Su La scheda didattica Il fumetto storico La rassegna stampa Il racconto La manifestazione

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RASSEGNA STAMPA

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CHIAROMONTE INCONTRO ALLA MEDIA

  La Nuova Basilicata, mercoledì 16 febbraio 2000

LA SCUOLA MEDIA RECUPERA UN PEZZO DI STORIA

  La gazzetta del Mezzogiorno, mercoledì 16 febbraio 2000)
LA SCUOLA E I PERCORSI DI LIBERTA’   La gazzetta del Mezzogiorno, martedi 22 febbraio 2000
CHIAROMONTE, IL 1799 A FUMETTI   La Nuova Basilicata, venerdì 25 febbraio 2000

IL 1799 A CHIAROMONTE E "I PERCORSI DI LIBERTA"

  Due mari, n° 32 marzo 2000

 

CHIAROMONTE INCONTRO ALLA MEDIA

 CHIAROMONTE - Sabato 19 alle ore 10.30, nella scuola media statale presentazione dei lavori della classe III B, coordinati dalle docenti Maria Pina Ciancio e Carmelina De Gese "I percorsi di libertà".
Saluti del professor Vincenzo D'Albo, preside della scuola; Luigi Viola, sindaco di Chiaromonte; onorevole Giampaolo D'Andrea, sottosegretario ai Beni Culturali.
Relazioni: Carlo Calza sul tema "La Basilicata e la Rivoluzione del l799"; Vincenzo Falasca su "I martiri lucani della Repubblica Partenopea";Francesco Elefante su "L'epopea rivoluzionaria a Chiaromonte.

 (tratto da "La Nuova Basilicata", mercoledì 16 febbraio 2000)

 

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 CHIAROMONTE/ Il 1799 nella propria città. Episodi e leggende
LA SCUOLA MEDIA RECUPERA UN PEZZO DI STORIA

 CHIAROMONTE - I fermenti di libertà che portarono al sorgere della Repubblica Napoletana, per opera di uomini illustri, da Mario Pagano, Eleonora Pimentel Fonseca, l'ammiraglio Caracciolo, Nicola Carlomagno ed altri, che pagarono con la vita la loro impresa subito dopo la riconquista di Napoli da parte dell'esercito sanfedista, si diffusero ben presto anche in Basilicata. Pure il piccolo centro del medio Sinni, posto sul cocuzzolo della collina da cui la vista spazia, all'inizio di febbraio del 1799 si ribellò contro i Signori locali. Una folla con a capo Giovanni Giura e Deodato Leo si radunò nella piazza del paese per innalzare l'albero della libertà. Questa pagina di storia locale, che fa certamente onore a Chiaromonte, è stata ricostruita dagli alunni della III sez. B della media: Giovanni Amendolara, Giuseppe Calabrese, Umberto De Noia, Giosuè De Salvo, Domenico Di Salvo, Giovanni Di Salvo, Valentina Giangreco, Davide La Mensa, Antonio La Terza, Franco La terza, Andrea Lecce, Nicoletta Mele, opportunamente guidati dalle docenti Maria Pina Ciancio e Carmela De Gese, nel corso della realizzazione del progetto "I percorsi di libertà", con l'obiettivo di valorizzare, far riscoprire ai ragazzi un periodo della loro storia, ricostruendone i passi salienti con il trasferimento di essi in un fumetto. Sette le vignette che riprendono i momenti della rivolta chiaromontese. Le prime, quando venne piantato l’albero al grido di viva la libertà. La seconda, il momento di soddisfazione e di gioia della comunità per aver raggiunto la libertà.  La seconda, il momento di soddisfazione e di gioia della comunità per aver raggiunto la libertà. Nella terza la preoccupazione dei notabili e la richiesta dell'intervento del Commissario Regio per soffocare con la forza la rivolta a Chiaromonte e nella valle. Nella quarta, il sogno che svanì il 4 marzo, quando l'albero fu abbattuto, fatto a pezzi e bruciato. Seguono quelle sulla repressione che fu dura, col ritorno dei Borboni. Giovanni Giura venne, infatti, condannato al carcere e sconterà la pena nella torre del paese. Filippo De Marco, Domenico Grezzi, Deodato Leo, Lorenzo Rossi, Michele Rossi, Gioacchino De Maria, ed altri, furono condannati come "Rei di Stato". Il pregevole lavoro dei ragazzi, ha dichiarato alla Gazzetta il preside Vincenzo D'Albo, è stato realizzato con il contributo del Comune e verrà presentato sabato 19 febbraio alle ore 10,30, nel corso di un incontro culturale. Presenti, tra gli altri, il Sottosegretario di Stato On.le Giampaolo D'Andrea e il sindaco di Chiaromonte Luigi Viola. Relazioneranno i docenti Carlo Calza, Vincenzo Falasca, Francesco Elefante, rispettivamente su "La Repubblica Partenopea del 1799", "La Basilicata e la Rivoluzione di '99" e "L’epopea rivoluzionaria a Chiaromonte".

Vincenzo Carlomagno
(tratto da "La gazzetta del Mezzogiorno", mercoledì 16 febbraio 2000)

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Una ricerca ha condotto alla creazione di un laboratorio artistico-culturale
LA SCUOLA E I " PERCORSI DI LIBERTA’ "
I giovanissimi e i drammi della Repubblica Partenopea

  CHIAROMONTE_ "...E forse un giorno gioverà ricordare tutto questo". Sono le ultime parole famose di Eleonora Fonseca Pimentel, la poetessa della Rivoluzione, a fare da slogan al progetto "I percorsi della libertà", lavoro sui moti del 1799 svolto dai 13 alunni della terza B della scuola Media Statale di Chiaromonte, presentato nei giorni scorsi durante una manifestazione dedicata alla importante ricorrenza. Il professor Carlo Calza ha intrattenuto i ragazzi presenti (oltre a quelli della Scuola Media di Chiaromonte c’erano pure quelli di Castronuovo Sant'Andrea e i ragazzi del Liceo Classico di Senise) con una lezioncina storica sul Regno di Napoli, condita di aneddoti curiosi. Francesco Elefante autore del saggio storico su Chiaromonte ha parlato dell'epoca rivoluzionaria nel piccolo centro lucano. Il sottosegretario ai Beni Culturali Giampaolo D'Andrea, al quale sono state affidate le battute conclusive, ha espresso compiacimento per il lavoro svolto, esortando a non fermarsi agli avvenimenti del 1799, ma ad attivare ulteriori iniziative di ricerca ed approfondimento di particolari periodi storici. "L’idea è nata durante una pausa per il caffè -ha spiegato la coordinatrice Maria Pina Ciancio, docente di Lettere- e così, insieme alla collega di Educazione Artistica, Carmela De Gese, abbiamo preso in esame il 1799 in provincia e più precisamente a Chiaromonte, dove il processo di democraticizzazione fu meno duraturo rispetto all'area più a Nord, ma dove non per questo assunse toni meno intensi e drammatici. In seguito siamo passati alla creazione di un laboratorio storico-artistico che ha assunto una importanza non solo didattica, ma anche educativa". Infatti i ragazzi per portare a termine il lavoro, che li ha impegnati per un anno circa, hanno consultato documenti storici, cartine geografiche, fonti scritte ed iconografiche, fotocopie, hanno studiato gli ambienti, gli atteggiamenti, la moda del periodo ed altro materiale occorrente, il tutto con la finalità di maturare una sensibilità individuale e collettiva nei confronti del patrimonio storico-artistico, acquisire coscienza della propria identità sociale e culturale e promuovere capacità di lettura dei segni che caratterizzano il paesaggio rurale e urbano del proprio paese. E l'impegno e l'entusiasmo dimostrati dagli alunni della terza B per la realizzazione del progetto è stato una conferma a tutto questo. "L’importante - conclude Ciancio- è credere nelle cose che si fanno".

  Egidia Bevilacqua
(tratto da "La gazzetta del Mezzogiorno, martedi 22 febbraio 2000)

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Il sottosegretario D’Andrea: "è una ricerca da conservare negli anni"
CHIAROMONTE, IL 1799 A FUMETTI
Dalla III B della media un lavoro sulla Repubblica di Napoli

 CHIAROMONTE_ "... E forse un giorno gioverà ricordare tutto questo". Queste furono le ultime parole pronunciate da Eleonora Pimentel Fonseca, poco prima di salire sul patibolo a cui era stata condannata come rivoluzionaria. La stessa frase stampata sullo striscione del "Chiaromonte ‘99" che i ragazzi della terza B della locale Scuola Media hanno voluto riprendere perché non si dimenticasse mai.
Il progetto "I percorsi della libertà", inserito nelle celebrazioni del Bicentenario della nascita della Repubblica napoletana del 1799, ha visto impegnati infatti numerosi ragazzi del paese. Si tratta di Giovanni Amendolara, Giuseppe Calabrese, Umberto De Noia, Giosuè De Salvo, Domenico Di Salvo, Giovanni Di Salvo, Valentina Giangreco, Davide La Mensa, Antonio La Terza, Franco La Terza, Andrea Lecce, Nicoletta Mele e Maria Veneziano. Questi studenti di Chiaromonte, per alcuni mesi, a partire dallo scorso anno, hanno svolto puntuali ed accurate ricerche per conoscere nei dettagli la storia di Chiaromonte in quel particolare periodo.
Attraverso la consultazione di alcuni testi di Francesco Elefante, Giuseppe Guida, Palma Fucella, Antonio Lerra, Tommaso Pedio e Vincenzo Falasca, i ragazzi hanno scoperto appunto i fermenti di libertà che vibravano nelle vene dei propri avi. Il progetto, curato e diretto con estrema puntualità dalle insegnanti Maria Pina Ciancio e Carmela De Gese è stato presentato in un apposito convegno organizzato dalla stessa scuola con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Un momento anche di verifica del lavoro svolto, con moderatore d'eccezione dello stesso Preside Vincenzo D’Albo, che ha portato i saluti ai partecipanti (erano presenti rappresentanze infatti di altri istituti e di altri comuni).Dopo il Sindaco Luigi Viola che si è detto orgoglioso di questo progetto, ha preso la parola Maria Pina Ciancio che, anche a nome della sua collega Carmela De Gese, ha illustrato le modalità che hanno permesso di portare a termine questo lavoro, conclusosi con una storia a fumetti realizzata dagli stessi alunni che hanno riprodotto fedelmente luoghi ed accadimenti. Ma anche con un racconto breve, letto poi dall'autore, Giosuè Di Salvo, che ha vinto il Concorso di Poesia e Narrativa per ragazzi, terzo premio Pollino dello scorso anno. Sulla Repubblica partenopea si è soffermato il Professor Carlo Calza passando in rassegna alcuni particolari come l'estensione del regno, ma anche lo spirito che animava i patrioti. Mentre il professor Francesco Elefante ha ripercorso la storia dei personaggi di Chiaromonte e della zona, che avevano alimentato i fuochi della libertà. Al convegno era tra gli altri presente il professor Giovanni Percoco che pure ha impegnato parte della sua vita a ricerche storiche, soprattutto della zona. Nel concludere i lavori, il Sottosegratario di Stato ai Beni Culturali Giampaolo D'Andrea ha elogiato le insegnanti e i ragazzi per questo bellissimo lavoro che: "Andrebbe conservato negli anni, affinché le prossime generazioni possano avere un archivio dal quale trarre la memoria del passato. E quello della conservazione della memoria è una delle emergenze di queste nostre generazioni".

Gianni Costantino
(tratto da "La Nuova Basilicata", venerdì 25 febbraio 2000)

 

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IL 1799 A CHIAROMONTE E "I PERCORSI DI LIBERTA"

  Gli studenti della Scuola Media di Chiaromonte recuperano un pezzo di storia! Il loro lavoro è stato presentato, con il patrocinio dall'Amministrazione Comunale di Chiaromonte, nel corso di una manifestazione culturale sul bicentenario della rivoluzione napoletana del 1799. Per l'occasione, gli alunni della classe III B a tempo prolungato, coordinati dalle docenti Maria Pina Ciancio e Carmela De Gese, hanno ricostruito in un fumetto "Chiaromonte 99 - I percorsi di libertà", gli episodi salienti dei moti rivoluzionari a Chiaromonte, dove il processo di democraticizzazione fu meno duraturo rispetto all'area più a nord della provincia, ma dove non per questo assunse toni meno intensi e drammatici. Infatti, dopo l'abbattimento del simbolico "albero della libertà" e lo scioglimento delle Municipalità repubblicane, i rivoltosi furono perseguitati e processati in tutto il regno. Anche molti cittadini chiaromontesi furono condannati come "rei di stato"; Giovanni Giura, che aveva capeggiato la rivolta, fu condannato al carcere nella prigione della Torre Giura del suo paese. Già un secolo fa, cioè nel lontano 1899, la famiglia Di Giura pose una lapide sulle pareti della Torre in ricordo "del suo ardimento e del suo amor di patria". Alla manifestazione, tenutasi in memoria dei martiri delle nostre province lucane il 19 febbraio scorso, nei locali della Scuola Media, era presente un folto pubblico, cittadini, rappresentanze di altre scuole, amministratori locali e parlamentari. Ai saluti del Sindaco Luigi Viola e del Preside Vincenzo D'Albo hanno fatto seguito le attente e puntuali relazioni del Prof. Carlo Calza e del Prof Francesco Elefante, autore tra l'altro di alcuni saggi storici sul paese. L'Onorevole Giampaolo D'Andrea, Sottosegretario di Stato ai Beni Culturali, ha chiuso i lavori esortando alunni e docenti ad altre iniziative di ricerca e approfondimento culturale ed esprimendo vivo compiacimento per l'attività svolta :<<Si tratta di un progetto capace di avvicinare i ragazzi alla loro memoria storica, consentendo di conoscerla e di valorizzarla e questo attraverso la tipologia testuale del fumetto, una forma moderna di comunicazione molto vicina al loro mondo e facilmente fruibile all'esterno >>.

 (tratto da "Due mari", n° 32 marzo 2000)

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Su La scheda didattica Il fumetto storico La rassegna stampa Il racconto La manifestazione