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Formazione UMTS CM55/2002
Gestione laboratorio
FAQ - Ipermedia
FAQ - Sito web
Sito: diagramma di flusso
HTML e Dreamweaver
NetSupport School

 

FAQ - Sito web

Consigli su come avviare un'attività di laboratorio che preveda la realizzazione di un sito web. L'argomento non può essere affrontato in modo esauriente in uno spazio così esiguo, ma cercheremo di dare almeno qualche consiglio spicciolo.


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Punto

Quali problemi pone la realizzazione di un sito web rispetto a un ipermedia off-line?

Nella realizzazione di un sito si pongono alcune questioni che si incrociano con quelle di un ipermedia off-line, ma a queste se ne aggiungono altre più specifiche del web. Tutto questo sarà chiarito più avanti.

Punto

Che tipo di preparazione è richiesta per realizzare pagine web?

Dipende dagli obiettivi che si intende raggiungere. Se sono principalmente di tipo didattico e restano circoscritti all'attività di laboratorio è importante, oltre a sufficienti conoscenze di informatica, prima di tutto avere un po' di coraggio e voglia di mettersi in discussione. Se invece il web che si sta per realizzare va oltre l'attività di laboratorio allora il tutto potrebbe essere più impegnativo, ma non sempre fino al punto di diventare impossibile. Non avremo certo a che fare con un sito di commercio elettronico, non dovremo programmare in Java o realizzare script.
Per fare buone pagine web non è prioritarios essere un eccellente webmaster quanto essere un buon webdesigner, riuscire cioè a dare al sito una impostazione gradevole e un'interfaccia funzionale.

Quali aspetti vanno definiti prima di iniziare il lavoro?

L'attività va attentamente pianificata prima di iniziare. Innanzitutto che tipo di sito si intende realizzare: una "vetrina" di presentazione o un web che offre servizi? Nel primo caso si avrebbe a che fare con pagine che una volta realizzate non richiederanno interventi successivi, mentre nel secondo l'impegno dovrebbe essere continuativo, si dovrebbero individuare  le persone che si faranno poi carico della manutenzione e dell'aggiornamento costante dei contenuti.

Quali strumenti sono necessari?

Ovviamente sarà necessario un editor HTML per realizzare le pagine. In giro se ne possono reperire per tutti i gusti e per tutte le tasche: si va dai freeware (gratuiti) agli shareware, fino ad arrivare a programmi evoluti che consentono di realizzare in modo semplice e intuitivo siti anche abbastanza complessi. I primi sono reperibili presso qualunque sito di software shareware (fra i più noti il freeware Aracnophilia e l'editor shareware HomeSite); anche chi intende utilizzare software più sofisticati non ha che l'imbarazzo della scelta in quanto tutte le principali software house hanno il proprio programma per realizzare pagine web. Solo per fare qualche nome: FrontPage di Microsoft, non difficile da usare ma a volte un po' rigido in quanto a personalizzazione e un po' troppo invadente (tende a tenere rigidamente sotto controllo il codice html generato e a produrre una quantità esagerata di file accessori per la gestione automatica del sito). Da segnalare anche Dreamweaver e Flash di Macromedia. Il primo potrebbe essere un'ottima scelta, anche in accoppiata con Fireworks, il programma di grafica anch'esso di Macromedia con cui si integra perfettamente (per creare immagini gif leggerissime, pulsanti rollover, elaborare le immagini in modalità ibrida bitmap/vettoriale). Quanto a Flash, esso consente di realizzare siti animati estremamente gradevoli ma non è una scelta consigliata per chi è alle prime armi.
Quasi tutti questi strumenti permettono di lavorare in modo "visual", ossia senza dover intervenire sull'HTML, il codice di descrizione delle pagine web, anche se una sua seppur minima conoscenza è auspicabile, se non necessaria.

E quali altri software sarà utile avere a disposizione?

Innanzitutto un programma per realizzare ed elaborare le immagini. Uno dei più apprezzati dai webmaster è Paint Shop Pro, shareware dal prezzo contenuto e ricco di funzioni utili per preparare le immagini da inserire nel sito. Esso include anche un "gif animator" per assemblare immagini *.gif animate.
Sarà utile anche un client FTP, programma per fare l'upload del sito (il processo inverso del download, ossia la sua pubblicazione su Internet); molto noto è WSftp, mentre interessante per la sincronizzazione del sito remoto con quello locale è anche FTPVoyager. Generalmente i software per la realizzazione delle pagine includono strumenti per la pubblicazione, ma non sempre il loro funzionamento è garantito (ad esempio FrontPage richiede la presenza delle estensioni IIS sul lato server e non tutti i fornitori di spazio web le mettono a disposizione gratuitamente).
Ci sono poi anche numerosissime utilities che svolgono le più svariate funzioni di ottimizzazione delle pagine web (HTML validators per il controllo del codice, editor di fogli di stile, programmi per creare pulsanti, banner ecc.).

(Nell'area Tutorial di questo sito troverete una sezione dedicata all'utilizzo di Paint Shop Pro.)

Come vanno assemblati i contenuti?

L'aspetto che richiede particolare attenzione, oltre naturalmente alla esattezza dei contenuti, è l'organizzazione dei collegamenti. L'utente deve riuscire a orientarsi facilmente all'interno di un sito concepito in modo razionale, tutti gli argomenti devono essere sempre facilmente rintracciabili e raggiungibili evitando comunque la ridondanza. Se possibile andrebbe rispettata la "regola dei tre clic": tutte le pagine del sito devono essere raggiungibili con non più di tre clic.
Vanno verificati scrupolosamente tutti i link ipertestuali: anche se localmente funzioneranno in modo corretto, non necessariamente accadrà altrettanto una volta avvenuta la pubblicazione in Internet, in quanto sono sempre in agguato errori generati da indirizzi assoluti che fanno riferimento a percorsi del tipo C:/images/pulsante.gif, indirizzi che visualizzeranno errori sulle macchine dei visitatori. Controllare quindi che tutti i collegamenti ai file (pagine, immagini ecc.) siano di tipo relativo (../../images/pulsante.gif) e tenere presente che di solito questo inconveniente si presenta quando si inseriscono collegamenti o immagini in una pagina prima che questa sia mai stata salvata. Appena creata una nuova pagina quindi la si deve salvare immediatamente!

Quali altri errori possono generare i file e i loro nomi?

Per evitare  errori a volte apparentemente inspiegabili (del tipo pagina o immagine o file inesistente), vanno evitate le maiuscole nei nomi dei file in quanto i server Unix sono "case sensitive", distinguono cioè tra maiuscole e minuscole (Pulsante.gif è diverso da pulsante.gif).

E a proposito dei formati grafici?

E' importante controllare la dimensione di ogni singolo file e i tempi di caricamento delle pagine. Non servirebbe a niente realizzare pagine piene di belle immagini ma che richiedono attese lunghissime prima di essere visualizzate: sarebbe il miglior modo per perdere visitatori.
Il formato delle immagini va scelto di volta in volta in base alle necessità; per immagini di tipo fotografico *.jpg, mentre per immagini con meno di 256 colori o animate utilizzare il formato *.gif. Un formato che si sta imponendo è il *.png (portable network graphics), concepito espressamente per il web.
Tutte le immagini contenute nelle pagine devono essere di dimensioni ridottissime (al massimo pochi kb, e quando possibile anche meno di un kb).

(Nell'area Tutorial di questo sito troverete una sezione dedicata alle caratteristiche dei principali formati grafici.)

Quale impostazione grafica dare a un sito?

Non è certo possibile fissare regole rigide in proposito: i gusti personali sono determinanti, ma si può azzardare qualche indicazione.
Sono di solito criticati i siti troppo sfarzosi e ricchi di effetti, sia audio che grafici, per cui non si dovrebbe esagerare con le gif animate e, secondo una prassi diffusa, andrebbero evitate chiassose colonne sonore di sottofondo in formato MIDI. Al posto di queste sarebbe preferibile, eventualmente, inserire brevi stacchi musicali originali. Sempre a proposito di originalità è auspicabile utilizzare immagini inedite, sebbene semplici e senza troppe pretese, piuttosto che belle immagini pronte reperite in giro nella rete ma identiche a quelle presenti in centinaia di altri siti. Meglio essere originali: si realizzeranno in tal modo pagine inedite e non si correrà il rischio di vedere disprezzato il proprio duro lavoro.
La stessa rete ci può dare tante indicazioni: è buona abitudine esaminare siti in cerca di pregi e difetti; ci sono tante pagine ben realizzate che possono fornirci un interessante termine di paragone e spunti interessanti per comprendere come vada impostato il design dell'interfaccia.
Utilizzare i frame solo se necessari: spesso rendono difficoltosa la navigazione e impediscono la corretta indicizzazione delle pagine del sito da parte dei motori di ricerca (lo spider che ispeziona il sito in cerca di parole chiave da indicizzare per inserirle poi nell'archivio del motore di ricerca non riuscirà ad andare oltre la homepage del nostro sito).

Quando la lavorazione del sito è a buon punto....

E' ora di guardarci intorno per individuare lo spazio web in cui effettuare la pubblicazione. Ormai trovare spazio gratuito non è più un problema: gli stessi fornitori di accesso gratuito a Internet ne offrono a sufficienza. Ognuno però ha caratteristiche ben precise e nelle pagine di assistenza si trovano tutte le informazioni necessarie per attivarlo e utilizzarlo. Nella scelta del fornitore, controllare se al caricamento delle pagine compaiono fastidiose finestre (pop-up) o vengono visualizzati messaggi che pubblicizzano altri siti. Potrebbe essere preferibile avere uno spazio web ridotto (es. 20 mb) ma senza il vincolo di inserire codice html che fa visualizzare messaggi e/o finestre che rimandano ad altri siti piuttosto che, ad esempio, avere spazio web illimitato ma disturbato da finestre o frame pubblicitari. D'altronde, di solito, pochissime decine di megabyte di spazio sono più che sufficienti per soddisfare le esigenze di un sito di medie dimensioni (20 mb riescono a contenere molte centinaia di pagine).

Una volta che il sito è online....

Va immediatamente verificato che tutto funzioni correttamente (caricamento delle pagine, collegamenti ecc.). Se si utilizza uno spazio web gratuito il sito potrà avere un indirizzo piuttosto scomodo da digitare e da ricordare (es. http://www.dominio.it/spazioweb/utenti/utente~230260/index.htm); sarebbe più comodo essere raggiungibili con un indirizzo meno complesso e le soluzioni sono molteplici e a costi differenti. La più economica (gratuita) è quella di ricorrere ad un servizio di reindirizzamento (redirect) grazie al quale, tramite un "alias" facile da digitare e ricordare, un ipotetico sito denominato "Scuola" sarebbe raggiungibile con un indirizzo del tipo http://scuola.cjb.net. CJB.net è  uno dei fornitori di servizio di reindirizzamento gratuito e senza pubblicità, mentre ne esistono altri che impongono però di visualizzare per qualche secondo una pubblicità o aprono una finestra pop-up (a comparsa).

Ci sono altre soluzioni?

Sì, ad esempio quella di registrare un dominio e avere così un indirizzo di secondo del tipo www.scuola.it, ottenendo così una maggiore "visibilità". Alcuni offrono il servizio gratuitamente ma richiedono anch'essi la presenza di pubblicità e di solito restano proprietari del nome a dominio, vincolando così l'utente a restare fedele, pena la rinuncia al diritto di utilizzare quel nome di dominio. Visti i costi sempre più bassi (anche molto meno di 100.000 lire annue) potrebbe essere molto più conveniente registrare il dominio a proprio nome restandone così titolari. Una volta chi disponeva di partita iva poteva registrare un dominio ".it", ma dal 15 gennaio 2000 ciò può essere fatto anche da un privato che abbia un codice fiscale, mentre chi è fornito di partita iva può registrare più domini .it. I tempi di attivazione sono, anche per quest'ultimo, ormai piuttosto brevi (4-5 giorni), mentre con un dominio .com, .net, o .org la procedura di registrazione avviene generalmente entro le 48 ore.

Come pubblicizzare il sito?

Non è sufficiente mettere un sito online per ricevere visitatori. Supposto che il sito possa essere ritenuto interessante (ad esempio per via dei servizi offerti), attirare visitatori richiede attenzione e pazienza. La maniera più nota  per pubblicizzare un sito è quella di inserire quest'ultimo nei motori di ricerca, ma va tenuto presente che non è affatto semplice riuscire a comparire in testa nei risultati delle ricerche dei motori. Probabilmente si otterrebbero risultati migliori con una propaganda porta a porta.
Si può prendere in considerazione la possibilità di inviare di tanto in tanto messaggi informativi a newsgroups che trattano argomenti affini a quelli proposti nel sito da far conoscere. E' una strada che va percorsa con molta cautela, evitando di inviare messaggi OT (fuori argomento) a newsgroups che non hanno la benché minima relazione con i contenuti del sito; ammesso comunque che i messaggi vengano inviati al newsgroup giusto non si deve esagerare con la frequenza degli avvisi, pena risultati controproducenti.
Infine altri due consigli: astenersi dall'invitare visitatori per poi proporre loro un sito vuoto ("lavori in corso"); aggiornare frequentemente i contenuti del web in quanto può essere sgradevole visitare un sito ed essere informati che l'ultimo aggiornamento risale ad alcuni anni addietro, sintomo, oltretutto, che il sito è in via di estinzione.

 Come capire se il sito viene visitato?

In rete sono presenti numerose risorse che offrono contatori di visite o servizi di tracking (analisi più o meno dettagliate sul numero di visite, la provenienza del visitatore, il sistema operativo utilizzato, tipo di browser, le pagine del sito più frequentate ecc.). Anche qui non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Ricorrere a servizi di questo tipo è fondamentale per costruire un identikit del visitatore tipo e per comprendere se il sito "funziona", se è gradito o se c'è qualcosa che non va...

 

 

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