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Conserve Ittiche:sottosale - marinati - sottoli - sottaceti 

Acciughe e sarde al peperoncino   
Acciughe marinate   
Filetti di sgombro sott'aceto   
Rosa marina   
Sarde sotto sale  
Sgombro sott'olio
 

 

 

 

 

 

Conserve ittiche:sottosale

Acciughe e sarde al peperoncino

Materia prima: acciughe e sarde fresche.

Tecnologia di preparazione: le acciughe e le sarde vengono salate con la stessa tecnica delle acciughe salate (vedi scheda) solo che al sale si addiziona un'abbondante dose di peperoncino che può essere dolce, piccante o tutte e due.

Maturazione: 2 mesi circa.

Area di produzione: Calabria. Particolarmente rinomate quelle di Gioiosa Jonica (RC), Diamante (CS).

Calendario di produzione: primavera-estate.

Note: la versione delle sarde e delle acciughe al peperoncino destinate al mercato viene fatta solo in Calabria da piccoli produttori in quantità limitate. I pesci vengono adagiati nei tradizionali "cugnitti", vasetti di terracotta internamente smaltati, in genere da un chilogrammo, venduti al pubblico anche ad un prezzo di L. 50.000 ciascuno. Altrove (Sicilia, Costa ligure, Costa adriatica e Sardegna) la tecnica è diffusa solo a livello familiare.



 

 

 

 

 

Conserve ittiche:sottosale

Rosa marina (mustica, novellame, caviale dei poveri)

Materia prima: neonate di sarde e acciughe.

Tecnologia di lavorazione: i pesciolini appena pescati vengono lavati in acqua dolce e stesi su di un ripiano di marmo o metallico. Si aggiunge il sale e il peperoncino che può essere dolce o piccante mescolando accuratamente il tutto con le mani. Successivamente l'impasto va messo dentro grossi mastelli di plastica o di vetro lasciandolo maturare. Si conserva in frigorifero a 5°C di temperatura e si mescola mano a mano che viene richiesto dal mercato.

Maturazione: un paio di giorni.

Area di produzione: Trebisacce, Schiavonea, Rossano, Cariati, Mirti, Amantea (Cs), Cirò (Cz).

Calendario di produzione: marzo-aprile.

Note: la neonata si pesca a gennaio e febbraio a Manfredonia in Puglia, a marzo ed aprile sullo Jonio. Da circa cinque anni la pesca è consentita solo nel mese di marzo e aprile nello Jonio. Un tempo i contenitori che accoglievano la neonata, salata e cosparsa di peperoncino, erano di legno, poi sostituito dalla plastica e dal vetro. I produttori di questa specialità lamentano che negli ultimi tempi il consumo è diminuito, perché è diminuita la propensione a spendere del consumatore locale. Raramente infatti il prodotto è consumato fuori della regione di produzione.

 

 

 

 

 

Conserve ittiche:sottosale

Sarde sotto sale

Materia prima: sarde o alacce.

Tecnologia di lavorazione: la stessa delle acciughe sotto sale (vedi scheda).

Maturazione: qualche settimana.

Area di produzione: costa Tirrenica, alto e basso Adriatico, costa Jonica, Sicilia e Sardegna.

Calendario di produzione: primavera-estate.

Note: di solito, dove si salano le sarde si salano anche le acciughe, ma queste oggi, nelle Valli di Comacchio, vengono poco o niente lavorate perché troppo piccole.

 

 

 

 

 

Conserve ittiche :marinati

Acciughe marinate

Materia prima: acciughe.

Tecnologia di lavorazione: l'acciuga pulita, decapitata, eviscerata, tolta la coda, la lisca e la parte dorata viene messa nei contenitori di vetroresina con acqua corrente per ben tre passaggi. Fatta scolare, viene messa nel liquido di governo composto di una parte di aceto e una di sale e fatta marinare da 18 a 24 ore. Il pesce deve essere freschissimo e lavorato non oltre le 5 o 6 ore dalla pesca. Viene fatto sgocciolare e messo in fustoni o barattoli. Variamente aromatizzato con olive, capperi, pomodoro secco, origano.

Maturazione: 48 ore; scadenza del prodotto: dopo 8 mesi.

Area di produzione: costa tirrenica, alto e basso Adriatico, isole.

Calendario di produzione: da aprile ad ottobre.

Note: la perdita di peso del prodotto rispetto al fresco arriva fino al 55% di cui il 45% nella fase della pulitura ed il restante 10% nella marinatura. Questa viene anche detta scapece che, di origine spagnola (escabeche), qualcuno vuole corruzione di ex-Apicio, il leggendario gastronomo romano ed indica un tipo di conservazione fatta con l'ausilio dell'aceto e riservata soprattutto al pesce. Da regione a regione, variano le quantità e le varietà delle erbe aromatiche e degli altri ingredienti usati. La stima è relativa al prodotto artigianale espresso dalla ristorazione, sia costiera che interna.

 

 

 

 

 

 

Conserve ittiche : sottaceti

Filetti di sgombro sott'aceto

Materia prima: sgombro

Tecnologia di preparazione: svuotare e pulire il pesce. Asportare i filetti e adagiarli su un ripiano e cospargerli di sale e pepe su ambo le parti. Lasciarli sotto sale per qualche ora onde far uscire più acqua possibile. Poi si asciugano bene e si arrotolano su se stessi e si sistemano nel vaso. Si fa bollire l'aceto con le spezie preferite e una piccola parte di zucchero, versando caldissimo sui filetti. Si lascia riposare per 24 ore. Il giorno successivo si rifà bollire l'aceto rimettendolo poi nel vaso. Un'altra versione vuole, al posto della seconda bollitura, la bollitura del barattolo a bagnomaria per 20-25 minuti.

Maturazione: 10-15 giorni.

Area di produzione: in tutta Italia.

Calendario di produzione: tutto l'anno.

Note: in Veneto a tali sgombri è riservato l'appellativo di in saòr. Il ricorso a questo termine è legittimo ogni qualvolta la ricetta prevede l'uso dell'aceto. Ciò non toglie che generalmente il saòr si applichi a pesci fritti e in questo divenga pertanto un fratello dei vari carpioni, scapeci e marinati vari. L'uso dell'aceto si spiega anche perché esso ci preserva dal terribile botulino che, per riprodursi, non ama gli ambienti acidi

 

 

 

 

 

Conserve ittiche : sottoli

Sgombro sott'olio

Materia prima: sgombro.

Tecnologia di lavorazione: gli sgombri decapitati ed eviscerati vengono lavati in soluzione di acqua e aceto leggermente salata. Si dividono a metà eliminando la spina dorsale. Si distendono su un panno pulito e su un piano inclinato cospargendoli di sale e altre spezie che variano da regione a regione (aglio, prezzemolo, ginepro, ecc.). Si lasciano in riposo per circa due ore al termine delle quali il pesce viene leggermente scottato in olio bollente, si lascia scolare e raffreddare; si ripongono nei vasi aromatizzando con grani di pepe, alloro, finocchio selvatico. Si copre d'olio e si sterilizza con il metodo Tyndal. Si conserva per lungo tempo se riposto in luogo fresco e buio, meglio se non umido.

Maturazione: 1 mese circa.

Area di produzione: costa marchigiana, Sicilia, Calabria, Sardegna, Toscana e Liguria.

Calendario di produzione: primavera, autunno, inverno.

Note: conserva ittica tipica dei pescatori che si è estesa anche ad altre famiglie, ma solo recentemente.



 

 

 

 

 

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Aggiornato il: 19 novembre 2000