... le giornate precedenti...

mercoledì 17 luglio

Partendo facciamo una deviazione alla bella chiesa Heddal Stavkirke costruita interamente in legno.

la chiesa in legno a Notodden

Percorrendo tranquille strade secondarie, a volte non asfaltate, raggiungiamo Ulefoss. Scopriamo però che l’ostello non esite più. Il pernottamento in albergo ci costa il doppio, ma ci sembra di essere in una reggia!

lungo le tranquille stradine

giovedì 18 luglio

Ulefoss, oltre ad essere la patria di tutti i tombini che incontreremo sul nostro percorso, è punto di partenza del canale navigabile del Telemark. Vi sono delle chiuse che permettono la risalita dal lago. Ci fermiamo all’ostello di Skien inserito nel complesso sportivo cittadino.

le chiuse del canale del Telemark

venerdì 19 luglio

Oggi raggiungiamo la costa sud. La strada che fiancheggia il mare è tranquilla ma tortuosa. Continuamente sale per poi ridiscendere accanto ad un piccolo fiordo. Sovente incontriamo anche piccoli laghi.

uno dei tanti laghetti sulla nostra strada

La tranquillità del luogo viene interrotta dal caos del turistico paese di Valle sede dell’unico supermercato della zona. Non si tratta di turismo internazionale, ma di famiglie norvegesi che trascorrono le vacanze nei "caldi" mari del sud, sparsi nella miriade di isolotti della regione.

Alla sera, rendendoci conto che l’ostello è ancora lontano, ci accampiamo ai bordi della strada. Inauguriamo così la tenda che ho comprato per le situazioni d’emergenza.

Di notte una bestia vorrebbe venire a farci visita, ma non faccio in tempo a vederla e sento solo il suo galoppo che svanisce nel bosco...

sabato 20 luglio

Vengo svegliato alle 7 da Janez:
- Dormiglione! Avanti alzati, non vuoi mica dormire tutto il giorno!
Si è alzato presto perché la mia tenda monotelo non è molto calda.
- Anzi è fredda!

Proseguiamo per Kragero, la "Portofino norvegese" (cito il libro turistico di Janez).

Kragero, meta di villeggiatura estiva dei norvegesi del nord

E’ una simpatica cittadina, antico porto fortificato. Qui ci imbarchiamo su di un piccolo traghetto che ci conduce sulla riva opposta del fiordo, evitandoci 26 km necessari per circumpedalarlo. Percorsa un’altra decina di km in sella ci apprestiamo ad imbarcarci nuovamente, ma scopriamo che al sabato l’utlimo traghetto partiva alle 13.30! Dobbiamo rassegnarci a viaggiare in bici. Raggiungiamo il primo ostello con tranquillità, ma scopriamo che è completo. Per di più abbiamo finito le provviste e il giorno dopo è domenica, e tutti i negozi sono chiusi.

sul traghetto

Alle 17 passate siamo quindi costretti a lanciarci in una pazza corsa contro il tempo per arrivare prima della chiusura (h.18) al più vicino supermercato (10 km - Tvedestrand). E qui compriamo un’ottimo succo d’arance che stranamente è zuccherato fino alla nausea. Al secondo litro ci renderemo conto che: un litro di succo equivale a 5 litri di bibita. Si tratta di uno sciroppo! A volte è utile leggere l’etichetta dei prodotti anche se non si capisce la lingua...

La notte la passeremo in un comodo bungalow di un campeggio trovato per caso.

domenica 21 luglio

Riprendiamo il viaggio seguendo la statale E18. L’idea non mi piace, ma Janez dice che così risparmiamo un sacco di chilometri, e la strada è più piatta. Però è molto più pericolosa: superando un autobus che si era fermato per scaricare passeggeri, rischio di metterne sotto uno che voleva attraversare la strada davanti al bus. Se fossi arrivato pochi secondi più tardi lo avrei preso in pieno!

lungo la strada statale

Il paesaggio è piacevole: laghetti e fiordi, fiordi e laghetti.
Raggiungiamo Lillesand, paesino così tranquillo che decidiamo di sostarci due notti.

lun 22 luglio

Dopo un’abbondante colazione visitiamo la città e i dintorni. Interessante è il monumento in mezzo ad un prato che ricorda le rivolte dei contadini, e il museo sugli usi e costumi del secolo scorso.

Lillesand

Visitiamo anche i paraggi addentrandoci su di una piccola isola collegata alla terraferma da un ponte. La costa dell’isola è rocciosa e spoglia. Molti gabbiani nidificano in questa zona e non sembrano gradire le visite, mentre il mare è impressionantemente pieno di piccole meduse.

il mare...

mar 23 luglio

Oggi, percorrendo strade secondarie con percorsi segnalati per biciclette, raggiungiamo Kristiansand, grande città del sud della Norvegia.

Si nota subito l'importanza turistica del posto: dopo una settimana di perfetta integrazione tra i norvegesi ci ritroviamo tra gruppi di turisti... italiani! Ad un semaforo tre ragazzi milanesi si fanno subito notare per il gran senso d'avventura vacanziera: "Ma che cazzo c'è da vedere in questo cazzo di citta? Cazzo!"

Decidiamo che non ci fermeremo a lungo... meglio i tranquilli e sconosciuti paesini fin'ora attraversati.

il forte al porto

Dedichiamo l’intero pomeriggio alla visita della città e in serata termineremo con un bagno in un lago dalle acque marroni e calde frequentato dai bagnanti della città e da ogni sorta di incognita creatura acquatica non ben identificabile...

mer 24 luglio

piazza del municipio a Kristiansand

In mattinata abbiamo ancora il tempo di visitare l’orto botanico e il museo di scienze naturali.

Sono belle le ricostruzioni di scenari con animali imbalsamati.

Nel pomeriggio, in treno, raggiungiamo Stavanger città industriale famosa per i suoi cantieri navali madre di grandi piattaforme petrolifere.

Stavanger, il porto

... continua...