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Fondata
nel 400, ebbe a subire i danni provocati dal terremoto del 1783; fu
ricostruita nel 1857 dallarcè. Carmine Ruggero. La facciata è
caratterizzata da un pronao templare con colonne. La torre campanaria, a
pianta quadrata, è rimaneggiata nella cuspide. L'interno è costituito
da tre navate divise da colonne binate in stile ionico.
La copertura del presbiterio è a cupola su tamburo
ottagonale,esternamente è rivestita da mattonelle in maiolica.
Sull'altare maggiore, decorato a tarsie policrome, tela raffigurante la
l'Assunta di Raffaele Aloisio del 1864. Ai lati, avanzi di un coro
ligneo settecentesco in noce, intagliato e decorato in stile barocco,
costituito da due ali di scanni con alto postergale, coronamento di
trabeazione e vistose cimase a rilievo con testine di angioli e colomba.
L'opera proviene dal convento dei Liguorini di Corigliano per l'acquisto
fattone dal vescovo di Cariati mons. Collia (1839-1873) e reca la
seguente iscrizione: "Locum hunc mira arte fabre-factum ad Deo
psalleadum dictum Hieronimus Franceschi de
Serra faciebat anno Domini 1755 usq. annum 1759".
In
sagrestia dipinti di ignoti raffiguranti dei prelati: vescovo Nicola
Golia (sec. XIX), vescovo Gelasio (opera di Gaetano Basile del 1829).
Inoltre le seguenti tele: Madonna e Santi (sec. XVIII), S. Lucia (sec.
XVIII), San Michele di Luigi Taglialatela del 1912, Madonna del Carmine
con San Rocco del 700, Sacra Famiglia con i santi Domenico e Antonio da
Padova, dell800. Le statue in cartapesta sono dedicate a: Santa Lucia (Guacci,
sec. XIX), San Giovanni Battista (sec. XX), Santa Filomena (sec. XIX).
Quelle in legno scolpito e dipinto da ignoti scultori raffigurano:
Immacolata (sec. XX), Madonna del Carmine (sec. XX), Santa Margherita
(busto, sec. XVIII), S. Pietro (busto, sec. XVIII), San Cataldo (busto,
sec. XVIII).
Il palazzo vescovile, adiacente alla Cattedrale, è stato eretto verso
la metà del Seicento dal vescovo Francesco Gonzaga e fu completato da
suo successore mons. Barzellini.
La chiesa dei Francescani o dei Minori Osservanti, fu eretta nel 1441
dalla famiglia fiorentina dei Bonaccorso ed è costituita da due
distinte costruzioni. La chiesa di Santa Filomena, di architettura tardo
gotica, si presenta mononavata con portico e cappelle con volte a
crociera costolonate, con cupoletta sovrastante l'abside di forma
ottagonale, del sec. XV, rivestita di piastrelle maiolicate fiorentine
di tipo spagnolo a mosaico; il portale lapideo è con arco ogivale; la
navata e l'abside sono del sec. XV; gli stalli lignei seicenteschi sono
opera di Girolamo Franceschi. L'altra chiesa di Santa Maria della
Catena, con portale ornato sormontato da un rosone decorato a traforo,
ha l'interno con volta a crociera ogivale, a tre campate, con archi a
costoloni litici. Nella zona archeologica ravvisabile nelle contrade
Praia, Piano S. Maria e Frasso, ritrovamenti di età preistorica,
protostorica e classica.Tra i vari reperti, fanno spicco alcuni
bronzetti tra cui uno che raffigura Ercole, frammenti di corredi
vascolari, monete romane, un'ascia e due tesoretti monetali di età
magno-greca. Si racconta di una ragazza di nome Laura che, rapita
durante le incursioni barbaresche e portata ad Istambul, divenne la
favorita del sultano.
In quell'occasione imparò l'arte del tessere, e, quando, in seguito
alla morte del suo signore, ebbe la libertà, tornò a Cariati e vi
diffuse quanto appreso in Oriente.
Si dice anche che lungo le valli nei dintorni del paese, si odano strani
rumori attribuiti a creature orribili con sembianze di vecchie che
sbattono i loro seni nelle acque dei fiumi. |
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