Cap.
IX
poveri con Cristo |
303. Cristo ha invitato ciascuno di noi a seguirlo, dicendoci: "Va', vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi". Siamo perciò coscienti che i beni dell'Istituto e delle singole case li dobbiamo usare come patrimonio dei poveri per i servizi di carità, evitando di accumulare tesori sulla terra, e testimoniando apertamente la povertà professata e la fiducia nella Provvidenza. |
compiti delleconomo e del superiore | 304.
Tutti i beni temporali sono amministrati dagli economi,
sotto la direzione ed il controllo dei rispettivi
superiori e consigli, in conformità alle disposizioni
canoniche, secondo la Regola di Vita e le delibere
capitolari, nell'osservanza delle leggi civili. L'economo e il superiore negli affari temporali si preoccupino di agire rettamente non solo davanti al Signore, ma anche davanti agli uomini. Siano tempestivi nel presentare le relazioni e sempre esatti negli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione. |
beni dellIstituto | 305. La Congregazione, come persona giuridica, può acquistare, possedere, amministrare ed alienare. Tale capacità è anche delle singole case. I beni non siano possibilmente intestati a persone fisiche. Venga evitata ogni forma di lusso, di esagerato guadagno e di accumulo di beni. |
norme per acquisti, alienazioni, ecc | 306.
Per acquistare e alienare immobili contrarre prestiti con
o senza ipoteche, costruire nuovi edifici, demolire gli
esistenti o effettuarvi trasformazioni importanti,
costituire vitalizi, legati o lasciti con oneri e vincoli,
è necessaria l'autorizzazione del Preposito generale col
consenso del suo consiglio da chiedersi dopo aver
presentato un'adeguata documentazione. Tutto sia fatto non solo secondo giustizia e nell'osservanza delle leggi, ma anche con l'animo di chi intende vivere le esigenze radicali del Vangelo, sull'esempio della nuda povertà del Crocifisso. |
vigilanza sulla povertà | 307.
L'economo ed il superiore siano soprattutto vigilanti
perché non si insinuino nei religiosi e nelle comunità
interessi e comodità, anche con il pretesto di un
apostolato più efficiente. Non vi siano spese superflue, né si diano regali per ottenere vantaggi e non si tengano peculi o amministrazioni private. |
"i poveri sono i nostri padroni" | 308. Secondo la viva raccomandazione della Fondatrice, nella amministrazione dei beni procuriamo di non dimenticare i poveri. |