Piccola storia della pretura di Fauglia

Il 9 marzo 1890 l’allora Sindaco di Fauglia Giuseppe Del Corda inviò una lettera al Ministro di Grazia e Giustizia per dimostrare che il paese meritava di mantenere la qualifica di capoluogo di mandamento e scongiurare la possibile soppressione della locale pretura a favore di Collesalvetti.
Dalla lettura della lettera, redatta nella prosa tipica dell’epoca, si possono trarre alcune notizie sulla Fauglia di fine ottocento e anche precedenti, in quanto il Sindaco parte ricordando che “avanti il 1406 Fauglia fu per tempo non breve residenza della capitania delle colline pisane inferiori, ed ebbe perciò giurisdizione civile,...”. Continua poi “..per tacere del tempo intermedio, dal 1808 al 1814 sotto il regno d’Etruria fu capoluogo di cantone con un giudice di pace avente giurisdizione estesa a Fauglia, Collesalvetti e Lorenzana, ed ebbe una cancelleria comunitativa che estendeva la sua autorità, oltreché sui tre comuni surricordati, anche su quelli di Castellina, Orciano, Riparbella e Rosignano. Nel 1850 Fauglia fu dichiarata sede di una Pretura civile.”. Queste notizie riguardano pertanto l’epoca antecedente all’unità d’Italia. Ma il Sindaco Del Corda non si limita a questo. Fa presente che il 12 settembre 1860, cioè subito dopo la proclamazione del Regno d’Italia, il consiglio compartimentale di Pisa deliberò all’unanimità di raccomandare al regio Governo che Fauglia “fosse capoluogo di mandamento con delegazione di governo ed ufficio di censo, e con giurisdizione sui comuni di Fauglia, Collesalvetti e Lorenzana. Nel 1866 per effetto della unificazione legislativa la pretura di Fauglia fu conservata, e alla sua antica giurisdizione in materia civile fu aggiunta la giurisdizione in materia criminale.”.
Il Sindaco parla poi della costruzione tra il 1866 e il 1872, anche su pressione della prefettura a nome del governo “di un grandioso palazzo per la pretura e per gli uffici comunali”. Dopo aver affermato che i locali della pretura sono spaziosi e ben “aereati” fa presente che nello stesso palazzo sono ubicati gli “alloggi del pretore, del cancelliere e dell’usciere, ha un carcere di custodia capace di numero 30 detenuti, condotto su disegni forniti dal ministero dell’interno, corredato degli alloggi pel carceriere e per la carceriera e posto in comunicazione con la caserma dei RR. Carabinieri, che pure si trova nel grandioso e ben ideato palazzo.” Subito dopo il Sindaco fa presente che per la costruzione del palazzo il comune ha speso una cifra superiore alle centomila lire (spesa effettivamente notevole per l’epoca)..
Il Sindaco continua la sua perorazione facendo presente che il data 10 maggio 1875 il consiglio provinciale di Pisa aveva respinto lo spostamento della pretura di Fauglia a Collesalvetti e che alla discussione in quella sede avevano preso larga parte in qualità di consiglieri il dott.Felice Bocci e l’avv.Egidio Pieri (ambedue avevano ricoperto la carica di sindaco di Fauglia).
Dopo altre argomentazione il Del Corda ammette che le cause discusse nella pretura di Fauglia sono in netto calo “Da 64 sentenze civili nel 1880 si discende a 36 nel 1888 con una media annua di 38; da 86 penali nel 1880, a 68 nel 1888, con una media annua di 73; anche aggiungendo in media 78 istruttorie, 48 rogatorie, 38 affari di volontaria giurisdizione all’anno, il lavoro non apparisce molto copioso”. Ma considera che per le cause civili la diminuzione è dovuta all’introduzione della nuova tariffa giudiziaria e alle non prospere condizioni della piccola possidenza e che le cause penali sono diminuite proporzionalmente al calare nell’intera Provincia di Pisa della delinquenza (beati loro).
Passa poi ad avanzare una proposta di ampliamento del territorio di competenza della pretura di Fauglia (che nel 1890 era competente solo per i territori di Fauglia e Collesalvetti) e, dopo aver riportato interamente una delibera del Comune di Lorenzana in data 25 settembre 1876 con la quale si chiedeva il distacco da Lari e l’unione con Fauglia, fa presente che anche i comuni di Orciano e Santa Luce avrebbero interesse ad aggregarsi al mandamento di Fauglia.
IL Sindaco Del Corda riuscì a mantenere la pretura a Fauglia che fu soppressa però definitivamente nel 1923.
Per gli appassionati posso aggiungere che la lettera venne stampata a Pisa, tip. Vannucchi, nel 1890.


Ivo Bacci

("Il Quadro", dicembre 1999)

 

 

Indice