistico, oltre che per la ricchezza dei fenomeni carsici, anche per la varietà di popolamenti biologici. I fondali dell'isola sono, invece, più profondi, soprattutto in corrispondenza delle punte più meridionali. La ricchezza di cavità ha favorito lo sviluppo di formazioni sciafile, costituite cioè da specie che prediligono condizioni di luce attenuata, di acque calme e semicalme. Sul fondo si possono osservare numerose specie e popolamenti, tra cui spiccano quelli del Coralligeno, delle grotte semioscure ed oscure e della prateria di Posidonia oceanica. Le pareti subverticali della zona sud e sud-est sono dominate, a partire da 12-15 metri di profondità, dalla margherita di mare, dalle alghe Pseudolithophyllum e fico d'India marino, dal porifero Crambe crambe, dal falso corallo, dalla spruzzetta di mare e da gorgonie del genere Eunicella. Si ricorda, infine, la presenza di una specie tropicale, la madrepora, segnalata in Italia solamente a Bergeggi e ad Albisola, probabilmente spiegabile con il trasporto da parte di qualche nave diretta al vicino porto di Savona.