Centro Studi Tradizioni Palesine - Palese (BA) - Italia

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Ginestre d'Inverno (Poesie 1970 - 1988) di 

NICOLA DE MATTEO

Prof. Francesco MAIORANO

Prof. Vito LOZITO

Avv. Franco MARINO

Pensieri e meditazioni vagano tra ricordi e soffondono di nostalgia le poesie di Nicola De Matteo.

Sono pensieri e sensazioni di un giovane di 20 anni o poco più, che ha goduto e patito un amore acerbo e ha vissuto i travagli di un esperienza, dalla quale pur tra luce un briciolo di rimpianto.

"Il poeta osserva figure di contadini e pescatori sfuma aspetti dei luoghi, ritrae femmine e mariti che tornano dalla campagna sull'imbrunire oppure gente di mare con pelle secca e grinzosa , ..."  

 

Il cammino lento e pensoso di Nicola De Matteo lungo le strade della "pigra" Palese, narrato nella sua opera "Ginestre d'Inverno", si arricchisce, man man che si procede nella lettura delle liriche, di immagini, di ricordi, di voci antiche, di momenti vissuti in un vicino passato.

La "luce della luna piena" non penetra nel buio della sua stanza ovvero del suo mediatore solitario che, pur captando il richiamo di vicende e luoghi della pianura pugliese, avverte continuamente il desiderio di tuffarsi nella profondità di un lungo silenzio.

Le condizioni di torpore e di distacco, descritte nei rapporti con le vicende quotidiane, sono scosse, tuttavia, dalla vivacità di colori intensi.

 

Cesare Pavese ha scritto che: " fare poesie é come fare l'amore: non si sa mai se la propria gioia sarà condivisa"

Nicola De Matteo affrontando la nobile ma non facile esperienza, avrà certamente avvertito questo stato d'animo.

Vero è che la poesia essendo uno sfogo dello spirito deve appagare prima se stessi in uno slancio di liberazione, di elevazione e di godimento.

Pur tuttavia avvicinandomi al volume di De Matteo con quel senso di curiosità e di umiltà per me consueto di fronte alla novità, ho tratto la conferma di quella antica massima secondo cui " non si conosce mai abbastanza l'intimo del proprio simile ".

Dopo tanti anni di assuefazione amicale, Nicola De Matteo mi offre una lettura di se stesso inattesa e sorprendente .

Sicché, stupefatto e commosso posso dire, con le parole di Pavese, che la gioia é condivisa.

INDICE DEL LIBRO

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