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Conserve Frutta:confetture - essiccati - canditi

«Panicilli»   
Cedri canditi   
Confettura di pomodori rossi    
Confettura di pomodori verdi   
Conserva di arance speziate 
Cotognata   
Fichi a crocette  
Fichi a palloni   
Fichi essiccati  
Marmellata d'arancio 
Marmellata di cedro   
Miele di fichi
 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :essiccati

"Panicilli"

Materia prima: uva passita, foglie di cedro, cedro candito.

Tecnologia di lavorazione: all'uva passita si aggiungono dei pezzetti di cedro canditi ed il tutto avvolto in foglie di cedro legate a mò di involtino con fibre vegetali. Una breve sosta in forno non troppo caldo servirà ad eliminare la residua umidità.

Maturazione: qualche giorno.

Area di produzione: Riviera dei cedri (Cs)

Calendario di produzione: novembre, dicembre e gennaio.

Note: è un prodotto edonistico e sfizioso, per palati raffinati. Ne era ghiotto anche Gabriele d'Annunzio che ne scrive nel romanzo La Leda senza cigno: "Invogli di fronde compresse e risecche, venuti di Calabria.., un che di ardente senza fiamma". La versione originale, risalente all'epoca dei romani, prevedeva l'impiego delle foglie di fico, di platano e di vite per conservare l'uva passita, la cui lavorazione, rimasta la stessa, è molto laboriosa e richiede più cura dell'essiccazione dei fichi. L'uva va raccolta a luna calante, in un giorno sereno e asciutto. I grappoli di uva bianca devono essere di sapore dolcissimo con acini grossi e non troppo fitti. Si distendono su tavole bagnandoli ogni tanto con una soluzione alcalina composta da acqua e cenere di sarmenti con aggiunta di olio. Si lasciano asciugare bene, proteggendoli dalla pioggia e dalla rugiada. Quando hanno perso abbastanza umidità vengono riposti in vasi di terracotta il cui coperchio viene sigillato con il gesso. A Sorrento, dove assumono il nome di follovielli, le foglie di cedro vengono sostituite con quelle di arancio e il cedro candito con l'arancio candito. Il termine di "folloviello" deriva, secondo una etimologia dotta, da "follare" (pigiare) oppure, secondo un etimo popolare più incerto, da "folliculus" (sacchetto, guscio).



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :essiccati

Fichi a crocette

Materia prima: fichi.

Tecnologia di lavorazione: i fichi bianchi, provenienti da zone non ricche di acque (terreni seccagni), si raccolgono quando sono parzialmente appassiti mettendoli ad essiccare al sole su apposite stuoie. Quando sono essiccati si spaccano lasciandoli attaccati al peduncolo, si imbottiscono di noci e mandorle e si richiudono appiattendoli e incrociandoli. Si cuociono in forno di campagna riscaldato con frasche di olivo e di ginestra, a calore moderato fino al raggiungimento di una doratura intensa, cospargendoli poi con una polvere di zucchero a velo addizionato con polvere di cannella e di arancia essiccata.

Maturazione:

Area di produzione: Calabria.

Calendario di produzione: agosto, settembre.

Note: un altro modo di conservazione dei fichi è detto a "jette" (trecce): è lo stesso procedimento delle crocette, ma non si imbottiscono, si infilano in stecche di canne o rami di mirto formando delle trecce o coroncine. Sono aromatizzate alla stessa maniera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :essiccati

Fichi a palloni

Materia prima: fichi.

Tecnologia di lavorazione: i fichi raccolti, sempre parzialmente appassiti, non si essiccano al sole ma al forno moderatamente caldo, rivoltandoli spesso fino al raggiungimento di un denso colore marrone. Si cospargono di polvere di zucchero di cannella e di arancia, si foggiano a mò di palloni e si avvolgono in foglie di fichi raccolte il giorno precedente la confezione e messe ad appassire, sovrapposte, in grandi ceste. Si legano con delle rafie e si rimettono in forno dolcemente caldo per breve tempo.

Maturazione:

Area di produzione: provincia di Cosenza.

Calendario di produzione: agosto, settembre.

Note: in annate di particolare siccità i fichi, essendo più duri, richiedono una irrorazione di miele di fichi per essere foggiati a forma di pallone.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :essiccati

Fichi essiccati

Materia prima: fichi freschi varietà "dottato".

Tecnologia di preparazione: i fichi, dopo raccolti, vengono fatti essiccare al sole per circa sei o sette giorni a seconda del clima. Una volta essiccati vengono messi nelle cassette e commercializzati. Possono anche subire ulteriori lavorazioni, come la farcitura con mandorle, noci o la copertura con cioccolato. Prima di ogni ulteriore lavorazione, dopo essere stati essiccati, i fichi vengono sterilizzati con varie tecniche.

Maturazione: 7-10 giorni.

Area di produzione: Calabria 

Calendario di produzione: settembre, ottobre, novembre, dicembre.

Note: attualmente la produzione del fico si ottiene con impianti arborei di vecchia costituzione, per lo più consociati con olivo o formati da piante sparse, ubicati nei terreni impervi in cui è difficile razionalizzare le operazioni colturali. Questa situazione comune in tutto il Mezzogiorno rende difficile la raccolta del prodotto e la sua commercializzazione verso mercati più remunerativi. In Calabria, i frutti vengono ancora lavorati in modi diversi con le noci, con le mandorle, a "tortonilli", con il mirto, a spinopesce infilati nelle canne e a "crocetta", sistema adoperato anche dagli antichi romani che a loro volta lo avevano appreso dagli africani e dagli spagnoli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :canditi

Cedri canditi

Materia prima: cedri verdi.

Tecnologia di lavorazione: si mettono a spurgare i cedri interi in salamoia per circa 40 giorni, aggiungendo l'acqua periodicamente. Tolti dalla salamoia si "sbuzzano" cioè si toglie la parte interna, il vero frutto, lavandolo in acqua corrente. Bollire per pochi minuti ancora a bagno in acqua fredda, preparando infine uno sciroppo zuccherino composto di una parte di acqua e di una di zucchero. Bollire ancora per 15-20 minuti terminati i quali si aggiungono i pezzi di cedro che si faranno cuocere fino a quando la parte interna bianca acquista aspetto vetrificato. Si tolgono dal fuoco, si lasciano raffreddare, si cospargono di zucchero a velo e si conservano in scatole di latta o barattoli divetro. Con l'identico tecnica si candisce ogni tipo di buccia di agrume (arancia, limone, mandarino, melangolo).

Maturazione:

Area di produzione: Piccole produzioni eccellenti si segnalano a S. Maria del Cedro, Diamante (Cs).

Calendario di produzione: autunno-inverno.

Note: le produzioni sono di tipo industriale, ma da due anni circa, in Calabria, grazie alla legge regionale di incentivazione sulla coltivazione e trasformazione di questa derrata, a S. Maria del Cedro è sorto un laboratorio artigiano per la canditura del prodotto ed un altro di piccole dimensioni si segnala a Diamante dove, tra l'altro, da qualche anno è invalso l'uso di tagliare il cedro a fettine immergendolo nel cioccolato extrafondente. Sulla costa tirrenica cosentina, da Tortora a Cetraro, detta Riviera dei cedri, si produce il 98% della produzione nazionale. Naturalmente il vero problema è rappresentato dai rapporti con i trasformatori. Tra l'altro oggi il settore è in crisi per la concorrenza del cedro di Portorico che è poco profumato, non è altrettanto gustoso del calabrese, ma costa la metà. Per questo i produttori locali si stanno battendo per un marchio di qualità che orienti i consumatori



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :confetture

Confettura di pomodori rossi

Materia prima: pomodori dalla polpa consistente, zucchero.

Tecnologia di lavorazione: i pomodori tagliati a metà vengono spremuti per eliminare l'acqua di vegetazione e i semi. Si aggiunge del succo di limone e della scorza grattugiata. Si fa bollire il tutto per qualche minuto, poi si passa al setaccio. La polpa si unisce allo zucchero e alla vaniglia e si lascia di nuovo bollire fino a che non raggiunge la giusta consistenza. A Questo punto si unisce un liquore a piacere, si toglie dal fuoco, si versa bollente nei barattoli e si chiude ermeticamente il vaso. Si conserva in luogo fresco e buio.

Maturazione:

Area di produzione: tutta Italia.

Calendario di produzione: estate.

Note: è una marmellata indicata per la preparazione di crostate e dolci casalinghi. Si tratti di un prodotto nuovo e ciò spiega la dizione "confettura" con cui é posto in commercio.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :confetture

Confettura di pomodori verdi

Materia prima: pomodori verdi, zucchero.

Tecnologia di lavorazione: i pomodori, raccolti quando sono ancora verdi - di solito la produzione finale che non giunge a maturazione - vengono puliti dai semi e liberati dall'acqua di vegetazione, tagliati a pezzi, messi a macerare per 24 ore nello zucchero e un pizzico di sale. Vengono fatti bollire, dopo aver aggiunto un limone tagliato sottilmente, fino a che non raggiungono la giusta consistenza. Si mette la confettura nei vasi quando è ancora bollente, si chiude ermeticamente il barattolo riponendo in luogo buio e fresco.

Maturazione:

Area di produzione: in tutta Italia.

Calendario di produzione: fine estate, autunno.

Note: questa confettura viene fatta un po' ovunque. All'inizio quasi per sfida, perché é poco credibile che dai pomodori verdi possa venir fuori qualcosa di appetibile. Dissipati i dubbi "si passa parola" e l'esperimento empirico diventa consuetudine che in pochi anni si é diffusa ovunque.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :confetture

Conserva di arance speziate

Materia prima: arance.

Tecnologia di lavorazione: la frutta tagliata a pezzi viene fatta bollire insieme al vino e alle spezie. Quando l'acqua è evaporata, si aggiunge lo zucchero lasciando bollire per altri 20 minuti circa. Si invasa e si conserva al buio.

Maturazione:

Area di produzione:  Calabria.

Calendario di produzione: tutto l'anno.

Note: la denominazione "conserva di frutta" che troviamo nei prodotti in commercio, sta ad indicare che il prodotto è stato fatto con frutta intera o a pezzi conservata in sciroppo, alcool, liquore o vino. Sul mercato le conserve sono infinite: c'è quella di ananas e pere, di pere al vino cotto, di uva sotto spirito, di mandarini, di cedri, ecc. Degli stessi frutti ci sono poi tutte le varie versioni di "gelatine", confetture, sciroppi, e succhi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :confetture

Cotognata

Materia prima: mele cotogne.

Tecnologia di lavorazione: le mele cotogne sane, mature e ben lavate vengono tagliate a quarti, messe in acqua e limone per evitarne l'ossidazione. Si fanno cuocere in acqua, succo di limone e buccia grattugiata. Dopo la cottura si passano al setaccio aggiungendo una quantità di zucchero pari al peso della purea ottenuta. Si lascia terminare la cottura avendo cura di rigirare con la spatola di legno per favorire l'evaporazione dell'acqua. Si versa nelle forme esponendola al sole, oppure si stende su di un piano metallico o di marmo cosparso di zucchero mantenendo uno spessore di circa 1 cm. facendola asciugare al sole o altre fonti di calore. Quando la composta é asciutta si taglia nelle forme volute. Si conserva in scatole di latta al riparo dall'umidità.

Maturazione:

Area di produzione: tradizionale in tutta Italia.

Calendario di produzione: ottobre-novembre.

Note: in Sicilia le formelle che vengono adoperate sono di ceramica e si tramandano di generazione in generazione. Nei negozi della provincia di Palermo si trova ancora qualche fruttivendolo che prepara la cotognata. Rinomate sono quelle di Caltagirone, Nicosia, Giarratana, Marsala. La cotognata sta ricomparendo anche in altre zone. Inoltre ricordiamo che per ogni ricetta le varianti possono essere infinite, non solo da regione a regione, ma anche nell'ambito della stessa regione.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :confetture

Miele di fichi

Materia prima: fichi.

Tecnologia di lavorazione: si mettono a bollire dei fichi freschi in pentoloni appena ricoperti di acqua. A cottura ultimata si scola l'acqua e si mettono i fichi a sgocciolare premendoli bene allo scopo di favorire la fuoriuscita degli umori zuccherini. Si rimette a bollire lo sciroppo fintantoché non si è ridotto di due terzi. Si conserva in bottiglie o in barattoli ben chiusi in luogo fresco e al buio.

Maturazione:

Area di produzione: in tutta la Calabria e in altre zone del meridione.

Calendario di produzione: agosto, settembre.

Note: sia il miele di fichi che il mosto servono per la preparazione di dolci e frittelle natalizie. Inoltre aggiungendo il miele di fichi alla neve si ottiene un ottimo gelato detto, arabicamente, "scirvbetta".



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :confetture

Marmellata d'arancio

Materia prima: arance (agrumi).

Tecnologia di preparazione: le arance vengono forate con una forchetta e messe a bagno in una bacinella per 3 giorni cambiando l'acqua 3 volte al giorno. Si tagliano poi a fette molto sottili, togliendo la calotta e aggiungendo lo zucchero ed i limoni a fette altrettanto sottili. Si fa cuocere quanto basta a fuoco basso evitando di mescolare. Si mette nei barattoli quando la confettura è ancora bollente.

Maturazione:

Area di produzione: con qualche variante in tutta l'Italia agrumicola.

Calendario di produzione: durante la stagione degli agrumi, ma il mese consigliato è gennaio.

Note: un tempo questa marmellata veniva fatta più di frequente dalle famiglie italiane e non solo da quelle che vivono nella zona produttiva di agrumi. Il trattamento al depenile a cui vengono sottoposte oggi le arance e gli altri agrumi scoraggia le massaie dal prepararla, a meno che non si abbia la fortuna di trovare frutti non trattati col depenile né tanto meno con la paraffina utilizzata al solo scopo di renderli lucidi, anche se quest'ultima sostanza non è tossica per l'uomo.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conserve di frutta :confetture

Marmellata di cedro

Materia prima: cedri gialli maturi.

Tecnologia di lavorazione: i cedri vengono tenuti per 4-5 giorni in acqua ripetutamente cambiata. Privata della polpa, la scorza viene tagliata a fette e messa a bollire per qualche minuto. Si estraggono dall'acqua di cottura e si mettono per ore in acqua fresca. Si asciugano e si tagliano a piccoli pezzettini. A parte si prepara una soluzione zuccherina dove si aggiungono le scorze spezzettate in ragione del 75% del peso dello sciroppo. Nel corso della cottura si aggiunge un limone tagliato a fette per ogni 2 kg. di cedro. Si lascia prendere la giusta consistenza e si imbarattola. A freddo si può aromatizzare con rhum o gin.

Maturazione:

Area di produzione: Riviera dei Cedri, Diamante, S. Maria dei Cedri.

Calendario di produzione: autunno-inverno.

Note: un tempo questa confettura era più diffusa. Nel 1970 si sono prodotti nella Riviera quasi 50.000 q.li di cedri. Negli ultimi venti anni la produzione è scesa a meno di 7.000 q.li; questo perché i terreni ospitano oggi, al posto di quella famosa coltura, una speculazione edilizia che ha distrutto la bellezza della costa calabrese. Con l'identica tecnica vengono fatte le marmellate di arance, di limoni e di mandarini.


 

 

 

 

 

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Aggiornato il: 19 novembre 2000