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Olio di Oliva:extravergine
Alto Crotonese
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Area di produzione: una Comunità
Montana comprendente sei Comuni della provincia di Crotone: i centri
di Savelli, Carfizzi, San Nicola dell'Alto, Pallagorio, ecc.
caratterizzata da colline con altitudine da 250 a 700 metri sul
livello del mare
Materia prima: La presenza dominante è la varietà "Carolea"
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Area di produzione: La zona di produzione
delle olive destinate all'ottenimento dell'olio a D.O.P. ricade
nell'ambito del territorio amministrativo della provincia di Cosenza.
Inoltre il Disciplinare sancisce l'obbligatorietà di accompagnamento
della Denominazione di origine protetta dell'olio extravergine di
oliva "Bruzio" da una delle seguenti menzioni geografiche:
1) "Fascia Prepollinica" (comprendente l'intero territorio
amministrativo dei Comuni di Acquaformosa, Altomonte, Castrovillari,
Frascineto, Firmo, Lungro, Roggiano Gravina, San Basile, San Marco
Argentano, San Lorenzo del Vallo, Saracena, Spezzano Albanese, Tarsia,
Terranova di Sibari); 2) "Valle Crati" (comprendente
l'intero territorio amministrativo dei Comuni di Bisignano, Cervicati,
Cerzeto, Lattarico, Mongrassano, Montalto Uffugo, Rende, Rota Greca,
San Martino di Finita, Santa Sofia d'Epiro, San Vincenzo la Costa,
Torano Castello); 3) "Colline Joniche Presilane"
(comprendente l'intero territorio amministrativo dei Comuni di
Cariati, Calopezzati, Caloveto, Corigliano Calabro, Cropalati, Crosia,
Mandatoriccio, Paludi, Pietrapaola, Rossano, San Cosmo Albanese, San
Demetrio Corone, San Giorgio Albanese, Scala Coeli, Terravecchia,
Vaccarizzo Albanese); 4) "Sibaritide" (comprendente l'intero
territorio amministrativo dei Comuni di Cassano allo Jonio, Cerchiara
di Calabria, Civita, Francavilla Marittima, Plataci, Villapiana)
Materia prima: La D.O.P. "Bruzio" accompagnata dalla
menzione geografica "Fascia Prepollinica" è riservata
all'olio extravergine di oliva ottenuto dalle varietà di olivo "Tondina"
in misura non inferiore al 50%, "Carolea" in misura non
superiore al 30%, "Grossa di Cassano" in misura non
superiore al 20%, e altre varietà fino al limite massimo del 25%.. La
D.O.P. "Bruzio" accompagnata dalla menzione geografica
"Valle Crati" è riservata all'olio extravergine di oliva
ottenuto dalle varietà di olivo "Carolea" in misura non
inferiore al 50%, "Tondina" in misura non superiore al 30%,
"Rossanese" o "Dolce di Rossano" in misura non
superiore al 20% e inoltre possono concorrere altre varietà fino al
limite massimo del 20%. La D.O.P. "Bruzio" accompagnata
dalla menzione geografica "Colline Joniche Presilane" è
riservata all'olio extravergine di oliva ottenuto dalle varietà
"Rossanese" o "Dolce di Rossano" in misura non
inferiore al 70% e inoltre possono concorrere altre varietà fino al
limite massimo del 30%. La D.O.P "Bruzio"accompagnata dalla
menzione geografica "Sibaritide"è riservata all'olio
extravergine di oliva ottenuto dalle varietà "Grossa di
Cassano" in misura non inferiore al 70% e "Tondina" in
misura non superiore al 30% e inoltre possono concorrere altre varietà
fino al limite massimo del 30%
Tecnologia di lavorazione: La raccolta delle olive può
avvenire con mezzi meccanici o per brucatura. La molitura deve essere
compiuta entro due giorni dalla raccolta. Per l'estrazione dell'olio
extravergine di oliva a D.O.P. "Bruzio" sono ammessi soltato
i processi meccanici e fisici atti a garantire l'ottenimento di olii
senza alcuna alterazione delle caratteristiche qualitative contenute
nel frutto
Caratteristiche del prodotto: L'olio della "Fascia
Prepollinica" è verde con riflessi gialli; l'odore è fruttato
medio e il sapore fruttato. L'olio di "Valle Crati" ha
colore che varia dal verde al giallo, odore fruttato medio e sapore
fruttato. L'olio delle "Colline Joniche Presilane" ha una
colorazione giallo oro con riflessi verdi, odore frutatto delicato,
sapore fruttato con sensazione di mandorla dolce. L'olio di "Sibaritide"
presenta colorazione gialla con qualche riflesso verde, odore fruttato
leggero e sapore fruttato leggero con lieve sensazione di amaro.
L'acidità massima totale espressa in acido oleico, in peso, per 100
grammi di olio è per l'olio delle "Colline Joniche Presilane"
di 0,8 g.; per gli altri di 0,7 g.
Cenni storici: La denominazione "Bruzio" ricalca
l'antico nome della corrispondente parte della Calabria, con centro
principale Cosentia, abitata dai Bruzi, antica popolazione italica di
lingua tosca là stanziata dal IV secolo a.C
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Area di produzione: La Piana di Gioia
Tauro della Regione Calabria comprendente una superficie che supera i
23 mila ettari
Materia prima: Le cultivar che caratterizzano la zona sono la
"Sinopolese" (per il 70%) circa e la "Ottobratica"
(per il 30% circa)
Tecnologia di lavorazione: Il sistema di raccolta ancor oggi
maggiormente utilizzato è quello che prevede la cascola naturale
delle drupe e la loro raccolta direttamente dal terreno. Tale sistema
condiziona la qualità dell'olio che finisce con l'essere ben lontana
dagli standard qualitativi dell'olio ottenuto da olive raccolte
meccanicamente o addirittura, con costi notevolissimi, manualmente
dall'albero. La cascola naturale dell'oliva infatti avviene quando
questa ha abbondantemente superato lo stato fisiologico ottimale per
la produzione di un olio di qualità. Questo fatto, unito alla
permannza delleolive a contatto con il terreno per tempi più o meno
lunghi, nonché l'intervento degli agenti atmosferici, il
magazzinaggio prolungato prima della molitura ed una molitura spesso
effettuata non rispettando le regole della qualità tecnologica
portano ad abbassare la qualità dell'olio prodotto. Per risolvere i
problemi dell'olivicoltura della Piana di Gioia Tauro sono stati
proposti vari rimedi: dal rinnovamento degli impianti ai sistemi
irrigui, dalle modalità della concimazione e della potatura al
controllo dei parassiti, ...
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Area di produzione: la zona della Locride,
corrispondente alla parte ionica della provincia di Reggio Calabria
Materia prima: Varietà "Grossa di Gerace" largamente
predominante, "Ottobratica" e "Sinopolese"
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Materia prima: pomodori.
Area di produzione: La piana di Lamezia Terme (Calabria) e nove
Comuni limitrofi del Tirreno catanzarese
Materia prima: La varietà predominante è la "Carolea"
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