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Da Lecce a Gallipoli

Il percorso

Ci avviamo dalla stazione di Lecce verso la radice sud degli scambi, partendo da un binario dal 4° al 7°; le comunicazioni dei binari sul piazzale, a differenza di quanto avviene per la radice nord, consentono l'istradamento dei treni FSE verso la piena linea da qualsiasi binario. Affianchiamo alcuni binari di stazionamento e, dopo una curva a destra, ci appare davanti il rettilineo che conduce a S. Cesario di Lecce. Qui, davanti al rinnovato fabbricato viaggiatori, sostiamo brevemente prima di ripartire per la molto frequentata fermata di S.Donato e, quindi, per la stazione di Galugnano, dotata di binario di raddoppio e di un corto tronchino. Ripartiti per Sternatia (fermata), dopo quasi 19 chilometri raggiungiamo Zollino, stazione di diramazione per le destinazioni Gagliano Leuca e Gallipoli. 

Normalmente i treni destinati ai due diversi capolinea viaggiano accoppiati fino a questa stazione e qui vengono separati per il successivo proseguimento. Si crea pertanto un notevole movimento in questo scalo atteso che, sovente, viene effettuato l'incrocio con i treni corrispondenti che qui, ovviamente, vengono fusi in un unico convoglio. Ne vengono fuori anche soste di lunghezza ragguardevole (anche 15 minuti) che penalizzano la velocità commerciale. Attendiamo il consenso del capo stazione per la partenza approfittando per osservare la conformazione dello scalo, che dispone di tre binari per il movimento e due altri "passanti" per lo stazionamento dei rotabili, prolungati sui due lati con tronchini; dalle parti dell'ex deposito merci (ora demolito) sono presenti altri binari tronchi.

Notiamo la presenza, vicino alla linea per Gallipoli che tra poco percorreremo, dei relitti delle automotrici MAN che qui hanno il loro cimitero; altri carri pianali a due assi di antica fattura giacciono qua e là in attesa di demolizione; talvolta sui binari dello scalo vengono ricoverate anche carrozze in attesa di revisione da parte delle Officine di Lecce.

Ripartiamo: curviamo verso destra e ci si presenta il lungo rettilineo che percorreremo attraversando le stazioni di Soleto e Galatina, costeggiando zone costantemente abitate, a differenza di quanto abbiamo visto nel tratto fino a Zollino, ove il paesaggio era spesso rurale. I saliscendi si susseguono, specialmente prima di Galatina ove la nostra automotrice prende una rincorsa alla periferia della città per arrivare in scioltezza in stazione, dopo un'improvvisa rampa dell'11 per mille. Altri dieci chilometri e siamo a Nardò Centrale, in attesa del treno incrociante e delle coincidenze di orario con la linea Lecce-Gagliano L. via Novoli.

Lasciata Nardò, ci addentriamo nella campagna in rampa del 12 per mille fra rilevati e trincee per scollinare prima di Sannicola, la cui stazione è ubicata nei pressi della frazione di Chiesanuova; proseguiamo per Alezio, un tempo importante scalo per la movimentazione dei vini (si nota dal notevole spiegamento di binari per il servizio merci, oggi del tutto inutilizzati), e con altri sei chilometri di discesa verso il livello del mare raggiungiamo Gallipoli, dopo aver percorso il profondo trincerone che - con limitazione di velocità a 30 km/h - immette sul secondo binario dello scalo. Si potrebbe proseguire per raggiungere la fermata "Porto", ma questo servizio ha avuto vita breve ed ora è "sospeso" (insomma, non se ne farà più nulla).

Il  traffico viaggiatori è prevalente, effettuato con automotrici (in passato questa linea era il territorio d'elezione per le MAN). Il traffico merci è quasi inesistente, ove si eccettuino i pochi servizi su Galatina per il trasporto di tondini di ferro e per il vino (qualche cisterna a carrelli, niente di più) ovvero i pochi invii di materiale da Lecce che, a Zollino, proseguono sulla linea per Gagliano.

L'aspetto tecnico della linea

Il tratto fu aperto all'esercizio da Lecce a Zollino il 1.2.1868; da Zollino a Nardò C.le il 14.12.1884; da Nardò a Gallipoli il 1.11.1885. E' la linea più antica di tutta la rete, una volta gestita direttamente dalle FS.

Il regime di circolazione è del  Blocco Telefonico fra Lecce e S.Cesario di Lecce e da Zollino a Gallipoli; Fra S.Cesario di Lecce e Zollino è presente il Blocco Elettrico manuale. Solo le fermate di San Donato e di Sternatia non dispongono di binario di raddoppio; questi sono invece presenti in tutti gli altri scali (addirittura due ad Alezio e Galatina) con capacità fra 26 e 62 assi; A S.Cesario di Lecce, Galugnano, Zollino e Nardò Centrale sono presenti apparati ACE e impianti semaforici luminosi di protezione e di partenza; a Gallipoli dal 1995 è in funzione un impianto ACEI. Tutti gli altri scali dispongono di semafori ad ala di 2^ categoria comandati a filo, senza altre segnalazioni di partenza.

Tutti i passaggi passaggi a livello nei pressi delle stazioni intermedie della linea sono comandati a filo, mentre quasi tutti gli altri passaggi a raso sono con Croce di S. Andrea (in pochi casi munita di segnalazione ottica) o con comando a filo da casello gestito da un assuntore. 

L'armamento è su tutta la tratta fino  Nardò Centrale quello costituito dalle solite RA da 36 kg/m (Cockerill del 1905) con giunti affacciati su traverse in legno. Da Nardò Centrale a Gallipoli l'armamento è stato sostituito nel 1994 con rotaie da 50 km/m saldate con traverse biblocco in cemento 

La velocità massima consentita sull'intera linea è di 80 km/h  per i treni e di 90 km/h per le automotrici.

 

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