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Pane : misto 

Pane con la giuggiulena  
Pizzata
Pane di patate  
Pane di castagne  

 

 

 

 

 

 

 

 

Pane :misto

Pane con la giuggiulena

Composizione:
a. Materia prima: farina di grano duro, acqua, semi di sesamo.
b. Coadiuvanti tecnologici: lievito naturale, di birra, sale.
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: farina, acqua salata e lievito vengono ben impastati e la massa viene fatta lievitare per diverse ore. Si reimpasta ancora aggiungendo altra farina e si formano dei pani dal peso variabile dai 500 ai 1.000 gr. Si cosparge la superficie di semi di sesamo e si lascia completare la seconda alzata, terminata la quale si cuoce a forno caldo.

Area di produzione: provincia di Reggio Calabria.

Note: è un pane da festa e a volte i semi di sesamo vengono sostituiti con quelli di finocchio.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pane :misto

Pizzata

Composizione:
a. Materia prima: farina di mais, acqua, peperoncino.
b. Coadiuvanti tecnologici: sale.
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: la farina, a volte con l'aggiunta di peperoncino, viene lavorata con acqua quasi bollente. Dopo averla ben impastata si formano dei pani del peso di circa un chilo, un po' schiacciati, che vengono cotti al forno ben caldo.

Area di produzione: in tutto il catanzarese, ma in particolare a Nardodipace.

Note: a Nardodipace che, stando alle statistiche, è uno dei paesini più poveri d'Italia, e in altre località calabre, il pane di mais rappresenta ancora una necessità, mentre in altre parti della regione viene venduto nei negozi come una leccornia da consumare con le sarde salate. Un tempo invece il pane di mais si consumava con il maiale: i ciccioli venivano messi sopra le fette di "pizzata" e con queste si faceva colazione. Un'altra usanza, quasi persa, era quella di consumare la pizzata coi ciccioli all'osteria con gli amici, in compagnia degli immancabili lupini, sempre presenti sui banchi per "eccitare" le bevute. Oggi il pane di mais viene anche fatto, a piccoli panini, in occasione della festa di S. Nicola.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pane :misto

Pane di Patate

Composizione:
a. Materia prima: farina di grano tenero, purea di patate, acqua.
b. Coadiuvanti tecnologici: lievito naturale e di birra, sale.
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: il lievito stemperato in acqua tiepida viene aggiunto alla farina di grano e alla pasta di patate, precedentemente bollita e ridotte in purea. Si lavora bene l'impasto, aggiungendo altra farina se necessario. Finito d'impastare si unge l'impasto e si lascia lievitare per qualche tempo, fino a quando l'impasto non raddoppia di volume. Si formano dei panetti di forma ovoidale e dopo la seconda alzata si inforna, facendo attenzione a che la temperatura non sia troppo elevata, perché l'amido di patate, riscaldato, fa scurire il pane, e spruzzando durante i primi dieci minuti dell'acqua, per mantenere morbida e liscia la superficie.

Area di produzione: in provincia di Catanzaro.

Note: è un pane di rara morbidezza, che viene confezionato in panetti da circa 500 gr.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pane :misto

Pane di castagne

Composizione:
a. Materia prima: due parti di farina di frumento, una parte di farina di castagne, acqua.
b. Coadiuvanti tecnologici: lievito naturale, lievito di birra, sale, pizzico di zucchero.
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: si forma una fontana dopo aver miscelato bene le due farine una delle quali, quella di castagne, ottenuta lessando il frutto e passandolo in purea. Alla farina si può aggiungere tritello; si mette l'acqua tiepida nella farina in cui è stato sciolto il lievito e gli altri ingredienti. Si impasta bene l'elaborato fino ad ottenere una massa omogenea di buona consistenza. Dopo una lievitazione di un paio d'ore e breve rimpasto si formano dei pani a pagnotta o a filoni che, messi nella placca del forno, vengono cotti.

Area di produzione: Cosenza.

Note: è un pane residuale, dei tempi di magra, che viene fatto anche a Bolzano in una versione più raffinata di quella calabrese in quanto include farina integrale, tritello di frumento, latte e zucchero in maggiore quantità; le castagne, prima di essere sfarinate, vengono arrostite sul fuoco (R. Ploner, C. Mayr, Bolzano 1991).




 

 

 

 

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Aggiornato il: 19 novembre 2000