FAQ - Sito web
Consigli su come avviare un'attività di laboratorio che preveda
la realizzazione di un sito web. L'argomento non può essere affrontato
in modo esauriente in uno spazio così esiguo, ma cercheremo di dare
almeno qualche consiglio spicciolo.
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Quali problemi pone la realizzazione
di un sito web rispetto a un ipermedia off-line?
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Nella
realizzazione di un sito si pongono alcune questioni che si incrociano
con quelle di un ipermedia off-line, ma a queste se ne aggiungono
altre più specifiche del web. Tutto questo sarà chiarito più avanti.
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Che tipo di preparazione è richiesta
per realizzare pagine web?
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Dipende dagli obiettivi che si intende raggiungere. Se sono principalmente
di tipo didattico e restano circoscritti all'attività di laboratorio
è importante, oltre a sufficienti conoscenze di informatica, prima
di tutto avere un po' di coraggio e voglia di mettersi in discussione.
Se invece il web che si sta per realizzare va oltre l'attività di
laboratorio allora il tutto potrebbe essere più impegnativo, ma
non sempre fino al punto di diventare impossibile. Non avremo certo
a che fare con un sito di commercio elettronico, non dovremo programmare
in Java o realizzare script.
Per fare buone pagine web non è prioritarios essere un eccellente
webmaster quanto essere un buon webdesigner, riuscire
cioè a dare al sito una impostazione gradevole e un'interfaccia
funzionale.
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Quali aspetti vanno definiti prima
di iniziare il lavoro?
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L'attività
va attentamente pianificata prima di iniziare. Innanzitutto che
tipo di sito si intende realizzare: una "vetrina" di presentazione
o un web che offre servizi? Nel primo caso si avrebbe a che fare
con pagine che una volta realizzate non richiederanno interventi
successivi, mentre nel secondo l'impegno dovrebbe essere continuativo,
si dovrebbero individuare le persone che si faranno poi carico
della manutenzione e dell'aggiornamento costante dei contenuti.
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Quali strumenti sono necessari?
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Ovviamente
sarà necessario un editor HTML per realizzare le pagine. In giro
se ne possono reperire per tutti i gusti e per tutte le tasche:
si va dai freeware (gratuiti) agli shareware, fino
ad arrivare a programmi evoluti che consentono di realizzare in
modo semplice e intuitivo siti anche abbastanza complessi. I primi
sono reperibili presso qualunque sito di software shareware (fra
i più noti il freeware Aracnophilia e l'editor shareware
HomeSite); anche chi intende utilizzare software più sofisticati
non ha che l'imbarazzo della scelta in quanto tutte le principali
software house hanno il proprio programma per realizzare pagine
web. Solo per fare qualche nome: FrontPage di Microsoft,
non difficile da usare ma a volte un po' rigido in quanto a personalizzazione
e un po' troppo invadente (tende a tenere rigidamente sotto controllo
il codice html generato e a produrre una quantità esagerata di file
accessori per la gestione automatica del sito). Da segnalare anche
Dreamweaver e Flash di Macromedia. Il primo potrebbe
essere un'ottima scelta, anche in accoppiata con Fireworks,
il programma di grafica anch'esso di Macromedia con cui si integra
perfettamente (per creare immagini gif leggerissime, pulsanti rollover,
elaborare le immagini in modalità ibrida bitmap/vettoriale). Quanto
a Flash, esso consente di realizzare siti animati estremamente
gradevoli ma non è una scelta consigliata per chi è alle prime armi.
Quasi tutti questi strumenti permettono di lavorare in modo "visual",
ossia senza dover intervenire sull'HTML, il codice di descrizione
delle pagine web, anche se una sua seppur minima conoscenza è auspicabile,
se non necessaria.
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E quali altri software sarà utile avere
a disposizione?
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Innanzitutto
un programma per realizzare ed elaborare le immagini. Uno dei più
apprezzati dai webmaster è Paint Shop Pro, shareware dal
prezzo contenuto e ricco di funzioni utili per preparare le immagini
da inserire nel sito. Esso include anche un "gif animator"
per assemblare immagini *.gif animate.
Sarà utile anche un client FTP, programma per fare l'upload
del sito (il processo inverso del download, ossia la sua
pubblicazione su Internet); molto noto è WSftp, mentre interessante
per la sincronizzazione del sito remoto con quello locale è anche
FTPVoyager. Generalmente i software per la realizzazione
delle pagine includono strumenti per la pubblicazione, ma non sempre
il loro funzionamento è garantito (ad esempio FrontPage richiede
la presenza delle estensioni IIS sul lato server e non tutti i fornitori
di spazio web le mettono a disposizione gratuitamente).
Ci sono poi anche numerosissime utilities che svolgono le più svariate
funzioni di ottimizzazione delle pagine web (HTML validators per
il controllo del codice, editor di fogli di stile, programmi per
creare pulsanti, banner ecc.).
(Nell'area Tutorial di questo sito troverete una
sezione dedicata all'utilizzo
di Paint Shop Pro.)
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Come vanno assemblati i contenuti?
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L'aspetto
che richiede particolare attenzione, oltre naturalmente alla esattezza
dei contenuti, è l'organizzazione dei collegamenti. L'utente deve
riuscire a orientarsi facilmente all'interno di un sito concepito
in modo razionale, tutti gli argomenti devono essere sempre facilmente
rintracciabili e raggiungibili evitando comunque la ridondanza.
Se possibile andrebbe rispettata la "regola dei tre clic":
tutte le pagine del sito devono essere raggiungibili con non più
di tre clic.
Vanno verificati scrupolosamente tutti i link ipertestuali: anche
se localmente funzioneranno in modo corretto, non necessariamente
accadrà altrettanto una volta avvenuta la pubblicazione in Internet,
in quanto sono sempre in agguato errori generati da indirizzi assoluti
che fanno riferimento a percorsi del tipo C:/images/pulsante.gif,
indirizzi che visualizzeranno errori sulle macchine dei visitatori.
Controllare quindi che tutti i collegamenti ai file (pagine, immagini
ecc.) siano di tipo relativo (../../images/pulsante.gif)
e tenere presente che di solito questo inconveniente si presenta
quando si inseriscono collegamenti o immagini in una pagina prima
che questa sia mai stata salvata. Appena creata una nuova pagina
quindi la si deve salvare immediatamente!
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Quali altri errori possono generare
i file e i loro nomi?
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Per
evitare errori a volte apparentemente inspiegabili (del tipo
pagina o immagine o file inesistente), vanno evitate le maiuscole
nei nomi dei file in quanto i server Unix sono "case sensitive",
distinguono cioè tra maiuscole e minuscole (Pulsante.gif
è diverso da pulsante.gif).
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E a proposito dei formati grafici?
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E'
importante controllare la dimensione di ogni singolo file e i tempi
di caricamento delle pagine. Non servirebbe a niente realizzare
pagine piene di belle immagini ma che richiedono attese lunghissime
prima di essere visualizzate: sarebbe il miglior modo per perdere
visitatori.
Il formato delle immagini va scelto di volta in volta in base alle
necessità; per immagini di tipo fotografico *.jpg, mentre per immagini
con meno di 256 colori o animate utilizzare il formato *.gif. Un
formato che si sta imponendo è il *.png (portable network graphics),
concepito espressamente per il web.
Tutte le immagini contenute nelle pagine devono essere di dimensioni
ridottissime (al massimo pochi kb, e quando possibile anche meno
di un kb).
(Nell'area Tutorial di questo sito troverete una
sezione dedicata alle caratteristiche dei principali
formati grafici.)
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Quale impostazione grafica dare a un
sito?
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Non
è certo possibile fissare regole rigide in proposito: i gusti personali
sono determinanti, ma si può azzardare qualche indicazione.
Sono di solito criticati i siti troppo sfarzosi e ricchi di effetti,
sia audio che grafici, per cui non si dovrebbe esagerare con le
gif animate e, secondo una prassi diffusa, andrebbero evitate chiassose
colonne sonore di sottofondo in formato MIDI. Al posto di queste
sarebbe preferibile, eventualmente, inserire brevi stacchi musicali
originali. Sempre a proposito di originalità è auspicabile utilizzare
immagini inedite, sebbene semplici e senza troppe pretese, piuttosto
che belle immagini pronte reperite in giro nella rete ma identiche
a quelle presenti in centinaia di altri siti. Meglio essere originali:
si realizzeranno in tal modo pagine inedite e non si correrà il
rischio di vedere disprezzato il proprio duro lavoro.
La stessa rete ci può dare tante indicazioni: è buona abitudine
esaminare siti in cerca di pregi e difetti; ci sono tante pagine
ben realizzate che possono fornirci un interessante termine di paragone
e spunti interessanti per comprendere come vada impostato il design
dell'interfaccia.
Utilizzare i frame solo se necessari: spesso rendono difficoltosa
la navigazione e impediscono la corretta indicizzazione delle pagine
del sito da parte dei motori di ricerca (lo spider che ispeziona
il sito in cerca di parole chiave da indicizzare per inserirle poi
nell'archivio del motore di ricerca non riuscirà ad andare oltre
la homepage del nostro sito).
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Quando la lavorazione del sito è a
buon punto....
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E'
ora di guardarci intorno per individuare lo spazio web in cui effettuare
la pubblicazione. Ormai trovare spazio gratuito non è più un problema:
gli stessi fornitori di accesso gratuito a Internet ne offrono a
sufficienza. Ognuno però ha caratteristiche ben precise e nelle
pagine di assistenza si trovano tutte le informazioni necessarie
per attivarlo e utilizzarlo. Nella scelta del fornitore, controllare
se al caricamento delle pagine compaiono fastidiose finestre (pop-up)
o vengono visualizzati messaggi che pubblicizzano altri siti. Potrebbe
essere preferibile avere uno spazio web ridotto (es. 20 mb) ma senza
il vincolo di inserire codice html che fa visualizzare messaggi
e/o finestre che rimandano ad altri siti piuttosto che, ad esempio,
avere spazio web illimitato ma disturbato da finestre o frame pubblicitari.
D'altronde, di solito, pochissime decine di megabyte di spazio sono
più che sufficienti per soddisfare le esigenze di un sito di medie
dimensioni (20 mb riescono a contenere molte centinaia di pagine).
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Una volta che il sito è online....
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Va
immediatamente verificato che tutto funzioni correttamente (caricamento
delle pagine, collegamenti ecc.). Se si utilizza uno spazio web
gratuito il sito potrà avere un indirizzo piuttosto scomodo da digitare
e da ricordare (es. http://www.dominio.it/spazioweb/utenti/utente~230260/index.htm);
sarebbe più comodo essere raggiungibili con un indirizzo meno complesso
e le soluzioni sono molteplici e a costi differenti. La più economica
(gratuita) è quella di ricorrere ad un servizio di reindirizzamento
(redirect) grazie al quale, tramite un "alias"
facile da digitare e ricordare, un ipotetico sito denominato "Scuola"
sarebbe raggiungibile con un indirizzo del tipo http://scuola.cjb.net.
CJB.net è uno dei fornitori di servizio di reindirizzamento
gratuito e senza pubblicità, mentre ne esistono altri che impongono
però di visualizzare per qualche secondo una pubblicità o aprono
una finestra pop-up (a comparsa).
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Ci sono altre soluzioni?
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Sì,
ad esempio quella di registrare un dominio e avere così un indirizzo
di secondo del tipo www.scuola.it,
ottenendo così una maggiore "visibilità". Alcuni offrono
il servizio gratuitamente ma richiedono anch'essi la presenza di
pubblicità e di solito restano proprietari del nome a dominio, vincolando
così l'utente a restare fedele, pena la rinuncia al diritto di utilizzare
quel nome di dominio. Visti i costi sempre più bassi (anche molto
meno di 100.000 lire annue) potrebbe essere molto più conveniente
registrare il dominio a proprio nome restandone così titolari. Una
volta chi disponeva di partita iva poteva registrare un dominio
".it", ma dal 15 gennaio 2000 ciò può essere fatto
anche da un privato che abbia un codice fiscale, mentre chi è fornito
di partita iva può registrare più domini .it. I tempi di
attivazione sono, anche per quest'ultimo, ormai piuttosto brevi
(4-5 giorni), mentre con un dominio .com, .net, o
.org la procedura di registrazione avviene generalmente entro
le 48 ore.
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Come pubblicizzare il sito?
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Non
è sufficiente mettere un sito online per ricevere visitatori. Supposto
che il sito possa essere ritenuto interessante (ad esempio per via
dei servizi offerti), attirare visitatori richiede attenzione e
pazienza. La maniera più nota per pubblicizzare un sito è
quella di inserire quest'ultimo nei motori di ricerca, ma va tenuto
presente che non è affatto semplice riuscire a comparire in testa
nei risultati delle ricerche dei motori. Probabilmente si otterrebbero
risultati migliori con una propaganda porta a porta.
Si può prendere in considerazione la possibilità di inviare di tanto
in tanto messaggi informativi a newsgroups che trattano argomenti
affini a quelli proposti nel sito da far conoscere. E' una strada
che va percorsa con molta cautela, evitando di inviare messaggi
OT (fuori argomento) a newsgroups che non hanno la benché
minima relazione con i contenuti del sito; ammesso comunque che
i messaggi vengano inviati al newsgroup giusto non si deve esagerare
con la frequenza degli avvisi, pena risultati controproducenti.
Infine altri due consigli: astenersi dall'invitare visitatori per
poi proporre loro un sito vuoto ("lavori in corso"); aggiornare
frequentemente i contenuti del web in quanto può essere sgradevole
visitare un sito ed essere informati che l'ultimo aggiornamento
risale ad alcuni anni addietro, sintomo, oltretutto, che il sito
è in via di estinzione.
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Come capire se il sito viene
visitato?
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In
rete sono presenti numerose risorse che offrono contatori di visite
o servizi di tracking (analisi più o meno dettagliate sul
numero di visite, la provenienza del visitatore, il sistema operativo
utilizzato, tipo di browser, le pagine del sito più frequentate
ecc.). Anche qui non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Ricorrere a servizi di questo tipo è fondamentale per costruire
un identikit del visitatore tipo e per comprendere se il sito "funziona",
se è gradito o se c'è qualcosa che non va...
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