Home Commenti Ricerca Sito Web
  Calabria Foods

Calabria foods Aziende Vacanze Mestieri Servizi Link Utili

 Produttori Prodotti Ricette

Pane : grano tenero   

Biscotto di grano
Buccellato  
Fresa  
Pane a cuddhura  
Pane integrale  
Pitta  
Pitta collura  
 

 

 

 

 

 

Pane :grano tenero

Biscotti di grano

Composizione:
a. Materia prima: farina integrale di grano, acqua.
b. Coadiuvanti tecnologici: lievito naturale, lievito di birra, sale.
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: la farina viene impastata con il lievito, l'acqua e il sale. Dopo la lievitazione, che si protrae per diverse ore (oltre 8), si formano dei pani ovoidali con le estremità arrotondate a mezzaluna. Dopo una sosta di un'oretta si inforna una prima volta, si toglie dal forno lasciandolo evaporare e si reinforna per la biscottatura.

Area di produzione: Reggio Calabria.

Note: parente povero, tecnologicamente parlando, delle friselle, questo pane era il "Panis navalis" (biscotto delle navi) di cui parlano gli storiografi del '600. A Reggio, per decisione del vicerè di Napoli, c'era un opificio che produceva questo pane biscottato, del quale si approvvigionavano le galee del viceregno. La stessa tradizione si riscontra in altre città marinare tra le quali Messina, Genova e Fano (Ps). (Informazione personale del prof. Franco Masino, glottologo, di Reggio Calabria). Oggi il pane viene anche detto "biscotto e caponata" perché abitualmente si consuma con olio, aglio e origano, dopo averlo rapidamente passato nell'acqua.


 

 

 

 

 

Pane :grano tenero

Buccellato  

Composizione:
a. Materia prima: farina di grano tenero, acqua.
b. Coadiuvanti tecnologici: lievito naturale e di birra.
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: la pasta, previo impastamento di tutti gli ingredienti, viene fatta lievitare per diverse ore. Si formano dei pani tondi con un foro centrale piuttosto ampio, del peso variabile da 1 a 2 kg. Si cuoce nel forno caldo.

Area di produzione: Serra S. Bruno, prov. di Catanzaro.

Note: è un pane che viene fatto in occasione del Corpus Domini e durante la processione viene infilato nel braccio, alla stessa stregua della "brazzadella" lombarda (vedi scheda). Nella stessa zona per la festa di S. Antonio vengono fatti dei piccoli panini. Per la festa di S. Biagio (patrono di Serra S. Bruno) che si festeggia il 3 febbraio, viene fatto lo "abbaculo", che è un dolce a forma di punto interrogativo, confezionato con la stessa pasta degli "nzulli" di cui non è dato sapere la ricetta. Si sa solo che sono fatti con mandorle, farina e zucchero. A vederli e al tatto sono durissimi, ma una volta in bocca si sciolgono subito. (Informazione personale di Carmelina Ceraso, insegnante di Serra S. Bruno).

 

 

 

 

 

Pane :grano tenero

Fresa

Composizione:
a. Materia prima: farina di grano tenero, acqua.
b. Coadiuvanti tecnologici: lievito naturale e di birra, sale.
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: con la pasta del pane ben lievitata si formano dei lunghi cilindri che vengono tagliati in tanti pezzi lunghi 4/6 cm; vengono infornati e fatti cuocere in due tempi: la prima fase per la cottura degli amidi, la seconda per la biscottatura.

Area di produzione: zona di Reggio Calabria.

Note: questo pane, per essere consumato, va ammorbidito con l'acqua e condito in vario modo. Il più diffuso è quello che prevede l'uso dell'olio, origano, peperoncino e pomodoro. Non sempre si usa l'aceto.

 

 

 

 

 

Pane :grano tenero

Pane a cuddhura  

Composizione:
a. Materia prima: farina di grano tenero, acqua.
b. Coadiuvanti tecnologici: lievito naturale, lievito di birra, sale.
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: la farina e gli altri ingredienti vengono lavorati insieme. L'impasto omogeneo si lascia lievitare per diverse ore. Si formano dei pani circolari, a forma di ciambella, con piccolo foro centrale, del peso variabile da 1 a 3 kg. e decorati con piccoli rilievi di stile barocco. Si cuoce in forno ben caldo.

Area di produzione: provincia di Reggio Calabria.

Note: viene fatto solo durante le feste di Natale e per rifornire di pane le famiglie quando i fornai si astengono dal lavoro per il riposo estivo. Il termine "cuddhura" deriva dal greco e significa ciambella. Cudduraci (piccola ciambella) invece, sempre in provincia di Reggio Calabria, designa un dolce pasquale decorato con le uova sempre in numero dispari. (Informazione personale del prof. Franco Masino).

 

 

 

 

 

 

Pane :grano tenero

Pane integrale

Composizione:
a. Materia prima: farina di grano tenero integrale, acqua.
b. Coadiuvanti tecnologici: lievito naturale e di birra, sale.
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: la farina e gli altri ingredienti vengono impastati bene e l'impasto omogeneo si lascia fermentare per diverse ore. Completata la prima alzata, si riprende l'impasto, si formano dei pezzi piuttosto grossi di forma rotonda che vengono segnati con una croce. Si fa completare la seconda alzata e si cuoce a forno caldo.

Area di produzione: tutta la Calabria.

Note: in Calabria, durante la preparazione del pane, se in cucina entra qualche estraneo è d'obbligo dire "Bon ci crisci!", che il lievito venga bene ! La stessa formula si adotta nelle stalle in presenza di un allevamento di vitellini, asinelli e puledri (informazione personale del prof. Franco Masino).

 

 

 

 

 

Pane :grano tenero

Pitta

Composizione:
a. Materia prima: farina di grano tenero e/o duro, acqua.
b. Coadiuvanti tecnologici: lievito naturale, sale.
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: si impasta la farina con lievito sciolto in acqua tiepida salata e si lavora bene fino ad ottenere un elaborato omogeneo di media consistenza. Si lascia fermentare per alcune ore al termine delle quali la massa sarà di nuovo reimpastata, sezionata in pezzi ai quali verrà data una forma rotonda con foro centrale, che può essere più o meno decorata: con l'uovo nel periodo pasquale, con verdure nel resto dell'anno. Si cuoce nel forno caldo. Si può consumare insieme al morzeddu, piatto tipico piccante, a base di interiora di animali.

Area di produzione: tutta la Calabria.

Note: la pitta un tempo veniva fatta con tutti i tipi di farina con cui si faceva il pane: grano, granone, granturco, crusca, orzo, avena, segale, lupino, castagne, farine miste di grano e granturco, di lupino e avena e persino farina di ghiande. I pani più diffusi erano quelli di granturco, di orzo, d'avena e di lupino; il pane più desiderato quello di grano, che i ceti popolari e contadini mangiavano un paio di volte l'anno. La pitta, già segnalata nella tradizione culinaria greco-latina e che come tutte le focacce veniva adoperata essenzialmente in occasioni festive e rituali, può essere fritta nell'olio o cotta al forno insieme al pane. Di forma schiacciata, può essere farcita con sarde, zucchine, peperoni, pomodori ed altri vegetali. Oggi si usano molto le pitte fritte con zucchine e melanzane. Questo tipo di focaccia ha tratti in comune con analoghe produzioni in tutto il Mediterraneo arabo. Ed ha in comune anche il nome: pizza a Napoli, pita a Gerusalemme, pettole (o pittole) a Brindisi e Lecce. Un detto calabrese dice "Mettersi come pitte avanti forno" per sottolineare l'inopportunità di una persona, di stare in un posto o di capitare in un momento sbagliato. Il termine è diffuso anche nel nord-est d'Italia e soprattutto nei Balcani.

 

 

 

 

 

Pane :grano tenero

Pitta collura

 
Composizione:
a. Materia prima: farina di frumento, acqua.
b. Coadiuvanti tecnologici: lievito naturale, sale.
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: alla pasta del pane, lievitata, viene data una forma schiacciata, a buccellato, che viene cosparsa d'olio e cotta nel forno.

Area di produzione: Umbriatico, in provincia di Catanzaro.

Note: pane rituale, la pitta collura viene preparata ad Umbriatico per la commemorazione dei defunti. Ogni famiglia abbiente la distribuisce ai poveri in suffragio delle anime dei propri morti. Un tempo erano molti i poveri che vivevano di "collure", ossia di ciambelle (Cfr. L.M. Lombardi Satriani, Il linguaggio del grano, da Il pane, Electa Editori Umbri, Perugia, 1992, pag.45).

 

CalabriaFoods,il piu' grande archivio dei prodotti tipici Calabresi, le specialista della tradizione enogastronomica calabrese

CalaWeb© non è collegato ai siti recensiti e non è responsabile del loro contenuto.

 E' vietata la riproduzione anche parziale.
Copyright ©2001 CalaWeb©
Aggiornato il: 19 novembre 2000