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Norme VHF fisso e portatile

Fabio chiedeva se il vhf obbligatorio per la navigazione entro le 12 miglia con un natante da diporto poteva essere un portatile omologato PT e le incombenze relative... Ecco il risultato.

Non ho potuto rispondere direttamente a Fabio per mancanza del suo indirizzo di e-mail. Comunque per parecchio tempo la risposta è rimasta dubbiosa, dato che troppo spesso mi sono accorto la realtà sui VHF smentiva quanto riportato dalle riviste di nautica.

Grazie all'amico Rocco che, ponendosi lo stesso problema, mi ha consigliato di dare un'occhiata al sito web ufficiale delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera e in particolare le nuove FAQ - Apparati radio, pensiamo di aver risolto. Infatti, nonostante quanto mi pareva di aver capito e quanto affermato, in Normative e moduli, nel sito di Marcucci ("GLI APPARATI PORTATILI VHF MARINI POSSONO ESSERE UTILIZZATI SOLO SU BASE VOLONTARIA E NON SONO IDONEI A SODDISFARE I REQUISITI IN MATERIA DI SOCCORSO E SICUREZZA COME DOTAZIONE OBBLIGATORIA"), nel sito ufficiale CP-GC si dice lì con assoluta chiarezza che, per la navigazione entro le 12 miglia con natante, "Si può disporre di apparati VHF di tipo portatile (esempio palmari), muniti di certificato di omologazione. Tali apparecchiature, oltre ad essere esenti dalle ispezioni ordinarie, non devono essere nemmeno sottoposte al preventivo collaudo".

Una certezza (!?!), almeno finché l'autorevole risposta resta in linea. Altre utili notizie, sia pure ormai sedimentate, ricavabili dalle FAQ:

- gli apparati radiotelefonici installati a bordo delle unità da diporto in modo stabile (fissi), devono essere preventivamente sottoposti al collaudo ma non alle ispezioni ordinarie;

- gli apparati radiotelefonici di tipo portatile (palmari), muniti del certificato di omologazione, non devono nemmeno essere sottoposti al preventivo collaudo;

- nel caso in cui l'apparato sia destinato esclusivamente al soccorso, non c’è obbligo di affidamento della gestione alla Società concessionaria ed il suo non comporta alcun pagamento allo Stato;

- l'esercizio di un apparato VHF è subordinato al rilascio di un'apposita licenza rilasciata dal Ministero delle P.T. (Licenza RTF);

- Il telefono cellulare a bordo non è vietato ma non sostituisce il VHF quando questo è obbligatorio.

Massimo S. ci ricorda due particolari importanti:

- resta sempre l'obbligo di munirsi del certificato limitato di radiotelegrafista (patentino);

- nel caso di palmare occorre presentare all'Ispettorato Territoriale di competenza delle Poste una copia della omologazione perché rilasci la licenza di esercizio radioelettrica (domanda in carta da bollo da euro 10,33), con l'indicativo di chiamata (per le imbarcazioni danno il nominativo internazionale). Presumo che per i palmari di tipo notificato secondo la Direttiva 1999/CE/05 basti portare l'apparecchio.

 

Ancora una conferma dell'utilizzabilità del palmare ci proviene dall'amico Paolo che dall'Ufficio Relazioni Esterne del Comando Generale delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera ha ottenuto una chiarissima risposta: "La informiamo che per le unità da diporto (natanti e imbarcazioni) che effettuano navigazione a distanza superiore alle 6 miglia, l'apparato radiotelefonico VHF è obbligatorio e può utilizzare indifferentemente i due modelli", cioè fisso e portatile.

Forse non piacerà a molti amici, ma certe cose meglio dirleSottovoce, la mia opinione sulla questione VHF fisso - portatile
Paolo rompe uno schemaCredo che la regolamentazione attuale, in tema di VHF, sia logica ed adeguata

Sito rinnovatoCapitanerie di Porto - Guardia Costiera (sito web ufficiale)

Nel sito di NauticaAggiornamento sul VHF

Nel sito MarcucciNormative e moduli

Nel sito della TelemarElenco VHF omologati al AL 21/03/2000

Nel sito del Club de Gommone MilanoVHF: istruzioni per l'uso