Approfondimento: la Cristalloterapia

In questa pagina:
Principi d’azione       La Scelta del Cristallo       La Pulizia dei Cristalli

I Cristalli nel quotidiano       Si dice, ma non è vero

Come nascono i Cristalli


 

Il cristallo è un piccolo concentrato di energia. Portato su di noi, il suo campo energetico entra in simbiosi con il nostro.

Se abbiamo bisogno del messaggio portato dal cristallo, la sua energia fluisce fino a noi riportando armonia, proprio come acqua versata in un contenitore vuoto.

Operando al livello energetico, quindi a monte del piano fisico, emozionale, mentale e spirituale, il cristallo contribuisce a riportare equilibrio nel nostro corpo, nel nostro stato d'animo, nel nostro modo di pensare e di essere, dolcemente.

Il cristallo non porta controindicazioni: se può dare, semplicemente dà; se non è opportuno, il cristallo semplicemente si nega. Inoltre, è dotato di tatto e moderazione, trasmette ciò di cui si ha bisogno sia che la persona 'creda', sia che non 'creda' al suo potere terapeutico.

Il cristallo non assorbe mai in nessun caso l'energia del nostro corpo, perché esso è sempre in equilibrio con la sua vibrazione e non richiede mai altro che un occasionale bagno d'acqua.

 

 

Principi d’azione

 

Immaginiamo che ogni essere vivente sia un vaso colmo d'acqua, dove l'acqua è la nostra indispensabile energia vitale.

Nella vita moderna accade di frequente che a causa del lavoro, dello stress, della stanchezza, dei problemi personali, il nostro 'vaso' cominci a vacillare, oberato di stimoli che non sempre riesce a elaborare e a regolare dentro di sé. Ecco che l'acqua del vaso in parte evapora, in parte viene versata fuori; oppure 'piove' e l'acqua trabocca. Siamo in uno stato di disarmonia.

Le pietre sono uno dei tanti mezzi naturali che ci consentono di riportare equilibrio e armonia dentro di noi: questo può avvenire attraverso un semplice ma piacevole rilassamento, una proficua iniezione di energia per continuare nei nostri impegni, un sollievo e un aiuto costante per i nostri disturbi. Entrare in contatto con un cristallo significa mettere in comunicazione il nostro 'vaso' con un altro vaso (la pietra): come per il principio dei vasi comunicanti, l'acqua (energia) fluirà riportando benessere, togliendo là dove c'è troppo e aggiungendo là dove manca, con la differenza che il cristallo rimarrà sempre in equilibrio, perché 'vive' una vita diversa da quella del nostro corpo, della nostra mente, del nostro spirito.

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La scelta del Cristallo

 

Perché un cristallo?

Un cristallo è una pietra semipreziosa che viene dalla terra. Un cristallo è un piccolo aiuto quotidiano; esso è impregnato di energia, come una piccola stufa che scalda e emette calore benefico.

Ogni tipo di cristallo ci aiuta in modo diverso, perché diverso è il messaggio che ci porta; basta tenerlo vicino, o metterlo in tasca, per far sì che la sua energia entri in contatto con la nostra energia (cioè noi stessi, corpo, mente e spirito) portandoci il suo dolce conforto.

La scelta del cristallo

Dobbiamo svelare che 'sapere' le proprietà di una pietra particolare non aiuta per niente nella scelta. La nostra mente razionale, infatti, può volutamente ignorare o barare riguardo alle reali necessità del nostro essere ed è per questo che l'approccio più efficace è sicuramente l'intuito.

L'intuito non è qualcosa di casuale ma richiama quella parte più profonda di noi, che valuta senza ricorrere a schemi logici e di pensiero: è la parte di noi che spesso, se correttamente adoperata, ci permette di scegliere quando non abbiamo abbastanza dati per decidere.

Dovunque siate (in un negozio di pietre, a una bancarella, in gioielleria, a casa vostra davanti alla vostra collezione), provate a stare un momento con voi stessi; se potete, portate le mani al petto e inspirate profondamente un paio di volte, facendo pulizia nella vostra mente. Poi osservate attentamente i cristalli che avete di fronte a voi, tentando di ascoltarli, e scegliete quello che sentite a voi più congeniale.

La Regola d’oro:

 

Il cristallo più adatto a noi in questo momento è il cristallo che ci attrae di più.

 

Ci piace per la sua forma, il colore, la luminosità; ci piace tenerlo in mano, vicino a noi. Un cristallo, oppure più di uno. È il nostro istinto, il nostro intuito, a scegliere per noi.

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La Pulizia dei cristalli

 

I cristalli non si 'scaricano' facilmente: le pietre sono in costante equilibrio e si rigenerano con il sole e con l'acqua; è vero tuttavia che portandole con sé per lunghi periodi di tempo o in momenti in cui abbiamo particolarmente bisogno di loro c'è il rischio che diventino affaticati: lo notiamo per via del colore che sbiadisce, per la comparsa di piccole impurità che prima non avevamo notato. La pietra sembra sofferente.

Un bel bagno d’acqua corrente (qualche minuto), o un periodo di ‘vacanza’ di qualche giorno su una drusa di ametista o nella terra è proprio quello che ci vuole per ricaricare un cristallo opaco, smorto, affaticato. A volte serve un bagno in acqua e sale, ma bisogna prestare attenzione perché alcune pietre porose si rovinano (come la luvilite, l'agata, la malachite).

Se la pietra non ritorna al suo primitivo splendore, provate a lasciarla da parte per un po', oppure avvicinatela a qualche pietra dello stesso tipo, in modo che riprenda forza grazie alla sintonia energetica che si crea tra i cristalli.

In particolare, dopo il bagno d'acqua, lasciate asciugare al sole (prevalentemente) o alla luna (per particolari tipi di pietra, come la pietra di luna), ma in nessun caso al sole estivo di mezzogiorno, perché rischiereste di rovinarla.

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I cristalli nel quotidiano

Il cristallo si porta in tasca, o come ciondolo o braccialetto, nella vita di tutti i giorni, mentre lavoriamo, siamo fuori o in casa; e per tutto il tempo che vogliamo, esso ci dona una parte di sé.

Il cristallo si tiene in casa per purificare e ravvivare gli ambienti; si può tenere nel letto la notte per dormire meglio (ed è interessante notare su quale parte del corpo lo ritroviamo al nostro risveglio) oppure si può immergere in una brocca d’acqua per bere il mattino dopo l’acqua terapeutica.

Il cristallo si può adoperare sul corpo, nella quantità e del tipo che sentiamo, per il rilassamento e per riservare un momento a noi stessi: per ascoltarci, per staccare la mente da ogni preoccupazione.

Il cristallo è terapeutico, per trattamenti riequilibranti e rilassanti più specifici.

Curiosità e semplici applicazioni          Torna in cima alla pagina

 

 

Si dice, ma non è vero (sfatiamo alcuni miti…)

 

Alcune convinzioni diffuse ma a nostro parere erronee:

 

  • Nessuno deve toccare un cristallo al di fuori del suo possessore: se così accade bisogna subito lavarlo per eliminare l'inquinamento energetico che ha subìto.

Se così fosse non potremmo neanche uscire di casa, perché i nostri vestiti, le nostre mani, persino il nostro sguardo verrebbero continuamente 'contaminati' dal contatto con centinaia di persone! Dovremmo lavarci da capo a fondo ogni cinque minuti!

 

  • Per adoperare i cristalli bisogna attenersi a particolari rituali/preghiere ecc.

La cristalloterapia non ha niente a che spartire con la fede o la religione, tantomeno con la magia. Essa è una tecnica. Stop.

 

  • Esistono pietre specifiche per ogni segno zodiacale

E’ molto diffusa la pratica di consigliare delle pietre a seconda del segno zodiacale. Niente di più inutile! Ogni persona è qualcosa di unico, insostituibile, che in ogni particolare fase della sua vita può aver bisogno di una pietra diversa. Limitarsi, quindi, a un solo cristallo, peraltro ‘suggerito’ non si sa sulla base di quali ragionamenti (avete notato che non c’è regolarità nell’assegnare le pietre ai segni zodiacali? Quale obiettività può esserci allora?) è quindi qualcosa di improprio.

Inoltre, ammesso e non concesso che questi ‘suggerimenti’ siano azzeccati, è come se a un anemico si consigliasse di mangiare solo carne, oppure se a una persona carente di vitamina C si prescrivesse una dieta basata di sole arance. Serve invece un’alimentazione equilibrata: il cristallo adatto non va quindi scelto con la ragione, ma con l’intuizione. Non esiste un cristallo adatto a noi. Esistono molti cristalli adatti a seconda delle occasioni, dello stato d’animo, del periodo di vita, delle sfide che stiamo affrontando.

 

  • L’effetto dei cristalli è illusorio. Per ricevere benefici bisogna crederci.

Se così fosse, non si capisce come mai anche i ‘miscredenti’ che si sottopongono a un trattamento professionale riescono a raggiungere uno stato di rilassamento profondo, le ferite si cicatrizzano più in fretta e altri piccoli ‘miracoli’ che sfuggono alla rilevazione scientifica semplicemente perché manchiamo di strumenti adatti a individuare queste energie sottili (ma il lavoro di un fisico russo sembra aver cambiato le cose) e di terapeuti in gamba che sappiano orientare la ricerca.

In mancanza di prove indirette scientifiche, non resta che affidarsi alla propria esperienza diretta e personale, con la giusta dose di disponibilità e la giusta dose di dubbio.

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Come nascono i cristalli

 

I cristalli si formano nelle profondità della Terra e spesso si rendono necessarie intere ere geologiche; si creano per via del continuo sovrapporsi di materiale magmatico. Alcuni si formano nelle profondità della crosta terrestre; altri invece originano dalla lava vulcanica o dai vapori che fuoriescono e si raffreddano in superficie (es. l'ossidiana); altri si formano quando sono sottoposti ad altissime pressioni e temperature (come i diamanti). Infine, esistono cristalli che cristalli non sono, come l'ambra (che è una resina fossile), la perla, il corallo, ma che vengono normalmente adoperati in cristalloterapia.

Anche l'uomo, agendo in modo artificiale sulle pietre, è in grado di 'creare' cristalli: un tipico esempio è il quarzo madera, spesso erroneamente confuso con il quarzo citrino, che è un'ametista riscaldata con i raggi ultravioletti fino a diventare gialla e dorata; oppure l'agua aura, un particolare quarzo al cui interno viene vaporizzato l'argento.

 

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