Ferrovie del Sud-Est  

Home

Storia

Rete ferroviaria 

Rotabili

I servizi

Articoli

Fotografie

Modellismo

Cosa c'è di nuovo

Bibliografia

 

Da Lecce a Gagliano (via Zollino)

Giunge a Galugnano da Lecce un convoglio trainato dalla BB153 con 
quattro carrozze "Carminati" il 16.11.1994 (foto Marra)

Il percorso

Del tratto fra Lecce e Zollino abbiamo già detto parlando della Lecce-Gallipoli. Immaginiamo ora di essere arrivati a Zollino con un convoglio diretto alle due destinazioni raggiungibili da quest'ultima stazione e, dal terzo binario, ci muoviamo - giunti alla radice sud dello scalo - verso il "corretto tracciato". Ci lasciamo a destra la tratta per Gallipoli e ci inoltriamo in aperta campagna, raggiungendo Maglie dopo aver sostato a Corigliano d'Otranto e, più brevemente, nella fermata di Melpignano. A Maglie lasciamo sulla sinistra la linea per Otranto e, dopo un paio di curve e controcurve, raggiungiamo in rapida sequenza prima Poggiardo e quindi Tricase: nei circa 36 chilometri di percorso da Maglie sostiamo altre cinque volte (Muro Leccese, Sanarica, Spongano, Andrano-Castiglione e Miggiano-Montesano-Specchia) in stazioni distanti fra loro da due a quattro chilometri, questa volta abbastanza frequentate poiché relativamente vicine ai rispettivi centri abitati.
Da Tricase il percorso si fa più spettacolare, si comincia a salire un po' e si attraversano  uliveti e zone dominate dalla macchia mediterranea. Ci fermiamo a Tiggano (fermata) e ad Alessano, poi, dopo altri cinque chilometri, siamo al termine della corsa: il "trincerone" in curva annunzia l'arrivo nella stazione di Gagliano-Leuca, che effettuiamo a 20 km/h sugli scambi di ingresso.

Il traffico merci è limitato: solo qualche treno ad orario libero fino a Zollino, e solo qualche carro chiuso fino a Tricase, dove opera una Manifattura Tabacchi che, fino ad alcuni anni fa, movimentava i carri con uso del carrello stradale.

Il traffico viaggiatori è invece significativo fino a Tricase: a causa delle molte fermate, la velocità commerciale è assai penalizzata, ma la concorrenza dell'autovettura, seppur notevole, non riesce a scalzare definitivamente l'uso del treno da parte degli universitari che si recano a Lecce o degli altri studenti che si recano a Maglie. Almeno finora....

L'aspetto tecnico della linea

Il tratto fu aperto all'esercizio da Zollino a Maglie il 20.11.1868; da Maglie a Gagliano il 16.10.1910. La prima porzione era esercita dalle FS (linea Lecce-Otranto), la seconda risulta invece di più recente costruzione in quanto fu creata dalle Ferrovie Salentine quale "chiusura" delle linee costiere della penisola.

Il regime di circolazione è del  Blocco Telefonico sulla tratta fra Maglie e Gagliano; fra Zollino e Maglie è presente il Blocco Elettrico manuale. Il binario di raddoppio è presente in tutti gli scali (con capacità fra 32 e 73 assi ), ad eccezione delle fermate; a Zollino, Corigliano d'Otranto e Maglie sono presenti impianti ACE e impianti semaforici luminosi di protezione e di partenza, mentre  tutti gli altri scali dispongono di semafori ad ala di 2^ categoria comandati a filo, senza altre segnalazioni di partenza.

Tutti i passaggi passaggi a livello nei pressi delle stazioni intermedie della linea sono comandati a filo, mentre quasi tutti gli altri passaggi a raso sono con Croce di S. Andrea o con comando a filo da casello gestito da un assuntore. 

L'armamento su tutta la tratta è rimasto, fin quasi ai giorni nostri, quello di origine, in alcuni casi il più "leggero" della rete. In  qualche tratta fra Poggiardo e Tricase è ancora in opera il binario da 27,6 kg/m, ora in via di sostituzione con quello da 36 kg/m recuperato dalle linee baresi in via di armamente con il 50 kg/m, per il resto, le solite RA da 36 kg/m (Cockerill del 1905) con giunti affacciati su traverse in legno.  

La velocità massima consentita è di 80 km/h  per i treni e di 90 km/h per le automotrici fra Zollino e Maglie; 75 km/h per i treni e 85 km/h per le automotrici fra Maglie e Poggiardo; 70 km/h per i treni e 80 km/h per le automotrici nel tratto terminale.

 

Torna a La rete salentina