UN LAGO... UN PAESE... ANGUILLARA
Anguillara vista dalla spiaggia sud occidentale del lago, appare
arroccata in vetta ad un
promontorio fra le giogaie che la circondano. Domina il paese l'imponente contrafforte
delle mura castellane, chiomata di lecci, invadendo la strada che si allarga in piazzetta,
davanti alla porta d'ingresso al paese datata sec XVI. Oltre la porta, al centro della
signorile balaustra vi è una graziosa fontana con due simboliche anguille, opera di
Ignazio Jacometti, da qui si può ammirare uno stupendo panorama del lago. Nel Cuore del
Centro Storico vi è il massiccio Torrione della Rocca, rotondo e isolato, alto una
trentina di metri sul fossato dal lato sud, esso fu adibito a carcere nella parte bassa ai
tempi della famiglia Grillo, nel vano centrale ha sede il "Museo Storico della
Civiltà Contadina e della Cultura Popolare" "Augusto Montori". Nelle tre
sale sono esposti numerosi attrezzi agricoli e di uso domestico di fine secolo. Il Museo
è stato ideato, realizzato ed è gestito dall'Associazione Culturale "Sabate".
La strada principale via Umberto I sale fino alla sommità del paese, qui su di una
piazzetta aerea e solitaria, in vista del lago, s'alza la Collegiata, dedicata a Maria
Assunta. La chiesa ha l'interno in tre navate, sull'altare maggiore appare un quadro
dell'Assunzione del Muziano, nell'abside della ricca cappella, in fondo alla navata
destra, è il quadro di Maria SS di
Roccamaggiore, dinanzi al quale pronunciarono il voto gli abitanti di Anguillara, il 15
maggio del 1495, quando furono riammessi dall'esilio degli Orsini. Nell'opera di ignoto
autore, del sec. XV, la Madonna è raffigurata su di un trono, simbolicamente costituito
dalla porta d'ingresso al paese, già costruita dagli Orsini. Lasciata la Collegiata, chi
non a fretta, può abbandonarsi alla gioia di un itinerario a sorpresa nel dedalo delle
vie che a sinistra si allarga verso l'insenatura orientale del lago e che a destra,
scivola, più che non scenda, in ripe e suggestive strettoie a serpentina fino alla
spiaggia. Stradicciole, trivi e
piazzette s'intrecciano in un gioco prospettico sempre vario e pittoresco, tra il
degradare dei tetti muschiati di giallo e qua e là, qualche palazzotto signorile è
testimone di una antica e palese dignità e su di ogni cosa scende un senso di quiete
profonda che ha del sogno, e non sapresti quasi dire se scenda veramente dal cielo o salga
dal lago.
L'incantevole passeggiata del lungolago costeggia tra folti platani la riva di ponente,
sovente ravvivata dalla nota di colore delle barche alla secca o delle pesanti reti da
pesca distese pigramente ad asciugare al sole, particolarmente pittoresco appare di qui il
paese che raccolto sul promontorio, diresti quasi sospeso sul lago.
Lungo il viale alberato sorge, a sinistra, una chiesina che risale al l614, essa è
dedicata alla Madonna delle Grazie della quale qui si venera una antica e miracolosa
immagine che ogni anno l'8 di settembre viene solennemente portata in processione lungo la
costiera. italiano.
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